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    Palermo, due partite per prendersi la A

    TORINO – Vuoi vedere che, dopo tanti patimenti, il Palermo di Corini ha finalmente svoltato? I rosanero sono in serie positiva da 4 partite in cui hanno conquistato 10 punti, quanti ne ha fatti la Cremonese nello stesso lasso di tempo, contro i 9 del Parma, i 7 del Como e i 6 del Venezia, per restare alle prime cinque posizioni della classifica, cioé le squadre che si contenderanno i primi due posti, quelli che portano direttamente in A. Quel che più conta, dopo la vittoria di sabato scorso a Piacenza sulla Feralpisalò (1-2), è aver archiviato, magari per sempre, le difficoltà mostrate nel girone d’andata, chiuso col Palermo attardato sulle prime della classe per qualche sconfitta di troppo in casa (e non certo con squadroni, al Barbera ci aveva vinto anche il Lecco, ora ultimo). Non solo, anche il 2024 non era iniziato nel migliore dei modi, col 2-0 incassato a Cittadella (i granata veneti coi siciliani hanno fatto 6 punti). Ma ora, sembra essere tutto alle spalle, visto che la classifica adesso dice che il 2° posto, cioè la zona promozione diretta, dista solo tre punti, con la possibilità di acciuffarla già nel prossimo turno, quando al Barbera sbarcherà il Como, la regina del mercato di gennaio, con una squadra fortemente rinforzata dove sta brillando la stella dell’italo-brasiliano Strefezza, giunto nelle ultime battute di mercato dal Lecce, autore di 2 gol che hanno fruttato 6 punti (vittorie a Terni e sul Brescia). Eppure, per quel che s’è visto negli ultimi tempi, questo Palermo ha tutte le carte in regola per disputare la volata per la A diretta. Lo Strefezza del Palermo si chiama Filippo Ranocchia, 22 anni, acquistato a gennaio dalla Juve, ha griffato le ultime due vittorie su Feralpisalò e Bari. A Corini mancava un giocatore del genere, un centrocampista solo sulla carta perché in B Ranocchia sa pungere parecchio davanti e il tecnico di Bagnolo Mella sembra aver trovato subito il modo migliore per utilizzarlo, a ridosso del totem Brunori. Riduttivo però dire che è stato il suo arrivo ad aver fatto svoltare i siciliani, una certa crescita c’era stata pure nelle ultime battute del 2023, anche se la continuità che sta mostrando ora il Palermo, s’era vista solo nelle prime battute della stagione, quando i siciliani parevano poter competere per quel campionato da promozione diretta a cui ambisce il Football City Group, la ricca proprietà dei siciliani. Corini ha vissuto momenti difficili, a ogni rovescio ha fatto da parafulmine ma ora potrebbe essere tutta un’altra musica. Da giocatore, Corini era stato una colonna del Palermo di Zamparini e proprio per questo stringeva ancora più il cuore quando nei momenti difficili la tifoseria siciliana andava giù pesante con lui. Ma non è mai troppo tardi, Corini fa ancora in tempo a entrare, anche da allenatore, nel cuore dei tifosi rosanero. Che sabato affolleranno il Barbera perché il confronto col Como non è esagerato dire che vale una grossa fetta di Serie A. Battere il Como vorrebbe dire per il Palermo andare poi a Cremona, nel turno successivo, in casa di un’altra big della B, da seduti a tutti gli effetti al tavolo per la Serie A LEGGI TUTTO

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    Palermo-Bari: derby del Sud da brividi

