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    B al via con Brescia-Palermo: guida alla 1ª giornata

    Brescia-Palermo, ore 20.30Al Rigamonti la gara d’apertura promette bene: confronto fra le Rondinelle di Maran che in Coppa Italia hanno tritato il Venezia, squadra di categoria superiore, e il Palermo di Dionisi che è considerata dagli scommettitori la prima favorita per la A (ma non dovrebbe esserlo la Samp?) e che in Coppa si sono qualificate per il secondo turno andando a vincere a Parma. Pronostico incertio perché la Leonessa potrebbe anche stupire, tuttavia il Palermo by Man City è favorito ma se dovesse partire col piede sbagliato, apriti cielo.
    Bari-Juve Stabia, domani ore 20.30Al San Nicola, il Bari di Longo ha l’occasione d’oro per mettersi alle spalle la disgraziata scorsa stagione. Squadra rifondata totalmente, tutta da scoprire. In Coppa Italia, i pugliesi sono usciti a testa alta, a Cremona e soltanto ai rigori, contro una delle favorite per la promozione diretta: i playoff insomma, sono alla portata ma senza dimenticarsi che la squadra proviene da una salvezza ai playout, il punto di partenza è questo, insomma. La Juve Stabia di Guido Pagliuca parte per mantenere la categoria, cosa che non le era riuscita nell’ultima partecipazione dalla B, quattro anni fa. Stavolta ci si prova cercando maggior copertura ed equilibrio di gioco e da neopromossa capace di stupire nello scorso campionato, nel bollente girone C della Serie C
    Pisa-Spezia, domani ore 20.30Di fatto è un derby, fra le due squadre esiste una rivalità storica, nonostante siano di due regioni diverse. Confronto fra Filippo Inzaghi e Luca D’Angelo due dei più scafati nocchieri della B. Lo Spezia in Coppa Italia è uscito con rimpianti a Salerno: era sopra 3-1, ha subito il 3-3 nel finale ed è uscito ai rigori. Il Pisa ha spazzato via il Frosinone: vuoi vedere che Inzaghi è capace di ripetere la stagione con la Reggina, due annate fa, che poteva finire in gloria, senza i problemi societari che portarono all’esclusione del club dal professionismo? I liguri invece, nonostante provengano da una stagione allucinante chiusa con una salvezza all’ultima giornata, hanno costruito buone basi: e se stupissero?
    Salenitana-Cittadella, domani, ore 20.30
    Campani che attendono si concretizzi il passaggio di proprietà: cin l’uscita di Iervolino e il subentro di nuovi capitali, si capirà dove potranno arrivare. Certo, c’è da mettersi alle spalle una stagione pessima, con la retroocessione ultra anticipata che va archiviata all più presto, soprattutto su questo il tecnico Martusciello dovrà lavorare. Il Cittadella, alla quarta stagione con Gorini, deve pensare solo a mantenere la categoria, in Coppa, il 2-1 maturato in casa del Sassuolo, lascia ben sperare: ci si può salvare.
    Sudtirol-Modena, domani ore 20.30Gli altoatesini di Valente e gli emiliani di Bisoli, magari non avranno grandi ambizioni, magari metteranno nel mirino soltanto una salvezza senza patemi, come massimo obiettivo. Però intanto in Coppa Italia hanno fatto entrambe un fgurone, uscendo solo ai rigori: i bolzanini a Monza, i gialloblù addirittura a Napoli. Insomma, le buone basi non mancano per dare l’assalto ai quartieri alti della B
