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    Il Pisa di D'Angelo, pazzesca risalita

    TORINO – La classifica non inganni: il Pisa è vivo e vegeto, solo per sbaglio occupa l’11ª posizione, è ancora un retaggio del pessimo avvio di stagione quando, sotto la gestione di Rolando Maran, i nerazzurri misero insieme solo quei 2 punti in 6 partite che si stanno ancora scontando. Poi, dal ritorno a furor di popolo del timoniere Luca D’Angelo, è tutta un’altra storia: il Pisa non ha più perso, ha rimontato 9 posizioni, e con la sua guida viaggia a una media punti da alta quota, 1.85 a gara. Ciò vuol dire che, mantenendo questo passo, il Pisa chiuderebbe il campionato facendo altri 46 punti abbondanti. Che sommati ai 15 attuali, varrebbero, con ogni probabilità, il raggiungimento dei playoff. E a questo tutta la piazza guarda, anche se la classifica dice che i toscani sono soltanto un punto sopra alla zona playout e a -5 da quella playoff. Ma l’importante è aver scacciato i fantasmi d’inizio stagione quando si temeva che l’annata potesse essere compromessa, dopo un avvio di campionato che metteva i brividi. In realtà, i valori nella squadra nerazzurra ci sono tutti, si doveva solo trovare qualcuno che fosse capace di tirarli fuori. Tant’è che ora suonano sballati certi giudizi espressi quando le cose non giravano al meglio, coi quali si stroncava un mercato estivo che invece ha portato a Pisa elementi che possono fare la differenza. Due nomi su tutti: l’attaccante Ettore Gliozzi, 27 anni, già 5 gol (e un assist) in stagione, giunto l’ultimo giorno di mercato da un Como che forse ora lo sta rimpiangendo. Gliozzi, già coi lariani, aveva buoni numeri nella passata stagione, nonostante partisse alle spalle di Cerri e La Gumina, ma si poteva intuire che fosse in rampa di lancio, che avesse concluso il suo praticantato in B e fosse pronto alla consacrazione. Bravo il Pisa che ha creduto in lui e ora può farne una punta di primo piano in B. Ma l’elemento che più sta incantando negli ultimi tempi è il trequartista rumeno Olimpiu Morutan, 23 anni, giunto dal Galatasaray, 4 gol e 3 assist finora. Con D’Angelo, gioca prevalentemente da ala destra con libertà d’inventare perché coi piedi fa quello che vuole: da vedere e rivedere i 2 gol che ha segnato nel 3-1 al Cosenza, due turni fa. Poi è andato a segno anche sabato scorso nell’1-1 di Cagliari, è il suo momento insomma, tanto da far maledire la sosta perché in questo momento il ragazzo è l’uomo in più di D’Angelo, per tecnica e inventiva forse il giocatore più dotato della B. Ma tutto il mercato estivo del Pisa va rivisto al rialzo. La difesa è il reparto che è stato più ritoccato: Calabresi e Barba hanno pochi eguali in B, Canestrelli è in crescita, il rumeno Rus ha superato le difficoltà iniziali, il giovane Esteves è un potenziale talento finora frenato da problemi fisici che gli hanno levato continuità, Jureskin avrebbe doti non comuni. Aggiungiamo poi, a centrocampo, il ritorno ad alti livelli di Touré e in avanti un Torregrossa galvanizzato dalla convocazione per il Venezuela che l’ha trasformato in un oriundo alla Lapadula e si sa quanto abbia giovato alla carriera del bomber del Cagliari essere diventato una star del Perù, tant’è che Torregrossa ha bagnato il suo esordio coi venezuelani segnando subito. E non dimentichiamoci di quella bella ala sinistra che è Matteo Tramoni, 22 anni, investimento importante prelevato dal Cagliari, assai rimpianto a Brescia, dove nella passata stagione aveva iniziato a mostrare il suo talento. Insomma, occhio al Pisa, che alla ripresa di sabato 26 avrà un bell’esame ospitando quella Ternana che, dopo essere andata in testa da sola, non ha più vinto ed è reduce da tre 0-0 di fila. Certo, un anno fa, il Pisa lottava per la A diretta ma dopo il calo nella seconda parte della stagione, perdeva la A nella beffarda finale playoff col Monza. Quella delusione partorì l’improvvido allontanamento di D’Angelo a giugno. Ma anche un mercato importante e di prospettiva, che richiedeva e richiede ancora pazienza. Se ne riparla a fine stagione, per vedere dove il Pisa saprà arrivare. LEGGI TUTTO

