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    Sassuolo-Napoli 3-3: Insigne non basta, Caputo ferma Gattuso allo scadere

    REGGIO EMILIA – Il Napoli di Gattuso pareggia 3-3 al Mapei Stadium contro il Sassuolo nel 25° turno di Serie A e rimedia il secondo pari in campionato, salendo a quota 44 punti in classifica. Il Sassuolo, invece, trova il nono pareggio in questa Serie A e va a quota 36. I neroverdi di De Zerbi sbloccano il risultato al 34′ minuto di gioco con l’autorete di Maksimovic e poi ritrovano il vantaggio, poco prima dell’intervallo, con Berardi dopo il momentaneo 1-1 di Zielinski. Nella ripresa, il Sassuolo sfiora il terzo gol in un paio di occasioni (traversa di Berardi e palo di Caputo) e il Napoli trova il 2-2 con Di Lorenzo al 72′ su assist di Insigne. Nel finale infuocato, arrivano due rigori: prima Insigne non sbaglia dagli undici metri e poi allo scadere Caputo firma il definitivo 3-3 dal dischetto.

    Sassuolo-Napoli: curiosità e statistiche
    La classifica di Serie A
    Emozioni nel primo tempo: all’intervallo è 2-1
    De Zerbi si presenta con il solito 4-2-3-1, con Caputo in avanti supportato sulla trequarti da Berardi, Defrel e Djuricic. Gattuso risponde con Mertens unica punta e Politano, Zielinski e Insigne a supporto. La gara parte subito a ritmi alti, con i padroni di casa che provano a creare pericoli dalle parti di Meret: il primo acuto è di Caputo, all’interno dell’area di rigore azzurra, ma il suo destro è deviato in angolo. Al 14’, ancora il Sassuolo pericoloso: bel contropiede e tentativo finale di Berardi, fermato dal portiere del Napoli in corner. La squadra di Gattuso risponde con Insigne, che calcia dalla sinistra rientrando sul destro. Il suo tiro, però, è ribattuto da Ferrari. Sul conseguente corner, il Napoli trova la rete con una magia di Insigne ma il gol viene poi annullato dall’intervento del Var per posizione di fuorigioco del capitano azzurro. Al 34’, invece, è il Sassuolo a passare in vantaggio e sbloccare l’incontro: calcio di punizione di Berardi, deviazione di Maksimovic e 1-0 per i padroni di casa. Il vantaggio neroverde regge 4 minuti. Il Napoli, infatti, al 38’ trova il pareggio con Zielinski, bravissimo a battere Consigli di sinistro dal limite dell’area. Allo scadere del primo tempo, però, la squadra di De Zerbi torna nuovamente in vantaggio, con il calcio di rigore assegnato per il fallo di Hysaj su Caputo e trasformato da Berardi. All’intervallo è 2-1 per il Sassuolo dopo un primo tempo ricco di emozioni.
    Gol ed emozioni anche nella ripresa: finisce 3-3
    La partita riprende nel secondo tempo senza cambi. Con il Napoli alla ricerca del pareggio e il Sassuolo pronto a ripartire in contropiede. Al 57′, gli ospiti sfiorano il 2-2 con Maksimovic che va vicino al pari con un colpo di testa su cross di Mertens. Il Napoli lascia tanto spazio alle ripartenze dei neroverdi, pericolosissimi al 61′ con l’inserimento centrale di Caputo, fermato da Meret in uscita, e con il tentativo di Djuricic sulla ribattuta. Grandissimo doppio intervento del portiere azzurro, che evita il terzo gol al passivo. Il Napoli attacca ed effettua il primo cambio (dentro Elmas per Mertens) ma è il Sassuolo ad andare vicino alla rete: prima Berardi colpisce la traversa con un potente sinistro dalla distanza, poi Caputo prende in pieno il palo. Sfortunatissimo il Sassuolo, che spreca e poi incassa il pareggio nel momento migliore. Iniziativa di Insigne sulla sinistra e cross in mezzo per Di Lorenzo, che mette in porta da posizione ravvinata e fa 2-2. Passano pochi minuti e il Napoli ha una clamorosa chance per passare addirittura avanti ma Fabian Ruiz non è lucido e si fa respingere il tiro da Consigli. Nell’ultima parte di gara, i ritmi sembrano calare e i due allenatori effettuano diversi cambi: entrano Bakayoko, Ghoulam e Manolas per Demme, Hysaj e Maksimovic nel Napoli; Toljan, Traore, Obiang, Haraslin e Raspadori sostituiscono rispettivamente Muldur, Defrel, Berardi, Lopez e Djuricic nel Sassuolo. Il Napoli è più vivo nei minuti finali dell’incontro, si affaccia con determinazione in avanti e, infatti, al 90′ guadagna un calcio di rigore grazie alla giocata di Di Lorenzo, steso in area da Haraslin: l’arbitro Marini non ha dubbi e assegna il penalty, Insigne spiazza Consigli dagli undici metri. Mancano pochi secondi alla fine e il Napoli è ad un passo dalla vittoria. All’ultimo secondo, però, grande ingenuità di Manolas nella propria area di rigore: il greco stende Haraslin e regala un rigore al Sassuolo. Dal dischetto va Caputo, che non sbaglia e segna il definitivo 3-3. 

