TORINO – Cosa lascia dietro di sé questo tour de force targato Nations League? Scorrendo le classifiche, che comunque premiano con Final Four e promozioni dalle fasce più basse e puniscono pure con retrocessioni, emerge chiara la crisi di risultati di Francia e Inghilterra, campione del mondo in carica e semifinalista a Russia 2018, che a due partite dal termine della prima fase del torneo occupano mestamente l’ultima posizione dei rispettivi gironi. Retrocedere sarebbe clamoroso anche se la terza edizione della Nations League, torneo voluto e imposto dall’Uefa per “depurare” il calendario da stucchevoli amichevoli, sta mettendo a fuoco i propri limiti: corretto condensare le nazionali in base al proprio valore, anche se San Marino continua a raccogliere sconfitte, ma appare un azzardo ingolfare proprio quel calendario che la stessa Uefa voleva ripulire. Quattro giornate condensate in un paio di settimane, inoltre a fine stagione, hanno costretto quasi tutti i commissari tecnici a ponderare le scelte, rischiare esperimenti e allargare il proprio raggio di convocati in una sorta di “work in progress” permanente. I Mondiali di Qatar 2022, i primi nella storia con cadenza invernale, hanno rivoluzionato le abitudini e messo un po’ tutti di fronte ad un’ennesima cavalcata senza sosta dove proprio le nazionali pagano il prezzo maggiore stretti tra le esigenze dei club che in tre mesi e mezzo, da agosto a novembre, saranno chiamati a onorare i campionati (in media una quindicina di partite) e le coppe europee (tutta la fase a gironi). E così quella Nations League che ambisce ad acquisire rispettibilità e blasone, si ritrova ad essere ridotta dalla maggior parte dei ct, ad un laboratorio calcistico. La Francia di Didier Deschamps e l’Inghilterra di Gareth Southgate hanno palesato soprattutto una pigrizia tattica – il livello tecnico dei due movimenti non si discute – che ha esaltato gli avversari, vedi per esempio la brillante Ungheria di Marco Rossi, e avvelenato la critica. Ultimo atto di questa strana Nations League a settembre, ma poi toccherà al Mondiale emettere la sentenza. LEGGI TUTTO