    Catanzaro-Sassuolo, domenica ore 20.30I giallorossi calabresi rischiano di essere lontani parenti della squadra che nella passata stagione sfiorò la A e chiuse il campionato al 5° posto. L’allenatore Caserta dispone di una squadra che è stata e sarà (probabilmente) impoverita nell’organico, ma non è detto che sia un male, anche se bisognerà trovare un nuovo modo di stare in campo: questo ha detto il 4-1 incassato a Empoli nel 1° turno di Coppa Italia. Il Sassuolo di Grosso, è squadra di categoria superiore ma in Coppa, ha sudato non poco per piegare 2-1 il Cittadella. Due incognite, per quella che resta comunque una delle favorite per la A: le macerie da spalare della scorsa pesante stagione e la voglia che avranno le star della squadra di misurarsi con la categoria.
    Cesena-Carrarese domenica ore 20.30I romagnoli di Mignani saranno una delle mine vaganti del campionato? Beh, l’esordio di Coppa ha detto di sì, vista la chiara vittoria di Verona, dove il cavalluccio ha mostrato tutte le sue potenzialità, figurarsi in casa, davanti al proprio pubblico, sempre fra i più belli e presenti. La Carrarese torna in B dopo 76 anni, guidata da un tecnico sottovalutato come Calabro. In Coppa, dopo aver fatto fuori il Catania abbastanza agevolmente ai preliminari, sono stati eliminati dignitosamente dal Cagliari. Però gli apuani hanno valori che non t’aspetti, lottano a denti stretti, prima di cedere un centimetro devi sputare sangue. Insomma, per il cavalluccio non è detto che sia una passeggiata.
    Cosenza-Cremonese, ore 20.30Il Cosenza di Alvini sulla strada della Cremonese di Stroppa che solo sulla carta ha un impegno agevole. I rossoblù calabresi non devono farsi condizionare dal possibile -2 in classifica, da una squadra che dovrebbe essere inferiore a quella della scorsa stagione: mancherà – non poco – Tutino, hanno un tecnico che dalla lotta agonistica, può dare l’organizzazione di gioco giusta, anche se in Coppa, il Cosenza ha perso come da pronostico dal Toro. La Cremonese, fra le favorite per la A, potrebbe confermarsi come una delle squadre più solide delle categoria: serve però uno scatto in più che Stroppa è chiamato a dare dopo la finale playoff della scorsa stagione, è pur sempre un allenatore da promozioni (ne ha messe due in saccoccia, a Monza e Crotone)
    Frosinone-Sampdoria, domani, ore 20.30Troppo brutto per essere vero il Frosinone visto in Coppa Italia in casa contro il Pisa: essere spazzati via 0-3 da una squadra teoricamente non superiore deve far riflettere e sicuramente Vivarini saprà trovare adeguate contromisure, anche se la rosa è ancora in divenire e la cessione di Brescianini permetterà di completarla al meglio. La SamPirlo deve innanzitutto crederci: quando schieri Coda-Tutino e hai dunque la coppia d’attacco più forte della B, dev’esserci la consapevolezza di essere i più forti. Però senza la spocchia dei più potenti ma con l’umiltà dei veri grandi. Se no, la A resta una chimera. A patto che Pirlo trovi subito la quadra giusta, un anno fa ha faticato assai a trovare l’assetto ideale. Poi, rispetto alla scorsa stagione, chiusa comunque ai playoff, la squadra dovrebbe avere quei ricambi che un anno fa mancavano, e ciò non è poco.
    Reggiana-Mantova, domani ore 20.30Quasi un derby, solo 84 km separano Reggio Emilia e Mantova, per una sfida che si annuncia fra le più incerte del turno. La Reggiana di Viali ha perso di misura al Tempio del Ferraris di Genova, al cospetto di un Genoa che ha rapporti di mercato molto intensi con la Regia. Il Mantova di Possanzini invece, nonostante sia una neopromossa, ha tante carte da giocarsi, più di quante si pensi. Per entrambe l’obiettivo è il mantenimento della categoria. Ma fare qualcosa di più, andare oltre – soprattutto per il Mantova – può essere un’utopia concreta. LEGGI TUTTO

