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    Como, serata da A. Brividi a Bari

    Ascoli-PisaCol prezioso 2-2 strappato domenica scorsa a Palermo, l’Ascoli dell’ex Juve Carrera resta a tre punti dalla salvezza diretta, cioé da quota 41 dove c’è lo Spezia, impegnato in casa col Venezia. Battere oggi il Pisa (che non ha più nulla da chiedere al campionato) potrebbe voler dire disputare i playout, da capire in che posizione e con chi.

    Bari-BresciaPartita drammatica per i pugliesi, a rischio serie C, hanno gli stessi punti dell’Ascoli ma con cui sono in vantaggio negli scontri diretti, fattore che alla fine potrebbe avere il suo peso per la conquista dei playout mentre sono in svantaggio sullo Spezia, avanti di 3 punti e ultima squadra essere salva. Bari alla quinta uscita con Federico Giampaolo in panchina, quarto allenatore stagionale dopo Mignani, Marino e Iachini. Con lui, finora sono arrivati 3 pari e un ko, la vittoria per il Bari manca dal 17 febbraio (1-0 alla Feralpisalò). Il Brescia di Maran, certo di disputare i playoff, deve capire in quale posizione li farà: oggi è ottavo ma se dovesse scalzare il Palermo dal 6° posto (i siciliani hanno 2 punti di vantaggio) si guadagnerebbe il diritto di disputare in casa la gara secca del turno preliminare contro la settima classificata.

    Catanzaro-SampdoriaPraticamente, è un anticipo dei playoff. Il Catanzaro è certo di chiudere al 5° posto. Se invece al termine della partita la Sampdoria dovesse trovarsi ottava (oggi è settima), la partita si replicherebbe, sempre al Ceravolo, sabato 18 maggio. Ma con un successo, i blucerchiati di Pirlo potrebbero scalzare il Palermo dal 6° posto, che ha un solo punto di vantaggio, garantendosi così di giocare a Marassi la gara secca del turno preliminare contro la settima classificata. In caso di arrivo a pari punti col Palermo, la Samp è davanti grazie agli scontri diretti.

    Como-CosenzaCon lo 0-0 di domenica scorsa a Modena, il Como ha mancato il primo match point promozione. Oggi, contro un Cosenza già salvo ma che vorrà onorare la partita, solo con una vittoria i lariani di Roberts-Fabregas si garantiscono la A, visto che il Venezia insegue a 2 punti e se dovesse anche solo acciuffare in classifica i lariani, andrebbe in A in virtù della miglior differenza reti negli scontri diretti. IPerò i bookmakers considerano scontata la promozione in A del Como, su cui non può più puntare.

    Cremonese-CittadellaPartita che non ha nessun peso sulla graduatoria finale. La Cremonese di Stroppa è già certa di chiudere la stagione al 4° posto, piazzamento che le permette di saltare il turno preliminare dei playoff e dunque di scendere in campo dalle semifinali, giocherà martedì 21 maggio l’andata in trasferta contro la vincente fra Catanzaro e ottava classificata. Per guadagnarsi la finale, in virtù del miglior piazzamento in campionato, ai grigiorossi di Stroppa basteranno due pareggi. Cittadella già salvo e che non può ambire ai playoff.

    Feralpisalò-TernanaI gardesani di Zaffaroni nell’ultimo turno sono retrocessi in C, che ritrovano dopo un anno e i’unico campionato di B della loro storia. La Ternana di Breda, in caso di vittoria, potrebbe anche salvarsi direttamente, visto che col successo di domenica in casa sul Catanzaro si è portata a un solo punto dallo Spezia, al momento l’ultima squadra a salvarsi. In caso di arrivo a pari punti coi liguri, le squadre sono in parità negli scontri diretti, si andrebbe alla differenza reti (al momento, -8 la Ternana, -14 lo Spezia), e se non bastasse al maggior numero di reti segnate (Ternana 42, Spezia 34).

