Toro e il nuovo attacco: piace la velocità di Noslin. E Praet si propone ai granata
I numeri di Noslin
Ebbene poco dopo essere sbarcato in Italia, e presosi il tempo per comprendere la nuova realtà, il gialloblù dalla quarta presenza in campionato ha iniziato a sfornare gol e assist. Quattro i primi, e rifilati a Juve, Milan, Atalanta e Fiorentina (nell’ultimo turno): le prime due sono destinate a disputare la prossima edizione della Champions, come forse l’Atalanta e a differenza di una Fiorentina che, però, ha buone chance di entrare nelle coppe vincendo la Conference (oggi dalle 18.45 il ritorno della semifinale contro il Club Brugge.
Si parte dal 3-2 per i viola maturato nella gara d’andata al Franchi), o attraverso una classifica che vede la squadra di Italiano nona, a un punto da Napoli ottavo e con una gara da recuperare contro l’Atalanta. Insomma, a Noslin non solo piace segnare, l’olandese ha anche gusto per le vittime illustri. E, considerata la ritrosia dei granata a centrare colpi contro le grandi (fin qui, tra andata e ritorno, soltanto due sono stati i successi con le prime nove della classe: 3-0 sia all’Atalanta che al Napoli). Si diceva, invece, dei due assist: uno, recapitato a Lazovic, lo ha visto protagonista ancora contro i nerazzurri, l’altro, invece, ha mandato in rete Bonazzoli a Cagliari.
Domenica la sfida al Toro
I 4 gol e 2 assist sono quindi arrivati nelle ultime undici giornate (detto che, giusto per mettere le cose in chiaro, alla prima presenza con il Verona aveva conquistato il calcio di rigore poi sbagliato da Duda contro il Frosinone). Numeri importanti, e che tra i granata il solo Zapata può vantare. Oltretutto Noslin è stato anche impiegato prima punta, dal tecnico dei veneti Baroni, ma ha spesso occupato pure la posizione alle spalle del centravanti o ha attaccato partendo dalla corsia. Segno dell’eclettismo di un elemento che ha fatto vedere di poter giocare in ogni posizione del reparto offensivo. Decisivo, il suo contributo, per aiutare i gialloblù a salire a quota 34 punti (quattro in più dell’Udinese terz’ultima a tre giornate dal termine della stagione): e nel prossimo turno la rivale del Verona sarà proprio il Toro. Un’occasione, per la dirigenza granata, di vedere all’opera e dal vivo il talento di nazionalità olandese (e magari di scambiare qualche riflessione con gli uomini mercato veronesi). Che, opportuno ricordarlo, al suo attuale club di appartenenza non è costato. O meglio, il Fortuna Sittard ha girato al Verona il cartellino di Noslin a compensazione di un pregresso debito contratto dalla società olandese con quella di Setti. E relativa alla cessione del portiere Pandur dai gialloblù agli olandesi.
Le mosse di Vagnati
Vagnati, che in attesa di sciogliere le riserve sul nome dell’allenatore che prenderà il posto di Juric non può certo mantenersi immobile sul mercato, sta seguendo Noslin con grande attenzione, e consapevole del fatto che adesso servano circa 6 milioni, per prendere il giocatore. Immaginare la velocità di Noslin messa a disposizione della forza esplosiva di Zapata (ma occhio al sondaggio, per il colombiano, da parte dei messicani del Cruz Azul) è indubbiamente interessante, guardando al Toro che verrà. E che in attacco subirà una rivoluzione.
Pellegri è in partenza, Okereke non sarà riscattato (è di proprietà della Cremonese) e Sanabria pure ha un piede e mezzo fuori dal Fila. Serviranno tanti volti nuovi, sia tra i titolari che tra le alternative. In tal senso vanno registrate le parole di Praet, in granata nel 2021-22, il primo con Juric in panchina: “Mi piacerebbe tornare in Serie A – ha dichiarato ai microfoni di Het Nieuwsblad – il Torino mi aveva ricercato, ma al Leicester pensavano fossi troppo bravo e versatile per concedere il mio cartellino a poco. Non sono polemico, né uno che si agita per trasferirsi, però sì, una proposta del Torino la ascolterei anche adesso”, ha dichiarato il belga candidandosi tra le alternative della squadra granata per il 2024-25. LEGGI TUTTO