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    Juve, guiderà Cherubini: Paratici saluta

    TORINO – La fine del ciclo nove di Scudetti consecutivi, la cui portata sarà probabilmente valutata appieno tra un po’ di tempo, si avvia a essere un punto di cesura importante nella storia della Juventus. In campo, con l’addio ufficiale di Gigi Buffon e quello ormai molto probabile di Cristiano Ronaldo; in panchina, con il ritorno sempre più concreto di Massimiliano Allegri, e anche nella dirigenza. Di cui quasi certamente non farà più parte Fabio Paratici, costruttore delle nove Juventus campioni d’Italia prima assieme a Beppe Marotta e poi, dopo l’addio all’ex ad nel 2018, da solo. No, non da solo, come del resto non erano soli lui e Marotta prima: lo staff dirigenziale bianconero si è accresciuto sempre più nel corso delle stagioni e proprio un membro di quello staff, Federico Cherubini, è diventato il braccio destro di Paratici quando Paratici è salito al posto di Marotta.Guarda la galleryAllegri alla Partita del Cuore: risate, geometrie e scambi con Ribery

    Cherubini prenderà il posto di Paratici

    CHERUBINI AL VERTICE – Proprio Cherubini prenderà ora il posto di Paratici se, come sembra certo, l’attuale direttore generale lascerà la Juventus dopo 11 anni (al dirigente piacentino sta pensando il Tottenham). Ne sono invece trascorsi circa nove, era il 2012, dall’arrivo di Cherubini nella Torino bianconera, voluto proprio da Marotta e Paratici per essere il direttore sportivo di una squadra che non esisteva: quella composta da tutti i giocatori bianconeri in prestito, che la Juventus voleva però seguire come se stessero giocando in bianconero. Passato attraverso il ruolo di responsabile del settore giovanile, Cherubini ha poi avuto un ruolo chiave assieme a Claudio Chiellini nel progetto seconda squadra, costruendo la prima Juventus Under 23, e ha assunto compiti via via più importanti nell’ambito della prima squadra. Compiti che ora si avviano a essere della massima importanza, con il ruolo di primo dirigente dell’area sportiva.

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    Calciomercato Juve, Pirlo spera. Il club pensa, Allegri si scalda

    Andrea Pirlo nutre ancora qualche speranza di essere confermato. E non è un atteggiamento imprudente, perché esiste la possibilità di essere confermato. Nonostante Massimiliano Allegri sia pronto, scalpitante come un purosangue nella gabbia di partenza. Sta per tornare su una panchina e da ieri quella della Juventus sempre essere la più probabile di tutte. Ma attenzione all’Inter, dove Antonio Conte è sempre meno sicuro di rimanere e Giuseppe Marotta sa che Allegri è una garanzia assoluta. Il Real Madrid, ipotesi calda per Max fino a qualche giorno fa, pare essersi raffreddato, ma resta anche quella possibilità, sempre più sullo sfondo. In primo piano sembra andare in scena un micidiale derby d’Italia per aggiudicarsi l’allenatore livornese.

    Allegri tra Juve e Inter, tra Agnelli, Cherubini e Marotta

    Curiosamente, sia per la Juventus sia per l’Inter esiste la possibilità di tenersi l’allenatore attuale, ma sembra prevalere – anche se per ragioni diverse – quella di cambiare. E Max è lì nel mezzo, fra Torino e Milano. Da una parte il ritorno nel club che più di ogni altro lo ha portato alla gloria e dove ha due grandi amici: Andrea Agnelli e Federico Cherubini, il dirigente che potrebbe andare a capo del settore calcio in caso di addio a Fabio Paratici, l’altra situazione in bilico per il club bianconero. Dall’altra parte, per Allegri, ci sarebbe uno scenario già noto: una squadra che ha vinto con Conte, ma che lo stesso Conte lascerebbe non convinto dei progetti tecnici. Un revival dell’estate 2014, con lo stesso regista: Marotta, altro eccellente amico di Allegri.

