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    Elche, Beccacece è in pole per la panchina

    TORINO – L’Elche è a un passo da una nuova e ulteriore argentinizzazione: il club, dopo la sconfitta nel posticipo del 7° turno della Liga spagnola contro il Rayo Vallecano, è sempre più desolatamente ultimo con appena 1 punto conquistato. Il crollo a Vallecas ha posto una pietra tombale sull’avventura di Francisco Rodríguez alla guida tecnica del Franjiverde dopo 11 mesi: l’ex Girona ha allenato la squadra in 33 occasioni mettendo a referto 12 vittorie, 17 sconfitte e 4 pareggi. Il miracolo della salvezza centrata in extremis nello scorso campionato non è però bastato a fargli guadagnare altro tempo, non è servito a evitargli l’esonero.
    LA BANDA ARGENTINA L’Elche è, senza dubbio, una delle squadre più argentine d’Europa. Argentino è il deus ex machina del Franjiverde, il presidente del club, Christian Bragarnik, uno degli agenti di calciatori più potenti del LatinoAmérica. Argentini sono 6 degli elementi in rosa: l’ex Torino Lucas Boyé, autore del gol dell’Elche nella sconfitta di ieri sera contro la terza squadra di Madrid, l’ex Palermo e Roma Javier El Flaco Pastore, l’ex Newcastle e Napoli Federico Fernández, Nicolás Fernández Mercau e Axel Werner. E argentino sarà anche il tecnico, che dovrebbe essere annunciato nelle prossime ore: si tratta di Sebastián Beccacece, che da pochi giorni ha detto addio al Defensa y Justicia.
    FÚTBOL VERTICAL È un innovatore, Beccacece, un profeta del Fútbol Vertical. E’ stato assistente di Jorge Sampaoli nella sfortunata avventura dell’Hombrecito alla guida dell’Argentina al Mondiale di Russia 2018, ha vinto una Recopa Sudamericana nel 2021 proprio con il Defensa y Justicia, regalando il primo prestigioso successo alla bacheca de El halcón di Florencio Varela. Ha allenato anche all’estero, all’Universidad de Chile, e pure due delle grandi argentine, che si odiano cordialmente, l’Independiente e il Racing Club le due anime di Avellaneda. Ora, a 41 anni, è a un passo dal grande salto nel calcio europeo.
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    Palermo-Genoa è da brividi

    TORINO – La 5ª giornata di Serie B si apre stasera col prestigioso anticipo Palermo-Genoa (ore 20.30, su Sky, Dazn ed Helbiz Live), sfida che meriterebbe ben altri palcoscenici e che comunque attirerà al Barbera oltre 20mila spettatori. Nel siciliani, squadra che perde… non si cambia, verrebbe da dire. Corini dà fiducia sia al suo 4-3-3 che a tutti i nuovi, nonostante i 2 ko di fila rimediati in casa con l’Ascoli (2-3) e sabato scorso al Granillo con la Reggina (3-0). L’unica variazione in difesa, dove in luogo dello squalificato Bettella, giocherà Marconi, facendo salire a tre, con Buttaro e Brunori, la pattuglia dei “sopravvissuti” alla promozione dalla C, vincendo i playoff con Baldini, quando la squadra giocava col 4-2-3-1, modulo adottato ancora nelle prime due uscite, in cui il Palermo aveva fatto i 4 punti attuali. Corini chiede ai suoi una prova di carattere per riscattare il naufragio di Reggio Calabria e spera che Brunori possa far meglio di Coda, nella sfida fra possibili bomber della B. Sul fronte Genoa, Blessin deve sostituire l’islandese Gudmundsson, fermato per 3 turni dopo il rosso rimediato nel 3-3 col Parma di sabato scorso. Il favorito dovrebbe essere il neoacquisto Aramu, ma il tecnico tedesco ha avuto parole di elogio per i due esterni d’attacco Portanova e Jagiello. In caso di vittoria, il Genoa balzerebbe temporaneamente in testa alla B, traguardo sfuggito col Parma nel finale, quando gli emiliani hanno raggiunto i liguri. Blessin ha derubricato a “3 regali” le reti subite. Però qualche mugugno a Genova inizia a sentirsi. Al tedesco si imputa il fatto di aver finora trascurato gli ultimi arrivati (Puscas, Strootman e appunto Aramu) che, oltre a Coda, sono i nomi che fanno del Genoa la prima favorita per la A, finora non hanno ancora giocato un minuto. Inoltre fa discutere la scelta dello spagnolo Martinez in porta, non ha dimostrato di essere superiore a Semper, di cui si ricordano ottimi campionati di B nel Chievo. Blessin tira dritto e avverte: “Loro saranno arrabbiati per i due ko, voglio gioco e difesa decisa”. Nelle precedenti due trasferte, il Genoa ha sempre vinto, a Venezia (1-2) e a Pisa (0-1).Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Dal Toro alla Conference con la Steaua: la storia di Compagno su Tuttosport

