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    La Samp a Como per svoltare

    TORINO – Stasera, fischio d’inizio alle 20.30, si chiude la 7ª giornata di Serie B con tre partite piuttosto interessanti. Il clou è Parma-Bari, possibile crocevia per la A. Gli emiliani giocano la seconda partita di fila in casa, nella prima, pur disputando una buona gara, hanno rischiato di perdere l’imbattibilità stagionale contro la Sampdoria, raggiunta solo all’83’ grazie al primo gol da professionista del difensore italo-australiano Alessandro Circati, classe 2003 ,dal 2021 al Parma, già nel giro della nazionale australiana. Quello coi blucerchiati è stato il secondo pareggio in campionato degli emiliani, per il resto ancora imbattuti e sempre vincenti, ora inseguiti dal Palermo che ha scavalcato il Venezia al 2° posto, battendolo ieri sera al Penzo 3-1. In precedenza gli emiliani furono bloccati sullo 0-0, sempre in casa, nel derby con la Reggiana. Resta il fatto che la squadra di Pecchia è considerata da tutti la prima favorita alla A, bisogna saper convivere con questa etichetta, come ha sottolineato lo stesso Pecchia. Sull’altro fronte il Bari di Mignani, la squadra che più pareggia in questa B. Sono 5 in tutto i pari dei galletti, di cui 4 nelle ultime 4 uscite, per un totale di 8 punti (è a -6 dal Parma) e con la squadra ancora imbattuta ma probabilmente ancora da assemblare al meglio, visto che i maggiori colpi il ds Polito li ha fatti nelle ultime ore del mercato. In avanti, nonostante qualche problema di infortuni e di sostituzione dei big dell’attacco della scorsa stagione, si sta mettendo in luce Sibilli, autentico trascinatore finora, il giocatore che a Pisa s’era solo intravisto a sprazzi, a Bari sta definitivamente sbocciando. Assai intrigante anche Como-Sampdoria. I lariani sono reduci dal promettente 3-0 ottenuto domenica a Cittadella, terza vittoria di fila per Longo che ha gettato la maschera: obiettivo playoff, ha dichiarato, che è poi quello che gli hanno già assegnato gli addetti ai lavori. Di certo c’è che la squadra, rispetto al disastroso esordio col Venezia (3-0), nel frattempo di strada ne ha fatta parecchia e ha un jolly da giocarsi, dovendo recuperare il derby interno col Lecco (dove da ieri sera, dopo il ko interno con la Feralpisalò, traballa la panchina di Foschi). Dovessero vincere oggi, zitti zitti i lariani potrebbero mettere nel mirino anche la A diretta che era poi l’obiettivo ventilato ad inizio stagione dalla famiglia Hartono, la più ricca proprietà d’Italia che dopo due annate d’assestamento in Serie B, avrebbe tanta voglia di completare il lavoro, avendo preso la società in C. Ma va detto che ci sono almeno 4 squadre sulla carta più attrezzate del Como. Longo però, sta facendo un ottimo lavoro, i nomi in B contano meno della compattezza di squadra e il Como delle ultime giornate è proprio quel che più sta mostrando, dunque vanno tenuti d’occhio, quantomeno. Al Sinigaglia però, sbarca la Sampdoria di Pirlo reduce dal partitone fatto al Tardini col Parma, un 1-1 che ha confermato l’imbattibilità esterna dei blucerchiati. Proprio qui sta il problema: fuori casa, la Samp ha quasi un passo da playoff, a Marassi invece, da ultimo posto, visto che ha sempre perso, come se il Tempio del Ferraris fosse un problema per i ragazzi di Pirlo. Intanto però, brilla la stella di Pedrola, l’ala giunta dal Barcellona, classe 2003, che al Tardini ha segnato il suo 3° gol in B. Tuttavia, complice anche il -2 di penalità in classifica che relega i blucerchiati in zona playout, il vero traguardo stagionale dev’essere la messa in sicurezza della stagione, non solo sul campo, vista la complessa situazione societaria. Si gioca anche Catanzaro-Citadella. I calabresi domenica hanno sfiorato la vittoria al San Nicola di Bari, un 2-2 con cui hanno archiviato il terribile 0-5 incassato nel turno precedente dal Parma, gara a cui erano arrivati con gli stessi punti degli emiliani. Insomma, la botta parrebbe metabolizzata, Vivarini e i suoi restano nei pressi della zona A diretta e al Ceravolo si continua a sognare. Discorso quasi opposto per il Citta, reduce dallo 0-3 incassato dal Como, risultato che ha cancellato l’euforia per lo storico successo ottenuto sulla Samp a Marassi nel turno precedente. Il tonfo col Como, coi granata veneti sotto di due reti dopo mezzora, è stato un episodio? La squadra può ambire a qualcosa di più della salvezza? Stasera nel catino bollente del Ceravolo, dove si canta a squarciagola anche se i propri eroi ne stanno prendendo cinque, una prima risposta. LEGGI TUTTO

