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    Monza-Parma, brianzoli senza “X” da sette turni

    Altro turno infrasettimanale di Serie B e nuove partite da analizzare in ottica pronostici. Monza-Parma è una di queste, il match si gioca mercoledì alle 18.30 all’U-Power Stadium.
    Serie B, fai il tuo pronostico su Monza-Parma
    Monza-Parma, analisi e pronostico
    In classifica sta decisamente meglio il Monza ma il campionato di B è lungo e fatto di momenti in cui chi sta dietro… sta meglio dal punto di vista del morale.
    Il Monza è reduce dal ko interno con il Lecce, prima volta a secco in casa per i brianzoli. Il Parma invece ha calato il poker al Tardini contro la Spal, infilando il secondo clean sheet di fila. Se arrivasse il terzo sarebbe un piccolo “record” per i ducali in questo campionato.
    Altri dati. Monza senza X da sette giornate, Parma che non colleziona la somma gol 3 da ben 16 turni.
    Pur partendo favorito il Monza non può sottovalutare (e non lo farà) la voglia di risalire da parte del Parma. Ecco dunque il consiglio per Monza-Parma: il Multigol Ospite 1-2. LEGGI TUTTO

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    Pisa-Parma, può starci la “combo” 1X più Goal

    Allo stadio “Romeo Anconetani” il Pisa di D’Angelo dopo aver conquistato i tre punti contro il Monza proverà a concedere il “bis” contro il Parma di Iachini. La compagine toscana al momento è terza con 45 punti mentre la squadra gialloblù è posizionata nella parte medio-bassa della classifica a quota 28.
    Indovina il risultato esatto di Pisa-Parma e vinci!
    Toscani favoriti ma…
    Non c’è dubbio su chi parta con i favori del pronostico, il Pisa in casa ha perso solamente una volta mentre nelle restanti undici gare ha fatto registrare sei vittorie e cinque pareggi. Il Parma in trasferta segna e subisce gol con estrema facilità (16 reti all’attivo e 18 al passivo), questo stile di gioco ha portato i ducali ha centrare l’Over 2,5 in otto gare su dodici. Curiosità: i nerazzurri nelle precedenti sette giornate di campionato non hanno mai regalato l’1 al novantesimo. Toscani avanti per le quote ma non si può escludere il Goal al termine dell’incontro. LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Parma, piace il Multigol Ospite 1-2

    Con Serie B e Champions anche il martedì è giornata ricca per gli appassionati di pronostici. Alle 18.30 si gioca Cremonese-Parma, gara del turno infrasettimanale del torneo cadetto. Lombardi secondi insieme al Pisa, ducali a meno sei dall’ottavo posto, l’ultimo utile per qualificarsi ai playoff.
    Serie B, Cremonese-Parma: fai il tuo pronostico
    Pecchia favorito, due esiti da tenere d’occhio
    Meraviglia Cremonese. I ragazzi di Pecchia nelle ultime sette hanno vinto sei volte perdendo contro il Lecce, sbancato anche il Tombolato di Cittadella con gol del neo arrivato Casasola e Buonaiuto.
    Il Parma ha battuto in rimonta il Pordenone (4-1), i rinforzi sono arrivati (Simy, Pandev) e il club ducale è intenzionato a risalire la china. Nelle ultime quattro trasferte Buffon e compagni hanno ottenuto tre pareggi e una vittoria mentre con i cinque gol totali al Tardini contro il Pordenone si è fermata a nove la serie di gare consecutive caratterizzate dall’Under 2,5.
    Gara dunque tutta da seguire anche in ottica pronostico. Cremonese favorita per le quote ma il Parma non va allo Zini da vittima sacrificale. Interessante la doppia chance X2 o in alternativa l’ipotesi Multigol Ospite 1-2. LEGGI TUTTO

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    Benevento-Parma, i giallorossi possono conquistare almeno un punto

