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    Altalena Parma ma i playoff sono a un punto

    TORINO – Un campionato sulle montagne russe, eppure il Parma, a otto giornate dalla fine, è sempre lì, a un punto dall’8° posto, cioé dalla zona playoff. Però, per come sta andando la stagione, c’è da mangiarsi le mani. Un dato che riassume tutto: il Parma di Pecchia ha fatto 10 punti su 12 con le prime due della classifica, Frosinone e Genoa, eppure rischia di non disputare gli spareggi promozione, reduce com’è dalla bruciante sconfitta di Como (2-0) nel turno prima della sosta. Perché finora l’annata è stata un’altalena impazzita, molto spesso a una vittoria di prestigio è seguita una caduta con una delle piccole, a cui il Parma ha fornito una marea di punti. Dunque ben venga la sosta, anche se la società di Krause è quella che dona più giocatori alle nazionali di tutta la B, ben 8 e così Pecchia perde la possibilità di reimpostare il lavoro a ranghi completi. Eppure, i mezzi tecnici non mancherebbero. Il Parma la scorsa estate era considerata la terza favorita nella lotta per la A, dopo Genoa e Cagliari. La società ha affrontato la stagione con molta prudenza, niente proclami, il flop della precedente annata, chiusa al 12° posto quando il Parma veniva considerato la prima favorita, ha indotto a volare bassi. Però, paragonare la scorsa annata all’attuale, come s’inizia a fare, non ha senso. Nella passata stagione il Parma non lottò mai per i playoff che rimasero sempre piuttosto lontani. Quest’anno la squadra è lì, con le solite enormi potenzialità che faticano a tradursi sul campo, ma ancora con la possibilità di dare un senso alla stagione, fattore che nello scorso campionato s’era smarrito presto. Un Parma dove i veterani Buffon e soprattutto Vazquez stanno facendo la loro parte, e anche qualcosa di più, col Mudo che dove lo metti (mediano, trequartista, falso nueve) lascia sempre il segno, a dispetto dei suoi 34 anni compiuti il 22 febbraio. Ma serve ancora uno scatto in più da parte di un gruppo dove il talento abbonda. Non va dimenticato che al mercato di gennaio Krause ha fatto la maggiore plusvalenza dell’ultima sessione cedendo per 7.5 milioni il terzino l’olandese Jayden Oosterwolde ai turchi del Fenerbahce, operazione poco pubblicizzata ma che dà l’idea di che gioielleria siano gli emiliani. Il problema è trovare gli stimoli quando si gioca a Cosenza, ad esempio, per citare uno dei ko più difficili da digerire. Perché poi sarebbe la stessa squadra che a gennaio stava per eliminare l’Inter (a San Siro), dalla Coppa Italia. Negli ultimi tempi, anche l’operato di Pecchia è finito nel mirino della critica. Era stato scelto la scorsa estate dopo la promozione ottenuta con la Cremonese, facendo crescere una squadra giovane, come lo è il Parma. Pareva insomma l’uomo giusto e non è detto che ancora lo sia. Pesa però, nell’economia del campionato, soprattutto l’assenza di una prima punta da doppia cifra. A inizio stagione era partito molto bene Inglese, sembrava tornato ai livelli dei tempi d’oro della Serie A. Poi s’è inceppato e altri centravanti non si sono imposti, verificato che Charpentier non era il giocatore apprezzato un anno fa a Frosinone (su di lui però, da anni pesa l’incognita delle sue condizioni fisiche). Ma al netto di questo problema non da poco, è il modo corretto di approcciare alla B che soprattutto manca. Eppure, nulla è compromesso. Alla ripresa del 1° aprile, il Parma ospiterà il Palermo, la squadra che ha scalzato gli emiliani dalla’8° posto dopo l’ultimo turno: aggiudicarsi quel che è a tutti gli effetti uno spareggio per disputare i playoff vorrebbe dire cambiare la prospettiva della stagione. Sempre che non sia un pesce d’aprile e all’uscita successiva non si ricada nei soliti errori. LEGGI TUTTO

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    Palermo-Modena: chi è da playoff?