    Lecco-ModenaPoco più che un allenamento: il Lecco già da tre turni è retrocesso in C ed è reduce dal 4-1 incassato a Brescia, quarta sconfitta di fila, patron Di Nunno vorrebbe cedere il club ma non trova acquirenti che lo soddisfino. Il Modena invece, si è salvato lo scorso turno imbrigliando sullo 0-0 il Como,. Con Bisoli in panchina, che ha rilevato Bianco, sono arrivati 5 punti in 4 gare: l’allenatore di Porretta Terme ha il contratto per allenare il Modena pure nella prossima stagione.

    Reggiana-ParmaAnche in questo caso, il risultato finale non avrà ripercussioni sulla stagione di entrambe: Parma già in A, Reggiana salva e che ha abdicato dalla corsa playoff con la sconfitta di domenica scorsa in casa della Samp. Però, la rivalità fra Reggio Emilia e Parma ha radici storiche profonde, dunque potrebbe/dovrebbe uscirci una partita degna di un tiratissimo derby, quale di fatto è da sempre.

    Spezia-VeneziaLiguri con un punto di vantaggio sulla zona playout. Mantengono la categoria con una vittoria. Se pareggiano, si salvano solo se la Ternana non vince. In caso di ko e di arrivo a pari punti con la squadra di Breda, va verificata la situazione con gli umbri (lo si può leggere nella loro partita). Attenzione, in caso di arrivo a pari punti fra le 4 squadre che si giocano la salvezza, conterebbe la classifica avulsa, cioé i punti che ogni squadra ha ottenuto con le tre rivali. E dunque, nell’ipotesi, Spezia salvo (12 punti), Bari e Ascoli ai playout (9 e 7 punti), Ternana retrocessa (3). Il Venezia, dovesse perdere la volata per la A diretta col Como, da terza classificata salterà il turno preliminare dei playoff e scenderebbe in campo dalle semifinali, prima gara lunedì 20 maggio, quella d’andata in trasferta contro la vincente del turno preliminare che opporrà sesta contro settima classificata. Oggi però, il Venezia ha ancora una speranza di A diretta: il Como è avanti di 2 punti ma se dovesse acciuffarlo in classifica, sarebbe davanti in virtù della miglior differenza reti negli scontri diretti. Però il tecnico Vanoli ha ammesso che i suoi hanno solo l’1% di possibilità di salire stasera in A.

    Sudtirol-PalermoAltoatesini già salvi e che col 2-2 di Pisa dello scorso turno non possono più ambire ai playoff, hanno comunque centrato l’obiettivo stagionale del mantenimento della categoria, cosa non scontata quando Valente, un debuttante promosso dalla Primavera altoatesina, aveva rilevato Bisoli a stagione in corso. Il Palermo ha la certezza di disputare i playoff ma non sa ancora in quale posizione, è chiamato a difendere il 6° posto dagli assalti di Sampdoria e Brescia, distanti una e due lunghezze e che se dovessero acciuffare i siciliani in classifica sarebbero in vantaggio (blucerchiati avanti negli scontri diretti, nei quali i lombardi hanno una miglior differenza reti). Per Mignani, il sostituto di Corini, sarà la settima panchina coi rosanero: finora, zero vittorie, 2 ko e 4 pari. LEGGI TUTTO

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    Col Palermo ci vuole pazienza

