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    Napoli senza Anguissa: lesione di basso grado all’adduttore

    Il Napoli, dopo il buon pari a Barcellona, si rituffa in campionato affrontando in trasferta il Cagliari di Mazzarri, rigenerato anche dai gol di Pavoletti. Spalletti però non avrà a disposizione Anguissa, infortunatosi al Camp Nou: il centrocampista “si è sottoposto a esami strumentali che hanno evidenziato una lesione di basso grado del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra” ha fatto sapere la società. Il calciatore ha già iniziato l’iter riabilitativo.Guarda la galleryZielinski gela il Barcellona, pari Ferran Torres: 1-1 del Napoli LEGGI TUTTO

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    Barcellona-Napoli, Spalletti: “Nessun rigore, la palla non cambia direzione”

    Il Napoli sfiora il colpaccio al Camp Nou. Finisce 1-1, ma il gol degli spagnoli arriva soltanto grazie a una decisione dell’arbitro romeno Kovacs il quale, richiamato dal Var, concede un calcio di rigore per una deviazione con un dito di Juan Jesus su traversone di Traoré. “Ci siamo abbassati troppo, con loro così diventa un problema – ha detto Spalletti a Sky Sport – La loro qualità è indubbia per costringerti a dovergli concedere qualche volta il pallino del gioco in mano. Ci sono questi momenti dentro la partita dove non riusciamo a organizzare una pressione alta, dove si riporta palla indietro, sono cose che fanno parte del tempo e dello spazio in cui si fanno. Qui dobbiamo ancora migliorare. Poi è chiaro che loro hanno fisicità, hanno degli uno contro uno sugli esterni che ti mettono in difficoltà. La sfida di ritorno? Nel primo tempo abbiamo fatto vedere di essere alla pari con il Barcellona, nel secondo abbiamo un po’ sofferto. Però sono cose che si mettono a posto”.Guarda la galleryZielinski gela il Barcellona, pari Ferran Torres: 1-1 del Napoli
    Spalletti: “Rigore inesistente”
    “Con tutta l’onestà intellettuale, dico che meritavano il pareggio però il rigore è inesistente perché la palla non cambia direzione. È un’altra storia dei polpastrelli dell’altra volta, qui la tocca veramente con il mignolo. Mi sembra anche abbastanza giù la mano, è naturale. La palla va direttamente dove doveva andare prima. Osimhen ha forza e strappi, riesce a prendere metri a chiunque, poi nella scelta dei movimenti deve ancora imparare delle cose. Nel secondo tempo gli hanno fischiato quattro o cinque fuorigioco. Il Napoli torna più consapevole, quello che abbiamo fatto in determinati momenti lo possiamo fare in tutta la partita. Però questo fatto di abbassarci troppo non lo dobbiamo più fare”. LEGGI TUTTO

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    Barcellona-Napoli, spettacolo al Camp Nou

    Barcellona-Napoli è di certo la sfida più accattivante nell’ambito dei sedicesimi di Europa League. L’andata si gioca giovedì al Camp Nou, blaugrana retrocessi dalla Champions, azzurri secondi alle spalle dello Spartak Mosca (per gli scontri diretti) nel girone di Europa League.
    Barcellona-Napoli di Europa League, indovina il risultato e vinci
    Una “combo” per il match del Camp Nou
    Il Barcellona di Messi è acqua passata, oggi la squadra blaugrana ha ottime individualità ma tante lacune, specie in difesa dove Xavi è alle prese con assenze pesanti. Il recente 2-2 con l’Espanyol è un’ulteriore conferma dei problemi del Barca, comunque imbattuto in Liga da otto partite e quindi avversario da rispettare.
    Il Napoli va al Camp Nou per trovare certezze anche in campo europeo, quindi senza paura e con la consapevolezza di poter andare a segno. In stagione, lontano dal Maradona, partenopei a secco solo contro la Roma di Mourinho.
    C’è un match di ritorno ma difficilmente due squadre così faranno calcoli. L’Over 2,5 è un’opzione possibile al pari del Goal, chi ritiene opportuno può anche legare in combo i due esiti.
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    Napoli, Spalletti: “Non è un'occasione persa, buon pareggio”