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    Sassuolo-Napoli show: 3-3 al 95′ con due rigori nel ricordo di Astori LEGGI TUTTO

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    Grassani: "Come il caso Napoli: il Torino ha ragione"

    Avvocato Mattia Grassani, a fronte della vicenda Juventus-Napoli, con lei protagonista in prima fila quale legale alla fine “vincente” della società partenopea, che cosa pensa della questione Lazio- Torino? È errato, assurdo o quantomeno anomalo, dal suo punto di vista, che la Lega di Serie A non abbia rinviato per tempo la partita, dal momento che l’Asl competente aveva bloccato il Torino in “quarantena domiciliare” sino alla mezzanotte di ieri?

    «La risposta è contenuta nella decisione del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni numero 1/2021, proprio relativa al caso Juventus-Napoli, che ha chiarito non soltanto i rapporti tra provvedimenti dell’Autorità statale e regolamenti federali, ma anche la corretta applicazione del tanto invocato Protocollo Figc: “La Ssc Napoli ha applicato il Protocollo Figc vigente all’epoca dei fatti di causa, che rimanda, con riferimento alla procedura da osservare in caso sia accertata la positività al Covid-19 di un calciatore, alla citata Circolare del Ministero della Salute del 18 giugno 2020 e, dunque, all’esclusiva competenza della Asl territorialmente competente; la quale, in presenza di un caso positivo, fornisce informazioni e indicazioni chiare, anche per iscritto, sulle misure precauzionali da attuare ed eventuale documentazione informativa generale sull’infezione da Sars- Cov-2,comprese le modalità di trasmissione, gli interventi di profilassi necessari (sorveglianza attiva,quarantena, ecc.), le istruzioni sulle misure da attuare in caso di comparsa di sintomatologia e la descrizione dei possibili sintomi clinici”. Va sfatato, dunque, il mito del “Protocollo Figc”, che in troppi hanno citato a sproposito».
    Perché dice questo?
    «Perché lo stesso, ancorché oggi leggermente modificato rispetto alla versione vigente il 4 ottobre, all’epoca di Juventus-Napoli, peraltro in senso a mio avviso più equivoco, richiama la Circolare del Ministero della Salute del 18 giugno 2020, che riconosce in capo esclusivamente alle Asl la competenza in materia di gestione della positività, ivi inclusa l’adozione di provvedimenti precauzionali e la possibilità (non l’obbligo) di autorizzare la cosiddetta “quarantena soft”, che consentirebbe la disputa della partita. Appare evidente, dunque, che, nel caso di specie, siamo in presenza di un “factum principis” che impedisce la disputa della partita, e stupisce, sotto questo profilo, che la stessa non sia stata rinviata. Stupisce ancora di più laddove si consideri che, nelle categorie inferiori, soprattutto in Lega Pro, i provvedimenti di rinvio in situazioni analoghe sono ormai numerosi».
    Non a caso lo stesso presidente della Lega di A, Dal Pino, aveva detto, lunedì scorso: «È ovvio che per noi la partita si debba giocare, ma se la Asl ha un atteggiamento estremamente duro e restrittivo, noi dobbiamo valutare purtroppo in considerazione della decisione del Collegio di Garanzia del Coni. Che sul caso Juventus-Napoli ha creato un precedente di giurisprudenza». Avvocato Grassani, lei come giudica quel «purtroppo»?
    «Poiché ritengo il presidente Dal Pino un grande manager, estremamente competente ed equilibrato, ritengo che quel “purtroppo” sia da attribuirsi al fatto che la Lega si trova compressa tra due esigenze contrapposte: da un lato, quella di garantire il regolare svolgimento del campionato di Serie A, in una stagione con il calendario mai così saturo; dall’altra, quella di esercitare il proprio ruolo nel rispetto dei regolamenti e, fortunatamente, in maniera conforme all’interpretazione degli stessi fornita dai competenti organi. La Lega non ha mai nascosto, anche in occasione di Juventus-Napoli, la propria posizione (negando per due volte la richiesta di rinvio della gara del club di Aurelio De Laurentiis), che, tuttavia, è stato accertato in maniera definitiva, non è risultata condivisibile. Pertanto il “purtroppo” lo trovo come una presa d’atto che, nonostante la posizione di dissacordo, i regolamenti debbano essere rispettati».
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    Napoli, col Sassuolo c'è anche Manolas tra i convocati

