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    Ferlaino: “Maradona non è stato difeso da famiglia e procuratori”

    Corrado Ferlaino guarda il calcio da spettatore e fa un’analisi lucida di come è cambiato il pallone soprattutto dal punto di vista economico. Lo fa nell’anno del dolore per la morte di Maradona e a due giorni dal suo compleanno che quest’anno vedrà 90 candeline sulla torta. “Seguo sempre il calcio, continuo ad amarlo – ha raccontato lo storico presidente azzurro – Tifo in questo finale per il ritorno azzurro in Champions League, per una nuova stagione in cui Osimhen, una scelta giusta del club sul mercato, si confermi bomber con un nuovo allenatore perché leggo che Gattuso andrà via”.
    Ferlaino: “Quando comprai Maradona…”
    “Quando comprai Maradona tante persone si scandalizzarono per la cifra che avevo pagato. Anche quando presi Savoldi, i ‘probiviri di Napoli’ dissero che qui in città mancavano le scuole e le fogne, ma erano due cose molto diverse. Oggi è una cosa comune sentire di cifre incredibilmente alte per tutti i grandi calciatori e infatti le società sono piene di debiti”.
    Ferlaino: “Maradona? Morte poco chiara”
    Quando si parla di Maradona, il pensiero dell’ex presidente del Napoli evoca dolore. “La sua morte è stata una sorpresa terribile: è come perdere uno di famiglia anche se non lo sentivo da molto. Penso che Maradona non sia stato difeso abbastanza dalla famiglia e dai procuratori: c’è stato qualcosa di poco chiaro nella sua morte”.  LEGGI TUTTO

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    Napoli-Udinese 5-1: manita show, Gattuso vede la Champions

    NAPOLI – Un pokerissimo per consolidare la posizione in Champions League, il Napoli non molla e infila un’altra vittoria dopo quella contro lo Spezia. Al Maradona finisce 5-1, Udinese al tappeto con i gol dell’ex Zielinski, di Fabian Ruiz (una perla col mancino a giro), Lozano, Di Lorenzo e Insigne. A poco serve la rete, bellissima, di Okaka. Gattuso sale a 73 punti e sposta la mira sulla sfida del Franchi contro la Fiorentina, poi rimarrà solo il Verona: se il Napoli le vincerà entrambe, sarà aritmeticamente tra le prime quattro.
    Classifica Serie A
    L’ex Zielinski e Fabian Ruiz, accorcia Okaka
    Gattuso ne cambia due rispetto allo Spezia, Lozano al posto di Politano e Bakayoko per Demme. Nell’Udinese Pereyra scorta Okaka con De Paul mezzala. Il Napoli fa la partita, arrivano le occasioni di Di Lorenzo e Insigne, poi al 28′ ecco il gol: Musso stoppa col piede Osimhen ma sulla respinta l’ex Zielinski non sbaglia. Montante e gancio, gli azzurri assestano un doppio colpo micidiale: al 31′ Fabian Ruiz disegna una parabola imprendibile col mancino che finisce all’incrocio. Il 2-0 scuote l’Udinese che prima della fine del tempo (41′) trova il gol del 2-1: Okaka riceve da De Paul, protegge col fisico, si gira e incrocia col destro sul palo lungo, bellissimo gesto tecnico.
    Calendario Serie A
    Manita show del Napoli
    La chiave del Napoli nel secondo tempo è il pressing alto fino all’area bianconera per bloccare la costruzione dell’Udinese, e la mossa paga: al 56′ Lozano anticipa il passaggio di Musso per De Paul e firma il 3-1. La squadra di Gotti è in ginocchio, fatica ad arrivare dalle parti di Meret e subisce ancora al 66′ quando in area Di Lorenzo corregge in rete dopo il colpo di testa di Manolas. È il poker che chiude ogni discorso e che permette a Gattuso di risparmiare gli ultimi minuti a Osimhen, diffidato e a rischio squalifica. Insigne colpisce l’incrocio dei pali con un bolide improvviso, poi nel recupero aggancia col petto l’ultimo pallone della gara e al volo di destro trova l’angolino: 5-1, chiude in bellezza il Napoli con il gioiello del suo capitano.
    Guarda la galleryNapoli spettacolare: cinque gol all’Udinese per la Champions! LEGGI TUTTO

