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    Milan, Pioli deluso: “C'è rimpianto, volevamo restare in Europa”

    MILANO – Stefano Pioli non riesce a nascondere la delusione per l’eliminazione dall’Europa del suo Milan, quarto nel girone di Champions League dopo il ko di stasera con il Liverpool a San Siro: “Ci dispiace tanto uscire dall’Europa – le parole di Pioli a Mediaset – sapevamo delle difficoltà della gara di questa sera. Serviva più ritmo e qualità, peccato non esserci riusciti. Non abbiamo mosso la palla velocemente, i movimenti non sono stati giusti. Il ritmo si dà muovendo il pallone velocemente e stasera non ci siamo riusciti”. Poi, a Sky, aggiunge: “Dobbiamo portare a casa la consapevolezza che il livello in Europa è molto alto. Sapevo la difficoltà del girone e della gara di stasera, purtroppo non abbiamo dato un grande ritmo alla gara e dal punto di vista tecnico non è stata la nostra migliore partita”.Guarda la galleryMilan-Liverpool, scintille tra Pioli e Klopp per uno scontro in campo
    I rimpianti di Pioli
    Sul cammino nel girone B dice: “Qualche rimpianto c’è, contro Atletico e Porto in casa avremmo meritato di più. Ma nel nostro percorso ci sta di trovare queste difficoltà. Saranno utili alla nostra crescita. Faremo tesoro di questo. C’è delusione perchè volevamo rimanere in Europa”. Pioli non ha digerito le due reti subite con il Liverpool: “Non avremmo dovuto subire due gol così; oltre alle qualità dell’avversario, ci sono errori nostri. Dovevamo fare una prestazione migliore dal punto di vista tecnico e qualitativo contro una squadra che giocava con alcuni ricambi, ma che erano di grande qualità. Dovevamo prenderci più rischi e giocare una partita migliore dal punto di vista del tecnico”. Il tecnico del Milan non cerca giustificazioni per le tante assenze: “Le stagioni sono così, capitano questi momenti. Abbiamo fatto bene il primo tempo, poi dopo il secondo gol ci siamo disuniti. Poi per generosità ci abbiamo provato fino alla fine”. Pioli non trova conforto quando gli fanno notare che l’Inter, l’anno scorso, è stata eliminata dalle coppe e poi ha vinto lo scudetto: “Noi volevamo andare avanti in Europa. Questa delusione dobbiamo trasformarla in grande voglia e desiderio in campionato”.
    Guarda la galleryMilan battuto dal Liverpool: Ibrahimovic e compagni fuori dalle coppe LEGGI TUTTO

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    Genoa-Milan, pochi “Goal” all'intervallo

    Il Milan dopo esser rimasto imbattuto nelle prime dodici gare di campionato ha alzato bandiera bianca nelle ultime due. I rosssoneri hanno prima perso 3-4 a Firenze contro la Fiorentina e poi 1-3 a San Siro contro il Sassuolo. Adesso, nel turno infrasettimanale, il calendario propone alla formazione di Pioli un quasi testacoda con il Genoa (terz’ultimo) che avrà in panchina (per la sua terza volta) il grande ex rossonero Shevchenko chiamato nel disperato tentativo di tirar fuori la squadra rossoblù dalle sabbie mobili del fondo classifica.
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    Entrambe le porte violate a fine gara ma prima…
    Con nove “Goal” fatti registrare in quattordici partite il Genoa è una delle formazioni con più esiti del genere all’attivo ma, se si guarda alla prima frazione di gioco, tutto è diametralmente opposto. Infatti soltanto in occasione dell’1-2 fatto registrare al 45’ nel match casalingo contro il Sassuolo l’undici rossoblù ha potuto festeggiare il “Goal primo tempo” poiché in tutte le altre prime tredici frazioni di gioco soltanto una delle due squadre in campo è riuscita a realizzare almeno una rete (in sette di queste, addirittura, si è andati al riposo sullo 0-0). Anche il Milan in fatto di esiti “Goal” non scherza visto che ne ha collezionati ben dieci, uno in più rispetto agli odierni avversari. Anche per i rossoneri vale però quanto detto prima per il Genoa: tanti esiti “Goal” al novantesimo sì, ma pochissimi alla fine del primo tempo. Se si scorrono velocemente le giornate si scopre che soltanto tre volte, a metà gara, il Milan ha collezionato il “Goal primo tempo”: alla seconda contro il Cagliari (4-1 al 45’ e 4-1 al 90’) e poi, molto più di recente, alla dodicesima nel derby con l’Inter (1-1 al 45’ e 1-1 al 90’) e alla quattordicesima, in casa, contro il Sassuolo (1-2 al 45’ e 1-3 al 90’). LEGGI TUTTO