    NAPOLI – Sono 23 i calciatori convocati dal Rino Gattuso in vista della trasferta di domani del suo Napoli (ore 18.30 al Mapei Stadium) in casa del Sassuolo. Per un difensore assente come lo squalificato Kalidou Koulibaly c’è il rientro in lista di Kostas Manolas dopo l’infortunio alla caviglia.

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    Il Napoli non sbaglia: Mertens e Politano stendono il Benevento

    Napoli-Sassuolo, convocato Manolas
    PORTIERI: Meret, Ospina, Contini. DIFENSORI: Di Lorenzo, Ghoulam, Hysaj, Manolas, Maksimovic, Rrahmani, Mario Rui. CENTROCAMPISTI: Demme, Elmas, Lobotka, Fabian Ruiz, Zielinski, Bakayoko. ATTACCANTI: Politano, Insigne, Mertens, Cioffi (maglia 58), Zedadka (maglia 3), D’Agostino (maglia 56), Labriola (maglia 61).  LEGGI TUTTO

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    “De Laurentiis non vuole giocare Juve-Napoli il 17 marzo”

    NAPOLI – Ancora incertezza per il recupero di Juve-Napoli, incontro non disputato il 4 ottobre scorso per il mancato arrivo della formazione partenopea, fermata in città dalla Asl di Napoli a causa dei casi di Coronavirus di Elmas e Zielinski. Con l’eliminazione della formazione di Gattuso dall’Europa League, si stava andando verso la data del 17 marzo per giocare la gara, ma il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, secondo quanto scrive “Il Mattino”, preferirebbe giocare successivamente. In quella settimana infatti il Napoli sarà atteso da altre due trasferte: il 14 marzo in casa del Milan e il 21 contro la Roma. Allo stato attuale però, finché la Juventus sarà impegnata in Champions, quella del 17 marzo è l’unica data libera per recuperare la partita prima della fine della stagione. A questo punto si potrebbe aspettare il ritorno della sfida europea della Juve con il Porto, il 9 marzo, prima di fissare la data esatta del recupero tra i bianconeri e il Napoli. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Benevento prosegue il silenzio stampa. Gattuso non parla

    NAPOLI – Bocche cucite nel Napoli. La società campana conferma il silenzio stampa, nonostante il successo arrivato nel derby con il Benevento, sconfitto con un netto 2-0 grazie ai gol di Mertens e Politano. Nessuna dichiarazione ufficiale di Gennaro Gattuso al termine della gara. Il tecnico, che ritrova il sorriso dopo l’eliminazione in Europa League, preferisce concentrarsi sul prossimo impegno in campionato contro il Sassuolo. 