    NAPOLI – Il Napoli non va oltre l’1-1 contro l’Inter, che difende il primo posto in classifica. Per Spalletti è mancata la costanza della “leggerezza talentuosa di squadra, che in alcuni momenti l’abbiamo fatta vedere e in altri l’abbiamo abbassata, facendo venire fuori la forza dell’Inter. E così diventa tutto più difficile. La squadra ha interpretato bene la gara per lunghi tratti, la difesa dipende molto dalla gestione della palla e quando non riesci a gestirla diventa difficile”, ha spiegato il tecnico a Dazn.
    Tabellino Napoli-Inter
    Spalletti: “Non è un’occasione persa”
    “Occasione persa? Accettiamo con serenità quello che dice il campo e prendiamo l’insegnamento che ci dà questa partita. Abbiamo fatto bene, un paio di palle per vincere le abbiamo avuto ma non le abbiamo sfruttate e l’Inter è venuta fuori con fisicità”, ha proseguito Spalletti. “Osimhen? Ha potenzialità infinite, a volte si scollega dalla squadra, deve capire quando e come fare i tagli, ma sta imparando. È micidiale, ha tutte le caratteristiche, ha il colpo di testa, è veloce, ha il tiro. Deve imparare ancora tanto perché è giovane, ma le qualità ci sono tutte”, ha aggiunto.
    Spalletti: “Voglio un Napoli col petto in fuori”
    “Sono felice di questo pareggio e della partita, che è stata giocata bene e che ci farà crescere. Barcellona? Sono gare che vale la pena di giocare con il petto in fuori, provando a tenere vivo il nostro talento per tutti e novanta i minuti. A me questo interessa: la voglia di andare oltre i nostri limiti. Lo stiamo facendo, ma sappiamo che non abbiamo ancora tirato fuori tutto”, ha concluso l’allenatore del Napoli.
    Guarda la galleryInsigne sblocca, Dzeko pareggia: finisce 1-1 tra Napoli e Inter LEGGI TUTTO

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    Fabian Ruiz: “Xavi il mio idolo. Barcellona? Ce la giochiamo”

    Sin da subito è stato uno dei perni del centrocampo azzurro, ma adesso il rapporto è andato oltre. Fabian Ruiz e il Napoli sono in totale simbiosi, come dichiarato ai microfoni della Uefa: “Una volta rinnovato con il Betis, ho continuato a giocare fino alla fine della stagione, poi Ancelotti diventa allenatore del Napoli quindi ho sentito ancor più interesse perché diceva ‘Fabian è la prima opzione’. Quindi si è messo in contatto con il mio agente e l’interesse che il club e l’allenatore hanno mostrato per me ha reso la decisione più facile”. 
    Fabian Ruiz: “Napoli un passo avanti”
    “Venire in un club come il Napoli con tutta la sua storia, i suoi tifosi e lo stadio, è stato per me un passo avanti. Da quando sono arrivato qui, me lo hanno dimostrato, fin dal primo giorno. Ogni volta che entro nello stadio di Napoli, per strada, vedo come la gente vive per il calcio qui. Mi hanno dato la possibilità di giocare in Europa e di essere tra le grandi in Italia e so che la mia decisione è stata quella più semplice e giusta”.
    Fabian Ruiz: “Con Mertens sempre fuori”
    “Il primo anno, con la lingua e l’essere lontano dalla famiglia e dagli amici, è stato un cambiamento radicale, ma sono stato fortunato a trovare un grande spogliatoio, grandi compagni che ora sono amici. Questo mi ha fatto adattare più facilmente perché, dal momento in cui sono arrivato, grazie a tutti i miei compagni di squadra, soprattutto Mertens con cui ho trascorso quasi ogni giorno di quell’anno e che è stato quello che mi portava fuori, mi faceva conoscere Napoli, mi portava a cena, giorno dopo giorno ho imparato l’italiano rapidamente e mi sono adattato velocemente”.
    Fabian Ruiz: “Il Maradona è da brividi”
    “Napoli è a sud, proprio come Siviglia, sono due città molto simili. La gente ti trasmette lo stesso calore, la vicinanza per farti sentire come a casa. Ho fatto amicizie qui e grazie a loro tutto è stato ancora più semplice. È da pelle d’oca poter vivere questa città, questo calcio, questo stadio per l’importanza che Napoli ha in tutto il mondo, per la storia di Diego Armando Maradona, per quello che ha realizzato qui. È una sensazione unica soprattutto quando giochiamo in Europa, come si sente la gente cantare anche dall’altro capo della città. È una sensazione che solo chi la vive la può spiegare”.
    Fabian Ruiz e l’idolo Xavi
    “Xavi per me era uno di quei giocatori da seguire in tutto ciò che faceva, per come impostava facilmente il gioco e come con un solo passaggio scavalcava la difesa. Ho cercato di imparare un po’ da lui, so che è molto difficile giocare come lui, non credo ci sia un altro come lui, ma cerco di prendere spunto dalle qualità di ogni giocatore che vedo e portarle in campo”.
    La sfida contro il Barcellona
    “Sappiamo che ora affronteremo una squadra di alto livello come il Barcellona, ma sogniamo di andare lontano, il più lontano possibile in questa competizione perché per noi è molto importante e perché allo stesso tempo è una bella sfida. Abbiamo una buona squadra, stiamo giocando bene e pensiamo di poterli affrontare sullo stesso piano. Sappiamo che hanno grandissimi giocatori, anche se questa stagione non è come tutte le altre per loro, ma vengono da un buon periodo, si sono rafforzati con il mercato invernale prendendo giocatori forti che potranno aiutarli ancora di più. Sappiamo che sarà difficile passare il turno, dovremo stare concentrati per 180’ o quanto sarà e speriamo che alla fine la bilancia penda dalla nostra parte”. LEGGI TUTTO