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    Serie A, il Milan può vincere contro il Sassuolo

    Il Milan la scorsa settimana ha perso sul campo della Fiorentina, un 4-3 pirotecnico che ha sancito il primo ko in campionato dei rossoneri. Il “Diavolo” ora per rialzare subito la testa cercherà di ottenere i tre punti in casa contro il Sassuolo.
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    Il “Diavolo” parte favorito
    La squadra allenata da Pioli nelle prime 6 gare disputate di fronte ai propri tifosi ha fatto registrare la bellezza di 5 vittorie (con Cagliari, Lazio, Venezia, Verona e Torino) e un pareggio (nel derby contro l’Inter). I rossoneri in queste 6 sfide sono andati a segno in 13 occasioni, 4 invece i gol subiti. Il Sassuolo in trasferta è una squadra del tutto imprevedibile. Per la compagine neroverde ci sono da segnalare i successi ottenuti sui campi di Verona (3-2) e Juventus (2-1) ma anche le sconfitte contro Roma (2-1), Atalanta (2-1) e Udinese (3-2). Berardi e compagni lontano dai lidi amici hanno pareggiato solamente all’8ª giornata contro il Genoa (2-2). Osservando con attenzione tutti i risultati fatti registrare dal Sassuolo fuori casa si nota subito una cosa: l’undici di Dionisi ha sempre regalato l’Over 2,5 al novantesimo (11 reti all’attivo e 12 al passivo). Facendo un rapido calcolo il Milan al Meazza viaggia a una media di 2,16 gol segnati a partita mentre il Sassuolo in trasferta ne subisce di media due. Detto ciò è lecito aspettarsi almeno due reti da parte di Ibrahimovic & Co. Ok l’Over 1,5 Casa al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Pioli difende il Milan: “Non dimentichiamo cosa abbiamo fatto”