    TORINO – Andrea Compagno è un ragazzone di Palermo che, inseguendo il rimbalzo di un pallone, ha girato l’Italia. In lungo e in largo, fino a 23 anni: Due Torri, Pinerolo, Argentina Arma, Borgosesia, Nuorese. In Serie D tante esperienze e pochi gol per un attaccante come lui, passato anche per sei mesi dalla Primavera del Torino. «Arrivato a un certo punto della carriera – racconta oggi – mi ero convinto che a calcio si potesse giocare soltanto provando dolore». Un problema alla cartilagine di un ginocchio, infatti, ne aveva limitato l’ascesa per troppo tempo. Poi l’esperienza a San Marino con il Tre Fiori di Zaccardo, quella in Romania al Craiova allenato da Mutu. E ora quel ragazzone di Palermo è la punta titolare di un club glorioso come la Steaua Bucarest, nonché il capocannoniere del campionato romeno. Domani sera l’ex Toro si appresta a sfidare il West Ham nel turno inaugurale della Conference League: l’abbiamo intervistato su Tuttosport in edicola domani.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Genoa-Parma e Reggina-Palermo: è grande B

    TORINO -Dopo l’anticipo di ieri (convincente vittoria del Cagliari, 1-0 al Modena, che raggiunge temporaneamente la vetta), oggi altre otto partite in cui spiccano Genoa-Parma e Reggina-Palermo. Nei liguri, in campo alle 16.15 (tutte le altre gare alle 14), l’allenatore Blessin decide di premiare in blocco la squadra salita in testa (assieme all’Ascoli) con 7 punti in 3 gare, i nuovi arrivati Aramu e Puscas partono dalla panchina (Strootman è ancora indietro di condizione). A Marassi sbarcherà un Parma in crescita, reduce dalla vittoria sul Cosenza dopo i pari con Bari e Perugia. Pecchia tiene in panchina Buffon e conferma fra i pali Chichizola che non ha certo fatto rimpiangere Super Gigi, finora indietro di condizione ma sempre utile come uomo spogliatoio. In Reggina-Palermo, Inzaghi cerca conferme dopo il 4-0 al Sudtirol in una classica che attirerà almeno 14mila spettatori, chi vince può dimostrare di ambire a un campionato d’alta quota. Nel Palermo, reduce dallo stop interno con l’Ascoli, Corini fa partire titolari i nuovi arrivati (una settimana fa entrati solo nella ripresa) e passa al 4-3-3 per cui è stata rifondata la squadra, archiviando il 4-2-3-1 della promozione dalla C con Baldini. Bell’esame anche per l’altra capolista, l’Ascoli, che ospita il Cittadella. Marchigiani ben guidati da Bucchi, dove il capocannoniere della B, l’italo-ivoriano Cedric Gondo (4 gol), cerca conferme. I veneti di Gorini invece, hanno ancora rabbia per il pari interno col Venezia, meritavano di sicuro di più, faranno il solito bel campionato. A proposito di Venezia, il neo-tecnico Javorcic chiede ai suoi più coraggio, anche perché al Penzo arriva un Benevento rivitalizzato dalla vittoria sul Frosinone che ha scacciato i fantasmi dalla panchina di Caserta, passato a un più funzionale 3-5-2. Nei veneti non convocato la stella russa Cheryshev. Di livello anche Frosinone-Como: i ciociari di Grosso, prima del ko  di Benevento (inopinato e frutto pure degli errori di Pairetto) avevano convinto e mostrato gioco da alta quota,  i lariani sono reduci dalla caduta interna nel derby col Brescia, anche un po’ sfortunata, in attesa del miglior Fabregas e che gli ultimi arrivati s’inseriscano e incidano. Per il Brescia che ospita il Perugia invece, è la partita della verità, dirà quanto la squadra di Clotet possa essere da quartieri alti. Negli umbri di Castori invece, 1 punto e 2 ko, c’è attesa per capire quanto potranno dare gli ultimi innesti, in una squadra che si annuncia rimaneggiata. Discorso analogo al Brescia per il Bari che riceve la Spal: i pugliesi di Mignani, ancora imbattuti e a quota 5, all’ultimo