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    Samp: c’è aria iderby

    TORINO – Si sogna, in casa Samp. La stagione sembra nascere sotto i migliori auspici. Al punto che ad inizio autunno potrebbe anche offrire una giornata magica, con il derby in Coppa Italia e si sa come la stracittadina genovese sia la più bella d’Italia perché dura tutto l’anno, per il “menaggio” che c’è fra le due tifoserie, cioé il canzonarsi ogni giorno fra genoani e blucerchiati. Certo, prima però, bisognerà fare una gran partita domenica sera, fischio d’inizio ore 20.45, quando nel primo turno di Coppa Italia, la SamPirlo riceverà il Como, la squadra con la proprietà più ricca d’Italia, guidata dai fratelli indonesiani Hartono. Il club lariano però, lavora per mettere a norma il Sinigaglia e dunque è costretta a giocare la prima gara ufficiale della stagione in trasferta, al Tempio di Marassi, dove lo scorso 27 aprile, in campionato finì 1-1 (vantaggio blucerchiato con Borini al 66’, pari di Cutrone all’86’). Ma bisognerà anche vedere che cosa farà domani lo stesso Genoa che sempre al Ferraris domani alle 20.45 riceverà la Reggiana (squadra quasi “satellite” del Grifone). Ma intanto, il cantiere Sampdoria, promette bene e i blucerchiati sono considerati la squadra da battere assieme a Cremonese, Sassuolo e Palermo. Anche perché l’esposto di Brescia e Pisa che metteva in discussione come stava operando sul mercato la Sampdoria, di fatto finora ha soltanto rallentato l’operato di Pietro Accardi, responsabile dell’area tecnica, giunto alla Samp dopo 8 anni di lavoro per l’Empoli: si gioca molto a livello di carriera personale, i primi risultati delle amichevoli, per quanto vadano presi con le pinze, dicono che i blucerchiati potrebbero andare nella direzione giusta. E lo si è visto sabato scorso, guarda caso nell’amichevole proprio contro l’Empoli, in cui questa nuova Sampdoria, in crescita progressiva, è andata a vincere in maniera indiscutibile, contro un club di A dunque, che per ora non se la passa per niente bene con D’Aversa in panchina, ma pur sempre di categoria superiore. Certo, mai dimenticarsi quanto sa essere menzognero il calcio estivo di prima che si faccia sul serio. Per dire, un anno fa, lo Spezia, appena retrocesso dalla A, furoreggiava, mettendo sotto qualsiasi squadra di categoria superiore. Poi però, il club ligure viveva una stagione allucinante chiusa con una salvezza assai sofferta. Tuttavia, si ha la sensazione che Accardi stia dando a Pirlo una squadra che ha tutte le carte in regola per primeggiare, composta da un giusto mix fra giocatori esperti e giovani promesse in rampa di lancio. Nella scorsa stagione, non c’erano modi e tempi per impostare un lavoro simile: c’era solo da raddrizzare la baracca dopo essere arrivati a un passo dalla ripartenza dai dilettanti e dunque, vista con gli occhi di oggi, tutto sommato quell’8° posto finale va visto in maniera diversa, va rivalutato, senza però mai dimenticare la maniera vergognosa con cui la squadra uscì dai playoff, subito, a Palermo. Inoltre ci sono altri segnali positivi e confortanti. L’Empoli è stato battuto con le reti di Massimo Coda (in prestito dal Genoa, 36 anni a novembre ma reduce da una stagione, a Cremona, molto più positiva di quella che visse in rossoblù nell’anno della promozione in A), ma ancora più importante è stata la rete di Leonardo Benedetti, spezzino 24enne formatosi tra il vivaio aquilotto e quello blucerchiato, nella scorsa stagione fermato da diversi problemi fisici ma che nella stagione precedente, era stata la rivelazione di quel Bari che con il genovese e blucerchiato Mignani in panchina chiuse al 3° posto e sfiorò la A. E attenzione, non s’è ancora visto il vero Gennaro Tutino, il vice capo cannoniere della scorsa stagione di Serie B (20 gol), ad Empoli subentrato solo nel finale perché da pochissimo nei ranghi ma comunque autore dell’assist del 2-0. Sì, con Coda può costituire una grande coppia perché entrambi non solo vedono benissimo la porta ma sanno giocare per l’altro. LEGGI TUTTO