    TORINO –  Ci vuole pazienza col Palermo, dal 3 aprile sotto la guida di Michele Mignani, subentrato per spalare le macerie lasciate da Eugenio Corini. L’ex tecnico del Bari, nelle sue tre uscite ha raccolto altrettanti pareggi: esordio col 2-2 interno contro la Sampdoria, 1-1 a Cosenza e venerdì sera lo 0-0 del Barbera con la capolista Parma. Si potrebbe dire che Mignani, non da oggi, è particolarmente abbonato al pareggio. A inizio stagione ne aveva collezionati otto in dieci uscite col Bari, piazza dove comunque, ora lo rimpiangono e già allora si parlò di esonero un po’ affrettato. Ma che Palermo potremo vedere da qui alla fine della stagione? Sul rendimento attuale, si ha la sensazione che abbia un peso la particolare situazione di classifica che vivono i rosanero. Chiudendo all’attuale 6° posto, il Palermo giocherebbe i playoff a partire dal turno preliminare, da disputarsi al Barbera in gara secca. Un vantaggio da non poco: come numeri di tifosi allo stadio, i siciliani se la giocano con la Sampdoria e il tutto esaurito andrebbe già messo in preventivo. Un 6° posto che non dovrebbe essere messo in discussione dalle inseguitrici del Palermo (Brescia, Sampdoria, Pisa, Cittadella e Sudtirol), il margine di vantaggio su di loro può essere gestito con una certa tranquillità nelle 4 rimanenti giornate: al Palermo basterebbe mettere sotto la Reggiana di Nesta  in caduta libera – sabato in casa alle 16.15 – per avere quasi in tasca la certezza di giocare al Barbera la prima gara dei playoff. Allo stesso tempo, guardando a chi sta davanti al Palermo, c’è poco da inseguire, per non dire nulla. La zona promozione diretta è sfumata da tempo, compromessa nelle ultime uscite di Corini. Agganciare il 4° posto – che farebbe partire il Palermo dalle semifinali playoff – pare quasi impossibile, la Cremonese è a +8 e in ripresa dopo il pari di ieri a Catanzaro: Provare a superare il Catanzaro quinto, in buona forma, avanti di 4 punti e in vantaggio negli scontri diretti, farebbe comunque partire il Palermo dal preliminare in casa. Dunque ci sta che Mignani usi le ultime giornate del campionato soprattutto per conoscere al meglio il gruppo, testarlo a fondo, dargli un’identità precisa ma allo stesso tempo dosando le energie per poi giocarsi tutto ai playoff, quando potrà essere un’altra storia e si ripartirà da zero, lasciandosi alle spalle le delusioni stagionali, non va dimenticato che il Palermo la scorsa estate era considerato una delle prime favorite per la A diretta, dunque, sulla carta, il potenziale non manca. Comunque sia, già ora il lavoro di Mignani non va disprezzato. Davanti, il tecnico genovese sta dando grande fiducia alla coppia Brunori-Mancuso e potrebbe essere una scelta azzeccata: il primo nel 4-3-3 usato prevalentemente da Corini era spesso isolato, il secondo è stato un po’ troppo trascurato nell’arco della stagione, col vantaggio però che ai playoff potrebbe arrivare con una certa freschezza, è (stato) pur sempre uno dei più importanti bomber di B. Anche la difesa a tre potrebbe dare buoni riscontri, oltre a una maggior quadratura di squadra. Peccato solo per il grave infortunio che ha riportato Di Mariano venerdì sera: il nipote di Totò Schillaci, pur nella stagione tormentata della squadra, si stava producendo in una ottima annata. Mignani, schierandolo sulla linea dei mediani fin dalla prima uscita, aveva avuto una bella intuizione, che incideva. Per quel che stava mostrando, nella buona e nella cattiva sorte, Di Mariano potrebbe mancare non poco ai playoff. Anche se il suo infortunio consentirà di vedere titolare il giovane Buttaro (a segno nel pari di Cosenza), in rosanero già dai tempi della C. A proposito, giova ricordare che il Palermo, due anni fa, ritrovò la B grazie a una cavalcata pazzesca ai playoff-mattanza della C anche grazie alla carica unica che sa offrire il suo pubblico: e se fra un mesetto vedessimo lo stesso film? LEGGI TUTTO

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    Samp: Pirlo sfida un… blucerchiato

    Brescia-Pisa (ore 14) Rondinelle all’8° posto, l’ultimo buono per disputare i playoff e galvanizzati dalla vittoria di Cosenza a Pasquetta (1-2, doppietta del sempre più interessante Galazzi). Ma è carico anche il Pisa, dopo il rocambolesco 4-3 al Palermo, i toscani sono a -2 dal Brescia e hanno vinto tre delle ultime quattro partite.

    Feralpisalò-Cosenza (ore 14) Drammatico scontro salvezza. I gardesani, nel campo di casa di Piacenza, seppur penultimi, con una vittoria si porterebbero a un punto dai calabresi. Ci credono i ragazzi di Zaffaroni che a Pasquetta si sono imposti a Cremona e hanno sempre vinto nelle ultime tre trasferte. Il Cosenza ha perso le ultime due gare, quelle con William Viali in panchina che ha rilevato Fabio Caserta con l’obiettivo di dare la caccia ai playoff. Ma ora, dietro l’angolo ci sono i playout.