    FIRENZE – “Gli episodi sono stati sfavorevoli e questo significa che noi abbiamo messo meno determinazione, attenzione e qualità del solito”. Il tecnico del Milan Stefano Pioli analizza ai microfoni di Dazn il match perso 4-3 all’Artemio Franchi contro la Fiorentina: “Penso che nel primo tempo la squadra abbia fatto tutto quello che doveva fare, tutto quello che avevamo preparato: abbiamo giocato, abbiamo creato tanto e non essere riusciti a segnare nel primo tempo è il nostro rammarico. Ci è mancato forse l’ultimo passaggio, forse la conclusione, ma abbiamo giocato da squadra e abbiamo messo sotto la Fiorentina. Noi eravamo nella loro metà campo e loro hanno fatto due gol con due tiri in porta. Questo significa che dopo devi rincorrere: noi l’abbiamo fatto con carattere sicuramente, con decisione, e forse con poca lucidità. Il quarto gol ci ha creato ancora più difficoltà, del resto subendo quattro gol è difficile portare a casa un risultato positivo, ma non è stata la classica partita che perdi perché non era la tua giornata. Noi abbiamo giocato, abbiamo lottato, sono assolutamente convinto che reagiremo bene, che questa sconfitta ci faccia male, perché dobbiamo sentire il dolore per non riprovarlo in futuro, e abbiamo le qualità per farlo. Siamo una squadra forte, competitiva in questo campionato e che può stare al vertice fino alla fine. Leao? Sta bene, ha solo crampi. È un calciatore che si spreme, accelera continuamente, ci sta che nel finale di partita sia stanco. Recupererà in un paio di giorni”.
    Pioli: “Non dimentichiamo cosa ha fatto il Milan fino ad oggi”
    “Quale dei quattro gol mi ha fatto più male? Tutti e quattro. Anche il primo… Hanno segnato la prima volta che sono entrati in area, e idem il secondo. Sono stati tutti difficili da digerire, ma chiaramente quello che ha chiuso la partita è stato il quarto, anche se grazie al grande carattere e alla voglia di restare imbattuti abbiamo continuato ad attaccare. Purtroppo non ci siamo riusciti, ma dobbiamo essere molto lucidi nel giudicare la nostra prestazione. Se abbiamo commesso errori, dobbiamo correggerli immediatamente, perché le partite, come oggi, si possono perdere per degli episodi e va assolutamente evitato in futuro. Siamo la squadra che ha preso più gol nei primi quindici minuti (5)? Quando i numeri si ripetono non è mai un caso. Dobbiamo assolutamente migliorare e credo che dobbiamo stare molto attenti nelle valutazioni: giuste le critiche per aver perso una partita, ma non dimentichiamoci tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Anche stasera la prestazione è stata quella di una squadra forte, che prova ad essere offensiva, che si prende rischi e che crea tanto, perchè oggi sono state nove le occasioni da gol… Sono tante. Abbiamo tirato in porta quasi 20 volte… Ripeto, abbiamo commesso degli errori che abbiamo pagato a tanto caro prezzo. Quando l’avversario fa 5 tiri in porta e segna 4 gol significa che ci volevano più attenzione e determinazione e probabilmente non era una serata fortunata”.
    Pioli: “La carica di Ibrahimovic c’è sempre”
    “Ibrahimovic? La sua carica c’è sempre. Ma l’importante è che ci sia stata la prestazione della squadra, dobbiamo essere bravi ad eliminare gli errori e correggere i difetti. Abbiamo subito un gol su un calcio d’angolo discutibile, non siamo entrati in campo molli e lenti. La Fiorentina, tra l’altro, è una squadra che aggredisce gli avversari e con noi o non ci è riuscita o non ha voluto farlo, quindi la partita l’abbiamo cominciata bene. Ripeto: gli episodi oggi ci sono stati sfavorevoli e la colpa è nostra. Dobbiamo tornare a far sì che gli episodi decisivi delle gare tornino dalla nostra parte”.
    Guarda la galleryFiorentina, che poker al Milan: Vlahovic protagonista con due gol LEGGI TUTTO

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    Tomori salta Fiorentina-Milan: infortunio all'anca

    Si allunga la lista degli indisponibili in casa Milan. Per la sfida in programma stasera alle 20.45 contro la Fiorentina, Pioli dovrà fare a meno anche di Fikayo Tomori. Il difensore ex Chelsea ha rimediato un problema all’anca e dunque non risulta tra i convocati per il match contro i gigliati. Un altro guaio per il tecnico rossonero, che doveva già fare i conti con le assenze di Calabria, Castillejo, Maignan, Plizzari e Rebic, infortunatosi ieri ai flessori. È dunque un Milan in emergenza quello che stasera affronterà la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Il Diavolo vuole mantenere la vetta della classifica ma dovrà fare a meno di uomini importanti. Ecco dunque la lista dei convocati di Pioli per Fiorentina-Milan.
    Milan, out anche Tomori: i convocati di Pioli per la Fiorentina
    Portieri: Desplanches, Mirante, Tatarusanu.
    Difensori: Ballo-Touré, Florenzi, Gabbia, Hernández, Kalulu, Kjaer, Romagnoli.
    Centrocampisti: Bakayoko, Bennacer, Díaz, Kessie, Krunic, Messias, Saelemaekers, Tonali.
    Attaccanti: Giroud, Ibrahimovic, Leão, Pellegri. LEGGI TUTTO