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    Parma per la fuga, Samp per svoltare

    TORINO -Oggi pomeriggio si chiude la 6ª giornata di Serie B con tre gare, fischio d’inizio alle 16.15. La capolista Parma riceve la derelitta Sampdoria (che però in trasferta è ancora imbattuta), reduce dal bruciante ko interno di lunedì scorso col Cittadella, tre sconfitte su tre per i blucerchiati a Marassi che, realisticamente, devono solo pensare a mantenere la categoria, visti i problemi che hanno anche a livello societario. Pirlo intanto, è finito sulla graticola ed è già partito il toto-sostituto. Si guarda a Pippo Inzaghi ma si pensa anche a Beppe Iachini, sempre molto amato in casa Samp, colui che la riportò in A 11 anni fa, disoccupato dalla primavera 2022 dopo il flop proprio col Parma. Tuttavia, la sensazione è che, comunque finisca oggi al Tardini, su Pirlo si tireranno le somme alla sosta di ottobre, anche perché martedì e mercoledì si torna subito in campo per il turno infrasettimanale. La piazza blucerchiata vorrebbe vedere una squadra per lo meno più solida, da trincea, il 4-3-3 di Pirlo finora ha mostrato grandi fragilità e poi, soprattutto, in B serve tutt’altro piglio. Il Parma di Pecchia invece, è reduce dallo 0-5 inflitto al Catanzaro, che prima della partita aveva gli stessi punti degli emiliani. Ora, col pari di ieri del Venezia a Brescia, c’è la possibilità di prodursi nella prima fuga del campionato. Comunque vada, sarà una festa: fra le due tifoserie c’è un solido e storico gemellaggio e da Genova arriveranno in oltre seimila. A Bari invece, sbarca il Catanzaro. I pugliesi, ancora imbattuti, cercano il decollo, visto che sono la squadra che pareggia di più (già 4 volte). Nonostante il ds Polito si sforzi di affermare il contrario, difficile dire che questa squadra sia più competitiva di quella della scorsa annata, chiusa al 3° posto e con la sconfitta in finale playoff dal Cagliari. Anche se non mancano gli elementi che potrebbero stupire. Come accaduto lo scorso turno a Pisa, pari strappato grazie al gol nel finale del belga-nigeriano Akpa-Chukwu, il bomber della Primavera a segno all’esordio in B,che ha trovato spazio anche per i problemi offensivi del Bari. Molta curiosità anche per il Catanzaro: come reagirà alla terribile lezione che gli ha inflitto il Parma una settimana fa? Ma se Vivarini e i suoi sapranno metabolizzarla, la squadra può comunque togliersi tante soddisfazioni, come dimostrato nei turni precedenti. Last but not least, Cittadella-Como, sfida verità per entrambe. Veneti gasatissimi per la storica vittoria di Marassi, la classifica inizia a farsi interessante e la domanda è: il Cittadella può tornare a competere per i playoff che dopo averli disputati per 5 stagioni di fila li manca da due annate? Forse sì, c’è da capire quanto di buono verrà fuori dalla rifondazione della squadra operata in estate, quando il dg Marchetti ha portato 10 nomi nuovi. Ragazzi promettenti, già ben integrati col nucleo storico (che tiene bene botta, vedere il gol a Marassi di Branca, uno che era andato a giocare anche nella B danese), insomma, sembra proprio un bel mix, giusto non porsi limiti. Dall’altra parte il Como di Longo, in ascesa e reduce da due vittorie di fila. L’ultima però, era sconsigliata ai deboli di cuore. I lariani stavano perdendo in casa dalla Ternana, gara ribaltata, fra l’83’ e il 95’, dal difensore olandese Cas Odenthal, 23 anni, ai primi gol italiani (è da noi da un anno), uno da tener d’occhio. E quando vinci così, potrebbe essere un segnale di svolta per una stagione il cui obiettivo sono i playoff. Cittadella permettendo, ovviamente, che zitto zitto ha lo stesso traguardo. LEGGI TUTTO