    TORINO –  La 23ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, col derby del Sud per eccellenza, Palermo-Bari. Entrambe vivono una stagione al di sotto delle aspettative. I rosanero di Corini dovevano lottare per la A diretta ma, dopo un buon avvio di stagione, hanno perso continuità con troppi ko in casa, così oggi la classifica dice che il Palermo è quinto a -5 dalla zona promozione, anche se nel frattempo ha riconquistato il Barbera (vi ha vinto nelle ultime tre uscite, stasera si dovrebbero superare le 20mila presenze). Nulla di compromesso, dunque, del resto in questa B può veramente ancora succedere di tutto, la lotta resta aperta per tutti i verdetti. Però, per rilanciarsi in chiave A diretta, stasera i siciliani dovrebbero non solo portare a casa i 3 punti ma convincere anche, per dare spessore a un 2024 che li ha visti esordire col brutto ko di Cittadella (2-0), vincere in casa sul Modena (4-2, pescando il jolly Soleri nel finale, la differenza la fece la sua doppietta) e pareggiare a Catanzaro (1-1, prova discreta, pur passando in svantaggio, poi ci ha pensato la mezzala Segre, al 6° gol stagionale, tutti su azione, 4 di testa, è la sua miglior annata). Senza dimenticare che il City Group ha chiuso a questo mercato colpi significativi: Ranocchia, giunto dalla Juve, ha già mostrato buone cose, Diakitè, che era l’ultimo gioiello della vecchia Ternana, può dare ancor più peso a una difesa che sulla carta dovrebbe essere fra le migliori mentre il colpo dell’ultima ora è stato Chaka Traoré in prestito dal Milan, ragazzo in rampa di lancio che viene a farsi le ossa in B. Il Bari invece, se la passa decisamente peggio, anche se già in estate era chiaro che i pugliesi avrebbero fatto un altro campionato rispetto agli obiettivi che potevano avere i siciliani. Il Bari era partito forte nel 2024, con la bella vittoria sulla Ternana (3-1), la miglior prova stagionale in cui i dettami del giochista Marino venivano messi in pratica con efficacia. Poi, dal secondo tempo di Ascoli, col Bari avanti 0-2 e acciuffato sul 2-2, il blackout, proseguito nello scorso turno con la sconfortante caduta al San Nicola di fronte alla Reggiana di Nesta (0-2), che ha fatto un figurone pur rimaneggiata. Così la piazza è tornata sulle barricate contestando con forza i De Laurentiis perché le scorie della Serie A sfumata in finale playoff a giugno, al 94’ contro il Cagliari, sono sempre lì, covano sotto la cenere e qualcuno s’è spinto a chiedere che Mignani venga richiamato, anche se la squadra ha ancora 5 punti di margine sui playout mentre i playoff distano 4 lunghezze. Bari che ha fatto un mercato tutt’altro che disprezzabile. Kallon s’è presentato molto bene (già 2 assist), Lulic per la mediana deve trovare il ritmo partita, idem per Puscas davanti, presentatosi piuttosto giù di forma. Da capire quanto tempo avrà ancora Marino – scelta su cui il ds Polito ha puntato molto – nel caso la squadra dovesse deludere anche stasera al Barbera, dove nel Palermo in attacco rientra Brunori dopo aver scontato un turno di squalifica.  LEGGI TUTTO

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    Diretta Catanzaro-Palermo ore 20.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    CATANZARO – La 22ª giornata del campionato di Serie B si apre con il Derby del Sud tra Catanzaro e Palermo, una sfida dal sapore playoff. I ragazzi di Corini, reduci dalla vittoria contro il Modena, occupano il 6° posto (35) a +2 proprio su quelli di Vivarini che stanno vinvendo un momento difficile (4 sconfitte nelle ultime 5 partite). Per i rosanaero un blitz al Ceravolo per restare attaccati al treno della promozione diretta e per vendicare la sconfitta dell’andata che lasciò ferite profonde. Doppio obiettivo per il Palermo che fuori casa non fa festa da inizio ottobre, quando vinse a Modena. I rosanero ci riprovano a Catanzaro, contro una squadra che qualche mese fa banchettò al Barbera, impartendo una sonora lezione alla squadra di Corini.
    Catanzaro-Palermo: quote e consigli sulle puntate
    Segui la diretta di Catanzaro-Palermo su Tuttosport.com
    Dove vedere Catanzaro-Palermo streaming e diretta tv
    Catanzaro-Palermo, gara valida per la 22ª giornata del campionato di Serie B e in programma alle ore 20:30 allo stadio Nicola Ceravolo di Canatanzaro sarà visibile in diretta su Dazn, Sky Sport (252) e la piattaforma Now. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
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    Le probabili formazioni di Catanzaro-Palermo
    CATANZARO (4-4-2): Fulignati; Situm, Scognamillo, Brighenti, Veroli; Sounas, Verna, Pontisso, Vandeputte; Iemmello, Biasci. Allenatore: Vivarini.A disposizione: Sala, Borrelli, Antonini, Miranda, Stoppa, Petriccione, Oliveri, Pompetti, Brignola, D’Andrea, Donnarumma, Ambrosino. Indisponibili: Krajnc, Ghion. Squalificati: nessuno. Diffidati: Brighenti.
    PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Graves, Nedelceauru, Ceccaroni, Lund: Henderson, Gomes, Segre; Insigne, Di Francesco, Soleri. Allenatore: Corini.A disposizione: Kanuric, Nespola, Marconi,Diakité, Buttaro, Aurelio, Coulibaly, Stulac, Vasic, Ranocchia, Valente, Di Mariano, Mancuso. Indisponibili: Desplamches, Lucioni. Squalificati: Brunori. Diffidati: Coulibaly, Lucioni.
    Arbitro: Baroni (Firenze)Assistenti: Cecconi e Cirpriani.IV uomo: Grasso.Var: Gariglio.Avar: Abbattista.
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    Tonfo Venezia a Cosenza, colpo Pisa a Lecco. Palermo, poker al Modena