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    Il Napoli non sbaglia: Mertens e Politano stendono il Benevento

    E’ caccia alla Juventus
    Grazie alla vittoria contro i giallorossi di Inzaghi, il Napoli rilancia le proprie ambizioni europee, riportandosi ad un passo dalla zona Champions League. Gli azzurri agganciano la Lazio in classifica, a meno tre dalla Juventus, fermata ieri dal Verona, e dall’Atalanta di Gasperini.
    Serie A, la classifica LEGGI TUTTO

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    Napoli-Benevento 2-0: decidono Mertens e Politano, espulso Koulibaly

    NAPOLI – Il Napoli riscatta il ko con l’Atalanta e l’eliminazione dall’Europa League, agganciando la Lazio al sesto posto della classifica di Serie A a quota 43 punti, a -3 dalla Juventus con cui dovrà recuperare il famoso match non disputato il 4 ottobre scorso. Gli azzurri aggrediscono il Benevento sin dalle prime battute e sbloccano il risultato al 34′ con Dries Mertens, che torna al gol due mesi e mezzo dopo l’ultima volta (contro la Sampdoria il 13 dicembre), trovando poi il raddoppio con Zielinski, annullato dall’arbitro Abisso per fuorigioco attivo di Insigne. Nella ripresa i ragazzi di Inzaghi si sbilanciano e hanno una buona occasione con Ionita, ma al 66′ Politano chiude i giochi. Unica nota storta della serata per Gattuso è l’ingenua espulsione rimediata da Koulibaly all’81’, che salterà così la trasferta di Reggio Emilia con il Sassuolo.

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    Il Napoli non sbaglia: Mertens e Politano stendono il Benevento

    Napoli-Benevento, le scelte di Gattuso e Inzaghi
    Gattuso recupera Ospina, Koulibaly, Hysaj e Demme, ma lancia dal primo minuto solo il senegalese. In porta c’è quindi Meret, in difesa con KK tocca a Di Lorenzo, Rrahmani e Ghoulam, Fabian Ruiz e Bakayoko in mezzo al campo e il terzetto Zielinski, Politano e Insigne (Lorenzo) a supporto di Mertens. Nel Benevento non c’è l’altro Insigne (Roberto) – all’andata andarono in gol entrambi i fratelli – e dietro Lapadula agiscono Ionita e Caprari. Montipò tra i pali, Depaoli, Tuia (al posto dello squalificato Glik), Barba e Foulon nel pacchetto arretrato e Hetemaj-Schiattarella-Viola in mediana completano l’albero di Natale disegnato da Filippo Inzaghi, storico ex compagno di Gattuso tra Milan e Nazionale, sostituito in panchina dal vice Maurizio D’Angelo in virtù della squalifica rimediata nel match pareggiato con la Roma.
    Napoli-Benevento 1-0 al 45′: sblocca Mertens
    Il Napoli prova a mettere le cose in chiaro sin dal fischio d’inizio, con un baricentro alto, una pressione asfissiante sul portatore di palla e la costante ricerca dell’uno contro uno finalizzata a creare superiorità numerica. La tattica attendista del Benevento, però, complica i piani ai ragazzi di Gattuso, che faticano a rendersi pericolosi dalle parti di un reattivo Montipò. Fabian Ruiz calcia fuori di poco al 14′, il destro improvviso di Mertens sorvola la traversa sannita al 23′, e per il gol che sblocca il risultato bisogna attendere il 34′: complice la tardiva uscita di Foulon, rimasto colpevolmente nei pressi della linea di fondo, Dries Mertens è in posizione perfettamente regolare quando, sugli sviluppi di un cross di Ghoulam, è il più lesto di tutti nel cuore dell’area giallorossa. Il Napoli, poi, troverebbe anche il raddoppio grazie ad uno splendido tiro dal limite di Zielinski, annullato dall’arbitro per un fuorigioco attivo di Insigne. Il gol subito, quantomeno, costringe i ragazzi di Inzaghi ad uscire dal guscio, e ci provano in chiusura di primo tempo con il diagonale di Depaoli e con due corner insidiosi di Caprari.
    Il Napoli raddoppia con Politano, espulso Koulibaly
    Roberto Insigne prende il posto di un acciaccato Schiattarella e il Benevento affronta la ripresa schierandosi a specchio. L’occasione più ghiotta arriva al 57′: Caprari sguscia via sull’out mancino e scodella in mezzo per Ionita, ma il suo colpo di testa da ottima posizione è debole e Meret controlla senza problemi. Il match è comunque più equilibrato ed il monologo azzurro offerto dai primi 45′ della sfida dello stadio Maradona è solo un lontano ricordo. Lapadula costringe Koulibaly al giallo al 58′ e sono veementi le proteste dell’italo-peruviano per un contatto bis tra i due soli sessanta secondi più tardi, non ravvisato dall’arbitro, mentre, al 64′, Lorenzo Insigne va a un passo dal colpo del ko con un delizioso destro a giro. Sau e Letizia sono le forze fresche scelte da Pippo Inzaghi per gli ultimi 25′ più recupero, ma una nuova fiammata del talento partenopeo porta al 2-0 (66′): insidioso traversone sul secondo palo, Di Lorenzo, Letizia e Politano si scontrano, e l’ultimo tocco – quello dell’ex Roma e Inter – inganna Montipò. Messo il match in discesa, il Napoli gioca sul velluto e al 75′ Koulibaly, tutto solo, fallisce clamorosamente il tris. L’esterno senegalese, poi, rovina la sua serata rimediando all’81’ un ingenuo cartellino rosso che lo costringerà a saltare il Sassuolo per squalifica. Poco prima, in casa Benevento, si segnalano l’esordio di Gaich e il pesante giallo preso da Barba, diffidato. Sono gli ultimi episodi di un match mai davvero in discussione e che rilancia le ambizioni europee di Gattuso. LEGGI TUTTO