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    Parma, nuovo stadio: presentato il progetto definitivo

    Nuovo stadio, il comunicato del Parma
    Come ha spiegato il Parma attraverso un comunicato ufficiale: “Il deposito odierno parte di un percorso iniziato nel 2021, rappresenta una tappa fondamentale per consegnare alla comunità, alla quale il club è legato da identità e senso di appartenenza, uno stadio contemporaneo, rispettoso della vocazione storica del Tardini, sostenibile e inclusivo. Il Club coglie l’occasione per ringraziare il sindaco e il Comune di Parma, l’Istituto del Credito Sportivo, lo Studio Zoppini Architetti per averne curato l’aspetto architettonico, PwC Italia per la asseverazione, gli studi ADVANT NCTM e Rutigliano per gli aspetti legali”. La Serie B è il presente, ma il Parma vuole tornare ad alti livelli e guarda al futuro anche attraverso questo progetto. LEGGI TUTTO

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    Derby Parma-Reggiana: Nesta vuole fermare Pecchia

    TORINO – Oggi comincia la 4ª giornata di Serie B con quattro partite, fischio d’inizio alle 18.30, le altre sei gare tutte domani. Il clou al Tardini dove si gioca uno dei derby più sentiti d’Italia, Parma-Reggiana. Favoriti i ducali di Pecchia, anche se nei derby, spesso la più debole sorprende. Però questo Parma, in testa da solo alla B a punteggio pieno, inizia ad avere numeri interessanti: due gol segnati in ogni partita, solo uno incassato (nell’ultima uscita, il temporaneo pareggio del Pisa su rigore inventato dall’arbitro Volpi), una superiorità sugli avversari che inizia a farsi evidente. Ecco, un derby così caldo pare proprio la partita giusta per capire fino a che punto il Parma può essere la squadra da battere. Ma è evidente che il buon lavoro fatto da Pecchia nella passata stagione è alla base degli iniziali successi di questa annata (mettiamoci anche il passaggio di turno in Coppa Italia con uno straordinario 3-0 al San Nicola di Bari). Sull’altro fronte però, c’è una Reggiana guidata da Nesta che potrebbe fare buone cose in questa stagione, anche alla luce dei colpi di mercato dell’ultimo giorno: Crnigoj, Da Riva, Antiste e Melegoni, nomi non da poco. Certo, a Reggio Emilia il primo comandamento è volare bassi e la testa dev’essere solo al mantenimento della categoria, anche perché la Regia, in tre uscite, ha fatto un solo punto (il 2-2 in rimonta in Como, prima e dopo i ko di Cittadella e in casa col Palermo). Però i valori per stupire non mancano, specie quando gli ultimi arrivati saranno assemblati al resto della squadra. Ma intanto, se la Regia dovesse fare un figurone al Tardini, si potrebbero mettere le basi per provare ad alzare l’asticella. Certo, la squadra di Nesta è reduce dall’1-3 subito dal Palermo. Ma il risultato inganna. Contro una delle candidate alla A, la Reggiana era riuscita a pareggiare in dieci con Lanini (uno che da tempo meritava di stare in B), salvo poi incassare due reti nel negli ultimi 20’ quando forse nei giocatori stava iniziando a subentrare il pensiero per quel derby che la città vive come il momento più importante della stagione. Sempre in Emilia, a Modena sbarca il Pisa. Attenzione ai canarini guidati da Paolo Bianco, esordiente in B: hanno giocato solo due partite, vincendole entrambe, devono recuperare la sfida col Brescia della prima giornata. Dunque, potenzialmente, potrebbero essere in testa assieme al Parma. Quello col Pisa però, è il primo vero test probante per capire se il Modena ha i mezzi per fare meglio della scorsa stagione quando, con un pizzico di continuità in più, si potevano acciuffare i playoff. Ma anche il Pisa di Aquilani sta ben impressionando. Pure