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    Spezia-Napoli 1-4: Gattuso secondo. Pari Udinese-Bologna

    In un colpo solo il Napoli sorpassa Atalanta, Juve e Milan e si piazza al secondo posto per qualche ora a 70 punti, in attesa delle gare delle altre. La 35esima di Serie A si apre con il 4-1 degli azzurri rifilato in casa dello Spezia, Zielinski, la doppietta di Osimhen e il gol di Lozano rendono inutile la rete di Piccoli e lanciano Gattuso in classifica. Unica nota negativa è l’infortunio di Mertens, entrato al 69′ e uscito al 75′ per un problema alla caviglia. Per Italiano una sconfitta che lascia i suoi a 34, a +3 sul Benevento terzultimo. Nell’altro match Udinese e Bologna pareggiano 1-1: alla magia di De Paul risponde il rigore di Orsolini.
    Classifica Serie A
    Spezia-Napoli 1-4: doppietta Osimhen, Mertens ko
    Il primo squillo della partita è di Osimhen che sfrutta il regalo in costruzione dello Spezia per accentrarsi e calciare, il destro potente esce di poco. Al 15′ il Napoli va in vantaggio: Di Lorenzo si prende il fondo e crossa rasoterra per l’inserimento di Zielinski, che da due passi incrocia in porta lo 0-1. La squadra di Italiano non c’è e gli azzurri raddoppiano al 23′: Zielinski lancia a campo aperto in contropiede Osimhen che scatta, punta Provedel e lo supera di piatto. Al 44′ il nigeriano si ripete e firma la doppietta stoppando di petto la punizione improvvisa di Insigne e girando in rete il tris. Per l’ex Lilla sono 10 i gol in stagione, 5 nelle ultime quattro gare, super momento. Italiano passa al piano B nella ripresa, dentro Piccoli per Verde, e funziona: al primo, vero affondo segna proprio Piccoli di ribattuta dopo la parata di Meret su Estevez, 1-3. Gattuso inserisce Mertens al 69′ ma la partita del belga dura solo sei minuti, la caviglia va ko ed entra Elmas. In campo anche Lozano che al 79′ firma il poker finale su passaggio di Osimhen, convalidato dal Var. Il messicano non segnava in campionato dal 24 gennaio, dal gol al Verona.
    Tabellino Spezia-Napoli
    Guarda la galleryIl Napoli mette pressione a Juve, Milan e Atalanta: che poker allo Spezia
    Udinese-Bologna 1-1: Orsolini risponde a De Paul
    La partita si sveglia dal torpore generale quando al 23′ si accende De Paul: ruba palla sulla trequarti del Bologna, entra in area e con un tocco delicato, ma preciso, di esterno destro infila all’angolino il gol del vantaggio, il 9° in campionato (sono 9 anche gli assist), eguagliato il record della stagione 2018-2019. Il Bologna potrebbe pareggiare prima dell’intervallo ma un fenomenale Musso stoppa Soriano e si supera su Palacio. Nel secondo tempo il colpo di testa di Soumaoro spaventa l’Udinese, che quando può riparte ma non chiude la gara. E allora l’errore di Musso, che atterra Palacio, regala il rigore al Bologna che Orsolini trasforma nel pareggio all’82’. Finisce così, 1-1.
    Tabellino Udinese-Bologna
    Guarda la galleryUdinese-Bologna 1-1: apre De Paul, Orsolini pareggia su rigore LEGGI TUTTO

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    Serie A, Torino-Napoli 0-2: decidono i gol di Bakayoko e Osimhen

    TORINO – Nicola, alla vigilia: “Dobbiamo scendere da cavallo e andare alla baionetta”. Traduzione pratica: in campo polli da battaglia. Perché il Napoli è più forte in tutto, si sapeva, si sa e si saprà. Ma se si commettono errori come quello di Nkoulou dopo appena 13 minuti (sciaguratamente ingenuo nell’andare molle a un contrasto con Osimhen da ultimo uomo, a centrocampo, con l’attaccante poi a segno grazie a un rimpallo con Bremer, davanti a Sirigu), ecco che le partite vengono nei fatti regalate dopo neanche un quarto d’ora. Gli azzurri erano passati in vantaggio appena 2’ prima: botta angolatissima di Bakayoko da fuori, senza granata capaci di rallentarne la progressione. Morale? Il Napoli raggiunge di nuovo la Juventus in classifica al 4° posto, in piena corsa Champions, mentre il Torino viene di conseguenza di nuovo agguantato dal Cagliari e scivola (come già nei fatti il Benevento) al 18° posto. Prossime partita, Napoli-Cagliari e Torino-Parma: ci sarà da ballare, insomma.Guarda la galleryTorino ko, vince il Napoli con i gol di Bakayoko e Osimhen