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    Juve, Paratici conferma Pirlo: “Non esiste un piano B”

    FIRENZE – “Noi viviamo con grande serenità, siamo tranquillissimi. Abbiamo agito nella massima limpidezza. Vedo il presidente ogni giorno, è molto sereno, lavora e progetta il futuro, so quanto tenga al bene del calcio e della Juventus” ha dichiarato Fabio Paratici, ai microfoni di Sky Sport, sulla questione Superlega e il rischio di sanzioni per la Juve. “Le reazioni violente nate dopo l’annuncio della Superlega hanno distolto un po’ l’attenzone dalle cause e dal perché delle proposte fatte. Poi sono state raccontate cose non vere, nessuno ha ma pensato di abbandonare il campionato, e la formula non era era chiusa. I club di A dicono che non erano stati avvertiti? Sono dinamiche diverse, che vanno affrontate in altri ambiti e momenti, non in un pregara”, ha aggiunto il dirigente bianconeri prima della partita sul campo della Fiorentina.
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    Juve, le parole di Paratici su Dybala-Ronaldo e Pirlo
    “Dybala e Ronaldo hanno giocato spesso insieme, non ho troppo da dire su loro. L’anno scorso hanno fatto la differenza, quest’anno Paulo ha giocato pochissime gare e si sente la mancanza. Poco da dire a livello tecnico. L’anno scorso avevamo anche Higuain, poi l’anno prima Mandzukic… Spesso giocavano insieme, altre volte separate. In una stagione di tante partite è normale ci siano i cambi” ha spiegato Paratici su Dybala e Ronaldo. Poi, su Pirlo: “In caso di Champions sarà sicuramente allenatore. Non pensiamo neanche al caso B. Abbiamo fiducia in ciò che stiamo facendo, è l’unico pensiero che abbiamo”. LEGGI TUTTO

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    Calciomercato Juve, per Dybala-Icardi asse col Psg

    La caccia al centesimo gol bianconero di Paulo Dybala continua. Ma prosegue, soprattutto, il tormentone rinnovo con la Juventus. L’attuale accordo scade nel 2022, tra poco più di un anno, ma non c’è ancora intesa tra le parti. Il dg bianconero Fabio Paratici si sta confrontando con l’entourage del numero dieci argentino da più di un anno. La strada per la fumata bianca è segnalata in salita, ma ancora aperta: alla Continassa non hanno intenzione di soddisfare la richiesta di 12 milioni della Joya, anche a costo di rischiare un doloroso addio nel 2022 a parametro zero.

    Asse col Psg: scambio di plusvalenze con Icardi

    Tra la speranza di un prolungamento e il pericolo di una separazione da svincolato, c’è però un’altra strada: il mercato. La Juventus aveva già provato a scambiare senza successo Dybala nel 2019 (con Lukaku, all’epoca ancora al Manchester United) e nel 2020. Un film analogo andrà in scena nei prossimi mesi. A dire la verità, stando a quanto filtra dai salotti europei, qualcosa si sta già muovendo in questo senso. Non è ancora tempo di affondi o di puzzle all’ultima tessera, ma i sondaggi di queste settimane portano soprattutto a Parigi. I dirigenti bianconeri hanno tante idee però quella più fattibile e concreta viaggia sull’asse Psg-Icardi. Maurito, vecchio pallino di Paratici, è segnalato in uscita dal club francese e sotto la Tour Eiffel non hanno mai nascosto un certo interesse per la Joya, trattato già due estati fa. Motivi che rendono possibile un baratto di lusso. Paratici e Leonardo non sono nuovi ad affari del genere. Nel 2018, quando ancora il dirigente brasiliano era di scrivania al Milan, i bianconeri riacquistarono Bonucci in cambio di Higuain e Caldara.

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    Juve, Paratici: “A Pirlo piace la pressione, crediamo in lui”

    “Purtroppo agli occhi di chi non è di calcio conta solo vincere, per raggiungere un risultato però servono tanti fattori tra cui lavorare bene. Stasera giocheremo al massimo, come sempre, per cercare di prendere i tre punti”. Così Fabio Paratici a Sky prima di Juve-Spezia. “I cicli durano 3-4 anni, abbiamo giù cambiato e siamo sempre riusciti a vincere, e questo è un grande merito. Quest’anno abbiamo rinnovato prendendo una nuova linea, siamo coscienti e pensiamo che questa linea possa dare i frutti sperati. Tornassi indietro cosa cambierei? Non sono su ‘Lascia o raddoppia’, le scelte sono contestualizzate al momento. Noi siamo convinti di quello che abbiamo fato, la rosa è stata rinnovata e abbiamo un nuovo allenatore”, aggiunge il dirigente bianconero,

    Paratici: “Pirlo gode della pressione”
    “A Pirlo la pressione piace, come a tutti a questi livelli, e ne gode. La squadra cerca di avere una certa linea di gioco, la porta avanti con convizione. Le assenze? Non ci interessano, abbiamo tanto giocatori bravi. Certo è che 7 giocatori fuori di un certo peso, si sentono. De Ligt? Ha preso un colpo sabato, ha provato oggi ma sentiva dolore e abbiamo preferito preservarlo. Gioca Frabotta”, conclude Paratici. LEGGI TUTTO