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    Palermo, Corini cerca la svolta

    TORINO – Con Frosinone e Genoa che sono salite in testa alla B dopo le gare di ieri, la 10ª giornata prosegue oggi con due posticipi alle 16.15. Il Palermo riceve il Cittadella e non può fallirla. Magari i siciliani non avranno un organico da primissima fila, ma otto punti sono troppo pochi per gli investimenti fatti e da ieri i siciliani sono terzultimi, in zona retrocessione. La proprietà di Football City Group ha dato tempo a Corini che nell’ultimo turno, dopo 3 sconfitte di fila, ha rimediato un 3-3 in casa col Pisa (ma era in vantaggio 3-1). Però anche il grosso credito di cui ha goduto finora il tecnico, potrebbe finire, il Palermo è obbligato a riscattarsi col Cittadella, a quota 10, 2 punti nelle ultime 4 gare, che si presenterà al Barbera con assenze di peso, privo degli squalificati Branca e Danzi e degli infortunati Asencio, Baldini e Felicioli mentre a Corini mancherà solo Sala. Nell’altro posticipo, il Modena sbarca a Pisa. Gli emiliani di Tesser, a quota 12, vengono da tre vittorie di fila che hanno dato tutta un’altra classifica, dopo i rovesci d’inizio stagione. Il Pisa, da ieri ultimo assieme al Perugia, ha raccolto 5 punti in 3 partite, cioè da quando è tornato sotto la guida di D’Angelo. Modena privo del bomber Diaw, squalificato, lo sostituisce il giovane e promettente Bonfanti, per il resto sarà la stessa squadra che nel turno precedente ha schiantato 5-1 il Como. Nel Pisa, assente Marin per squalifica, ballottaggio Ionita-Mastinu per sostituirlo. Domani alle 20.30 il turno si chiude con Ascoli-Cagliari.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Il Pisa tenta il volo D'Angelo