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    Diretta Napoli-Benevento ore 18: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    NAPOLI – Il Napoli di Gattuso cerca il riscatto in Serie A dopo l’eliminazione in Europa League e ospita il Benevento per il 24° turno di campionato. La squadra azzurra è in settima posizione in classifica con 40 punti e ha pareggiato una sola volta in campionato. In 11 gare casalinghe, ha collezionato 7 vittorie, un pari e 3 sconfitte. Il Benevento di Pippo Inzaghi, invece, ha 25 punti in graduatoria e viene da tre pareggi consecutivi, contro Sampdoria, Bologna e Roma. 

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    Diretta tv e streaming di Napoli-Benevento
    La partita tra Napoli e Benevento è in programma alle ore 18 allo stadio Diego Armando Maradona e sarà visibile in diretta tv su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251. La diretta streaming sarà disponibile sulla piattaforma Skygo.
    Napoli-Benevento, probabili formazioni
    NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Ghoulam; Fabian Ruiz, Bakayoko, Zielinski; Politano, Mertens, Insigne. Allenatore: Gattuso. A disposizione: Meret, Contini, Mario Rui, Maksimovic, Hysaj, Zedadka, D’Agostino, Labriola, Demme, Elmas, Lobotka, Cioffi. 
    BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò; Depaoli, Tuia, Barba, Foulon; Hetemaj, Schiattarella, Viola; Ionita, Caprari; Lapadula. Allenatore: F.Inzaghi. A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Letizia, Caldirola, Pastina, Tello, Dabo, Di Serio, Insigne, Gaich, Moncini, Sau.
    ARBITRO: Abisso di Palermo
    GUARDALINEE: Galetto e Pagliardini
    QUARTO UOMO: Sacchi
    VAR: Valeri
    AVAR: Giallatini LEGGI TUTTO

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    Napoli-Granada 2-1: Gattuso fuori anche dall'Europa League

    Crisi senza fine per il Napoli, che dopo essere scivolato ai margini della zona Champions in campionato e dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano dell’Atalanta in semifinale è fuori anche dall’Europa League. Sfuma dunque un altro obiettivo stagionale per la squadra di Gattuso, in continua emergenza e con l’infermeria affollatissima, che non riesce a ribaltare il 2-0 subito sul campo del Granada nel match di andata: non basta a staccare il pass per gli ottavi la vittoria per 2-1 nel secondo round al ‘Diego Armando Maradona’, dove un gol di Zielinski in avvio ha spianato la strada agli azzurri, sorpresi però al 25′ da Montoro e incapaci poi nella ripresa di andare al di là del gol di Fabian Ruiz.