    TORINO – La 30ª giornata giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con l’anticipo Palermo-Modena. I siciliani sono fra le squadre di B che più pareggiano, ne hanno raccolti finora 12, record stagionale condiviso con Sudtirol, Pisa, Cagliari e Como. A questo numero ci sono arrivati nelle ultime 5 uscite, tutte chiuse in parità. Con un passo simile, è dura conquistare i playoff, anche se al momento il Palermo è nono, a -2 dal Parma ottavo, cioè all’ultimo posto buono per disputare gli spareggi promozione. Stasera poi, i siciliani saranno in emergenza: non mancherà soltanto il leader Brunori, per la prima volta assente da quando gioca per i siciliani (vi sbarcò nell’agosto 2021), vice capo cannoniere della Serie B con 14 gol, fino ad oggi aveva disputato 79 partite di fila per i rosanero. In attacco difficilmente partirà titolare Di Mariano, che aveva segnato tre gol nelle ultime due uscite, ma ha un problema al ginocchio, si spera di averlo almeno in panchina. Possibile dunque vedere in avanti la coppia Soleri-Tutino con Vido pronto a subentrare, quest’ultimo finora utilizzato solo per 296’ spalmati su 16 frazioni di gara anche se Vido in passato ha dimostrato di essere un elemento di categoria assai competitivo. Out anche Orihuela, Sala, Bettella, Stulac, Elia e Marconi. Non andrà in panchina il tecnico Corini, squalificato per due giornate dopo il pirotecnico 3-3 di domenica a Cittadella, la società sta studiando il ricorso ma al massimo potrà tornare in panchina per il prossimo impegno, quando dopo la sosta per le nazionali il Palermo sarà di scena a Parma e quello sarà una sorta di spareggio per conquistare i playoff. Stasera intanto, al Barbera sbarca il Modena di Tesser, reduce dalla gagliarda vittoria interna sul Pisa (1-0) che nell’ultimo turno con gli emiliani ha perso l’imbattibilità esterna da quando è tornato in panchina D’Angelo, giusto per capire l’importanza di quel successo, arrivato dopo tre sconfitte di fila dei canarini che sembravano aver fatto tramontare il sogno playoff, anche se, come per il Palermo, ufficialmente l’obiettivo stagionale resta la salvezza. Ora il Modena di Tesser è decimo in classifica, a -3 dall’8° posto. Ci può dunque provare a staccare il biglietto per i playoff, pur sapendo che le squadre accreditate per tale traguardo sono ben altre, il campionato del neo-promosso Modena resta comunque positivo, considerata la concorrenza di questa B e le tante piazze che partivano più quotate ma che sono alle spalle. Resta il fatto che, andando a rivedere le ultime dieci partecipazioni alla B del Modena, quello attuale di Tesser ha una media punti che è seconda solo a quella della squadra che nel 2013-14 conquistò i playoff con Novellino. Modena che stasera ritrova Magnino (squalifica scontata) ma a centrocampo perde Poli, operato ieri al ginocchio, stagione finita per lui. Rosa che resta parecchio rimaneggiata, l’ultimo ad alzare bandiera bianca è l’attaccante Bonfanti, poi sono sempre indisponibili Cittadini, Diaw e Ionita, oltre a Battistella e Ferrarini: alcuni di loro potranno rientrare dopo la sosta. LEGGI TUTTO

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    Vazquez: l'esplosione a Palermo, la doppia nazionale, la rinascita al Parma

    Franco Vazquez vero leader del Parma. Il classe 1989 sta letteralmente trascinando i gialloblu in una tranquilla qualificazione ai play off: anche nell’ultima sfida, il big match del Granillo con la Reggina, è risultato decisivo con un gol a 20′ dalla fine, regalando ai suoi 3 punti pesantissimi. Da due anni a questa parte è l’uomo in più dei gialloblu. Una carriera di up&down, piena di contraddizioni, anche quella con le nazionali: ha infatti vestito le maglie di Italia e Argentina. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi: è l'ora del riscatto?

