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    Juve-Inter: Tevez allo Stadium con Marchisio e Pepe

    Grande entusiasmo sugli spalti dello Stadium per il «ritorno a casa» di Carlos Tevez. L’ex bianconero, acclamato dai tifosi e sommerso da richieste di autografi e foto, ha voluto salutare così sui social il popolo bianconero: «Ciao, vi mando un forte abbraccio. Spero vada tutto bene, un saluto a tutti. Si torna a casa». Tevez era insieme con due ex compagni alla Juve, Claudio Marchisio e Simone Pepe. Ma ieri sera è stato un ritorno di vip allo stadio, con di nuovo il 100% della capienza. Tra questi, Eros Ramazzotti, Federica Pellegrini, Alessandro Cattelan, Linus e Nicola Savino, Khaby Lame e Laura Chiatti. Prima della gara, momenti di grande emozione quando Gaia e la cantante ucraina Kateryna Pavlenko hanno cantato “Imagine” di John Lennon con i giocatori abbracciati a centrocampo: è una delle iniziative della Lega per manifestare contro la guerra in Ucraina.Guarda la galleryJuve-Inter, da Ramazzotti alla Pellegrini: quanti vip in tribuna LEGGI TUTTO

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    Pepe, confessione choc: “A 17 anni dormivo ancora con mia madre”

    Per Képler Laveran Lima Ferreira, meglio noto come Pepe, a 36 anni è iniziata una seconda giovinezza. L’esperto difensore portoghese, dopo 10 anni di trionfi al Real Madrid e il biennio in Turchia, al Besiktas, è tornato in patria, al Porto, la scorsa stagione e nonostante l’età si è confermato il difensore roccioso e affidabile che tutti conoscono. Dietro un’apparenza da duro e scontroso, però, il classe ’83 nasconde un cuore grande. Pepe, infatti, parlando a Tribuna Expresso si è lasciato andare alle emozioni: “La mia passione per il calcio è intatta. Ogni giorno mi sveglio per allenarmi, cerco di farlo nel miglior modo possibile. Mi alleno intensamente e penso che questa sia la mia vitamina. Ovviamente avere 25 anni non è come averne 35 o, nel mio caso, 37. A 25 anni abbiamo così tanta energia che finiamo per non sapere come usarla. Io, a 37 anni, posso usare meglio questa energia sul campo”. 

    Real Madrid, i segreti di Pepe su Cannavaro e Ancelotti
    La clamorosa confessione di Pepe
    Pepe, a proposito del suo fisico asciutto rivela: “La genetica aiuta, ma c’è anche molto lavoro dietro, molto rigore nel mangiare, tanto riposo. Ma non sono sempre stato così magro; quando avevo tre, quattro anni, ero un po’ paffuto. Poi, dall’età di sette anni ho iniziato a perdere peso. Sono l’unico figlio maschio della famiglia, ho tre sorelle ,due più grandi e una più giovane di me, quindi ero molto, molto viziato”. Talmente tanto da dormire con i propri genitori fino a età avanzata: “Fino a quando sono arrivato in Portogallo, a 17 anni, ho dormito con mia madre… ero già cresciuto e dormivo con il mio genitore. Quindi immagino che a mio padre non piacesse molto avermi a letto con loro”. Riavvolge poi il nastro e torna a quando non era ancora un professionista: “Mio padre non aveva molto tempo per accompagnarmi durante la settimana; solo nei fine settimana. Ho giocato in un club del mio quartiere, poi in uno più grande di nella mia città, Maceió, che giocava nella Seconda Divisione di Stato del Brasileirão, e li cominciai a fare le cose sul serio”. LEGGI TUTTO