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    La Sampdoria che verrà

    TORINO – Risolta la querelle con Ferrero, che permette a Manfredi di comandare la società a tutti gli effetti, la Sampdoria come affronterà la prossima stagione? Nel campionato appena concluso, chiuso al 7° posto, la SamPirlo alla fine ha raccolto quel che poteva raccogliere. Tutte le squadre che le sono finite davanti, le erano superiori, dunque non è proprio il caso di avere troppi rimpianti. Certo, con un pizzico di fortuna in più, cioé con meno infortuni e senza qualche gara toppata, i blucerchiati potevano ambire – al massimo – a un miglior piazzamento playoff, che avrebbe permesso di coltivare ambizioni maggiori agli spareggi promozione poi vinti dal Venezia, la terza squadra salita in A dopo Parma e Como. Invece la Samp ai playoff è partita dal turno preliminare da giocarsi in trasferta, cioé le condizioni peggiori per provare a dare l’assalto alla A. I maggiori rimpianti però, possono esserci per come è stata affrontata l’unica partita disputata ai playoff, la SamPirlo vista a Palermo è stata davvero poca cosa, nel 2-0 dei rosanero con le due reti del difensore Diakité, s’è visto proprio poco da parte blucerchiata, non si sono onorati i playoff, va detto, l’atteggiamento con cui i blucerchiati sono scesi in campo al Barbera non può essere accettabile per una squadra dal blasone importante che sì, ha avuto le sue vicissitudini, ma ci sarebbe anche una maglia che va onorata diversamente. Tutte cose da appuntarsi per la seconda stagione consecutiva in Serie B dei blucerchiati che s’imposta in questi giorni. Pirlo, nonostante qualche corteggiamento dalla A – il Monza di Galliani in particolare – probabilmente guidarà ancora i blucerchiati, è già legato al club fino al 2025. Tuttavia, magari, arrivasse un’offerta interessante e concreta di categoria superiore, la prenderebbe in seria considerazione. Ma è anche vero che dopo questa stagione, senza infamia e senza lode, non è automatico essere ambiti da grandi club. Pirlo comunque ha fatto un lavoro discreto che merita di essere sviluppato. Diverse partite le ha perse per l’inesperienza dei giovani da svezzare, vedi soprattutto le clamorose papere che faceva Stankovic a inizio stagione, costate tre sconfitte sanguinose a Marassi. In seguito, il figlio di Dejan è diventato forse il miglior portiere del campionato. Da quel che emerge dalle prime mosse di mercato però, si ha la sensazione che la squadra sarà smembrata, o quasi: tanti giocatori sono in prestito e non sarà semplice riaverli (Stankovic ed Esposito su tutti), inoltre, per puntare alla A, serviranno più elementi di caratura superiore, quelli che in questa stagione non c’erano e qui entra in gioco il “tesoretto” di cui dispone la Samp: vendere il portiere Audero (che potrebbe andare al Como), riscattare dal Padova il difensore Leoni, forse il 2006 più interessante d’Italia, alla cifra prefissata di 1.5 milioni, per poi rivenderlo (e la Juve è stata la prima squadra a piombare su di lui), un duplice affare che dovrebbe fruttare una manciata di milioni, utili a fare un buon mercato, sperando di azzeccare nuovamente i prestiti, in questo senso il blasone della società aiuta ad ottenere i giovani più promettenti. Tesoretto che in buona parte potrebbe essere speso per acquistare dall’Ascoli la prima punta Mendes e la mezzala Caligara, come si mormora in queste ore, entrambi potrebbero essere un buon investimento (ma Mendes per infortunio ha saltato gli ultimi mesi di campionato, le sue condizioni fisiche vanno verificate). Ma non basta, bisogna ridurre un monte ingaggi insostenibile, fatto anche di stipendi enormi a elementi marginali, eredità della gestione Ferrero. Insomma, al momento ipotizzare che la Sampdoria nella prossima stagione possa puntare ai primi due posti, cioé alla promozione diretta, è un puro atto di fede. A meno che nel frattempo, non subentrino nel capitale societario i famosi soci illustri e danarosi in grado di dare una svolta economica alla Samp, di cui si parla ancor prima che subentrasse il duo Radrizzani-Manfredi, col secondo che gradualmente ha finito per soppiantare il primo. Con l’attuale guida di Manfredi invece, c’è da chiedersi, vista anche la pesante situazione debitoria che affligge la società, quante risorse ci siano per costruire una squadra da promozione diretta e considerati i “paletti” economici che limiteranno gli acquisti. Anche se, in attesa che si completi il quadro delle 20 squadre che affronteranno la prossima B (manca la vincente della finale playoff di C, se la giocano Carrarese e Vicenza), il prossimo campionato potrebbe anche non avere uno o due veri padroni ma tanto equilibrio, senza che ci siano squadre in grado di dominare il torneo, un campionato all’insegna dell’incertezza, come da consolidata tradizione della Serie B. LEGGI TUTTO

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    Pirlo su Eriksson, Sampdoria-Reggiana e playoff: “Nesta un fratello, ma…”

    Niente sabato di campionato per la Serie B, con il torneo cadetto che sarà di scena interamente di domenica e con tutte le gare in contemporanea, alle ore 15. Nel programma spicca senza dubbio la sfida tra Sampdoria e Reggiana: una partita tra due squadre che lottano per entrare nei playoff, ma rappresenterà una sfida speciale non soltanto per il risultato. Sarà una giornata di tuffi nel passato, sia per il popolo blucerchiato che per il tecnico dei doriani, Andrea Pirlo. LEGGI TUTTO

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    Samp e Pirlo all’esame derby