    Al “Ciro Vigorito” va in scena il confronto tra il Benevento e il Parma. I sanniti dopo aver perso contro l’Alessandria hanno le carte in regola per conquistare almeno un punto in questo incontro.
    Benevento-Parma show! Fai ora i tuoi pronostici 
    I sanniti partono favoriti
    Il ruolino di marcia interno delle “Streghe” parla chiaro: il Benevento nelle prime 10 gare interne ha fatto registrare 6 vittorie (3 nelle ultime 3), 2 pareggi e 2 sconfitte. I giallorossi in casa viaggiano a una media di 2,1 reti realizzate a partita, 1,1 quelle subite. Il Parma invece in trasferta ha conquistato 13 punti frutto di 3 successi, 4 pareggi e 3 sconfitte (15 gol all’attivo e altrettanti al passivo). Al novantesimo può starci il segno 1 ma se si vogliono correre meno rischi si può provare la “combo” che lega la doppia 1X all’Over 1,5. LEGGI TUTTO

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    Genoa, l'omaggio di Pandev ai tifosi: “Sempre nel mio cuore”

    GENOVA – Dopo aver firmato con il Parma nella giornata di ieri, Goran Pandev ha voluto rendere omaggio ai tifosi del Genoa dopo i sette anni trascorsi in rossoblù: “E’ difficile lasciare questi colori. Ho sentito che era il momento di andare, nessuno mi ha invitato a farlo. Arrivato a questa età è solo la passione che ti da la spinta, la consapevolezza di essere parte di un progetto. Non si può fingere con se stessi, questo no, ma voi sarete sempre nel mio cuore: la mia città, i miei colori, la mia piazza”, ha scritto l’attaccante macedone sul suo profilo Instagram. “Vorrei tornare e salutarvi tutti quanti come si deve, al Marassi, ancora un’altra volta, sentire il mio pubblico ancora un’ultima volta. Grazie per l’emozione che mi avete regalato. Genoa per sempre!”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Parma-Frosinone, sempre Under 2,5 nelle ultime 6 gare degli emiliani

    La 20ª giornata di Serie B prevede la sfida tra il Parma e il Frosinone. Gli emiliani fanno registrare otto lunghezze in meno rispetto ai ciociari e addirittura quindici rispetto al Pisa capolista. Un posto nei playoff è ancora alla portata di entrambe e quindi questo anticipo del venerdì, incerto, mette comunque in palio punti pesanti.
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    Nelle ultime partite un esito c’è sempre, un altro manca
    La sfida del Tardini è di difficile decifrazione ma, anche così, c’è un elemento che non può essere trascurato. Sia il Parma che il Frosinone hanno finora fatto registrare dieci esiti “Under 2,5” con l’aggiunta che l’undici di casa ne ha collezionati ben sei consecutivi nelle sue ultime sei esibizioni in corrispondenza delle quali, vale la pena aggiungerlo, non si è mai visto invece il segno “1” al 90’. LEGGI TUTTO

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    Buffon pensa al futuro: “Mi piacerebbe giocare in Messico”

    FLORIDA (STATI UNITI D’AMERICA) – Nonostante la carta d’identità dica 43 anni, Gianluigi Buffon non vuole sentir parlare di ritiro. L’ex portiere della Juve, ora in forza al Parma, pensa al futuro e rilasciando un’intervista al canale sportivo americano in lingua spagnola TUDN, ha svelato i propri piani e desideri. Gigi non si nasconde e rivela: “Mi piacerebbe giocare in Messico o negli Stati Uniti. Sono esperienze che mi piacerebbe fare, ma vedremo cosa accadrà”.Guarda la galleryL’undici Juve di tutti i tempi di Ezio Greggio
    Buffon e il sogno Champions
    Il portierone, poi, ammette: “Se mi chiedi cosa farò domani, la verità è che non so se sarò un manager o un allenatore. Conoscendomi penso che quello che voglio è migliorare. Il fatto che non ho vinto la Champions League è ciò che tiene vivo il mio agonismo. In buona forma e rispetto la mia professione per questo. Forse se avessi vinto la Champions mi sarei già ritirato perché non avrei nessun obiettivo importante da raggiungere”. Buffon, a lungo il numero uno dei numeri uno, fa poi un’analisi sui grandi portieri di oggi: “Oblak, Courtois, Neuer, Ter Stegen, Donnarumma, Navas. Non ne ho uno che sia un gradino sopra gli altri. Quello che può salire quel gradino può essere Donnarumma, ha il potenziale, entro un anno, per distinguersi dagli altri”. LEGGI TUTTO