    TORINO – La 28ª giornata di Serie B si apre oggi con due anticipi che potranno dire molto sulla futura composizione dei playoff. A Pisa sbarca il Palermo, fischio d’inizio alle 14. I padroni di casa, dopo uno stentato inizio di 2023, con qualche problema di troppo soprattutto nelle sfide interne, sembrano aver svoltato: vengono da due vittorie di fila, tre successi nelle ultime quattro gare nelle quali hanno raccolto 10 punti. Il Pisa è sesto, cioè in piena zona playoff. Ma vincere oggi vorrebbe dire portarsi temporaneamente a quota 44, cioè a -3 dal Genoa secondo (in zona A diretta) che scenderà in campo solo lunedì sera, quando riceverà il Cosenza. Il tecnico D’Angelo, da quando è stato richiamato sulla panchina nerazzurra, ha sfoderato una rimonta pazzesca, considerato che aveva preso il Pisa da Maran all’ultimo posto. E ora non vuole fermarsi: i playoff non bastano, l’ha detto chiaramente, si spera in una caduta del Genoa per provare ad agganciare la A diretta, anche se a Pisa sono consapevoli che non sarà semplice inserirsi nella lotta per il 2° posto ma per come era iniziata la stagione, va già bene così. Dall’altra parte ci sarà il Palermo di Corini, nono a quota 37 ma con gli stessi punti del Parma, ottavo, cioé all’ultimo posto buono per disputare i playoff. I siciliani parevano in grande ascesa. Poi, il 10 febbraio, quando hanno perso a Marassi dal Genoa, non sono riusciti più a vincere, mettendo in seguito insieme solo tre pareggi, un passo non sufficiente per fare i playoff anche se Corini resta fiducioso e parla di squadra in crescita (dove però bomber Brunori, 13 gol in campionato, non ha segnato nelle ultime 4 uscite). Alle 16.15, si gioca Reggina-Parma. I calabresi, reduci dalla bruciante sconfitta di martedì nel derby di Cosenza, con la squadra ribaltata nel recupero, hanno preparato la sfida in ritiro, su richiesta degli stessi giocatori. Anche perché adesso non si può più negare la crisi della squadra che nel girone di ritorno ha raccolto sei sconfitte in otto giornate. I problemi c’erano anche prima del ko di Cosenza ma adesso non si può proprio più nascondere la cenere sotto il tappeto, anche perché la Reggina, pur essendo quinta, di questo passo rischia di non disputare gli spareggi promozione. Per carità, il campionato degli amaranto resta di livello assoluto, quanti avrebbero pronosticato a inizio stagione una Reggina con questa classifica a marzo? Tuttavia, sul futuro dei calabresi pende anche la questione dei versamenti Irpef, sui quali gli altri club di B, all’ultima tesa Assemblea delle società, hanno chiesto chiarimenti a Balata, presidente della Lega B . Si preannuncia una lunga battaglia legale, dall’esito incerto. Nel frattempo, Pippo Inzaghi tira dritto e parla di salvezza conquistata con largo anticipo come primo traguardo stagionale raggiunto, quindi ora bisogna andare a prendersi qualcosa di più. Dall’altra parte arriva il Parma, la grande incompiuta di questa B, la squadra che più facilmente passa da un exploit a una caduta bruciante: la squadra di Pecchia il 24 febbraio era stata capace di andare a vincere in casa del Frosinone (fino allora imbattuto fra le mura amiche), salvo poi nel turno infrasettimanale farsi superare in casa dal Pisa. Che Parma sarà, stavolta? Ma la stessa domanda va rivolta anche alla Reggina. Per parte della tifoseria amaranto, Pippo Inzaghi non è più quel totem che la scorsa estate veniva accolto in città in maniera trionfale. Adesso si contestano le sue scelte, come a Cosenza, quando la squadra, una volta in vantaggio, ha sbagliato atteggiamento, badando solo a difendere il vantaggio minimo, fino al patatrac nel recupero. Nei commenti dei tifosi, è facile associare i risultati di Pippo a quelli di suo fratello Simone con l’Inter, che anche lui non se la passa bene in A. Ma nel suo caso, un po’ di gratitudine non guasterebbe e non sarebbe male ricordarsi di cosa ha saputo fare Pippo nei suoi primi mesi in amaranto, dopo aver ereditato una squadra che soltanto lo scorso giugno, per i problemi della precedente gestione societaria, rischiava di sparire dal professionismo. LEGGI TUTTO

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    Pisa-Palermo, D'Angelo: “Calcoli? Non servono. Contento per un motivo”

    Il Pisa arriva da una doppia vittoria nelle ultime due uscite di campionato. Perugia e ultimo il Parma le vittime dei nerazzurri di D’Angelo che ora si preparano ad accogliere il Palermo all’Arena Garibaldi. Una sfida importante per le zone nobili della classifica con le squadre alla ricerca di punti importanti per restare in piena lotta playoff. Alla viglia della partita contro i rosanero ha parlato proprio l’allenatore dei toscani.  LEGGI TUTTO