giorno di mercato hanno completato l’attacco con Salcedo e Scheidler: se non sono in pole per la A, poco ci manca e l’hanno già dimostrato nel precedente turno col 3-1 di Perugia. Ma attenzione alla Spal di Venturato che nel turno precedente ha battuto il Cagliari. C’è anche Ternana-Cosenza: negli umbri Lucarelli è squalificato, la sua panchina ha iniziato a traballare ma patron Bandecchi ha negato che rischiasse dopo il 4-1 incassato a Modena , però sono vietati altri tonfi. Il Cosenza di Dionigi, a 6 punti, non è andato malaccio nel ko di misura di Parma e vorrebbe dimostrare di poter ambire a qualcosa di più della salvezza. Domani alle 16.15 il posticipo è Sudtirol-Pisa.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Da stasera la B: Cagliari e Palermo per il salto di qualità

    TORINO – Stasera scatta la 3ª giornata di Serie B con tre partite che fanno da prologo, altre sei domani, si chiude lunedì sera col posticipo Como-Brescia (tutte alle 20.45 su Sky, Dazn ed Helbiz Live). Match di cartello è Palermo-Ascoli, si giocherà in un Barbera con oltre 20mila spettatori (nella 2ª giornata sono stati circa 115mila sui dieci campi, livelli che la B non raggiungeva dal 2016). Nei siciliani, Corini dà fiducia alla formazione delle prime due uscite, gli ultimi importanti arrivi (Stulac, Di Mariano, Segre, Mateju) partiranno dalla panchina. Questo perché il tecnico vuole sia premiare chi sta facendo bene (4 punti, vittoria all’esordio sul Perugia, pari a Bari) ma anche per non affrettare i tempi d’inserimento dei nuovi.  Pure l’Ascoli ha 4 punti, ottenuti in due turni casalinghi (vittoria sulla Ternana, pari con la Spal). Aggregato anche l’ultimo acquisto, l’attaccante portoghese Pedro Mendes, proveniente dallo Sporting Lisbona, prospetto interessante che dovrebbe sposarsi bene al già oliato 4-3-3 di Bucchi: buon avvio il suo, non si patisce la partenza di Sottil (che tanti temevano), il nuovo allenatore pare in grado di poter replicare la precedente, sorprendente annata chiusa ai playoff, pur non avendo una squadra sulla carta superiore. Ma occhio anche a Spal-Cagliari. I ferraresi in sede di mercato hanno raccolto giudizi lusinghieri, ma non va dimenticato il punto di partenza, la deludente salvezza conquistata nella scorsa stagione alla penultima giornata. In panchina è rimasto Venturato, ancora lontano dai fasti di Cittadella: tonfo in casa all’esordio, 1-3 dalla Reggina di Inzaghi, più confortante il successivo 1-1 di Ascoli. Ma per ora, anche se patron Tacopina e tutta la piazza scalpitano, meglio volare bassi, vista anche la folta e qualificata concorrenza. Il Cagliari è ancora in rodaggio ma cresce, Liverani chiede ai suoi di essere più squadra: dopo l’1-1 in extremis a Como, nell’esordio, è arrivata la promettente vittoria in rimonta sul Cittadella, partita ribaltata grazie alla prova di Mancosu, autore dell’1-1, che ha dato la sveglia a tutti, pochi giorni dopo essere arrivato a Cagliari, casa sua cui mancava da 10 anni, proprio dalla Spal. Ma per essere la prima favorita per la A (assieme al Genoa), ci vuole qualcosa di più, più coralità. In programma anche Modena-Ternana, difficilmente pronosticabile: i neopromossI emiliani, ancora a zero punti, hanno giocato partite discrete sia nel ko interno col Frosinone che in quello di Cosenza, dove sono stati ribaltati nella ripresa. Ma per la B non basta, Tesser deve invertire al più presto la china o saranno guai. La Ternana di Lucarelli è ancora un rebus: all’esordio ha perso (male) ad Ascoli, in cui sono venuti a galla le magagne della passata stagione, poi s’è riscattata nell’1-0 alla Reggina. Lucarelli dice che quest’anno i suoi sono meno anarchici. Ma non è detto che sia un bene. LEGGI TUTTO