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    Buffon: “Alla Juve Pirlo non ha fallito. Per Sarri mediare è avvilente”

    È un Buffon senza veli quello che si racconta nell’intervista a Tiki Taka. Il numero uno del Parma ha appena festeggiato i 26 anni dall’esordio, quando giovanissimo difese i pali della porta dei ducali in un Parma-Milan del 19 novembre 1995. La carriera lo ha portato a vestire le maglie di Juve e Psg. Tanti i trofei conquistati, ma rivela: ”Non li ricordo tutti, ma ho giocato in grandi squadre insieme a grandi compagni che mi hanno aiutato a vincere tanto”. Con la Nazionale è salito sul tetto del mondo nel 2006, ma ha anche vissuto la terribile notte del Meazza, quando l’Italia guidata da Ventura non riuscì a conquistare il pass per il Mondiale in Russia: “Quella è stata l’anticamera di una spedizione che sarebbe stata non vincente – ammette Buffon -. Abbiamo commesso degli errori e abbiamo avuto delle mancanze troppo grandi che non ci hanno permesso di andare al Mondiale. Le colpe sono di tutti, l’ho sempre detto. Quando si fallisce lo si fa tutti, lo staff, l’allenatore e tutti i giocatori. Tra quell’Italia e questa delle analogie ci sono, la differenza è che questa Nazionale ha delle certezze maggiori in virtù anche del successo insperato agli Europei. E quando hai delle certezze è più facile superare i momenti delle difficoltà”. E su un possibile ritorno in azzurro commenta: “Questa è la scusa per continuare a giocare. È la motivazione che mette d’accordo tutti”.
    Buffon sulla Juve di Allegri
    Di certo la Juve rappresenta un capitolo importantissimo della carriera di Buffon. Sulle possibilità di vittoria della Champions da parte della squadra di Allegri, l’ex numero uno bianconero dice: “La Juve quando sembra in difficoltà poi sorprende sempre e ha dei colpi di reni che le fanno vincere i trofei più impensabili. Vedo la Juve sempre protagonista in ogni competizione, poi vincere la Champions in questi anni, contro determinate squadre, è sempre complicato”. A chi dice che la squadra gioca male risponde: “Non gioca male, quando vince lo fa da squadra solida, compatta che non concede spazi e che quindi imbruttisce la partita. La nostra Juve che è arrivata due volte in finale era solida, poi non ha vinto perché ha giocato contro un Barcellona e un Real Madrid che erano quattro volte superiori a noi. Ma senza quelle caratteristiche non saremmo mai arrivati in finale”. Sull’addio di Ronaldo e il ritorno di Max Allegri: “Se Cristiano non era più convinto di rimanere ha fatto bene ad andarsene. E il mister ha fatto bene a tornare perché si vede che è convinto di fare bene ed è convinto di poter incidere”.
    Buffon su Sarri e Pirlo
    In bianconero Buffon è stato allenato anche da Maurizio Sarri e dall’ex compagno Andrea Pirlo. A proposito dell’attuale tecnico della Lazio commenta: “Da noi ha avuto tantissime difficoltà perché già all’inizio ha avuto dei piccoli attriti con qualcuno. Non è scoccata la scintilla. Dopo un mese, si è accorto che il tipo di lavoro che era abituato a fare avrebbe dovuto rivederlo e avrebbe dovuto cercare di mediare. E per uno come lui mediare è un qualcosa di avvilente. Non aveva quell’entusiasmo che di solito uno come lui ha”. A chi sostiene che sia tornato in bianconero dopo l’esperienza al Psg per aiutare il Comandante replica: “Non è vero. Quell’anno col PSG vinciamo l’andata degli ottavi di Champions a Manchester 0-2 e la Juve perde 2-0 a Madrid con l’Atletico. Ero felice per me ma non mi sentivo a mio agio per la sconfitta della Juve. E questa cosa ha pesato nelle scelte future. E poi giustamente la vita ti castiga perché al ritorno passano Manchester e Juventus. Sono tornato, non mi faceva impazzire l’idea di fare il secondo ma l’idea di poter vincere la Champions con questa dirigenza e con questi compagni è stata la cosa che ha pesato di più. Vincerla per la gente della Juve mi avrebbe dato una soddisfazione enorme”. La scorsa stagione l’addio di Sarri e Pirlo al timone. A proposito del lavoro fatto dell’ex centrocampista Buffon commenta: “Un allenatore che vince Coppa Italia, Supercoppa e che arriva in Champions non ha fallito”. 

