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    Pirlo: Bonucci? Ecco cosa penso. Dalla Juve alla Samp non è cambiato nulla

    TORINO – L’ex allenatore della Juve, Andrea Pirlo, oggi alla guida della Sampdoria in Serie B, ha parlato così ai microfoni di ‘Sky Sport’: “È la mia terza esperienza dopo la Juventus, qualcosa ho imparato. Cos’è cambiato rispetto alla Juve? Nulla. La Turchia è stata un’avventura importante, mi ha dato la possibilità di sperimentare tante cose e di crescere. Sto riproponendo questo alla Samp, cercando di fare un calcio propositivo come avevo provato a fare al primo anno alla Juve. La mentalità e la voglia non cambiano, solo gli interpreti sono diversi”.
    Pirlo sul “caso Bonucci”
    A proposito di interpreti, uno con il quale ha lavorato ai tempi bianconeri (sia da calciatore, sia da allenatore) è stato quel Leonardo Bonucci che adesso non fa più parte del progetto tecnico di Allegri: “Mi è dispiaciuto perché sono stato un suo compagno e anche allenatore, so quanto ci tiene a giocare in bianconero. Sono sorpreso da tale decisione, ma penso che tra le parti ci fosse già stato qualcosa”. LEGGI TUTTO

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    La Samp di Pirlo parte da Terni

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Bari-Palermo 0-0), la 1ª giornata della Serie B prosegue oggi con tre gare, fischio d’inizio alle 20.30. Andrea Pirlo debutta con la Sampdoria al Liberati di Terni. C’è molta curiosità per i blucerchiati, l’ultimo acquisto, l’attaccante Sebastiano Esposito, ex Bari in prestito dall’Inter, sarà arruolatile solo dopo la partita. Infortunati i due elementi che hanno seguito Pirlo dai turchi del Karagumruk, Borini e Ricci. La squadra vista in Coppa Italia che a fatica ha eliminato il Sudtirol ai rigori, non dà l’impressione di partire in prima fila nella lotta per la A ma ai blucerchiati non mancano i mezzi per smentire tutti, come ha riassunto lo stesso Pirlo alla vigilia. Sull’altro fronte, una Ternana in totale rifondazione dopo il passaggio di proprietà da Bandecchi a Guidi. Il monte ingaggi va drasticamente abbattuto e così quasi tutti i big della squadra sono state ceduti (Partipilo, Palumbo, Donnarumma, Pettinari, Martella, Di Tacchio), finora respinti gli assalti per Diakité (valutato 2 milioni) difensore che probabilmente sarebbe già pronto per la Serie A. I ranghi si stanno completando con tanti giovani usciti dai più grandi vivai, più qualche elemento esperto come Casasola e Labojko. Il tecnico Lucarelli, richiamato in panchina dopo la separazione con Andreazzoli, non ha nascosto la sua preoccupazione anche se la Ternana vista in Coppa Italia a Salerno (sconfitta 1-0), ha mostrato valori non trascurabili. Allo Zini, la Cremonese di Ballardini ospita il Catanzaro di Vivarini. I lombardi stanno facendo un buon mercato con gli arrivi del Mudo Vazquez (25 gol in due stagioni di B col Parma), Collocolo (era l’ambito gioiello dell’Ascoli), Bertolacci (di ritorno dalla Turchia), dal Cesena l’interessante Brambilla per la mediana, dall’Argentina il difensore Abrego (soffiato alla Samp), dalla Juve Next Gen un Sekulov in rampa di lancio, dal Parma è tornata l’ala Zanimacchia (ma gli emiliani lo rivorrebbero indietro), dal Frosinone è rientrato il difensore Ravanelli, fra i protagonisti della promozione in A dei ciociari. Insomma, valori non ne mancano, in panchina il confermato Ballardini dirigerà una squadra che sembra fatta per i quartieri alti. Altri arrivi saranno possibili solo a seguito di alcune uscite, a iniziare dalla cessione di Okereke (finora offerte non all’altezza di quanto richiesto dai grigiorossi) e Valeri. Il Catanzaro invece, si ripresenta in B a distanza di 17 anni, la piazza vive giorni di grande entusiasmo che potrebbe portare lontano, magari ai fasti degli Anni 70 e 80 quando i calabresi fecero la A. Tuttavia, la squadra vista in Coppa Italia (ko a Udine), nonostante sia salita dalla C a colpi di record, non sembrerebbe in grado di poter fare il doppio salto. Giusto tuttavia premiare il gruppo della promozione e sul mercato operare solo pochi ritocchi. Del 3-5-2 di Vivarini, colpiscono, oltre a Iemmello davanti (ha recuperato ma oggi dovrebbe partire dalla panchina), i “quinti” di centrocampo, del tutto anomali: Situm e Vandeputte infatti, sono ex attaccanti, sempre pronti a pungere. Si gioca anche Cosenza-Ascoli dove il neo tecnico dei marchigiani, William Viali, torna al San Vito-Marulla da ex, dopo aver ottenuto, la scorsa primavera, una bella salvezza ai playout. Ora sulla panchina del Cosenza c’è Fabio Caserta, i suoi hanno fatto un interessante precampionato, c’è insomma la possibilità che la squadra replichi la scorsa positiva stagione, anche se gli ultimi colpi sono ancora in via di definizione. Appena tesserato il difensore Sgarbi (svincolato ex Perugia), dovrebbero arrivare anche i centrocampisti Improta e Viviani dal Benevento. L’Ascoli di Viali invece, è una scommessa. Ci sono state partenze importanti (Leali e Collocolo su tutti) ma diverse cose bollono ancora in pentola, solo alla fine del mercato si avrà un’idea più precisa di che Ascoli sarà. Stasera il portiere Barosi, prelevato in C dalla Juve Stabia, dovrebbe lasciar spazio a Emiliano Viviano, tornato in Italia a 37 anni dopo aver chiuso la sua esperienza in Turchia. Acquisti come Millico e Rodriguez poi, cercano riscatto dopo annate non semplici. In queste ore tiene banco il possibile divorzio in avanti col 36enne Dionisi. LEGGI TUTTO

