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    Torino: Pellegri vuole bruciare i tempi

    TORINO – Cinque giocatori del Toro sono al Mondiale (il croato Vlasic, i serbi Milinkovic-Savic, Lukic e Radonjic e lo svizzero Rodriguez), tutti gli altri stanno godendosi i giorni di vacanza concessi da Juric (anche se da ieri tutti hanno iniziato un lavoro atletico personalizzato da svolgere in smart working). Tutti tranne Pietro Pellegri. L’attaccante, che ha riportato un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia a Bologna – dopo appena due secondi di gioco -, era stato costretto a saltare la successiva partita con la Sampdoria e, pochi giorni più tardi, si era accomodato in panchina contro la Roma all’Olimpico ma non era stato utilizzato dal tecnico. Infortunio, tra l’altro, capitato in un momento ottimo, perché Pellegri era andato a segno contro il Cittadella in Coppa Italia e a Udine in campionato (con un tiro di potenza e precisione degno di Pulici) ed era poi stato protagonista di una convincente prestazione nella vittoria con il Milan. Adesso ha fretta di accelerare, per farsi trovare pronto quando la squadra andrà in ritiro a Murcia e soprattutto quando ci sarà la ripresa del campionato.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino: Pellegri non è convocato per la Samp

    TORINO – Non c’è il nome di Pietro Pellegri tra i convocati del Torino per la partita di questa sera con la Sampdoria. L’attaccante che domenica a Bologna era uscito per infortunio dopo 2 secondi non sarà dunque in campo, malgrado le indicazioni della vigilia facessero pensare il contrario: lunedì gli esami non avevano evidenziato problemi, ieri mattina ha svolto e superato il provino e ieri nel tardo pomeriggio si è regolarmente allenato con i compagni. Eppure, a sorpresa, nella lista di Juric non c’è. Compare invece Sanabria, che sembra dunque aver superato i problemi fisici che l’hanno tenuto lontano dai terreni di gioco nelle ultime settimane. Ecco i convocati granata.
    Portieri Milinkovic-Savic, Berisha, FiorenzaDifensori Zima, Schuurs, Rodriguez, Djidji, Buongiorno 
    Centrocampisti Singo, Linetty, Ricci, Vojvoda, Lazaro, Adopo, Bayeye, Ilkhan, Garbett
    Trequartisti Miranchuk, Radonjic, Karamoh, Vlasic, Seck
    Attaccanti Sanabria

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    Torino: visite ok, Pellegri sta meglio

    TORINO – Due buone notizie dall’infermeria granata: la prima è che Antonio Sanabria, da settimane alle prese con un problema al soleo, è riuscito a svolgere parte dell’allenamento con il resto dei compagni. Di conseguenza c’è la speranza di averlo disponibile per la sfida di domani sera contro la Sampdoria. L’altro attaccante del Toro, Pietro Pellegri, che si è infortunato dopo due secondi nella partita di Bologna, oggi svolgerà ancora dei controlli per eseguire nuove valutazioni in merito all’infortunio. I primi accertamenti hanno però escluso che ci sia un interessmento dei legamenti della caviglia sinistra e questa è un’altra notizia che può far tirare un sospiro di sollievo a Juric. E così tutti e due gli attaccanti potrebbero essere convocati per la sfida di domani sera, stadio Grande Torino ore 20.45, dove i granata dopo la battuta d’arresto di Bologna, imprevedibile ma nello stesso tempo brutta anche sotto il piano del (non) gioco, contro la Sampdoria dovranno assolutamente conquistare i tre punti per non sprofondare in classifica. Una partita in cui c’è tanto bisogno di gol, visto che Karamoh, almeno per il momento, non ha fatto intravedere niente di concreto se non la buona volontà. Che però non basta.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Pellegri, incredibile infortunio al calcio d'inizio di Bologna-Torino FOTO

    Pietro Pellegri ha alzato bandiera bianca dopo appena 4 minuti dall’inizio di Bologna-Torino. L’attaccante del Torino è stato costretto a lasciare il campo dopo pochissimi minuti dall’inizio del match a causa di un infortunio alla caviglia. Pellegri ha subìto il ko dopo appena 2 secondi dall’inizio del match quando, per andare in pressing su Gary Medel, ha messo male il piede sinistro causandosi, in modo molto sfortunato, il problema alla caviglia. LEGGI TUTTO

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    Torino, Pellegri cala il poker già storico