i toscani hanno saltato il turno d’esordio per poi debuttare a Marassi mettendo sotto la Samp. Poi il ko interno col Parma, da cui sono comunque usciti a testa alta. Dunque il Modena sembra fatto a posta per misurare le ambizioni dei nerazzurri ma al momento, quel che più conta, è che la squadra abbia un avvenire: Aquilani sta dando identità e gioco a una squadra che nella passata stagione aveva chiuso un ciclo terminando all’11° posto. Sul mercato il Pisa non s’è mosso male (Vignato dal Bologna l’ultimo colpo), ci sarebbero insomma le condizioni per migliorare la scorsa deludente annata. Il Palermo invece, non può fallire in casa contro la Feralpisalò, assoluta debuttante in B. Sui siciliani inizia a tirare una buona aria, dopo un inizio un po’ tormentato. All’esordio, lo 0-0 di Bari coi pugliesi rimasti in doppia inferiorità numerica, aveva fatto storcere il naso alla critica. Così Corini è sbottato e ha chiesto maggior considerazione per i suoi, ora reduci dal 3-1 in casa della Reggiana, dopo aver saltato la seconda uscita. Vittoria che però non scaccia qualche dubbio sulla squadra di Corini, anche se fa ben sperare, dopo un mercato già sontuoso, l’arrivo di Di Francesco: questa è la B oggi, può permettersi d’ingaggiare un attaccante che nella prima giornata di Serie A, con il Lecce, ha segnato il gol vittoria a una squadra che farà la Champions, la Lazio. E la Feralpisalò? Dopo tre uscite e altrettante sconfitte, nessun gol segnato e sette incassati, adesso è il momento di non disunirsi. Tutto sommato, anche la rivelazione della scorsa stagione, quel Sudtirol che nel 2022 si affacciava come i gardesani per la prima volta in B, perse le prime tre partite. La sfida di stasera del Barbera magari non sarà l’ideale per cambiare registro ma bisogna provarci, anche se dopo l’ultima uscita, il 3-0 incassato ad Ascoli, i ragazzi di Vecchi hanno giocato la peggiore delle tre gare, pur affrontando la squadra meno attrezzata di quelle incontrate. Si gioca anche Sudtirol-Ascoli. Sugli altoatesini si sono scritte un po’ di fesserie quest’estate, ci si è spinti a parlare di smobilitazione per alcune partenze (i difensori Zaro e Curto, su tutti). Poi il campo è un’altra cosa e dice che gli altoatesini sono in classifica sesti (il piazzamento finale della scorsa annata), pur avendo giocato solo due gare, nelle quali hanno imposto il pari allo Spezia (scoppiettante 3-3, acciuffando per tre volte i liguri) e la convincente vittoria a Piacenza sulla Feralpisalò con le reti di Odogwu e Merkaj, le due punte. Altro che smobilitazione degli altoatesini, i due marcatori dimostrano che è l’esatto contrario. Odogwu andava in scadenza a giugno e il Sudtirol gli ha prolungato il contratto con mesi d’anticipo, scacciando tante squadre che ronzavano sull’italo-nigeriano. L’italo-albanese Silvio Merkaj invece, giunto da pochi giorni dall’Entella dove aveva grandi numeri, potrebbe stupire esattamente come stupì Odogwu un anno fa. E l’Ascoli? Sulla squadra di Viali è meglio astenersi da ogni giudizio, almeno per ora. La brutta partenza ad handicap (il 3-0 incassato a Cosenza con la squadra che andava all’intervallo con tre espulsi), aveva fatto temere il peggio. Poi è arrivato il ko di Modena (1-0) e la squadra s’è sbloccata solo col 3-0 alla povera Feralpisalò. Ma la rosa è stata completata solo negli ultimissimi giorni di mercato, serve tempo per capire cosa potrà fare quest’anno il Picchio, ancora a lutto per la scomparsa di Carletto Mazzone che da decenni viveva ad Ascoli perché ne aveva fatto la storia. LEGGI TUTTO

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    Palermo, tris in casa della Reggiana. Parma ok in extremis a Pisa

