Thomas Müller nella bufera: accusato di maltrattare i suoi cavalli
MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) – Thomas Müller è finito al centro del ciclone per un fatto che nulla ha a che fare con il calcio. Il tedesco del Bayern Monaco, infatti, è stato accusato dall’organizzazione PETA di maltrattare i propri cavalli costringendoli a “compiere atti sessuali innaturali per trarne beneficio”. Dopo il caso Zouma, dunque, guai in vista anche per il campione dei bavaresi. Müller e la moglie Lisa gestiscono da anni l’allevamento di cavalli “Gut Wettlkam” vicino a Otterfing, a sud di Monaco. E, dal 2021, il loro centro è diventato ufficialmente una stazione di inseminazione dell’UE per i cavalli da dressage. Un business milionario che potrebbero però causare qualche problema al calciatore.
Müller nei guai: ecco cosa è successo
Era stato lo stesso giocatore ad annunciare che uno dei suoi cavalli si era infortunato: “Purtroppo abbiamo una brutta notizia. Il nostro D’Avie non sarà disponibile nei prossimi mesi. Purtroppo è scivolato durante un tentativo di preparazione per la stagione riproduttiva ed è caduto drammaticamente su un fianco. Ha subito un infortunio nella zona dello zoccolo e dovrà riposare completamente per i prossimi mesi”. Secondo l’organizzazione PETA la coppia permettere ai loro cavalli atti sessuali innaturali per produrre sperma da congelare e rivendere successivamente, secondo il tabloid inglese Daily Mail, a 200 euro a dose. “È terribile che sedicenti amanti dei cavalli costringano gli animali a loro affidati in atti sessuali innaturali per trarne il massimo profitto – ha detto Jana Hoger, portavoce del gruppo –. Le ferite subite da D’Avie sotto la supervisione di Lisa e Thomas Müller erano evitabili e non necessarie”. LEGGI TUTTO