    TORINO – Nell’ultima giornata di Serie B, hanno debuttato 4 allenatori: tonfo di Longo col Como a Cosenza, pari problematico di Cannavaro nel Benevento in casa con l’Ascoli, l’unico che ha vinto e convinto è stato D’Angelo, tornato al Pisa dopo tre mesi, che ha dato una lezione a Baldini, a sua volta esordiente nel Perugia (1-3). Una grande rivincita, quella che sta vivendo D’Angelo coi nerazzurri toscani. L’avevamo lasciato il 29 maggio, a quella pazzesca finale playoff persa col Monza, a quella A sfiorata con una squadra che stava coltivando dal 2018. Quella partita convinse Alexander Knaster, l’azionista di riferimento del Pisa, che D’Angelo non andava più bene, che per andare in A, sarebbe dovuto arrivare qualcun altro. Così, dopo una lunga discussione coi soci di minoranza (la famiglia Corrado), il 14 giugno D’Angelo veniva sollevato dal Pisa, fra le perplessità (per usare un eufemismo) della piazza. Anche perché il sostituto, Rolando Maran, assunto il 23 giugno, non ha mai convinto la tifoseria (per non parlare della squadra) che lo accettò obtorto collo. Ma anche quella, fu una scelta di Knaster, giunto in Italia per scegliere personalmente il nuovo condottiero e dopo un estenuante casting (in cui fu scartato anche un certo Pippo Inzaghi…) l’imprenditore britannico nato in Russia e naturalizzato statunitense fece una scelta molto discutibile già allora: è vero che Maran vanta una certa esperienza di A e B, ma, per dire, senza mai ottenere una promozione. Inoltre, destava dubbi il fatto che fosse inoperoso dal dicembre 2020, quando venne esonerato in A dal Genoa col quale era rimasto a libro paga fino allo scorso giugno. Insomma, un’estate assai problematica per il Pisa anche perché sul mercato si muoveva con un certo ritardo e risolveva il problema punta solo in extremis, con l’arrivo dal Como di Gliozzi. Già, Gliozzi. Una partita da incorniciare la sua, sabato a Perugia. L’ha sbloccata con un colpo di testa da consumato centravanti. Dopo il pari umbro ha segnato con freddezza il rigore dell’1-2 e prima aveva colto un palo clamoroso. E anche qui c’è lo zampino di D’Angelo che apprezzava da tempo il ragazzo e per il suo ritorno sulla panchina nerazzurra, l’ha messo nelle condizioni di essere letale. Una bella rivoluzione, la sua, per risollevare il Pisa. Dando fiducia a quelli che conosce bene, come Mastinu e Sibilli. Rivitalizzando il cavallone Touré, autore del terzo gol, tornato ai livelli di un anno fa, quando il Pisa era in testa alla B. Usando solo per i cambi diversi colpi estivi stranieri (Morutan, Jureskin e Rus). Risultato, il Pisa ha ottenuto la prima vittoria stagionale, in casa di un Perugia che è stato scavalcato in classifica. E grande merito va dato anche alla tifoseria che da settimane invocava il ritorno di D’Angelo e che in Umbria si è fatta sentire assai, come sempre. Certo, la vetta della B dista 10 punti e appare arduo raddrizzare completamente la stagione. Ma con 31 gare da giocare, nulla è vietato, la B consente grandi recuperi, chiedere a un certo Italiano come portò in A lo Spezia nel 2020, nonostante un pessimo avvio di stagione. L’importante è che Luca D’Angelo abbia potuto vivere la sua rivincita (e col suo ritorno, ha ottenuto pure un contratto prolungato fino al 2024). Non meritava l’esonero di giugno e quando la situazione del Pisa con Maran s’era fatta insostenibile (2 punti in 6 gare), solo lui poteva ricompattare la piazza e restituire al Pisa quella forte d’identità che i toscani hanno sempre avuto sotto la sua guida. Sabato all’Arena Garibaldi di Pisa sbarca un Parma in zona playoff, reduce da due vittorie di fila. Sarà già un crocevia fondamentale per il Pisa: battere la squadra di Pecchia vorrebbe dire dimostrare che questa squadra ha valori importanti, che può ancora scrivere tutta un’altra storia in questo campionato, nonostante i palesi errori di un azionista di maggioranza che quest’estate ha dimostrato di essere ancora un po’ troppo a digiuno di calcio. LEGGI TUTTO

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    Serie B, chiude Sudtirol-Pisa: prima di Bisoli

    TORINO – La 4ª giornata della B ha lanciato tre squadre in vetta un po’ a sorpresa: Reggina, Frosinone e Brescia. Oggi alle 16.15 il turno si chiude col posticipo Sudtirol-Pisa ovvero, sfida fra le ultime della classe. Negli altoatesini, ancora a zero punti, fa il suo debutto in panchina Pierpaolo Bisoli che a maggio ha salvato il Cosenza ai playout ma poi non ha trovato l’accordo con la società per il rinnovo. Rileva il traghettatore Leandro Greco che ha condotto il Sudtirol, debuttante assoluto in B, dopo la separazione con Lamberto Zauli, avvenuta quando la squadra è stata eliminata in Coppa Italia al turno preliminare dalla FeralpiSalò. Bisoli non ha nascosto la difficoltà dell’incarico ma vuole provarci e sta caricando la piazza a dovere. Gli ultimi acquisti, Crociata e Schiavone, oggi dovrebbero iniziare dalla panchina. Di fronte, un Pisa con un solo punto e già 2 ko, ma con alcune attenuanti. La squadra sconfitta dal Monza in finale playoff a maggio, quasi non esiste più, a iniziare dal tecnico Luca D’Angelo, sostituito da Rolando Maran, tornato in panchina dopo un lungo stop, non allenava dal dicembre 2020, quando fu esonerato in A dal Genoa. La squadra è molto indietro, più che nella condizione, nell’assemblaggio: aver ingaggiato diversi stranieri a digiuno del nostro calcio (ma comunque promettenti: Rus, Esteves, Morutan), certo non aiuta a essere subito competitivi. Però, nelle ultime ore del mercato, sono arrivati due colpi importanti che potrebbero fare la differenza: in avanti Gliozzi dal Como, che dopo i 9 gol della passata stagione (senza essere titolare), sembra in rampa di lancio; in difesa è giunto dal Benevento il richiestissimo Barba, il meglio che si potesse trovare in B nel suo ruolo. Dunque, prima di intonare il de profundis al Pisa (e a Maran), sarebbe meglio aspettare. Però, se la vittoria non arriva neanche oggi al Druso di Bolzano, i nerazzurri rischiano di scordarsi le zone nobili della B.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    In Serie B il torneo delle Repubbliche Marinare