    Spezia-Lecco (ore 14) Occasione d’oro per i liguri che con tre punti potrebbero agguantare per la prima volta la zona salvezza, D’Angelo aveva preso la squadra sul fondo. Il Lecco, nonostante il pari col Cittadella dell’ultimo turno, ormai aspetta solo che il ritorno in C dopo un anno si faccia aritmetico. Al posto di Alfredo Aglietti, sulla panchina bluceleste debutta Andrea Malgrati, ex giocatore del Lecco e lecchese, uomo di fiducia della società, aveva già lavorato in tandem con Bonazzoli ed è stato nello staff di diversi allenatore del Lecco.

    Sudtirol-Parma (ore 14) Gli altoatesini di Valente, dopo il 2-0 incassato a Como a Pasquetta, vedono sfilare via la zona playoff (dista 4 punti) ma l’obiettivo ufficiale del club è la salvezza, dovrebbero mancare pochi punti. Il Parma, dopo lo 0-2 incassato a Pasquetta dal Catanzaro, cerca di riprendere la corsa verso la A diretta, considerato che comunque, la distanza sul 3° posto, resta rassicurante (7 punti sul Como).

    Ternana-Modena (ore 14) Gara chiave per gli umbri, a -2 dalla salvezza, non possono fallirla contro un Modena in grande difficoltà che non vince da 9 partite ma che mantiene 4 punti di margine sulla zona playout. Negli emiliani patron Rivetti ha confermato il tecnico Paolo Bianco. Oggi rischia il posto solo in caso di pesante rovescio.

    Catanzaro-Como (ore 16.15) Il match clou della giornata. I calabresi, galvanizzati dalla vittoria di Parma, cercano di garantirsi almeno il 5° posto. Battere i lariani terzi però, vorrebbe dire portarsi a tre lunghezze da loro e a quel punto potrebbe aprirsi ancora tutto un altro campionato. Como però che ha vinto 4 delle ultime 5 partite e dimostra di avere le carte in regola per essere promosso, anche direttamente.

    Palermo-Sampdoria (ore 16.15) La sfida più prestigiosa. Nel, Palermo, esonerato in settimana Eugenio Corini, tocca a Michele Mignani: genovese, esordisce proprio contro i blucerchiati con cui da giocatore collezionò una presenza nella Samp d’oro dello scudetto 1991 con Vialli e Mancini, all’epoca giocava nella Primavera.  I liguri, in caso di successo si porterebbero a -3 dal Palermo al 6° posto. Piazzamento che garantirebbe la partita in casa al Ferraris nel turno preliminare dei playoff.

    Reggiana-Cittadella (ore 16.15) Gli emiliani di Nesta, con la vittoria pazzesca di Venezia a Pasquetta (da 2-0 a 2-3), hanno dimostrato di poter concorrere per i playoff che distano due punti, peccato solo per l’infortunio all’interessante Girma. Il Cittadella viene da tre pari di fila ma nel girone di ritorno in tutto ha raccolto solo 6 punti. Un passo che potrebbe mettere qualche apprensione. Non fosse che fino a gennaio il Cittadela lottava per la A diretta e ora sui playout conserva comunque 5 punti di margine. LEGGI TUTTO

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    Pohjanpalo, ancora show! Il Venezia sbanca Palermo col suo bomber e Gytkjaer

    Lagunari che colpiscono al 18′ sbloccando il parziale con la rete del finlandese: Candela approfitta dello spazio concesso dal Palermo, cross con il contagiri per Pohjanpalo che di testa trafigge Pigliacelli. Il finlandese è nuovamente l’incubo dei rosanero al 30′ quando: sponda di Pierini, Pohjanpalo viene dimenticato dalla difesa siciliana, entra in area e calcia sul secondo palo per il raddoppio. I ragazzi di Vanoli difendono il vantaggioe e nei minuti di recupero calano il tris con Gytkjaer (92′) portando a casa la seconda vittoria consecutiva (quarta nelle ultime 5) che salgono momentaneamente al 2° posto (57 punti) mentre il Palermo rimane al 5° posto a +1 sul Catanzaro impegnato sabato a Brescia. LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Palermo, incrocio per la A