    Ascoli-Modena (ore 14) Marchigiani alla quinta uscita con Massimo Carrera in panchina, l’ex difensore della Juve finora ha raccolto 5 punti in 4 partite, l’Ascoli è terzultimo (cioé oggi retrocederebbe direttamente) ma ancora in corsa, essendo a -2 dai playout e a -3 dalla salvezza. Nel Modena fa il suo esordio in panchina Pierpaolo Bisoli che aveva iniziato la stagione al Sudtirol. L’allenatore di Porretta Terme eredita da Paolo Bianco una squadra che ha 4 punti di margine sui playout, i playoff distano 5 punti ma al momento l’unico pensiero che c’è a Modena è mettere in sicurezza la stagione, il successo manca dal 3-0 al Parma del 27 gennaio.
    Bari-Pisa (ore 14) Nei pugliesi debutta in panchina Federico Giampaolo, 54 anni, fratello minore del più noto Marco, promosso dalla Primavera dei galletti, quarto allenatore stagionale dopo Mignani, Marino e Iachini, esonerato dopo che la squadra è con lui precipitata in zona playout (oggi li disputerebbe con lo Spezia). Attenzione al Pisa di Aquilani: dopo un campionato di fatto anonimo, i nerazzurri, con la vittoria dell’ultimo turno all’Arena sulla Feralpisalò, si sono portati a un solo punto dalla zona playoff, cioé dalla Sampdoria ottava. C’è insomma la possibilità concreta di centrare l’obiettivo stagionale.
    Brescia-Ternana (ore 14) Domenica scorsa, per le rondinelle di Maran è arrivato il ko di Venezia (2-0) che però non pregiudica la corsa ai playoff, il Brescia resta la rivelazione stagionale e col suo 7° posto è un po’ “l’intrusa” dell’alta classifica, considerato che la squadra non è molto diversa da quella che la scorsa stagione retrocedette dopo i playout, salvo poi essere riammessa in B per l’esclusione dal professionismo della Reggina. Ma occhio alla Ternana di Breda: nell’ultimo turno è stata capace di vincere a Cremona e per la prima volta in stagione si trova in zona salvezza: riuscirà a restarci fino alla fine?
    Feralpisalò-Como (ore 14) I padroni di casa (si fa per dire, visto che devono giocare a Piacenza), penultimi, hanno una delle ultime occasioni per provare ad agganciare almeno i playout (distano 4 punti mentre la salvezza è a -5). Il Como invece, ha cambiato marcia: viene da 4 vittorie di fila e sembra avere tutti i mezzi per conservare fino alla fine il 2° posto, l’ultimo a garantire la promozione diretta, i lariani del tandem Roberts-Fabregas hanno 3 punti di margine sul Venezia terzo, vantaggio che però non può concedere pause.
    Catanzaro-Cremonese (ore 16.15) La partitona della giornata. I calabresi di Vivarini nelle ultime due trasferta d’Emilia hanno vinto a Parma (0-2) e Modena (1-3) ma ogni tanto cadono in casa e nell’ultima uscita al Ceravolo erano stati battuti in rimonta dal Como (1-2). Per il Catanzaro comunque, chiudere il campionato all’attuale 5° posto, sarebbe un grande risultato, si lascerebbero alle spalle squadre più attrezzate per poi giocarsi tutto ai playoff, dove i giallorossi di Vivarini potrebbero essere un’autentica mina vagante. La Cremonese di Stroppa non se la passa bene: si stava producendo in un ottimo girone di ritorno dove nessuno li metteva sotto, poi hanno perso 3 delle ultime 4 partite, preoccupante l’ultimo ko (1-2 allo Zini dalla Ternana), però la A diretta, cioé il 2° posto del Como, dista 5 punti, non è ancora il momento per abdicare da quell’obiettivo.
    Lecco-Venezia (ore 16.15) I blucelesti sono ultimissimi, vicini a salutare B e al ritorno in C dopo un anno, anche se con Andrea Malgrati in panchina stanno mostrando una certa vitalità e con lui sono ancora imbattuti: prima hanno pareggiato a La Spezia (1-1), poi hanno battuto al Rigamonti-Ceppi la Reggiana (1-0). Il Venezia di Vanoli, con la convincente vittoria di domenica scorsa sul Brescia (2-0), ha dimostrato di poter insidiare fino all’ultimo il 2° posto del Como. Sullo sfondo però, resta la delicata situazione societaria. Patron Niederauer cerca di vendere il 40% delle quote per trovare il cash necessario all’iscrizione nella prossima situazione, qualsiasi sia la categoria. Lo stesso Niederauer ha garantito che per fine mese, massimo inizio maggio, l’operazione sarà completata con l’ingresso del club di nuovi soci statunitensi (e non del fondo Cerberus, di cui si era parlato all’inizio)
    Spezia-Sampdoria (ore 16.15) Derby ligure molto delicato. Luca D’Angelo, con gli aquilotti, ha fatto un gran lavoro, risollevando una squadra che, pur avendo valori, aveva ereditato decotta da Max Alvini. Oggi lo Spezia disputerebbe i playout col Bari ma una vittoria nel derby darebbe la spinta gusta per provare a salvarsi direttamente. La SamPirlo invece, sembrava lanciatissima verso la conquista di un posto ai playoff e pareva avesse archiviato le difficoltà di una stagione tormentata. E invece sabato scorso è arrivato il ko interno col Sudtirol (0-1) che ha riportato a galla vecchi spettri. Ora i blucerchiati hanno un solo punto di margine sul Pisa nono e scenderanno in campo conoscendo il risultato della squadra di Aquilani, impegnata a Bari. Samp che nei tre precedenti al Picco – tutti in Serie A – ha sempre perso.
    Sudtirol-Cittadella (ore 16.15) Entrambe sono vicine alla salvezza aritmetica, ma chi vince potrebbe coltivare anche una speranzella playoff. Parola che Valente, tecnico degli altoatesini, manco vuol sentire, però la storica vittoria di sabato scorso a Marassi sulla Samp, potrebbe aver galvanizzato la piazza. Discorso simile per il Cittadella di Gorini (e Marchetti). Dopo due mesi di blackout, i granata hanno trovato un discreto passo che li mette al riparo dalla zona calda della classifica. Non va dimenticato che il Cittadella, fino alla 1ª giornata di ritorno, quando al Tombolato mise sotto il Palermo, era addirittura in lotta per la promozione diretta, dunque i mezzi per provare ad assaltare i playoff – dove il Citta degli anno d’oro era abbonato, 5 partecipazioni di fila dal 2017 al 2021 con due finali disputate – non mancherebbero. LEGGI TUTTO