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    Pisa: lunedì il nuovo allenatore

    TORINO – Lunedì, o al massimo martedì, arriverà il nome del nuovo allenatore del Pisa che rileverà l’esonerato Luca D’Angelo, autentico totem della storia recente dei nerazzurri pisani, esonerato a fine campionato dopo aver mancato i playoff. Come successo per la scelta del nuovo ds, l’ex difensore Alexandar Kolarov, l’ultima parola sull’allenatore del Pisa l’avrà Alexander Knaster, l’imprenditore britannico, naturalizzato statunitense ma nato a Mosca 64 anni fa, che controlla il club toscano dal gennaio 2021, quando acquistò il 75% delle quote societarie. Il metodo è questo: gli si sottopone una rosa di nomi, lui sceglie. E’ successo pure con lo stesso Kolarov che faceva parte di una cerchia che comprendeva anche Carlalberto Ludi (dg del Como) e Luciano Zavagno (ex osservatore e talent scout per il Football City Group, fresco ds). Accadde anche un anno fa, quando dopo il precedente esonero di Luca ‘D’Angelo, la scelta di Knaster cadde su Maran, decisione sfortunata, per usare un eufemismo. Per il nuovo allenatore, la cerchia dei nomi comprenderà Eusebio Di Francesco, colui che portò la Roma in semifinale di Champions, in cerca di rilancio dopo i flop ed esoneri in serie collezionati per Sampdoria, Cagliari e Verona. E la piazza pisana, memore di ciò, vive l’eventuale scelta incrociando le dita, si teme tanto un Maran-bis. Fra i papabili che potrebbero entrare nella cerchia di nomi da sottoporre a Knaster, ci potrebbe essere Alberto Aquilani, onusto di gloria per i risultati raggiunti con la Primavera della Fiorentina e destinato al grande passo su una panchina di prima squadra. Anche su di lui però, qualche riserva c’è: proporre alla piazza un tecnico targato Viola,  è un po’ come prenderlo dall’odiatissima rivale Livorno. Il nome di Andrea Pirlo circola da tempo e pare che a Knaster piaccia parecchio. Ma si ha la sensazione che l’ex tecnico di Juve e Karagumruk aspetti qualcosa di più prestigioso. I nomi di De Rossi, Venturato e Diana sembrano avere poche possibilità, anche se sul primo si potrebbe fare qualche ragionamento. L’ultimo nome a spuntare è quello del portoghese Nuno Campos, ex centrocampista, per 15 anni assistente di Paulo Fonseca, da primo allenatore reduce da un esonero nel 2021 dopo sei partite al Santa Clara (A portoghese) e a una successiva esperienza infelice al Tondela, culminata con la retrocessione, ovviamente il nome lascia piuttosto perplessa la piazza. Insomma, anche se formalmente entrerà in carica solo il 1° luglio, per Kolarov (che ha rilevato l’esonerato Claudio Chiellini), il lavoro non manca. Intanto però, chi fra il clan pisano ha avuto modo di conoscere l’ex difensore di Lazio, Manchester City, Roma e Inter, inizia ad apprezzarlo: Kolarov sta facendo un buona impressione, persona molto concreta, si dice di lui. E chissà che, dopo aver agganciato Di Francesco, suo allenatore ai tempi della Roma, possa proporre a Knaster una figuracome Dejan Stankovic, serbo come lui, che ha appena concluso la sua esperienza alla Sampdoria e a cui non dispiacerebbe continuare ad allenare in Italia. Si cerca insomma un nome importante ma che dia anche garanzie. Il problema – nonostante Knaster paghi non poco – è convincere ad accettare una squadra che ha chiuso all’11° posto e che non sarà semplice riportare ai vertici della B, dopo il 3° posto del 2022 e la successiva sfortunata sconfitta contro il Monza nella finale playoff. E non va dimenticato che il Pisa ha a libro paga già due allenatori per ancora un anno: Luca D’Angelo (che se però trova chi gli fa un biennale allettante si sistema a breve) e Rolando Maran. Quest’ultimo, fra Genoa e Pisa, rimarrà sotto contratto, ininterrottamente, dall’agosto 2020 al giugno 2024, pur andando in panchina, fra i due club, per circa 7 mesi, visti i rapidi esoneri rimediati in entrambe le piazze. Nonostante i due flop, c’è chi lo invidia. LEGGI TUTTO