    TORINO – Il suo momento è magico. Ma adesso arrivano il bello e il difficile. Il bello, perché Pietro Pellegri può finalmente prendersi il ruolo centrale che sperava di avere sin da subito nella sua avventura al Toro. Ma anche il difficile, perché dopo aver segnato il gol decisivo contro l’Udinese e aver offerto una grande prestazione contro il Milan, deve inseguire l’unica cosa mai raggiunta nella sua breve carriera da professionista: la continuità di rendimento. La caccia prosegue, perché tre partite di fila da titolare non bastano per far cullare il ragazzo, anzi. Ce ne vuole almeno un’altra per effettuare un ulteriore step di crescita, visto che fino a questo momento Pellegri fra campionato e Coppa Italia nel suo cammino non è mai riuscito a partire dall’inizio per più di tre gare consecutive. Lo ha fatto adesso, mettendo insieme le sfide contro Cittadella, Udinese e Milan. Lo fece pure nel 2017, nella sua prima stagione da elemento aggregato in pianta stabile alla prima squadra del Genoa. L’allenatore è Ivan Juric, manco a dirlo. E l’attaccante classe 2001, dopo la doppietta alla Lazio da subentrato (datata 17 settembre), gioca da titolare le successive partite contro Chievo, Inter e Bologna. Il Grifone porta a casa un solo punto e il tecnico croato, a partire dalla sfida contro il Cagliari, sfodera la coppia d’attacco Galabinov-Taarabt, che torna dalla Sardegna con tre punti d’oro. Rivedrà il campo per altri 11′ in quel campionato col Genoa, che però non gli precludono una clamorosa svolta. Perché a fine gennaio 2018 diventa un giocatore del Monaco. La storia nel Principato, tuttavia, sarà molto travagliata: in tre anni e mezzo mette a referto appena 23 presenze complessive. Pochissimi scampoli di campo, ma tantissima esperienza di vita accumulata. Tutto è servito per arrivare al Pietro di oggi.Col Bologna, infatti, la candidatura per una maglia da titolare è pressoché plebiscitaria: sta bene, è in piena fiducia e molto probabilmente non sarà convocato il collega Tonny Sanabria, ancora alle prese con un polpaccio dolorante. Per Pellegri è una novità: quattro gare di fila dall’inizio possono dargli lo slancio per confermarsi ad altissimi livelli, per maturare ancora, per proseguire la strada per diventare un tipo fuori dagli schemi. Un fuoriclasse, per intenderci: lavora da sempre per questo e le tappe che ha bruciato da minorenne rendono l’idea della sua forza, di un potenziale ancora inespresso in larghissima parte. Juric ora lo martella: Pietro deve continuare così, muovendosi libero dai fantasmi del passato, giostrando sul fronte offensivo senza pensare agli infortuni e ai tantissimi segnali di stop incontrati finora. E lo stesso tecnico lo ha elogiato in più di una circostanza. «Non ho mai messo in dubbio le sue qualità, il problema è che in passato ha sempre dovuto superare problematiche fisiche più o meno gravi. Adesso deve stare tranquillo e godersi il momento».Pellegri, che tatticamente sta cambiando il volto del Toro, ha la fiducia di tutti: allenatore, società e pure club Italia, con Nicolato e soprattutto Mancini che lo osservano con attenzione. Pregando per una continuità che il ragazzo insegue con caparbietà: per sfondare serve questo, forse persino più dei gol. Quelli arriveranno. Perché le qualità che gli hanno permesso di decidere la trasferta di Udine non si comprano al supermercato: i movimenti si allenano, ma l’istinto per battere i portieri avversari no. E il prodotto del vivaio del Genoa ha queste caratteristiche da cecchino. Anche contro il Milan la sua prova è stata da applausi: ha dialogato molto bene con la trequarti, ha fatto a sportellate per tutta la partita con Tomori e ha messo in campo la cattiveria di cui il Toro ha bisogno. Juric ha sempre saputo di avere in casa il sostituto di Belotti, per questo ha messo lo zampino per convincere Cairo a riscattare Pellegri dal Monaco. Ci ha visto giusto: l’incidenza del bomber genovese si sta facendo sentire. Da quando si è preso il posto, i granata hanno cambiato pelle. Guadagnando gol e profondità. Ora a Pietro servono altri minuti prima della sosta. Così da creare i presupposti affinché il 2023 possa essere finalmente il suo anno. Suo e di nessun altro. LEGGI TUTTO

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    Torino, il segreto di Pellegri è Vicky Mihajlovic

    TORINO – Pietro Pellegri ha ritrovato il gol con la maglia del Toro. E anche il sorriso. Il suo segreto? Vicky Mihajlovic, la figlia di Sinisa. I due fanno coppia fissa da tempo. Ed eccoli passeggiare romanticamente in centro, in piazza San Carlo, sotto una leggera pioggia. E’ tornato il buonumore, l’attaccante di Ivan Juric sembra aver svoltato, dopo tanti guai fisici. Ha solo bisogno di star bene per trovare condizione e la via della porta con continuità. LEGGI TUTTO