    È terminato il sabato di Serie B. Dopo i risultati delle gare delle 14, altri gol ed emozioni nelle sfide delle 16.15. Clamoroso ko del Venezia in casa del Cosenza, mentre il Palermo vince a fatica al Renzo Barbera contro il Modena. Pisa corsaro in quel di Lecco: 1-3 il risultato al triplice fischio.
    Serie B, Cosenza batte Venezia
    Termina 4-2 il match tra Cosenza e Venezia. Rossoblù avanti dopo appena 10′: errore di Zampano, Marras serve Tutino che dai 20 metri calcia e segna l’1-0. Poi un terrificante 1-2 che indirizza la partita: al 19′ Marras conclude con un sinistro volante e segna il raddoppio. Passano 120″ e arriva il tris: Forte colpisce la traversa, ci prova Zuccon il cui destro viene deviato provvidenzialmente da Tutino che realizza la sua personalissima doppietta. Ma dopo appena 3′ il Venezia torna in partita: ci pensa Busio a battere Micai e a riaprire i giochi. Nella ripresa però gli arancioneroverdi non sfondano, e il Cosenza cala il poker. Flipper in area del Venezia, ancora Tutino colpisce e batte Joronen. Nel finale ci pensa Gytkjaer a fissare il risultato sul 4-2 rendendo meno amaro il passivo per gli ospiti.  LEGGI TUTTO

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    Ranocchia torna alla Juve e va al Palermo: i dettagli della cessione

    Filippo Ranocchia passa dalla Juve al Palermo. Il centrocampista, arrivato in bianconero nel 2001 dal Perugia, cambia maglia. Ranocchia ha fatto rientro dal prestito all’Empoli, con cui ha disputato nove partite, e saluta a titolo definitivo la Juve dopo aver giocato 17 gare con la Primavera nella stagione 2019/2020 e un’annata da protagonista l’annata successiva con la Juventus Next Gen (31 presenze, quattro gol e tre assist). Aggregato più volte alla prima squadra, senza mai però riuscire a esordire prima di andare a giocare in prestito al Vicenza, al Monza e, infine, all’Empoli. LEGGI TUTTO

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    Palermo flop. E il calendario fa paura

    TORINO – Che momentaccio per il Palermo, la squadra che in estate puntava, più apertamente delle altre squadre, al ritorno in Serie A. Dopo la lezione di calcio che venerdì scorso gli ha inflitto al Barbera il Catanzaro di Vivarini, la tifoseria rosanero ha rotto con la squadra e con l’allenatore Eugenio Corini col quale, nonostante gli importanti trascorsi da giocatore e capitano dei siciliani, mai è sblocciato il feeling, il rapporto si era gustato già la scorsa stagione quando il piazzamento ai playoff sfumò all’ultima giornata con un assurdo 2-2 contro il “suo” Brescia. Ci si chiede come possa questa squadra competere per la A diretta quando in casa è già stata battuta, oltre che dal Catanzaro, anche da Cosenza, Lecco e Cittadella. Non solo. Il calendario del Palermo da qui alla pausa invernale, per la squadra che s’è vista negli ultimi tempi, mette paura: si parte domenica dalla trasferta in casa del Parma capolista col Venezia.Quindi, il 16 dicembre, il Palermo proverà a riconquistare il Barbera, diventato terra di conquista, contro il Pisa di Aquilani. Il 23 altra trasferta complicata, in casa di quel Como che Fabregas ha portato al terzo posto. Quindi, a Santo Stefano, chiusura del girone d’andata ospitando la Cremonese di Stroppa, cioé la squadra che ha il miglior rendimento esterno della B. Chissà, per quel giorno, come sarà messo in classifica il Palermo, oggi acciufferebbe solo l’ultimo posto dei playoff, l’ottavo, ed è dietro perfino al sorprendente Cittadella, ricordando che a inizio autunno il Palermo era a -1 dal 1° posto. Nonostante ciò, la filosofia del Football City Group, proprietaria dei club, non cambia. Dopo l’ultimo ko una prima vera discussione su Corini, per la prima volta, si è aperta. Ma anche in questo caso alla fine è arrivata di nuovo la conferma. Da capire se ti terrà la stessa linea anche in caso di ko a Parma, da Manchester potrebbero prendersi tempo anche fino alla sosta (ma attenzione all’ipotesi Grosso, appena esonerato dal Lione). Certo, il tecnico avrà le sue responsabilità, il Palermo non può valere l’attuale 8° posto. Ma forse, la squadra è stata sopravvalutata in estate, quando i rosanero erano i padroni del mercato e quasi ogni giorno confezionavano un colpo di peso. Ma il grande accumulo di acquisti, privilegiando giocatori che avevano già vinto la B, oggi non sta pagando anzi, sono gli elementi che forse stanno più mancando, quelli più onusti di gloria e con la pancia forse troppo piena. Ad esempio, l’attaccante Federico Di Francesco da Lecce sbarcava a Palermo il giorno dopo aver segnato in A alla Lazio il gol vittoria. Ma anche per un infortunio s’è visto solo per il gol nella vittoria sulla Feralpisalò ultima in classifica. Ci si aspettava molto di più anche da un’altra punta, Roberto Insigne, che un anno fa faceva faville nel Frosinone lanciato verso la A, con gol e numeri degni di suo fratello Lorenzo: anche per lui, qualche problema fisico, tante prove anonime e un solo gol, sempre alla Feralpisalò. I due avrebbero dovuto costituire, col centravanti Brunori, un tridente di tutto rispetto per la B, ma l’involuzione dell’italo-brasiliano, guida del Palermo nelle precedenti due stagioni, ha complicato tutto (anche se spesso la squadra non riesce a lavorare per lui e qui torna in ballo l’operato di Corini). Ci si aspettava molto dal giovane trequartista Vasic, stellina prelevata dal Padova in C, ma forse non ha mai goduto della piena fiducia di Corini e comunque anche lui è fuori, da cinque partite. Fra i colpi che stanno funzionando, sicuramente Lucioni in difesa, non a caso la retroguardia dei siciliani, nonostante i tanti rovesci, resta una delle migliori della B (13 gol al passivo, solo uno di più di Venezia e Cremonese, le difese meno battute della B). Insomma, il quadro è piuttosto desolante, non si trova un appiglio per uscirne. In una qualsiasi altra squadra della B, probabilmente Corini sarebbe stato allontanato da tempo, non solo per i risultati deludenti ma anche per la sfiducia di una piazza che di fatto lo ha già “esonerato”. E proprio questo ci si chiede a Palermo: per quanto tempo ancora si potrà andare avanti con una situazione simile? LEGGI TUTTO