    Entra nel vivo la terza giornata di Serie B. Tante emozioni nel match tra Reggiana e Palermo: gli ospiti si portano avanti con Lucioni al 7′ e i padroni di casa rimangono anche in dieci dopo il rosso diretto rimediato da Marcandalli. La squadra di Nesta non si perde d’animo e rialza la testa pareggiando con Lanini al 65′. L’equilibrio dura solo sei minuti, fino al gol di Segre al 71′ che riporta avanti i siciliani prima della marcatura di Soleri al 96′ per il 3-1 definitivo.
    Il Parma riesce ad imporsi in casa del Pisa: Bonny apre le marcature al 14′, poi arriva un cartellino rosso a testa (Leverbe e Coulibaly) e il rigore di Valoti a portare il punteggio sull’1-1. Nei minuti di recupero gli ospiti trovano il gol della vittoria grazie a Colak che al 95′ fa esplodere di gioia il settore ospiti.
    Serie B, le altre partite
    L’Ascoli vince in casa contro la Feralpisalò con il risultato di 3-0: decisive le reti in rapida successione nel primo tempo di Mendes al 29′ e Rodriguez al 31′. L’attaccante portoghese che ha aperto le marcature ha messo il sigillo anche sul tris finale con un calcio di rigore. Il Cosenza perde in casa contro il Modena per 1-2: al gol in apertura di Tutino risponde Strizzolo al 40′ prima della rete nel finale di Abiuso che all’88’ ribalta completamente la partita. LEGGI TUTTO

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    Pisa-Parma: esame Pecchia per Aquilani

    TORINO – Stasera, fischio d’inizio alle 20.30, comincia la 3ª giornata di Serie B con quattro partite in programma. La sfida di cartello si gioca a Pisa, coi nerazzurri di Aquilani che ricevono il Parma di Pecchia. Cioé il confronto fra le squadre che più hanno convinto in questo avvio di stagione. Il Pisa, in realtà, non è sceso in campo nella prima giornata (per i problemi di composizione della B) ma la gran partita fatta venerdì scorso a Marassi contro la Samp fa pensare che i toscani abbiano azzeccato la svolta, che possano rifondare bene dopo l’11° posto della passata stagione. Nel 2-0 inflitto ai blucerchiati, Aquilani, al debutto in un campionato professionistico, ha dimostrato che un altro Pisa è possibile. Ora si va di pressing alto e duelli uomo contro uomo, cercando di non lasciare l’iniziativa agli avversari. Certo, la gara è stata sbloccata dal regalo del giovane portiere avversario, il figlio di Stankovic. Ma il Pisa ha fatto un figurone, risvegliando l’entusiasmo nella tifoseria nerazzurra, da inizio anno l’umore della piazza era sul nero andante. Vittoria però pagata a caro prezzo per gli infortuni in attacco di Moreo e Matteo Tramoni ma oggi può debuttare l’ultimo arrivato, Mlakar. All’Arena di Pisa però, stasera ci sarà tanta voglia di sognare con… Arena, la guizzante ala 23enne che ha incantato al Ferraris con la rete, da cineteca, del raddoppio, E pensare che il ragazzo, prelevato in C dal Gubbio, era al debutto nella categoria. Sull’altro fronte un Parma che è già solo in testa. Che in tre uscite ufficiali (mettendoci anche il 3-0 di Bari in Coppa Italia), ha segnato 7 reti mentre non ne ha ancora incassata una. Certo, serve un test più probante come quello di stasera per valutare fino in fondo le capacità della squadra di Pecchia. Finora sono arrivati due 2-0, sempre in casa e con gli stessi marcatori (apre Benedyczak su rigore, poi raddoppia Bernabé, sono i principali gioielli emiliani) e sempre contro avversarie non di primo piano (Feralpisalò e Cittadella). Ma nel bollente catino dell’Arena sarà un’altra storia, con tutte le altre rivali che tiferanno Pisa perché questo Parma è giustamente considerato la prima favorita per la A e se prende subito in mano il campionato, poi c’è il rischio di lottare solo per il secondo posto. Molto interessante anche Reggiana-Palermo, cioé Nesta contro Corini. I granata emiliani sono reduci dalla gran rimonta di Como, un 2-2 grazie alle reti nella ripresa di Pettinari e Vido su rigore, bel segnale che sia andata segno la coppia d’attacco, formata da due elementi validi ma che cercano riscatto dopo annate non semplici (Vido però, oggi è assente per infortunio) Il Palermo invece, è sceso in campo solo nel turno d’esordio, quando al San Nicola non riuscì ad andare oltre lo 0-0 contro un Bari in nove. I siciliani, coi denari del Football City Group, stanno facendo un gran mercato, Henderson dall’Empoli è l’ultimo colpo ufficializzato, poi sarà il turno di Di Francesco. . Però è tutto da dimostrare che siano da A diretta. I dubbi non mancano, anche sull’assetto che propone Corini, alla vigilia il tecnico è sbottato per le troppe critiche ricevute. Occhio poi a Cosenza-Modena, confronto fra squadre che in questa annata potrebbero levarsi qualche soddisfazione. Il Cosenza di Caserta ha esordito in campionato in discesa, il 3-0 all’Ascoli che stabiliva il record per la B di andare all’intervallo con tre espulsi. Poi, domenica scorsa, con un pizzico di fortuna ha strappato un punto al Venezia (che pareva la squadra più in palla). Il Modena invece, per i soliti problemi alla composizione della B, ha saltato il turno d’esordio e ha debuttato con l’1-0 interno sull’Ascoli, gran gol di Strizzolo, attaccante sommamente sottovalutato. I canarini sembrano aver assorbito al meglio il cambio in panchina, da Tesser a Bianco, debuttante nella categoria, l’ex collaboratore di De Zerbi e Allegri va seguito con attenzione, ha studiato da allenatori opposti e sembra in grado di proporre una buona sintesi, fatta di equilibrio. Infine, c’è il confronto fra Ascoli e Feralpisalò, cioé le squadre sempre ko nelle prime due giornate che cercano di lasciare il fondo della classifica. L’Ascoli di Viali, dopo l’inqualificabile prova di Cosenza, ha dato segnali di ripresa sabato a Modena ma ancora non basta, la squadra pare inferiore a quella che nella passata stagione accarezzò i playoff, anche se sta per arrivare in avanti lo svincolato Nestorovski. La Feralpisalò di Vecchi, sconfitta a Parma nell’esordio, è poi caduta col Sudtirol, sempre per 2-0. I gardesani tuttavia, debuttanti assoluti nella categoria, hanno dimostrato di poterci stare in B, anche se era prevedibile che a inizio stagione potessero pagare il peso dell’esordio. Del resto, proprio il Sudtirol insegna: un anno fa anche loro erano esordienti assoluti e persero le prime tre gare, prima che subentrasse Bisoli a cambiare musica. Tuttavia, per la Feralpisalò, è assai penalizzante giocare le partite in casa al Garilli di Piacenza, pressoché deserto. Sempre oggi, è prevista la sentenza definitiva, quella del Consiglio di Stato, che scriverà la parola fine sui casi che hanno scaldato l’estate e determinerà la griglia delle 20 partecipanti alla B. Gli ultimi due posti da assegnare se il giocano Brescia e Reggina, oltre a Lecco e Perugia, con le prime delle due coppie che sembrano destinate a occupare i posti mancanti. Dopo la riammissione in B, scatterà per le due squadre che vinceranno la battaglia legale, un autentico tour de force per recuperare le tre gare che hanno saltato. LEGGI TUTTO