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Cosenza-Sampdoria 1-2), la 26ª giornata di Serie B prosegue oggi, col classico format del sabato, cinque gare alle 14 e tre alle 16.15. Il clou è allo Zini, va in scena un autentico incrocio per la A, Cremonese-Palermo (ore 14), in cui i grigiorossi lombardi di Stroppa difendono il 2° posto, l’ultimo buono per salire direttamente in A, dall’assalto sempre più vigoroso dei rosanero di Corini che da una settimana si trovano a un solo punto dalla zona A diretta, con la piazza che ha ritrovato l’entusiasmo giusto, grazie al gran 3-0 inflitto al Como una settimana fa, si è stabilito il record stagionale della B di spettatori allo stadio, oltre 31mila. Perché questo Palermo a gennaio, ha piazzato due bei colpi: Ranocchia dalla Juve (già 3 gol giocando a ridosso di bomber Brunori) e Diakité dalla Ternana in difesa, che ha dato ulteriore solidità al reparto. Morale, il Palermo si è aggiudicato 13 degli ultimi 15 punti, mentre la Cremonese, che aveva iniziato il 2024 con quattro vittorie di fila per 1-0, è reduce da due pareggi di fila. Palermo avanti negli scontri diretti avendo battuto i grigiorossi a Santo Stefano, un rocambolesco 3-2 pennellato al 97’ da Stulac, con la Cremonese che era stata avanti 1-2. E forse, proprio il 26 dicembre, dopo quella vittoria pazzesca, è nato questo Palermo che pare lanciato verso la A e che oggi allo Zini, si ritroverà contro il “Mudo” Vazquez, già colonna dei rosanero ai tempi di Zamparini. Alle 16.15 invece, l’altra grande partitona del turno, la capolista Parma è di scena a Como. Gli emiliani di Pecchia, dopo i risultati dell’ultimo turno, hanno messo le mani sulla A, visto che il 3° posto dista 9 punti, grazie a tre vittorie di fila, quattro nelle ultime cinque uscite. Il Como di Roberts-Fabregas invece, naufragato sabato scorso a Palermo, ha fatto sorgere dubbi sul fatto che i lariani possano fare la volata per la A diretta (anche se il ko è stato un po’ eccessivo), nonostante i massicci investimenti al mercato di gennaio (Strefezza in primis), anche alla luce del duplice infortunio rimediato al Barbera, dove sono rimasti ko Kone e Baselli, ora la mediana sarà contata. Gara di livello anche per il Venezia di Vanoli che alle 16.15 scende in campo a Pisa. I nerazzurri, da quando Aquilani s’è messo a predicare un calcio più concreto, sono in crescita e sabato hanno sfiorato il pari a Parma. Acciuffato il 2-2 nel recupero, al penultimo minuto hanno incassato il ko. Il Venezia è avvisato: col 2-2 interno di sabato col Modena, i lagunari hanno perso l’occasione di ri-sbarcare in zona A diretta. Sul futuro del club, pendono difficoltà societarie e un forte indebitamento (ma a marzo potrebbe subentrare nel capitale sociale, almeno al 40%, il fondo Cerberus), da capire quanto questi fattori possano incidere sul futuro sportivo del Venezia. Le altre partite del turno. Brescia-Reggiana (ore 14): le rondinelle di Maran, col pari in extremis in casa Samp, hanno dimostrato di poter lottare per i playoff, i granata di Nesta sono reduci dal tonfo interno con la Ternana, episodio o campanello d’allarme? Cittadella-Catanzaro (ore 14): veneti in caduta libera, sconfitti nelle ultime 5 uscite, talvolta in maniera discutibile ma comunque lontani da quella squadra che girava a mille fino alla ripresa di gennaio, quando mise sotto il Palermo, poi l’inspiegabile blackout. Catanzaro in serie positiva da 4 gare nelle quali ha conquistato 5 punti, per garantirsi i playoff e l’attuale posizione (6° posto), serve di più. Sudtirol-Bari (ore 14): altoatesini che cercano di non scivolare nella zona calda della classifica, confortati dal buon 2-2 ottenuto a Catanzaro nell’ultima uscita; Bari rinvigorito dalla cura Iachini, entrambe vittoriose le sue prime due uscite, in casa con Lecco e Feralpisalò, curiosità per la prima trasferta sotto la sua guida. Feralpisalò-Ascoli (ore 14): a Piacenza, sede delle gare dei gardesani, Zaffaroni deve ritrovare punti, in caso di successo scavalca l’Ascoli, senza però agganciare la zona playout; i marchigiani vengono dallo 0-0 interno con la Cremonese, giunto dopo due sconfitte di fila che facevano temere il peggio. Ternana-Lecco (ore 16.15): umbri di Breda galvanizzati dalla vittoria di Reggio Emilia, blucelesti ultimi e alla seconda uscita con Aglietti in panchina, dopo il preoccupante 1-3 incassato all’esordio col Cosenza e le sei sconfitte nelle sei gare del 2024. Il turno si chiude domani, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Modena-Spezia. Poi, martedì e mercoledì si torna in campo, con la 27ª giornata in infrasettimanale. LEGGI TUTTO