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    Corini, Palermo-Catanzaro: “In questo momento ci gira tutto male”

    Una vittoria nelle ultime sei partite disputate. Il Palermo di Corini, reduce dal pari contro la Ternana, vuole assolutamente invertire il trend per non veder allontanarsi la vetta della classifica. La sfida del Barbera, però, metterà difronte i rosanero al Catanzaro, una delle sorprese di questo inizio di Serie B. Due squadre a pari punti e che non stanno vivendo un momento semplicissimo, ma i calabresi sono reduci dalla vittoria nell’ultimo turno nel derby con il Cosenza. Un entusiasmo ritrovato e spinto anche dai tifosi, più di mille sono attesi in Sicilia. Un match dunque importante per entrambe le formazioni e sarà l’antipasto di un weekend cadetto ricco di match interessanti. Alla vigilia della gara contro i giallorossi in conferenza è intervenuto proprio Eugenio Corini.
    Palermo-Catanzaro, conferenza Corini
    L’allenatore del Palermo ha analizzato la prossima sfida contro il Catanzaro: “Il loro percorso parte da lontano, l’anno scorso hanno fatto un grande campionato e si portano dietro l’entusiasmo. La squadra gioca con leggerezza e entusiasmo, giocano bene e hanno qualità. Troveremo un avversario tosto. Noi vogliamo dare continuità al pareggio di Terni e soprattutto all’atteggiamento mostrato. Chi verrà allo stadio vedrà una squadra con tanta voglia di lottare. Subiamo critiche ma abbiamo voglia di reagire. Io sento l’appoggio della società e dei giocatori altrimenti se sapessi di non aver un gruppo coeso non sarei qui a parlare in questo modo. La delusione può trasformarsi in gioia”. Sulla condizione della squadra: “Mancano cinque giocatori importanti. Lucioni ha avuto la febbre e ha fatto solo la rifinitura. Mi dà fastidio non disporre di tutta la rosa a disposizione. Di Francesco ha un minutaggio ridotto”. Sul momento: “Non ci va bene niente e gran parte della tifoseria è delusa ma dobbiamo accettarlo. Il nostro atteggiamento può trascinare il pubblico. I momenti di difficoltà ci sono e bisogna affrontarli da uomini. Il confronto è sempre stato costruttivo. La squadra è connessa, tutti siamo dentro e ci sentiamo la responsabilità. La sconfitta contro il Lecco ha lasciato scorie ma per me la squadra ha reagito bene nelle gare successive”. In chiusura sulle critiche e le voci di possibili problemi nello spogliatoio: “Sono tutte minchiate”. LEGGI TUTTO

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    Samp-Palermo: ultima chiamata per Pirlo

     / Calcio / Serie BOggi 7 gare della 12ª giornata di B: il tecnico dei blucerchiati si gioca il posto contro i siciliani di Corini che in trasferta hanno raccolto 13 punti su 15. Il Venezia va a Terni, il Catanzaro riceve il ModenaGianluca Scaduto04 LEGGI TUTTO