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    Milan, Pioli: “La Fiorentina mi ricorda Astori. Rebic ko, non gioca”

    MILANO – Il Milan primo in classifica (con il Napoli) riprende la sua corsa da Firenze, dove domani affronta una Fiorentina alle prese con tante assenze: “Diffido delle squadre che sembrano in difficoltà – dice il tecnico rossonero Stefano Pioli nella conferenza stampa della vigilia – è successo anche a noi e abbiamo trovato più energie e più determinazione. La Fiorentina ha una forte identità, chi gioca sa sempre cosa fare: domani ci sarà un avversario molto difficile”. interpellato su Dusan Vlahovic, Pioli non nasconde la sua stima nei confronti dell’attaccante della Fiorentina: “E’ cresciuto tantissimo, l’ho allenato e faceva già vedere di essere bravo. E’ un attaccante molto forte”. Anche il Milan è alle prese con qualche assenza: “La squadra sta bene. Sono dispiaciuto per Calabria, che mancherà per qualche partita. Rebic stava molto bene: nella partitella di oggi, dopo un colpo di tacco, ha sentito una fitta e non sarà della gara domani. I nazionali, a parte Calabria, sono tornati bene. Chi va in nazionale è un professionista forte, maturo; già ieri, al primo allenamento insieme, ho visto molta attenzione e partecipazione, capacità di ributtarsi dentro la nostra situazione. Mi sento di poter dire che ci siamo preparati bene. Leao? Ha giocato poco col Portogallo, ha ricaricato le pile. L’ho visto molto bene sia ieri che oggi, è pronto per fare il suo contributo”.
    Pioli: “Gara speciale con la Fiorentina”
    Per Pioli, ex calciatore e allenatore della Fiorentina, tornare a Firenze è sempre speciale: “Ero un allenatore più giovane, con meno esperienza, che ha approfittato di ogni situazione per crescere. Non sarà mai una partita normale per me, sia per il ricordo della città che per quello di Astori. Quando torno a Firenze è sempre più vicino”. Sulla concentrazione dei suoi ragazzi non ha dubbi: “I miei giocatori sanno cosa andremo ad affrontare. È un momento importante del campionato. Ci sono delle partite che pesano, la partita di domani pesa tanto: ci siamo preparati bene, siamo motivati, concentrati e determinati. Il nostro obiettivo è cercare di comandare le partite. Dovremo essere molto lucidi nella gestione della palla, veloci nello smarcamento e molto efficaci nelle situazioni che si verranno a creare”.
    Pioli e il dilemma Giroud-Ibrahimovic
    Pioli poi si sofferma su altri singoli: “Kessié l’ho visto bene. Nel derby la sua prestazione è stata giudicata solo per l’episodio del rigore, in cui poteva certamente fare meglio, ma poi ha fatto bene. E’ tornato bene, a centrocampo stanno tutti bene. Poi deciderò chi far giocare”. L’allenatore del Milan poi prova a spiegare con quale criterio sceglie la punta, tra Giroud e Ibrahimovic: “La prima valutazione è la condizione, gioca chi sta meglio. Poi ovviamente scelgo in base anche agli avversari, cosa che faccio per ogni ruolo. Fino a ieri avevo due giocatori per ruolo, potevo chiudere gli occhi e scegliere, poi però si è fermato Rebic. In difesa ora Kalulu e Florenzi si giocano il posto”. Dell’ex romanista aggiunge: “Non l’ho schierato terzino perché Calabria e Kalulu stavano facendo molto bene, mentre davanti serviva uno per Saelemakers. Florenzi è un giocatore molto intelligente, sta crescendo molto, ma credo che ancora il suo minutaggio non sia ancora così completo”. LEGGI TUTTO

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    Milan, Pioli tiene il punto: “Bicchiere mezzo pieno”