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    Corona, un figlio d'arte per la Primavera del Torino

    TORINO – Lo scambio è stato fatto sulla direttiva Torino-Palermo: il centrocampista Jacopo Segre in rosanero e la punta Giacomo Corona in granata. Il comunicato: «Il calciatore del Palermo FC Giacomo Corona (18 anni) si trasferisce al Torino FC con la formula del prestito annuale con diritto di riscatto a favore della squadra granata. A Jacopo il benvenuto a Palermo e a Giacomo l’in bocca al lupo per la sua nuova esperienza, da parte del City Football Group, del presidente Mirri e di tutta la famiglia rosanero». Corona, figlio d’arte, papà è l’ex bomber Giorgio, è aggregato alla Primavera di Scurto. LEGGI TUTTO

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    Torino, ceduto Segre al Palermo: è ufficiale

    TORINO – Jacopo Segre è un nuovo giocatore del Palermo. Il centrocampista classe 1997 si trasferisce alla corte di Eugenio Corini a titolo definitivo: ha firmato, con il club rosanero, un contratto fino al 30 giugno 2025. “Contestualmente – scrive il club rosanero con una nota pubblicata sui propri canali ufficiali – l’attaccante del Palermo, Giacomo Corona, si trasferisce al Torino con la formula del prestito annuale con diritto di riscatto a favore della squadra granata”.
    Segre al Palermo: il saluto del Torino
    Arriva puntuale l’augurio del Torino a Jacopo Segre, direzione Palermo. Il club granata, su Twitter, “saluta Jacopo con grande affetto e gli augura ogni bene per il proseguimento della sua carriera”. LEGGI TUTTO

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    Serie B, pareggio tra Bari e Palermo: Cheddira replica a Valente