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    Parma e Venezia cercano il bis

    Grande entusiasmo in Laguna, invece. Non solo la vittoria sul Como ha fatto capire che la squadra di Paolo Vanoli potrebbe lottare per la A diretta. Ma nelle ultime ore patron Niederauer ha respinto tutti i tentativi di acquistare Pohjanpalo che anzi, sarebbe a un passo dal rinnovo del contratto (in cambio, il Venezia otterrebbe la cancellazione della clausola per la quale il bomber finlandese può partire per soli 3 milioni). Inoltre, nelle ultime ore sono arrivati dal Cagliari Altare e Lella che completeranno – e italianizzeranno almeno un po’ – la rosa di Vanoli. Ma attenzione al Cosenza, galvanizzato dal ritorno della bandiera Tutino che quest’anno mira (almeno) a una salvezza meno tribolata del solito.

    Le altre cinque gare tutte alle 20.30. Il clou è Cremonese-Bari, entrambe reduci da uno 0-0 nel turno d’esordio: i lombardi non hanno piegato in casa il Catanzaro, i pugliesi si sono trovati in nove (per due espulsioni) contro il Palermo al San Nicola e sono riusciti a portare a casa un punto prezioso. Pagato però caro: grave infortunio per Menez (ne avrà per mesi), problema muscolare per Diaw che lo terrà fuori per un po’. Insomma, per Mignani grossi problemi in avanti mentre il ds Polito tratta col Genoa per l’arrivo di Puscas e Aramu. Il Parma, considerato dalle agenzie di scommesse la prima favorita alla A, gioca di nuovo in casa (dopo il debutto col 2-0 sulla Feralpisalò) e riceve il rinnovato Cittadella che all’esordio ha piegato 1-0 la Reggiana e prima in Coppa Italia aveva eliminato una squadra di A come l’Empoli.