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    Torino: contro l'Empoli tutti presenti

    TORINO – È finita la panchina corta, Ivan Juric per la prima volta in questa stagione potrà scegliere. Per domenica, alle 12.30, contro l’Empoli sono tutti abili e arruolati. Anche Ricci, Pellegri, Seck e probabilmente Vojvoda. Il kosovaro è il meno sicuro di tutti, ma almeno per la panchina c’è la speranza: la prossima sfida al Grande Torino sarà decisiva per disegnare il futuro dei granata. In caso di tre punti si potrà sperare in qualche cosa di positivo, altrimenti si rischia un’altra volta, come spesso è successo negli ultimi anni, di trascorrere una stagione più insipida di una minestra riscaldata. E allora è facile pensare che per l’occasione il tecnico recuperi giocatori importanti. Miranchuk, per esempio, avrà giorni d’allenamento in più e, quindi, dopo la non brillante prestazione di Napoli potrà dare un contributo importante con a fianco Vlasic. E ci sono anche grandi possibilità di vedere Pellegri in campo dal primo minuto. Diamo, poi, per scontato l’impiego di Schuurs dall’inizio. Inspiegabile il motivo per cui l’olandese non parta sempre dall’inizio, visto che nelle tre partite in cui è stato impiegato è risultato sempre tra i migliori, se non il migliore. Insomma, quella che inizia domani sarà per i granata una settimana molto importante e Juric chiederà ai suoi di svoltare, riprendere il cammino delle prime giornata di campionato. L’allenatore, tra l’altro, dovrà valutare con molta attenzione il recupero di Ricci, considerato indispensabile per il centrocampo. Senza di lui, e non è un caso, la squadra ha perso un punto di riferimento importante visto che Lukic, dopo l’ammutinamento di Monza, non è più tornato quello dei giorni migliori.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Toro: Pellegri, no lesioni. Ma Juric è in emergenza a Napoli

    TORINO. Attacco Toro: Juric in emergenza a Napoli. Gli esami strumentali cui è stato sottoposto oggi Pellegri hanno dato un esito confortante, in quanto è stata confermata l’inesistenza di una lesione muscolare. Tuttavia la “sofferenza muscolare” già evidenziata dai primi accertamenti a caldo svolti quando ancora era in ritiro nell’Under 21, venerdì mattina, è figlia di una “elongazione al lungo adduttore di destra”. Elongazione “senza lesioni” alle fibre muscolari, specifica per l’appunto il bollettino medico diffuso dal Torino, però neanche un colpo di tosse e via, un giorno di riposo e poi corri come prima. Di sicuro questa diagnosi è la migliore che il club granata poteva sperare di dover emettere, dopo l’infortunio occorso all’attaccante nel corso del primo tempo contro l’Inghilterra, giovedì scorso. Ma la sua convocazione per la trasferta di Napoli (partenza venerdì pomeriggio in charter, incontro il giorno dopo alle 15) è a rischio. Per adesso Pellegri sta sottoponendosi a cure e fisioterapia appropriata, con un graduale lavoro in palestra senza forzare sulla gamba destra. Durante la settimana il suo obiettivo è riuscire a tornare in gruppo, così da guadagnarsi in extremis l’eventuale chiamata. In ogni caso, per un posto in panchina. E valutando con la massima attenzione un suo eventuale utilizzo nel corso della ripresa: il primo obiettivo è evitare ricadute. Altrimenti: niente Napoli e rientro a disposizione con rischi azzerati per la partita successiva, una settimana dopo in casa contro l’Empoli. Ciò significa che, contro la squadra di Spalletti, Juric non avrà scelte: Sanabria di nuovo titolare come contro l’Inter a San Siro (sette giorni dopo, col Sassuolo, era partito dalla panca), con Seck possibile alternativa da prima punta. Adattando il senegalese, che prima punta non è. Come non lo è Vlasic, altra soluzione nel caso adattabile, nell’ottica di un falso nueve. Soluzioni, peraltro, che non hanno avuto fortuna contro il Sassuolo. A Napoli ci si può attendere il rientro di Miranchuk, ma probabilmente partendo dalla panchina: altra soluzione a disposizione, sempre nell’ottica di un eventuale impiego da centravanti atipico. Ancora allenamenti personalizzati per Ricci, che spera peraltro di poter rispondere alla convocazione (con Lukic e Linetty titolari, però): dipenderà da come reagirà a metà settimana quando il centrocampista rientrerà in gruppo. Terapie e lavoro a parte anche per Vojvoda (problemi muscolari accusati prima della partita col Sassuolo).       Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO