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    Pioli: “Orsato è l’arbitro che fischia meno. Se Holm non si butta così…”

    Il Milan non riesce a tornare alla vittoria in Serie A e pareggia a San Siro contro l’Atalanta di Gasperini con il risultato finale di 1-1. I rossoneri si ritrovano così a -4 dalla Juventus di Allegri, che oggi ha vinto contro il Frosinone. Al termine della sfida Stefano Pioli si è presentato ai microfoni per commentare la prestazione della sua squadra partendo dal rigore concesso alla Dea: “Troppo poco, Holm si mette le mani in faccia e in testa e non è lì che è stato colpito, non va bene. In più è troppo poco per il metro di arbitraggio di Orsato. È in assoluto l’arbitro che fischia meno falli in Italia, è un arbitro europeo. Holm si tocca come se avesse preso un colpo in testa, se non si butta così non si sarebbe mai andati all’on field review. Se c’era una squadra che meritava di vincere eravamo noi. Abbiamo giocato la miglior partita del mio Milan contro l’Atalanta. Abbiamo giocato con qualità e personalità ma non siamo riusciti a fare qualche gol in più”. 
    Pioli, Leao e la Juventus da raggiungere
    Pioli ha proseguito: “È stata la miglior prestazione della settimana. Purtroppo abbiamo sbagliato la prestazione di Monza, giovedì dovevamo gestire un vantaggio netto e l’abbiamo fatto bene. Abbiamo preso troppi rigori, colpa nostra e qualcosa di esagerato nelle valutazioni arbitrali. Le tre settimane che iniziano ora sono molto importanti, i prossimi confronti ci diranno tanto della nostra stagione. Leao? Ha fatto la sua miglior prestazione della stagione per continuità. Nasce tutto dalla sua convinzione e dalla sua mentalità, dovrà provare ad essere sempre questo tipo di giocatore”. Infine, sui prossimi impegni: “Abbiamo giocato una partita di livello, ci deve dare convinzione e forza. Abbiamo avuto giocatori che hanno giocato la quinta partita in 15 giorni. Inter-Atalanta? Noi dobbiamo pensare a stabilizzare il terzo posto e provare a raggiungere la Juventus e ci riusciremo. Ora arrivano le coppe anche per le altre squadre. Reijnders non ha problemi fisici, credevo che le caratteristiche di Adli fossero le più indicate per la partita di stasera”.
    MILAN-ATALANTA: TABELLINO E STATISTICHE LEGGI TUTTO

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    Orsato-Pioli, scintille durante Milan-Atalanta: ecco cosa è successo

    Nel corso del primo tempo di Milan-Atalanta, match valido per la 26ª giornata di campionato, Stefano Pioli è stato ammonito per proteste dall’arbitro Orsato. Le telecamere hanno infatti ripreso il tecnico rossonero comunicare con direttore di gara durante il controllo al Var che ha poi determinato l’assegnazione del rigore per la Dea.
    Cosa è successo
    Pioli ha protestato contro la decisione dell’arbitro di rivedere alla moviola l’episodio segnalato dalla sala Var su una possibile entrata irregolare di Giroud. L’attaccante francese ha infatti colpito il petto di Holm in occasione del calcio d’angolo battuto dagli ospiti.
    Intervento che la direzione di gara ha ritenuto sanzionabile con un calcio di rigore. Richiamato da Massimo Irrati, Orsato si dirige al 40′ minuto verso il monitor. Pioli va allora incontro al direttore di gara polemizzando sull’accaduto, rimediando però il cartellino giallo. Il rigore viene poi trasformato da Koopmeiners che firma il pareggio. LEGGI TUTTO

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    Pioli ha la cura per il Milan: difesa più bassa

    I numeri della difesa rossonera
    Un dato che si amplifica se si guarda all’intero cammino stagionale, dove in 25 partite di campionato sono 31 i gol subiti e solo nove le gare senza subire reti. In campo internazionale, tra Champions ed Europa League, i rossoneri hanno confermato la permeabilità della loro fase difensiva incassando 8 gol nella fase a gironi di Champions (4 dal Psg, 3 dal Borussia Dortmund e 1 dal Newcastle) ai quali si aggiungono i tre subiti due giorni fa in casa del Rennes per un totale di 11. Infine, in Coppa Italia, le reti al passivo sono tre in due gare, con quelle messe a segno dall’Atalanta che sono costate l’eliminazione dalla competizione.
    Insomma, il computo totale ci dice che dentro la rete milanista sono finiti 45 palloni in 35 gare ufficiali, una media preoccupante di 1,28 gol incassati a partita. Insomma, qua e là all’interno dei 90 minuti, i rossoneri prima o poi vedranno esultare gli avversari per almeno una volta. Un dato preoccupante che deve essere ascritto, in primis, al modo di difendere che Pioli ha scelto di attuare già dalla scorsa stagione.
    Squadra scoperta quando attacca
    Il Milan è una squadra che corre molto in avanti, specie nel tentativo di recuperare il pallone con una pressione iper aggressiva che coinvolge la prima linea offensiva, con Giroud chiamato a essere il primo pressatore quando la palla gravita tra i difensori o tra i piedi del regista della squadra avversaria. Spesso il tentativo di rubare il pallone porta i calciatori rossoneri ad alzarsi su posizioni estreme e se i sincronismi dell’assalto agli avversari non vanno all’unisono, ecco che ci creano delle voragini che ormai sono il punto focale delle manovre offensive di chi affronta il Milan.
    Il famoso 5-0-5, ovvero cinque difendono e cinque attaccano, è un vestito che ha dato frutti più negativi che positivi e questo a prescindere dagli interpreti di chi sta in mezzo al campo. Vero, Kessie e Tonali avevano doti di rottura maggiori, ma se prendiamo come riferimento l’anno dello scudetto, il Milan difendeva in maniera molto meno aggressiva e più compatta, andando a liberare poi la corsa dei suoi esterni – sia alti sia bassi – per andare a ribaltare velocemente il fronte offensivo e, spesso, trovare il gol.
    La cura di Pioli: difesa bassa 
    Oggi, invece, gli attaccanti arrivano poco lucidi sotto porta anche a causa dei compiti difensivi che Pioli chiede ai suoi giocatori e gli errori, spesso sempre gli stessi in termini di concetti, vengono pagati a caro prezzo. Anche il gol dell’1-0 di Bourigeaud del Rennes nasce da una fase difensiva spezzata, dove la palla persa da Bennacer e l’uscita con i tempi sbagliati di Musah non ha dato a nessuno dei due centrali, in particolar modo Gabbia, il tempo di reazione necessario per porre una pezza.
    Il secondo tempo della partita contro il Napoli è la cartina di tornasole di come questo Milan sappia difendere anche più basso. Nonostante abbia ceduto il dominio territoriale agli azzurri, i rischi corsi da Maignan sono stati quelli fisiologici e il campo per ripartire è stato più ampio. Avere giocatori dinamici, specie in mezzo al campo, non garantisce un’aggressione palla efficace.
    Pioli dovrà lavorare su questo aspetto, su un cambio di assetto difensivo che non esponga anche i due centrali a continui uno contro uno a campo aperto. Perché, come successo a Monza, gli avversari poi segnano e le partite si complicano. Tornare al sistema difensivo dello scudetto, forse, sarebbe una buona cosa per limare la fragilità difensiva dell’intera squadra. Perché non sempre si può fare un gol in più degli altri. LEGGI TUTTO

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    Pioli ne ha per tutti: “Conte al Milan? Mi annoia”. E snobba Inter-Juve…

    MILANO – Parla alla vigilia della trasferta di Frosinone, il tecnico del Milan Stefano Pioli che in conferenza stampa ha presentato il prossimo impegno dei rossoneri. Il Milan allo Stirpe arriva con la voglia di riscattare il pari interno con il Bologna e Pioli spiega: “La cena insieme era programmata prima del Bologna, ma per gli incontri che ho avuto e gli allenamenti fatti sono convinto che la squadra sia consapevole del momento e che la stagione sia ancora lunga”. Una gara importante anche per riaccendere una piccola speranza Scudetto con l’occasione di sfruttare il risutato di Inter-Juve, ma Pioli non sembra dare importanza al big match di San Siro: “C’è domenica ed è vero, ma per noi conta domani e domani c’è il Frosinone; loro giocano molto bene”.
    Pioli sulle voci di Conte al Milan
    Non vuole distrazioni il tecnico rossonero che ritrova tra i convocati Bennacer: “Conosciamo tutti le sue qualità, ci può dare tanto in intensità e qualità. Ha avuto un leggero infortunio con l’Algeria, ha ripreso con noi ieri e non può avere un grandissimo minutaggio, ma sta bene ed è a disposizione”. Ma è impossibile non pensare al futuro con il nome di Conte spesso accostato alla panchina del Milan: “Non mi dà nessun fastidio, un pochettino mi annoia, ma questo nel calcio moderno è abbastanza normale. Due colleghi hanno annunciato 5 mesi prima il loro abbandono di panchine prestigiose. Ciò che conta è che io e i miei giocatori vogliamo dimostrare il nostro valore fino a fine stagione, poi vediamo”.
    Frosinone-Milan: curiosità e statistiche LEGGI TUTTO

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    Maignan: “Versi di scimmia continui”. Pioli e Balzaretti: “Basta razzismo”