    MILANO – “Il bicchiere è sicuramente mezzo pieno”. Questo il giudizio ‘a caldo’ di Stefano Pioli dopo l’1-1 in un derby che ha visto l’Inter rammaricarsi per un rigore sbagliato da Lautaro e il suo Milan, ancora capolista a braccetto con il Napoli, imprecare nel finale per il palo colpito da Saelemaekers. “La partita è stata complicata – ha detto il tecnico rossonero dopo il match di San Siro – ma i miei giocatori sono stati generosi. Abbiamo sofferto un po’ troppo nei primi venti minuti della ripresa, ma abbiamo dimostrato di essere forti anche noi contro una squadra molto forte”.
    Milan-Inter 1-1: statistiche e tabellino
    “Mantenuto le nostre idee”
    Un Diavolo diverso rispetto a quello che si era visto nella passata stagione: “Rispetto al derby dell’anno scorso, ora giochiamo le partite con più convinzione e qualità – ha spiegato Pioli -. Qualche difficoltà contro le avversarie forti ci sta, ma siamo stati ancorati al nostro coraggio. La reazione c’è stata, siamo andati sotto quando stavamo provando a gestire noi il match. Abbiamo mantenuto le nostre idee. Forse potevamo cercare di più Ibra e non sempre ci siamo riusciti. Poi però abbiamo combattuto pallone su pallone, soffrendo ma creando ancora qualcosa. In difesa abbiamo accettato tante volte il ‘due contro due’ contro grandi avversari. Abbiamo dimostrato grande volontà di portare a casa un risultato positivo”.
    Guarda la galleryMilan-Inter 1-1: pari e rimpianti per Pioli e Inzaghi
    “Ai nazionali chiedo di tornare sani”
    Infine, una considerazione sulla profondità della rosa. “C’è una grande varietà di soluzioni anche dalla panchina, il club mi ha messo a disposizione un potenziale importante. Il recupero di Rebic è importantissimo perché riesce a strappare, aggredire e saltare l’uomo. Leao ha giocato sempre e si vede che è un po’ meno brillante del solito. Oggi sono entrati giocatori forti dalla panchina e ho la fortuna di allenare tanti. Ora un paio di giorni più rilassati prima della sosta, poi si riprende senza pausa fino a Natale. Ai miei giocatori – ha concluso Pioli – chiedo di lavorare bene in nazionale e di tornare sani”.
    Serie A, la classifica
    Serie A, risultati e calendario LEGGI TUTTO

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    Milan, Pioli: “Vittoria che vale tanto. L'Inter resta la favorita”

    ROMA – “Il rigore? Giudicatelo voi. Io preferisco parlare della partita e verificare le cose positive e gli aspetti da migliorare”. Stefano Pioli preferisce non rispondere a Mourinho, che si era lamentato della direzione arbitrale di Maresca e analizza la decima vittoria, su undici gare di campionato, del Milan. “Abbiamo giocato con personalità e con le nostre idee contro un avversario di qualità, che non aveva mai perso in questo stadio e che aveva fermato il Napoli”. Il tecnico dei rossoneri è soddisfatto dell’atteggiamento della sua squadra. “In parità numerica abbiamo giocato una grande gara. Viviamo un momento felice che dobbiamo continuare a cavalcare, perchè sappiamo benissimo che nel calcio le cose possono cambiare e un momento positivo può diventare negativo in breve tempo. Dobbiamo rimanere sul pezzo come abbiamo fatto stasera”.
    Pioli: “L’Inter resta la favorita”
    Pioli si gode il rientro in squadra di Zlatan Ibrahimovic, protagonista della vittoria. “Le motivazioni le trova sempre al massimo. E’ un grande campione. Lui è sempre carico. I fischi? I campioni si nutrono anche di queste motivazioni. Io, che non ero un campione, quando giocavo fuori casa e venivo fischiato mi esaltavo. Stasera l’ho visto più sciolto e più attivo. Ma sta crescendo anche Giroud”. Nel prossimo turno i rossoneri affronteranno il derby, contro i nerazzurri di Simone Inzaghi. “L’Inter per me rimane la squadra più forte e la favorita per lo scudetto. Anche il Napoli è fortissimo. La stagione è lunghissima e anche la Juve, con 84 punti a disposizione, non è fuori dai giochi”.
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