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    Samp, Pirlo e la corsa playoff

    Cittadella-Ascoli (ore 14) I padroni di casa sembrano aver messo in sicurezza il campionato e dopo un periodo difficile sono in serie positiva da 4 gare in cui hanno raccolto 6 punti che hanno permesso al Cittadella di riportarsi a 2 punti dalla zona playoff, grazie soprattutto al bel successo nell’ultimo turno in casa della Reggiana. L’Ascoli invece, da tre gare sotto la guida dell’ex Juve Massimo Carrera, in cui ha raccolto 4 punti, resta comunque terzultimo ed è chiamato al cambio di passo, prima che sia troppo tardi.

    Como-Bari (ore 14) I lariani conducono la volata per il 2° posto (l’ultimo buono per andare direttamente in A) con due punti di vantaggio sulla Cremonese e tre sul Venezia. Il duo Roberts-Fabregas viene da tre vittorie di fila e da 4 successi nelle ultime cinque uscite. Il Bari invece, è di fatto in zona playout, con Iachini ha raccolto 8 punti in 9 gare, passo insufficiente per sperare di salvarsi. E oggi mancheranno due colonne come Sibilli e Di Cesare, squalificati. Se Iachini dovesse ancora cadere, gira il nome di Ventura per la sostituzione.

    Cremonese-Ternana (ore 14) I grigiorossi di Stroppa, con la vittoria di Bari nell’ultimo turno, hanno archiviato le due sconfitte con Feralpisalò e Sudtirol che avevano fatto perdere il 2° posto, ora bisogna confermarsi. La Ternana di Breda, che oggi disputerebbe i playout, cerca l’impresa per provare a raggiungere la salvezza, oggi distante 2 punti, sarà priva del portiere Iannarilli, punto di forza degli umbri.

    Pisa-Feralpisalò (ore 14) I toscani di Aquilani, nell’ultimo turno a Brescia, hanno per l’ennesima volta fallito l’occasione per agganciare la zona playoff. La Feralpisalò, nonostante il penultimo posto è ancora viva, ha fatto 4 punti nelle ultime 2 uscite, è a -2 dai playout e a -4 dalla salvezza.

    Sampdoria-Sudtirol (ore 14) I blucerchiati di Pirlo cercano di confermarsi in zona playoff (hanno due punti di vantaggio sul Cittadella nono), squadra comunque lanciatissima, in serie positiva da 5 gare in cui ha raccolto 13 punti, tifosi convocati in massa al Ferraris per continuare l’ascesa. Il Sudtirol di Valente, dopo l’ottimo punto conquistato nell’ultimo turno in casa con la capolista Parma, ormai “vede” la salvezza, mentre la zona playoff dista 5 punti.

    Cosenza-Palermo (ore 16.15) Calabresi alla quarta uscita con Viali in panchina che finora ha raccolto un solo punto, nell’ultimo turno, il pari a Piacenza con la Feralpisalò, un 2-2 con una rete spettacolare del leader Tutino che rientrava dopo il ko rimediato nel derby col Catanzaro. Palermo alla seconda partita con Mignani: il 2-2 del debutto, in casa con la Samp, ha dato discrete indicazioni, ora bisogna confermarsi per cercare di chiudere il campionato con miglior piazzamento possibile, in vista dei playoff.

    Lecco-Reggiana (ore 16.15) Padroni di casa alla seconda uscita con Malgrati, all’esordio 1-1 a La Spezia, anche se agganciare soltanto un posto ai playout è un’autentica mission impossible. La Reggiana di Nesta nell’ultimo turno ha mancato il decollo, sorpresa in casa dal Cittadella. Ma i granata fuori casa si esprimono meglio e nell’ultima trasferta sono stati capaci di vincere a Venezia, passando da 2-0 a 2-3.