    VERDI E SANABRIA ASSENTI – Il primo tempo ha visto un Toro ordinato e aggressivo nella parte iniziale del match, ma poi squagliatosi in fretta tra un gol e l’altro (nonché in… nove: con Verdi nuovamente in caduta libera nel rendimento e già sicuro assente nel prossimo match col Parma, perché ammonito: ed era diffidato. E con Sanabria totalmente schiacciato nella morsa difensiva altrui). Solo nel finale di frazione la squadra granata è stata capace di recuperare ardore e metri, determinazione e gioco. Tanto da produrre alcune situazioni pericolose dal limite o in area e anche un quasi gol al 36’, quando Osimhen, appostato sul palo, riusciva a deviare in angolo un colpo di testa sbagliato di Di Lorenzo, in mischia.

    ANCHE UN PALO DI ZIELINSKI – Ma i granata dovevano ringraziare di essere sotto soltanto di 2 reti, a quel punto: perché Osimhen e Politano avevano già sfiorato il palo con 2 conclusioni più o meno ravvicinate (29’ e 32’), imitati da Rrahmani (di testa al 33’), prima che Zielinski colpisse un legno con una bordata da fuori (39’). Troppo abili i napoletani palla al piede, troppo veloci nelle ripartenze, troppo caldi nei muscoli e lucidi nella testa. E poi scatenati anche dall’onda dell’entusiasmo, strada facendo, salvo quel rifiatare fin comprensibile negli ultimi 10 minuti del tempo.

    NAPOLI DOMINATORE – Nella ripresa si è visto un Napoli dominatore, assolutamente sereno nel gestire il risultato e ripetutamente pericoloso non solo in contropiede, ma anche con belle manovre ragionate (e con Gattuso arrabbiato per le occasioni fallite, che avrebbero chiuso una volta per tutte il match). Citiamo le chance maggiori: parate di Sirigu su Osimhen all’8, all’11’ e al 35’, il palo di Insigne al 15’, una deviazione ancora del portiere sardo su botta di Lozano al 37’. Per il Toro una sola vera chance a inizio ripresa (tiro di Ansaldi parato da Meret), vari tentativi di aumentare la pressione anche cambiando il modulo (4-3-3 con Zaza e Bonazzoli) e poi la ciliegina sulla torta del disastro: fallo tattico di Mandragora, secondo giallo all’86’ e addio al Parma anche per lui, uno dei migliori giocatori granata. Peggio di così per il Torino era dura immaginarla. Per il Napoli, invece: applausi a scena aperta, gioco, gol e splendido stato psicofisico. LEGGI TUTTO

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    Dura nota della Lazio: “A Napoli episodi sotto gli occhi di tutti”

    ROMA – Il giorno dopo la pesantissima sconfitta subita sul campo del Napoli, con il punteggio di 5-2, la Lazio si lecca le ferite e si appresta alla prossima, delicatissima sfida contro il Milan. In casa biancoceleste, però, continua a tener banco la polemica per alcuni episodi arbitrali ritenuti discutibili, come il calcio di rigore concesso ai ragazzi di Gattuso per il contatto Milinkovic-Manolas (antecedente a quello Lazzari-Hysaj) o per il possibile fallo di mano di Mertens in occasione del gol di Politano: “Grazie a tutti i tifosi che ci stanno stimolando e supportando, come sempre, anche in queste ore. La società ha scelto, ancora una volta, di non commentare gli episodi che sono sotto gli occhi di tutti, relativi alla partita di ieri. È il momento del massimo impegno e di mettere in campo tutte le migliori energie fisiche e mentali per raggiungere un traguardo alla nostra portata. Per ottenerlo occorre lottare uniti”, recita la nota del club capitolino. LEGGI TUTTO