    Ovviamente gli emiliani di Pecchia sono favoriti ma questo Citta imbottito di giovani talenti pescati in C va guardato con grande rispetto. Curiosità anche per Como-Reggiana, forse le squadre che più hanno steccato all’esordio. I lariani in settimana hanno cercato di metabolizzare il tonfo in Laguna con l’arrivo di Verdi dal Toro, da tempo nel mirino. Basterà  per vedere un Como all’altezza delle richieste della proprietà, i fratelli Hartono, che vorrebbero la A? Certo, la sconfitta di Venezia è stata assai preoccupante, Longo è chiamato a cambiar subito registro. La Reggiana di Nesta invece, punta alla salvezza e magari a qualcosa di più ma non si può dirlo perché l’ultima apparizione in B (2020/21, Alvini in panchina), si risolse con l’immediato ritorno in C e dunque è giustamente vietato volare alti.

    Debutto in campionato invece per il Modena (ha saltato il primo turno perché avrebbe dovuto giocare con una delle due squadre che mancano alla composizione della B). Fra i canarini, molta curiosità per l’esordio in panchina (e in Serie B) di Paolo Bianco, giunto dalla Juve, era nello staff di Allegri. Al Braglia sbarca un Ascoli ancora frastornato per la sciagurata prova d’esordio, è stato un record per la B chiudere il primo tempo con tre espulsi, al momento la squadra marchigiana non è solo in difficoltà in campo ma anche sul mercato, con una squadra che per ora appare meno competitiva di quella che nella passata stagione non andò lontano dai playoff.

    Nel frattempo, la società ha reintegrato due elementi di peso come Eramo e Dionisi. Attenzione anche a Feralpisalò-Sudtirol, confronto fra quella che potrebbe essere la B del futuro, fatta anche di squadre non tradizionali ma ben organizzate, in grado di fare ottimi campionati. Come quello che fece il Sudtirol nella passata stagione. E Bisoli è ripartito da un confortante 3-3 interno contro il quotato Spezia, per tre volte avanti e per tre volte raggiunto. Invece per i gardesani di Vecchi (oggi un ex), il ko di Parma ha dato comunque indicazioni positive, era l’esordio assoluto nella categoria e la squadra ha dimostrato di poter dire la sua (il 2-0 del Parma alla fine era giusto ma anche un po’ bugiardo).

    Insomma, non è da escludere che la Feralpisalò possa imitare il campionato che fece il Sudtirol nella scorsa annata, chiusa al 6° posto e in semifinale playoff, anche loro ebbero un inizio di stagione difficile (3 ko su 3 nelle prime uscite) ma poi sbocciarono con l’avvento di Bisoli. Quel che però penalizza i gardesani è il fatto di dover giocare, probabilmente per tutta la stagione, al Garilli di Piacenza. Un vero peccato che il Brescia di Cellino abbia negato alla Feralpisalò la possibilità di giocare nel più vicino Rigamonti, poteva essere una festa per tutta la provincia di Brescia. Sarà dunque un’impresa riempire il Garilli, anche se sono previsti grossi sconti per gli abbonati del Piacenza che tornerebbero a vedersi il calcio di una categoria a cui mancano da tanto tempo. LEGGI TUTTO

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    I gioielli del Parma a caccia della A