    Parma-Spezia (ore 16.15) La capolista emiliana deve dimostrare di non essere in vacanza anticipata: dopo il ko di Pasquetta, in casa col Catanzaro, è arrivato il deludente 0-0 di Bolzano col Sudtirol. Meglio evitare altri passaggi a vuoto perché adesso il Como è a -5 (ma la Cremonese terza resta a -7). Lo Spezia invece, nell’ultimo turno raggiunto in casa dal Lecco sull’1-1, una settimana fa ha perso l’occasione di acciuffare per la prima volta la zona salvezza. LEGGI TUTTO

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    Samp: Pirlo svezza i giovani del futuro

    TORINO –  Comunque vada a finire la stagione della Sampdoria, il calcio deve essere grato ad Andrea Pirlo per i tanti giovani che con coraggio sta lanciando, non si è abituati, in Italia, alla linea verde. Dunque, c’è la possibilità che gli imberbi ragazzi che formano gran parte della rosa blucerchiata, presto siano i protagonisti del calcio di domani. In porta, il serbo Filip Stankovic, 22 anni, in prestito dall’Inter, aveva iniziato la stagione segnando in negativo almeno tre partite della Samp, costate altrettante sconfitte. Ma Pirlo, anche perché non aveva vere alternative, ha sempre creduto in lui e ora il figlio di Dejan è forse il miglior interprete della B. La difesa blucerchiata poi, è il reparto coi virgulti più interessanti, ragazzi di valore assoluto, in prospettiva. L’ultimo a trovare spazio, è Giovanni Leoni, classe 2006, giunto a gennaio in prestito dal Padova in C, sabato a Palermo ha segnato il suo primo gol da professionista. La Samp lo riscatterà per 1.5 milioni a fine stagione e poi potrebbe venderlo incassando una buona plusvalenza (c’è già la Juve su di lui), è il 17enne più utilizzato d’Europa. Ma attenzione anche a Daniele Ghilardi, 21 anni, 31 presenze e 2 gol in B con la Samp, in prestito dal Verona con obbligo di riscatto a determinate condizioni. Per non parlare dell’italo-uruguaiano Facundo Gonzalez, coetaneo di Ghilardi, in stagione 24 presenze, 2 gol e 1 assist, Campione del Mondo Under 20, in prestito dalla Juve. A inizio annata, Pirlo lo teneva in panchina. Il ragazzo si fece sentire attraverso il suo procuratore e da quando è diventato titolare lo scorso ottobre, nessuno lo ha più messo in discussione, con Leoni e Ghilardi forma uno dei terzetti difensivi più giovani d’Europa e qui sta il coraggio di Pirlo: avrebbe alternative più mature (Murru e Piccini), ma giocano prevalentemente i tre ragazzi. Per la mediana, due nomi da tenere d’occhio. Il regista spagnolo Gerard Yepes, 21 anni, 28 presenze e 3 assist, veste il blucerchiato dai tempi dell’Under 17, chi meglio di Pirlo può insegnargli il mestiere? La crescita che sta mostrando sotto la sua guida, ha dell’impressionante. Ma in mezzo, a gennaio è arrivato anche il gambiano Ebrima Darboe, 22 anni, in prestito dalla Roma, nella prima parte della stagione era al Lask, Serie A austriaca, finora in B, 10 gare, 2 gol (sublime quello di sabato al Palermo, tiro pazzesco dalla distanza) e 1 assist, con la sensazione che possa dare un gran contributo da qui a fine stagione. In avanti, due (o forse tre) nomi da segnarsi: l’attaccante Sebastiano Esposito, 21 anni, in prestito dall’Inter, in alcune gare ha dato l’impressione di essere vicino alla consacrazione attesa da tempo, non fosse per qualche problema fisico di troppo (18 presenze, 5 gol e 5 assist). Discorso analogo, anzi, con ancora più guai muscolari, per lo spagnolo Estanis Pedrola, 20 anni, prodotto doc del vivaio del Barcellona che ha mantenuto la possibilità di riacquisto entro il 2025. Sabato a Palermo è tornato in campo nel finale, era fermo da ottobre, visto solo per 10 apparizioni ma con 3 gol coi quali ha dimostrato di essere, potenzialmente, di un’altra categoria. Ma tanti tifosi blucerchiati guardano con trepidazione alla crescita di Samuel Ntanda, classe 2005, belga di origini congolesi, nel vivaio Samp dall’agosto 2022: mostra grandi mezzi atletici, Pirlo finora lo dosa con contagocce (8 apparizioni, sempre nel finale, per 58’ giocati) ma il ragazzo potrebbe fare davvero strada. Insomma, in tutto sono 8-9 giovani che fanno della Samp una della squadre più verdi che ci siano, non solo in B. E la giovane età, in caso di playoff, potrebbe voler dire avere in campo agli spareggi promozione elementi più freschi degli avversari. LEGGI TUTTO