    L’esperienza al Psg
    Nel 2018 il primo addio alla Juve per sbarcare alla corte del Psg. Il portierone riavvolge il nastro e torna su quella scelta: “Ho deciso di andare al Psg a maggio del 2018. A febbraio di quell’anno avevo deciso di smettere perché pensavo di fare il Mondiale e volevo chiudere il cerchio con quello. Dissi al mio procuratore che volevo smettere a meno che non mi avesse chiamato una tra Real Madrid, Barcellona e Psg. E dopo venti giorni è arrivata la chiamata. A quel punto mi sembrava un peccato rinunciare a un’esperienza simile, in un club simile e con un’offerta economica importantissima come quella. Non avevo garanzie, non avevo il posto assicurato anche perché la competizione è lo sport”. A Parigi ora c’è un altro portiere italiano, Gianluigi Donnarumma. L’ex estremo difensore del Milan fatica però a trovare spazio, ma Buffon non ha dubbi: “Penso che Gigio abbia fatto una scelta più che giustificata. In questa stagione sta avendo delle difficoltà ma penso che sarà titolare nell’immediato futuro”. 
    Buffon e il ritorno al Parma
    Come un cerchio che si chiude, Buffon ha deciso quest’anno di tornare al Parma, lì dove tutto ebbe inizio: “Nella mia carriera ho sempre fatto delle scelte d’istinto e non ho mai fatto calcoli – spiega Gigi -. Ho sempre fatto scelte che mi hanno reso felice. Nel 2006, da miglior portiere al mondo, sono andato in Serie B con la Juve e nessuno nelle mie condizioni l’avrebbe fatto. Solo un pazzo poteva farlo ma l’ho fatto perché credo in certe cose e mi fa piacere poterle accompagnare. Poi ho fatto tutta la trafila alla Juventus, dalla risalita alle tante vittorie. Poi sono andato a Parigi dove ho vissuto uno degli anni più belli della mia vita. Poi sono tornato alla Juventus, accettando di buon grado di fare il secondo. Sono stato una persona esemplare come sempre, poi dopo due anni mi sentivo ancora forte, volevo giocare e ho scelto Parma. Non mi fregava niente fosse in Serie B. A me piace il bene comune, sento l’affetto e la felicità e l’entusiasmo della gente di Parma. Mi chiedono di riportarli in Serie A, sono cose gratificanti, è quello che volevo, gioco per passione”. Buffon racconta poi di quando fu a un passo dall’Atalanta: “Gasperini lo sa, è successo che nel momento in cui avevo deciso di andare a Bergamo ho parlato con i dirigenti della Juve e con Pirlo che mi hanno convinto a restare. Mi conoscono alla perfezione e hanno toccato determinati tasti che non mi hanno persuaso a non andare. A Gasperini comunque voglio bene, le sue chiamate e la sua volontà di volermi a Bergamo perché secondo lui ero ancora forte per fare il titolare, mi hanno gratificato moltissimo”. LEGGI TUTTO