    Napoli-Granada 2-1: tabellino e statistiche
    Montoro risponde a Zielinski
    Lunghissima la lista degli infortunati per Gattuso, che ritrova Mertens dopo il lungo stop (inizio dalla panchina per il belga) ma deve rinunciare a Ospina, Demme, Hysaj, Lozano, Manolas, Osimhen e Petagna: il tecnico azzurro vara così un 3-4-1-2 con Elmas quinto di sinistra e Zielinski a supporto di Insigne e Politano, mentre dietro torna titolare Koulibaly e in mediana ci sono Bakayoko e Fabian Ruiz. Sull’altro fronte 4-2-3-1 per gli spagnoli di Martinez: Molina unica punta (in panchina c’è Soldado) con Kenedy e Puertas a sostegno. La strada si mette subito in discesa per il Napoli, che passa praticamente al primo affondo (3′): Zielinski trova campo, entra in area e col sinistro trafigge Rui Silva siglando l’1-0. Il Granada prova a reagire subito e dopo due minuti segna con Puertas, ma il suo gol di testa viene annullato per fuorigioco. Gli azzurri provano a pungere ancora (imprecisa la mira di Politano e Insigne), sembrano in controllo ma al 25′ si fanno sorprendere a difesa schierata: cross dalla destra di Foulquier (troppo lo spazio concesso da Elmas) e inserimento di Montoro, che tutto solo tra tra Maksimovic e Rrahmani pareggia indisturbato di testa. Il Napoli accusa il colpo, va in affanno e a riaccendere la luce ci prova allora capitan Insigne: splendido destro a giro su punizione dal limite e grande intervento del portiere Silva, che devia la palla sulla traversa. La gara si incattivisce e l’arbitro tedesco Siebert inizia a mettere mano al taschino: nel giro di quattro minuti giallo per Kenedy, Politano, Montoro, Duarte, Insigne e Maksimovic. Prima del riposo poi il Granada perde per infortunio l’ex romanista Gonalons (dentro Diaz), viene annullato un gol a Di Lorenzo (partito in fuorigioco sul lancio di Bakayoko) e si fa male anche Neva, fuori in lacrime con gli ospiti in dieci fino all’intervallo che arriva dopo un piatto impreciso di Maksimovic (su punizione di Insigne) e una debole conclusione di Molina bloccata da Meret.

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    Napoli nervoso e fuori dall’Europa League: passa il Granada

    Non basta Fabian Ruiz
    La ripresa inizia con il Granada di nuovo in undici ma con la difesa a cinque (dentro Perez), mentre Gattuso inserisce Ghoulam per Maksimovic e ‘ridisegna’ con il 4-4-2 un Napoli chiamato ora a segnare tre gol senza subirne per centrare la qualificazione. Ci prova subito Politano ma il destro è alto, gli spagnoli ripartono con Molina ‘murato’ da Rrahmani e poi ringraziano il portiere Silva, che in uscita chiude lo specchio a Elmas (52′). Martinez intanto deve sostituire anche Sanchez (che esce infortunato e con un giallo per perdita di tempo) e torna al 4-2-3-1 con l’ingresso di Herrera, ma i suoi vanno in confusione e lasciano strada a Fabian Ruiz che fa 2-1 su assist di Insigne. Alla scossa del gol si aggiunge l’ingresso di Mertens: fuori Elmas e 4-3-3 per cercare l’impresa, con il belga tra Politano e Insigne che testa i riflessi di Rui Silva con un destro al volo. Il Napoli ora ci crede e attacca, proprio con Mertens che di testa non inquadra la porta e poi una conclusione sbilenca di Fabian Ruiz che al 74′ manca di nuovo la porta dopo uno spunto di Zielinski e una sponda di Politano. Il gol lo aveva trova invece quattro minuti prima di testa su azione da corner Bakayoko, annullato però per una precedente spinta del francese su Diaz (70′). I minuti corrono e il cronometro inizia ad essere ‘amico’ del Granada, che per il finale getta nella mischia Vallejo per Montoro e Soldado per Molina anche se a prendersi la scena è ancora Rui Silva con una parata su Insigne (85′) e una prodezza su ‘incornata’ di Ghoulam (91′). Dopo sette minuti di recupero finisce 2-1, con gli spagnoli in festa e il Napoli fuori dall’Europa.
    Europa League, risultati LEGGI TUTTO