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    Palermo, adesso sì che sei da A

     / Calcio / Serie B / PalermoNelle ultime gare la squadra di Corini ha trovato la continuità e l’autostima che mancavano, anche grazie al contributo degli acquisti di gennaio. Sabato la cruciale sfida di CremonaGianluca Scaduto21 LEGGI TUTTO

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    Palermo, due partite per prendersi la A

    TORINO – Vuoi vedere che, dopo tanti patimenti, il Palermo di Corini ha finalmente svoltato? I rosanero sono in serie positiva da 4 partite in cui hanno conquistato 10 punti, quanti ne ha fatti la Cremonese nello stesso lasso di tempo, contro i 9 del Parma, i 7 del Como e i 6 del Venezia, per restare alle prime cinque posizioni della classifica, cioé le squadre che si contenderanno i primi due posti, quelli che portano direttamente in A. Quel che più conta, dopo la vittoria di sabato scorso a Piacenza sulla Feralpisalò (1-2), è aver archiviato, magari per sempre, le difficoltà mostrate nel girone d’andata, chiuso col Palermo attardato sulle prime della classe per qualche sconfitta di troppo in casa (e non certo con squadroni, al Barbera ci aveva vinto anche il Lecco, ora ultimo). Non solo, anche il 2024 non era iniziato nel migliore dei modi, col 2-0 incassato a Cittadella (i granata veneti coi siciliani hanno fatto 6 punti). Ma ora, sembra essere tutto alle spalle, visto che la classifica adesso dice che il 2° posto, cioè la zona promozione diretta, dista solo tre punti, con la possibilità di acciuffarla già nel prossimo turno, quando al Barbera sbarcherà il Como, la regina del mercato di gennaio, con una squadra fortemente rinforzata dove sta brillando la stella dell’italo-brasiliano Strefezza, giunto nelle ultime battute di mercato dal Lecce, autore di 2 gol che hanno fruttato 6 punti (vittorie a Terni e sul Brescia). Eppure, per quel che s’è visto negli ultimi tempi, questo Palermo ha tutte le carte in regola per disputare la volata per la A diretta. Lo Strefezza del Palermo si chiama Filippo Ranocchia, 22 anni, acquistato a gennaio dalla Juve, ha griffato le ultime due vittorie su Feralpisalò e Bari. A Corini mancava un giocatore del genere, un centrocampista solo sulla carta perché in B Ranocchia sa pungere parecchio davanti e il tecnico di Bagnolo Mella sembra aver trovato subito il modo migliore per utilizzarlo, a ridosso del totem Brunori. Riduttivo però dire che è stato il suo arrivo ad aver fatto svoltare i siciliani, una certa crescita c’era stata pure nelle ultime battute del 2023, anche se la continuità che sta mostrando ora il Palermo, s’era vista solo nelle prime battute della stagione, quando i siciliani parevano poter competere per quel campionato da promozione diretta a cui ambisce il Football City Group, la ricca proprietà dei siciliani. Corini ha vissuto momenti difficili, a ogni rovescio ha fatto da parafulmine ma ora potrebbe essere tutta un’altra musica. Da giocatore, Corini era stato una colonna del Palermo di Zamparini e proprio per questo stringeva ancora più il cuore quando nei momenti difficili la tifoseria siciliana andava giù pesante con lui. Ma non è mai troppo tardi, Corini fa ancora in tempo a entrare, anche da allenatore, nel cuore dei tifosi rosanero. Che sabato affolleranno il Barbera perché il confronto col Como non è esagerato dire che vale una grossa fetta di Serie A. Battere il Como vorrebbe dire per il Palermo andare poi a Cremona, nel turno successivo, in casa di un’altra big della B, da seduti a tutti gli effetti al tavolo per la Serie A LEGGI TUTTO