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    Samp: Pirlo sfida un… blucerchiato

    Brescia-Pisa (ore 14) Rondinelle all’8° posto, l’ultimo buono per disputare i playoff e galvanizzati dalla vittoria di Cosenza a Pasquetta (1-2, doppietta del sempre più interessante Galazzi). Ma è carico anche il Pisa, dopo il rocambolesco 4-3 al Palermo, i toscani sono a -2 dal Brescia e hanno vinto tre delle ultime quattro partite.

    Feralpisalò-Cosenza (ore 14) Drammatico scontro salvezza. I gardesani, nel campo di casa di Piacenza, seppur penultimi, con una vittoria si porterebbero a un punto dai calabresi. Ci credono i ragazzi di Zaffaroni che a Pasquetta si sono imposti a Cremona e hanno sempre vinto nelle ultime tre trasferte. Il Cosenza ha perso le ultime due gare, quelle con William Viali in panchina che ha rilevato Fabio Caserta con l’obiettivo di dare la caccia ai playoff. Ma ora, dietro l’angolo ci sono i playout.

    Spezia-Lecco (ore 14) Occasione d’oro per i liguri che con tre punti potrebbero agguantare per la prima volta la zona salvezza, D’Angelo aveva preso la squadra sul fondo. Il Lecco, nonostante il pari col Cittadella dell’ultimo turno, ormai aspetta solo che il ritorno in C dopo un anno si faccia aritmetico. Al posto di Alfredo Aglietti, sulla panchina bluceleste debutta Andrea Malgrati, ex giocatore del Lecco e lecchese, uomo di fiducia della società, aveva già lavorato in tandem con Bonazzoli ed è stato nello staff di diversi allenatore del Lecco.

    Sudtirol-Parma (ore 14) Gli altoatesini di Valente, dopo il 2-0 incassato a Como a Pasquetta, vedono sfilare via la zona playoff (dista 4 punti) ma l’obiettivo ufficiale del club è la salvezza, dovrebbero mancare pochi punti. Il Parma, dopo lo 0-2 incassato a Pasquetta dal Catanzaro, cerca di riprendere la corsa verso la A diretta, considerato che comunque, la distanza sul 3° posto, resta rassicurante (7 punti sul Como).

    Ternana-Modena (ore 14) Gara chiave per gli umbri, a -2 dalla salvezza, non possono fallirla contro un Modena in grande difficoltà che non vince da 9 partite ma che mantiene 4 punti di margine sulla zona playout. Negli emiliani patron Rivetti ha confermato il tecnico Paolo Bianco. Oggi rischia il posto solo in caso di pesante rovescio.

    Catanzaro-Como (ore 16.15) Il match clou della giornata. I calabresi, galvanizzati dalla vittoria di Parma, cercano di garantirsi almeno il 5° posto. Battere i lariani terzi però, vorrebbe dire portarsi a tre lunghezze da loro e a quel punto potrebbe aprirsi ancora tutto un altro campionato. Como però che ha vinto 4 delle ultime 5 partite e dimostra di avere le carte in regola per essere promosso, anche direttamente.

    Palermo-Sampdoria (ore 16.15) La sfida più prestigiosa. Nel, Palermo, esonerato in settimana Eugenio Corini, tocca a Michele Mignani: genovese, esordisce proprio contro i blucerchiati con cui da giocatore collezionò una presenza nella Samp d’oro dello scudetto 1991 con Vialli e Mancini, all’epoca giocava nella Primavera.  I liguri, in caso di successo si porterebbero a -3 dal Palermo al 6° posto. Piazzamento che garantirebbe la partita in casa al Ferraris nel turno preliminare dei playoff.

    Reggiana-Cittadella (ore 16.15) Gli emiliani di Nesta, con la vittoria pazzesca di Venezia a Pasquetta (da 2-0 a 2-3), hanno dimostrato di poter concorrere per i playoff che distano due punti, peccato solo per l’infortunio all’interessante Girma. Il Cittadella viene da tre pari di fila ma nel girone di ritorno in tutto ha raccolto solo 6 punti. Un passo che potrebbe mettere qualche apprensione. Non fosse che fino a gennaio il Cittadela lottava per la A diretta e ora sui playout conserva comunque 5 punti di margine. LEGGI TUTTO