    BARI – Pari spettacolo al San Nicola tra Bari e Palermo (1-1). L’anticipo della seconda giornata di Serie B ha visto gli uomini di Mignani e quelli di Corini fronteggiarsi ad alti ritmi, con tante occasioni da rete collezionate da entrambe le formazioni. Il Palermo è passato in vantaggio nel primo tempo con la prima rete in Serie B di Valente dopo un contropiede fulmineo dei rosanero. Nella ripresa pareggio del Bari con Cheddira su assist di Antenucci. Il Palermo rimane in dieci per l’espulsione di Marconi nel finale di gara. Il Bari ottiene così il secondo pareggio consecutivo dopo quello ottenuto al Tardini contro il Parma alla prima giornata. Il Palermo di Corini sale a 4 punti dopo la vittoria interna ottenuta contro il Perugia. 
    Bari-Palermo: tabellino e statistiche
    Primo tempo intenso e divertente, Valente porta avanti i rosanero
    La prima occasione è del Bari all’inizio del match. Il rasoterra in area di Folorunsho viene sporcato dalla difesa rosanero impedendo al solitario Antenucci di battere a rete. La risposta del Palermo non si fa attendere con Elia che, dopo un rimpallo fortunoso in area, tira a botta sicuro da distanza ravvicinata ma Caprile chiude lo specchio di porta con un intervento prodigioso. Sono i rosanero ora a prendere il sopravvento. Broh ruba palla a Terranova e si invola in contropiede: il suggerimento dell’ex Sudtirol non trova però la deviazione vincente di Floriano sottoporta. I padroni di casa provano a rifarsi vedere dalle parti di Pigliacelli: Antenucci serve Ricci ma la sua conclusione di sinistro da posizione defilata trova la respinta del portiere rosanero. Ci prova Cheddira col destro, Pigliacelli di distende e para. Al 37′ arriva il vantaggio del Palermo: percussione centrale di capitan Floriano che suggerisce a sinistra per l’accorrente Valente il cui destro piazzato si insacca alle spalle di Caprile. Il direttore di gara Camplone inizialmente annulla la rete rosanero. La revisione al VAR conferma il gol. Il Bari non ci sta e cerca di pareggiare i conti prima dell’intervallo. Bel suggerimento in verticale di Ruben Botta per Cheddira che con il destro tenta un pallonetto morbido su Pigliacelli: alto di poco. All’ultimo dei tre minuti di recupero Palermo vicino al raddoppio: lancio di Floriano per Brunori che lascia partire il destro. Pucino salva tutto con un intervento in scivolata. 
    Classifica Serie B
    Il Bari cresce nella ripresa, Cheddira firma il pari
    Il Bari entra subito carico nella ripresa. Maita irrompe all’interno dell’area rosanero, mette a sedere Nedelcearu e tira a botta sicura: Pigliacelli si supera e alza la sfera d’istinto. I ritmi rimangono buoni, con il Bari che fraseggia a metà campo alla ricerca di un pertugio nella difesa rosanero. Mignani inserisce Galano e Cangiano per dare maggior concretezza offensiva ai suoi. Si fa subito notare il ventenne dei galletti, in prestito dal Bologna, con un tiro che viene sporcato in angolo da Nedelcearu. Sugli sviluppi del seguente corner il Bari trova il pareggio: Antenucci recupera il pallone, supera Damiani (proteste rosanero per un fallo dell’attaccante) e crossa basso dal fondo per la zampata vincente sottomisura di Cheddira. Dopo un breve check del VAR Camplone convalida il gol. Ristabilito l’equilibrio in campo tra Bari e Palermo. A cinque minuti dal 90′ Cheddira brucia sul tempo Marconi e scatta verso Pigliacelli: il difensore rosanero lo ferma fallosamente al limite dell’area. Camplone estrae il cartellino giallo tra le proteste dei giocatori del Bari. Il direttore di gara viene richiamato al VAR per rivedere il fallo da ultimo uomo. Dopo il check, Camplone estrae il rosso a Marconi. Palermo in 10, Corini è costretto a sostituire Elia con Lancini. La punizione di Galano sbatte sulla barriera. Il Bari insiste alla ricerca del vantaggio: Maiello suggerisce in profondità per Cheddira che, dopo il mancato intervento di Lancini, scocca il tiro. Pigliacelli respinge con i pugni. Dopo 6 minuti di recupero si chiude il match con il risultato di 1-1 tra Bari e Palermo. 

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