    UDINE – Vince all’ultimo respiro il Milan che con la rete di Okafor passa sul campo dell’Udinese per 3-2, ma la serata del Blue Energy Stadium è macchiata dai cori razzisti rivolti a Mike Maignan che hanno portato l’arbitro Maresca a sospendere la gara per 5 minuti. Al termine del match, il portiere rossonero ha commentato così gli episodi a Sky: “Quello che è successo è che al primo rinvio? Sono andato a prendere la palla e ho sentito rumori di scimmia. Alla seconda volta è successo di nuovo. Ho chiamato panchina e ho chiamato il quarto uomo, ho spiegato cosa è successo e ho detto che non si può giocare cosi. Non è la prima volta che è successo dobbiamo dire quello che fanno le persone in tribuna. Sono persone ignoranti, tifare la squadra e fischiare è normale perchè siamo fuori casa ma questa cosa non deve succedere”.
    Maignan: “La Procura deve prendere decisioni forti”
    Maignan aggiunge: “Abbiamo un grande club, un gruppo molto forte. Siamo una famiglia e tutti sono pronti a sostenermi, poi siamo andati in campo con ancora più voglia di vincere perchè la risposta giusta era la vittoria. In questo momento non guardo la classifica dobbiamo andare avanti partita dopo partita. Dobbiamo sempre vincere e dare il meglio nella seconda parte del campionato, sappiamo quanto è importante. Oggi non possiamo guardare la classifica”. Poi conclude: “Non vorrei incontrare nessuna di quelle persone che mi hanno insultato. Parlare non serve a niente. Chi si comporta in questo modo dovrebbe rimanere fermo a casa e non venire più allo stadio. Quando ti piace il calcio vuoi venire sempre allo stadio e se tuo figlio sa che il papà ha questo atteggiamento poi è una vergogna. Noi giocatori possiamo reagire solo così e dire quello che succede in campo. Chi deve prendere decisioni forti è la Procura, riprendono sempre le nostre parole e invece con queste persone non succede niente”. LEGGI TUTTO

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    Pioli dopo Milan-Monza: “Reijnders parla di Scudetto? Fa bene, ma l’obiettivo è…”

    MILANO – “Dobbiamo lavorare su noi stessi, dobbiamo alzare il livello e dare continuità. Era la partita giusta, venivano da una partita dove abbiamo speso tanto e i ragazzi l’hanno interpretata bene. I giovani vanno applauditi, su cui c’è un gran lavoro del club”. Il tecnico del Milan Stefano Pioli commenta ai microfoni di Sky Sport il 3-0 inflitto al Monza: “L’esordio con gol di Simic? Per fortuna fa parte del calcio. Viviamo grande emozioni e grandi delusioni, come quella dell’altra sera e di questa mattina. Siamo felici per lui ma ora dobbiamo pensare alla prossima partita. Dobbiamo continuare così”.
    Su infortuni e Scudetto
    “Il modo di difendere? L’idea era di tutelare le caratteristiche dei giocatori che avevamo in campo. Soprattutto per il modo di attaccare del Monza abbiamo dovuto difendere in maniera più compatta. Gli infortuni? Per Pobega sembra un problema all’anca mentre Okafor un crampo da fatica, sembra. Ha appena recuperato da un problema all’altra gamba. Scudetto? Dobbiamo guardare noi stessi, fare il massimo ogni giorno e la prossima partita giocheremo contro una squadra che darà il massimo. L’obiettivo è entrare nei primi quattro e dobbiamo continuare a vincere le partite. Reijnders ha detto che crede al primo posto? I miei giocatori fanno bene a crederci. Io credo nelle loro potenzialità, ma credo che il nostro prossimo obiettivo è la Salernitana”, conclude Pioli. LEGGI TUTTO

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    Pioli studia come tenersi il Milan: la svolta Europa e il metodo Inzaghi

    Guardare nel giardino altrui è sempre un po’ antipatico, ma Stefano Pioli sembra davvero rivivere in fotocopia quanto ha provato sulla propria pelle Simone Inzaghi nell’ultima stagione. Soltanto la conquista di una posizione in Champions e il grande cammino fino alla finale di Istanbul hanno permesso all’allenatore non solo di salvare il posto di lavoro all’Inter, ma addirittura di meritarsi il rinnovo.
    Pioli, Cardinale da convincere
    Ecco, Pioli, dopo l’uscita dalla Champions (una botta economica da oltre cento milioni, considerato che è pure sfumata la possibilità di conquistare il pass per il nuovo Mondiale per club voluto dalla Fifa) ha un piede fuori da Milanello ma – proprio come il collega nell’ultima stagione – grazie a un grande cammino in Europa League (competizione mai vita dai rossoneri) e, ça va sans dire, arrivando tra le prime quattro in campionato, potrebbe rimettere le cose a posto e convincere Gerry Cardinale a puntare ancora su di lui. In tal senso il rapporto con Zlatan Ibrahimovic è senza dubbio un jolly da sfruttare. LEGGI TUTTO

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    Pioli, Milan-Frosinone capolinea? Quote esonero in picchiata. E Soulé…

    Pioli esonerato? Quota crollata
    Puntando oggi sull’esonero di Pioli durante le festività natalizie (alcuni bookie fissano la deadline al 25 dicembre, altri al 7 gennaio) si potrebbe moltiplicare la puntata mediamente per 3.50. Una quota in picchiata rispetto a poco più di un mese fa, quando l’esonero/dimissioni di Pioli era dato a 15.
    Dunque, il Frosinone di Soulè sarà arbitro di questa delicata partita che sta giocando il tecnico rossonero? Diamo uno sguardo alle quote di Milan-Frosinone, match in programma sabato 2 dicembre alle 20.45. LEGGI TUTTO