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    Terremoto Turchia, Pirlo cuore d'oro: distribuisce gli aiuti umanitari

    ISTANBUL (Turchia) – Alla guida del Karagumruk, club con sede nell’omonimo quartiere situato nel distretto di Fatih, nel comune metropolitano di Istanbul, Andrea Pirlo non è rimasto indifferente al terribile terremoto che colpito la Turchia – oltre alla Siria – provocando migliaia di morti e sfollati. 
    Pirlo, la partecipazione attiva nella distribuzione degli aiuti umanitari
    Come testimoniato dallo stesso ex fuoriclasse ed allenatore della Juventus sul proprio account ufficiale Twitter, Pirlo ha partecipato attivamente allo scarico e alla distribuzione degli aiuti umanitari provenienti da tutto il mondo per far fronte all’emergenza – soprattutto alimentare e sanitaria – cui inevitabilmente il vasto Paese eurasiatico è alle prese in questi complicatissimi giorni. LEGGI TUTTO

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    In Turchia si gioca: Pirlo battuto da Montella nel derby italiano

    Montella batte Pirlo. Il campionato turco di SuperLig non si ferma nel giorno di Natale e la prima partita di giornata, quella tra l’Adana Demirspor guidato da Vincenzo Montella e il Karagumruk che ha in panchina Andrea Pirlo, ha registrato il successo della squadra allenata dall’ex attaccante della Roma. L’Adana Demirspor si è imposta per 2-1, portandosi a -2 dalla vetta, occupata dal Fenerbahces sconfitto ieri dal Trabzonspor. Dalla parte opposta della classifica si trova il Karagumruk, terz’ultimo e in piena zona retrocessione dopo 14 giornate. La squadra di Istanbul schiera in attacco Fabio Borini, autore della rete del momentaneo pareggio, ottavo centro della sua terza stagione in Turchia. LEGGI TUTTO

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    Pirlo ko contro Icardi e Mertens: il Galatasaray batte il Karagumruk

    ISTANBUL (TURCHIA) – Dopo due successi consecutivi torna a conoscere la sconfitta il Karagumruk di Pirlo che cade nel match casalingo contro il Galatasaray valido per il 12° turno del campionato turco. Sul terreno dell’Ataturk Olimpiyat di Istanbul, la formazione dell’ex Juventus va ko contro i giallorossi per 2-0: reti tutte nella ripresa con Tasdemir (60′) e Mata (85′) con i padroni di casa costretti a giocare in dieci dal 33′ per l’espulsione di Ugur. Tra gli ospiti partenza da titotari per gli ex Inter e Napoli, Icardi e Mertens, per i padroni di casa in campo dal 1′ gli ex Serie A Viviano,  Biraschi e Borini. Battuta d’arresto per Pirlo che rischia di scivolare in zona retrocessione, il Galatasaray accorcia sulla vetta portandosi a -2 dal Fenerbahce capolista.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Ieri top, oggi flop: cinque centrocampisti che non decollano da allenatori

    BARCELLONA (Spagna) – Quant’è dura la vita di allenatore! Soprattutto se sei un ex fuoriclasse del pallone che, durante la tua carriera di calciatore, ti eri abituato a considerare scontata la vittoria e un evento straordinario la sconfitta. E che non ci sia nulla di scontato nemmeno per loro se ne stanno accorgendo 5 dei più grandi centrocampisti del XXI secolo, campioni che hanno fatto la storia dei propri club e delle rispettive Nazionali e che ci hanno messo davvero poco a capire che per arrivare a essere anche dei grandi tecnici dovranno fare non uno, ma due passi indietro e tornare a quando hanno cominciato a giocare per ricordarsi quanto hanno dovuto masticare amaro prima di raggiungere la gloria. LEGGI TUTTO

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    Juve: così Paredes serve a poco, dall'Empoli parte la rincorsa

    TORINO – Col senno di poi: quel gran tira e molla con il Paris Saint-Germain avrà pure permesso di risparmiare qualche soldo, forse, in termini di definizione di cifre e bonus. Ma non ha giovato in termini di inserimento, preparazione, ambientamento di Leandro Paredes nelle dinamiche bianconere. A ottobre inoltrato, infatti, il peso specifico del pur forte centrocampista argentino risulta bassino assai, rispetto alle aspettative: appena 638 minuti giocati (in 10 presenze) e per lo più sottotono. LEGGI TUTTO