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    Baroni chiede a Ngonge di accendere il Toro

    Chissà cosa avrà pensato Cyril Ngonge quando Leali, per due volte, gli ha detto no, parando quasi l’impossibile e impedendogli di segnare un gol che avrebbe portato avanti i granata contro il Genoa, dopo il momentaneo pareggio dovuto alla sfortunata partecipazione di Sabelli. Due nitide occasioni in meno di cinque minuti, a cavallo tra il 26’ e il 30’ della ripresa. N LEGGI TUTTO

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    Toro, aiuto da Ngonge: Baroni si affida al suo uomo  

    TORINO – Quando arriva la partita del dentro o fuori, quella da non sbagliare assolutamente per non rischiare la panchina, la soluzione che ogni allenatore adotta al momento di stilare la formazione è quella di affidarsi ai calciatori più fidati. E anche Marco Baroni questo pomeriggio contro la Lazio si aggrapperà ai “suoi” uomini: il primo è quel Cyril Ngonge che ha fortemente voluto appena è ap LEGGI TUTTO

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    Anche Ngonge ora è in debito con il Toro: il pupillo di Baroni non ha brillato

    TORINO – È stato il giocatore più inseguito nell’ultima sessione di mercato, quello dal quale ci si aspetta di più. Cyril Ngonge conosce Baroni dai tempi del Verona ed è stato fortemente voluto proprio dall’allenatore granata. Nelle prime apparizioni non ha ancora mostrato tutto il suo potenziale, pur avendo la possibilità di partire ti LEGGI TUTTO

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    Via vai Toro. Ngonge in ritiro, Walu saluta. Coco riflette

    Prato allo Stelvio – C’ è chi arriva e chi parte. Quella di ieri è stata una giornata molto movimentata in casa Torino: al mattino, poco prima delle 9, Cyril Ngonge – operazione ufficializzata in tarda serata – è arrivato al centro di Medicina dello Sport dove ha effettuato le visite mediche di rito prima di porre la propria firma sul contratto con la sua nuova squadra. Finalmente Marco Baroni LEGGI TUTTO

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    Spezia-Verona, conferenza Zaffaroni: “La squadra sta crescendo”. Poi su Ngonge e Duda…

    Partita equilibrata e senza sussulti se non qualche sporadica occasione non concretizzata, è un pari che accontenta poco entrambe quello tra Spezia e Verona. Uno 0-0 nel segno della paura, quella di perdere, e trovarsi in situazioni complicate. I liguri da parte loro hanno mantenuto il vantaggio di tre lunghezze sui veneti, che non sono riusciti a portare a casa l’intera posta. Squadra di Zaffaroni colpita anche dalla sfortuna visto che ha dovuto rinunciare a Montipò dall’inizio e poi durante la partita sono usciti per infortunio Ngonge e Duda. Nel finale brivido anche per Hien rimasto a terra per un problema all’adduttore. Al termine del match ha parlato l’allenatore Zaffaroni.  LEGGI TUTTO

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    Il Verona si gode Ngonge: lo scorpione, l'amico Evenepoel e l'amore per Lazovic

    “Pronto Amrabat? È bello giocare in Italia?”, possiamo immaginare la risposta, visto che non solo Ngonge si è presentato alla Serie A, ma con il Verona ha già segnato due gol decisivi. Con il centrocampista marocchino sono molto amici, dai tempi del Bruges. Prima di mettere nero su bianco l’attaccante belga ha fatto un giro di telefonate (come raccontato ai canali del club). Questa quella giusta. Non ha bussato alla porta del nostro campionato, l’ha direttamente sfondata. Fa parte del suo carattere.  LEGGI TUTTO

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    Verona, Ngonge: “Qui grazie ad Amrabat. Obiettivi? Vi spiego”

    Sul campo si è presentato con un gol nelle prime due apparizioni. Alla stampa, invece, si è rivolto oggi nella sua prima conferenza da giocatore del Verona. Si tratta di Cyril Ngonge, 22enne attaccante belga, acquistato dall’Hellas il 19 gennaio. “Credo si possa sempre fare meglio, magari avrei potuto segnare più gol. Penso di essermi presentato nel migliore dei modi in questo bellissimo stadio, segnando la rete del pareggio davanti ai nostri tifosi che ci ha permesso di conquistare un punto importante contro un avversario come la Lazio. Davvero delle bellissime sensazioni”, ha detto Ngonge, ai microfoni ufficiali del club veneto. “In Olanda ho imparato a giocare in attacco. Lì si gioca un tipo di calcio abbastanza spregiudicato tatticamente, in ogni partita si segnano tanti gol, e quindi ho imparato tanto sul piano offensivo: come affrontare l’avversario nell’uno contro uno, come orientarmi al meglio sul campo per poter avere più chances di segnare”, ha aggiunto l’attaccante belga, reduce dalle esperienze nello Jong PSV, nell’RKC Waalwijk e nel Groningen e prima ancora nelle giovanili di Standard Liegi e Bruges. LEGGI TUTTO