    TORINO – Il Parma, secondo gli allibratori la prima favorita per la promozione, domenica scorsa ha esordito con una convincente vittoria interna sulla Feralpisalò, quella sera al debutto assoluto in B. Per capire il valore enorme della squadra di Pecchia, forse basta un dato. La rete del definitivo 2-0 l’ha realizzata lo spagnolo Adrian Bernabé – la pietra preziosa più importante della gioielleria di patron Krause – un sinistro chirurgico da appena dentro l’aria. Il talentuoso mediano-trequartista era subentrato soltanto all’ora di gioco ed è andato a segno 7’ dopo il suo ingresso. Eppure, Bernabé sarebbe uno dei più ambiti giovani talenti del mercato, lo è da almeno un anno e mezzo. Per ora, Krause se lo tiene stretto. Non è proprio incedibile ma deve arrivare un’offerta mostre per fare vacillare il Parma. Che non ha incedibili, basta pagare bene (o meglio, tanto) e il Parma è disponibile a cedere i propri gioielli. Infatti, al mercato di gennaio, il club emiliano ha realizzato una plusvalenza enorme cedendo ai turchi del Fenerbahce il giovane terzino olandese Oosterwolde, giunto in Emilia solo un anno prima. Ma per Bernabé è diverso. Arrivò a Parma nell’estate del 2021, subito dopo la retrocessione dalla A, lo portò con sé l’allenatore dell’epoca, Enzo Maresca, che l’aveva valorizzato nel Manchester City B. A Maresca poi andò male e col sostituto Iachini firmò un’annata fallimentare chiusa al 12° posto. Ma quell’anno ci sì consolò con l’esplosione di Bernabé, giunto peraltro da svincolato, dunque una sua eventuale cessione sarebbe una plusvalenza totale. Cessione che però non è all’orizzonte, così come per l’altro marcatore (su rigore) della vittoria sulla Feralpisalò, l’attaccante polacco Adrian Benedyczak anche lui, come l’altro Adrian, classe 2001, pure lui ricercato sul mercato senza però che sia mai arrivata l’offerta giusta. Ma l’ultimo gioiello parmigiano in rampa di lancio è un altro. Occhio infatti al centravanti franco-ivoriano Ange Yoan Bonny che fa 20 anni il 25 ottobre. Giunse al Parma quasi due anni fa, scovato nella squadra B del Chateauroux. In Italia sta completando la sua formazione calcistica e pare pronto per la consacrazione, questo ha detto la precedente partita ufficiale del Parma, quando nel primo turno di Coppa Italia è andato a vincere a Bari 3-0, anche con un suo gol. Al momento, nel 4-2-3-1 di Pecchia, Bonny è il centravanti che inizia la partita, contro la Feralpisalò ha giocato la prima ora. Per come si muove, per il peso offensivo che può dare, Bonny può risolvere il problema del centravanti che, in ultima analisi, nella passata stagione è costata la A del Parma, visto che era costretto a giocare col Mudo Vazquez come falso nueve. Al momento, Bonny sta relegando in panchina il croato Antonio Colak, 29 anni, giunto dai Rangers di Glasgow, uno che ha fatto anche la Champions ma che al momento, non essendo al meglio, è rimasto ai margini nelle prime due partite ufficiali. Insomma, con queste premesse è ovvio essere i primi favoriti per la promozione, nonostante le delusioni degli ultimi due campionati di B. Tuttavia, Pecchia sta proseguendo il buon lavoro intravisto nella passata stagione. Negli ultimi mesi della scorsa annata la squadra aveva trovato il passo giusto per la A, anche se quella diretta era ormai irraggiungibile. Poi è arrivata la delusione dei playoff, quell’assurdo 3-2 di Cagliari con la squadra avanti 0-2 e ribaltata nella ripresa. Quella botta è ancora nella parole di Pecchia ma la squadra sembra averla metabolizzata bene. E poi, nel gruppo sono stati operati pochi ritocchi, l’ossatura della rosa è composta da giocatori che sono almeno alla terza stagione insieme, non ci sono certo problemi d’amalgama. C’è, piuttosto, un’occasione da sfruttare, quella del calendario, visto che sabato sera, fischio d’inizio alle 20.30, il Parma gioca di nuovo al Tardini. Arriva il Cittadella, profondamente rinnovato ma che ha battuto in casa la Reggiana all’esordio e che in Coppa Italia era andato a vincere a Empoli, squadra di A. Ecco, confermarsi coi granata veneti, vorrebbe dire per il Parma farsi sentire nella lotta per la A diretta, cercare di prendere subito in mano il campionato, cioè quel che è mancato nelle ultime due annate. In città poi, si respira un buon entusiasmo, la campagna abbonamenti è stata riaperta perché c’è tanta voglia di Parma e questo clima positivo va massimizzato nelle gare interne. Poi, martedì 29, nel turno infrasettimanale, arriverà la trasferta di Pisa, squadra tutta da scoprire guidata dal deb Aquilani, non scesa in campo nella prima giornata, in attesa che la giustizia completi l’organigramma della B e che domani sera esordisce a Marassi contro la Sampdoria. LEGGI TUTTO