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    Palermo-Bari: derby del Sud da brividi

    TORINO –  La 23ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, col derby del Sud per eccellenza, Palermo-Bari. Entrambe vivono una stagione al di sotto delle aspettative. I rosanero di Corini dovevano lottare per la A diretta ma, dopo un buon avvio di stagione, hanno perso continuità con troppi ko in casa, così oggi la classifica dice che il Palermo è quinto a -5 dalla zona promozione, anche se nel frattempo ha riconquistato il Barbera (vi ha vinto nelle ultime tre uscite, stasera si dovrebbero superare le 20mila presenze). Nulla di compromesso, dunque, del resto in questa B può veramente ancora succedere di tutto, la lotta resta aperta per tutti i verdetti. Però, per rilanciarsi in chiave A diretta, stasera i siciliani dovrebbero non solo portare a casa i 3 punti ma convincere anche, per dare spessore a un 2024 che li ha visti esordire col brutto ko di Cittadella (2-0), vincere in casa sul Modena (4-2, pescando il jolly Soleri nel finale, la differenza la fece la sua doppietta) e pareggiare a Catanzaro (1-1, prova discreta, pur passando in svantaggio, poi ci ha pensato la mezzala Segre, al 6° gol stagionale, tutti su azione, 4 di testa, è la sua miglior annata). Senza dimenticare che il City Group ha chiuso a questo mercato colpi significativi: Ranocchia, giunto dalla Juve, ha già mostrato buone cose, Diakitè, che era l’ultimo gioiello della vecchia Ternana, può dare ancor più peso a una difesa che sulla carta dovrebbe essere fra le migliori mentre il colpo dell’ultima ora è stato Chaka Traoré in prestito dal Milan, ragazzo in rampa di lancio che viene a farsi le ossa in B. Il Bari invece, se la passa decisamente peggio, anche se già in estate era chiaro che i pugliesi avrebbero fatto un altro campionato rispetto agli obiettivi che potevano avere i siciliani. Il Bari era partito forte nel 2024, con la bella vittoria sulla Ternana (3-1), la miglior prova stagionale in cui i dettami del giochista Marino venivano messi in pratica con efficacia. Poi, dal secondo tempo di Ascoli, col Bari avanti 0-2 e acciuffato sul 2-2, il blackout, proseguito nello scorso turno con la sconfortante caduta al San Nicola di fronte alla Reggiana di Nesta (0-2), che ha fatto un figurone pur rimaneggiata. Così la piazza è tornata sulle barricate contestando con forza i De Laurentiis perché le scorie della Serie A sfumata in finale playoff a giugno, al 94’ contro il Cagliari, sono sempre lì, covano sotto la cenere e qualcuno s’è spinto a chiedere che Mignani venga richiamato, anche se la squadra ha ancora 5 punti di margine sui playout mentre i playoff distano 4 lunghezze. Bari che ha fatto un mercato tutt’altro che disprezzabile. Kallon s’è presentato molto bene (già 2 assist), Lulic per la mediana deve trovare il ritmo partita, idem per Puscas davanti, presentatosi piuttosto giù di forma. Da capire quanto tempo avrà ancora Marino – scelta su cui il ds Polito ha puntato molto – nel caso la squadra dovesse deludere anche stasera al Barbera, dove nel Palermo in attacco rientra Brunori dopo aver scontato un turno di squalifica.  LEGGI TUTTO