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    Il Torino può segnare almeno due reti al Venezia

    Serie A, 25ª giornata. Il Torino dopo aver perso per 2-0 sul campo dell’Udinese torna a giocare in casa contro il Venezia. I granata nelle prime 12 gare disputate davanti al proprio pubblico hanno conquistato la bellezza di 24 punti, soltanto Napoli (25) ed Inter (29) sono riuscite a fare di meglio.
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    In casa si vola
    Il ruolino di marcia del Torino parla chiaro: la squadra allenata da Ivan Juric non ha mai perso nelle precedenti 8 partite casalinghe (6 vittorie e 2 pareggi). Il Venezia, terz’ultimo a meno due dalla zona salvezza, dopo aver conquistato 15 punti nelle prime 13 giornate sembra essersi un po’ perso. Henry e compagni nelle precedenti 10 partite hanno fatto registrare 3 pareggi e 7 sconfitte. I granata (24 gol realizzati in casa) hanno le carte in regola per segnare almeno due reti in questo incontro. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Insigne: “Qualcuno non mi ha capito. E all'età non penso”

    NAPOLI – “Qualcuno non mi ha mai compreso al cento per cento. Chi mi conosce davvero, sa come sono fatto”. A parlare è Lorenzo Insigne, capitano del Napoli che a fine stagione lascerà la sua città per trasferirsi in Canada e vestire la maglia del Toronto: “Ho un carattere particolare. So scherzare con tutti, ma all’inizio tengo le distanze. Per alcuni tifosi e? superbia, sembra che me la voglia tirare – ha detto il fantasista partenopeo in un’intervista alla rivista ‘Undici’ -. E? solo un atteggiamento di difesa”.
    Le ‘pressioni’ della città
    Un rapporto particolare quello con il suo ‘popolo’, condizionato dal fardello che grava da sempre sulle spalle dei ‘profeti in patria’: “La gente si e? sempre aspettata tanto da me. Ho cercato di ricambiare. Ho avuto degli screzi qualche volta coi tifosi e mi dispiace. Un capitano e? un garante per le persone che amano la squadra, io credo di aver sempre assicurato che il Napoli non venisse meno all’impegno in campo”. Una carrellata poi sui tecnici avuti in azzurro, tra i quali Sarri (“Il calcio con lui e gioia”) e l’attuale timoniere Spalletti (“Una personalita? forte. Ci ha restituito consapevolezza nella nostra forza”).
    L’esempio di Ibra, le lacrime per Totti
    A trent’anni Insigne ha deciso di provare l’esperienza in Canada, ma non vuol dire che abbia meno ‘fame’ di calcio: “All’eta? non penso. Quando mi accorgero? di non star bene fisicamente, lascero? perdere. Vedendo Ibra a quarant’anni, viene la voglia. Per l’addio di Totti ho pianto. So che quando tocchera? a me, staro? male. Non voglio pensarci”. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Inter, all'andata è uscito il “Goal/Goal”

    Al “Maradona” il Napoli, secondo, ospita l’Inter. Di fronte le due migliori difese del campionato (la coppia Ospina-Meret ha incassato fin qui soltanto sedici reti mentre Handanovic ne ha subìti diciannove) mentre, per quanto riguarda i gol realizzati, i nerazzurri possono vantare il miglior attacco del torneo (54 i gol fatti) mentre i partenopei, in questa classifica, occupano la quarta posizione (con 45 reti all’attivo).
    Napoli-Inter show! Fai ora i tuoi pronostici
    Se si guarda alla combo “Goal 1° tempo + Goal 2° tempo”…
    Restando alle “cifre” del match può valere la pena osservare che il Napoli, in ventiquattro giornate di campionato, ha fatto registrare cinque volte l’esito “Goal primo tempo” mentre l’Inter ne ha collezionato uno in più (sei). Se però si prova ad osservare meglio si scopre che sia la formazione allenata da Spalletti che quella guidata da Inzaghi, in questo particolare ambito, hanno un dato in comune. Entrambe, infatti, hanno all’attivo soltanto due gare nelle quali hanno fatto archiviare l’esito “Goal” sia nella prima che nella seconda frazione di gioco: la prima combo “Goal primo tempo + Goal secondo tempo” è stata vista nel match d’andata proprio tra Inter e Napoli a San Siro mentre la seconda per Koulibaly e compagni è stata in casa contro l’Atalanta (alla sedicesima giornata) mentre per i nerazzurri la seconda è stata in casa (alla quarta giornata) contro il Bologna. LEGGI TUTTO