    TORINO -In Serie B giocano Genoa, Pisa e Venezia, cioè sono rappresentate tre delle quattro antiche Repubbliche Marinare (la quarta, Amalfi, gioca nei dilettanti, nell’Eccellenza campana, la simboleggia il Costa d’Amalfi). Dunque, perché non dar vita a un campionato nel campionato, visto che ogni anno le antiche rivali già si affrontano in un combattuta sfida a colpi di remo? L’idea è venuta agli organizzatori del palio delle Repubbliche Marinare e sarà presentata domenica 11 settembre, quando la manifestazione, che si svolge ogni anno dal 1956 a rotazione nelle quattro città, sarà ospitata da Pisa e si terrà sull’Arno. In quell’occasione si svelerà nei dettagli come il confronto fra le tre contendenti si trasferirà anche alla Serie B. L’idea comunque, è quella di premiare sia chi farà più punti negli scontri diretti, sia chi si classificherà meglio in campionato. E nella “regata” della Serie B, il Genoa è già partito fortissimo perché nelle due trasferte finora affrontate, è andato a vincere sia a Venezia (1-2) che a Pisa (0-1). Ma siamo solo all’inizio, il confronto resta ancora aperto. E’ vero, il Genoa è la squadra più attrezzata per vincere il campionato ed è già in testa (con l’Ascoli) a 7 punti. Però anche Pisa (per ora 1 solo punto) e soprattutto Venezia (4) stanno chiudendo mercati scoppiettanti, possono fare una bella stagione. E poi non è detto che la classifica finale della B ricalchi quella del confronto fra le tre Repubbliche. Di sicuro un modo per rendere ancora più divertente questa B, basta vedere con quanta passione si sfidano ogni anno le quattro antiche Repubbliche Marinare in un palio sempre molto tirato e che in tv fa anche una discreta audience. L’unico rammarico è non avere Amalfi rappresentata che nelle sfide marinare è al secondo posto, ha vinto il palio 13 volte. Albo d’oro dominato da Venezia, con 34 successi. Genova è a 10, Pisa a 8. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Serie B: prima di Buffon, occhio a Pisa-Genoa

    TORINO – La 3ª giornata della Serie B prosegue stasera con sei partite alle 20.45, dopo le tre di ieri che hanno portato l’Ascoli di Bucchi temporaneamente solo in vetta con 7 punti (2-3 a Palermo con tripletta dell’italo ivoriano Cedric Gondo, capo cannoniere della B con 4 gol) e visto la presunta corazzata Cagliari cadere in casa Spal (1-0 di La Mantia) mentre la neopromossa Modena ha ottenuto la prima vittoria in campionato schiantando 4-1 la Ternana. Stasera la sfida di cartello si gioca a Pisa, dove sbarca il Genoa, partita in cui si ricorderà Gianluca Signorini, capitano di entrambe le squadre, portato via dalla Sla nel 2002 a 42 anni. I liguri di Blessin sono reduci dallo 0-0 interno col Benevento, il tecnico tedesco non vuole più vedere cali d’attenzione e insegue il salto di qualità anche se il Genoa diventerà una potenziale fuoriserie quando avrà a pieno servizio gli ultimi grandi colpi di mercato, Puscas, Strootman e Aramu. Il Pisa invece, ha cambiato molto, è ancora in assemblaggio e Maran (ex Genoa) è probabile che faccia partire dalla panchina Torregrossa, non ancora al meglio, confermando di punta l’infinito Masucci, 37 anni. Il Frosinone, a punteggio pieno, è di scena a Benevento: i ciociari di Grosso si affideranno ancora a quei “ragazzini terribili” (Moro, Kone, Caso, Boloca, Oyono, Turati, Haoudi, Mulattieri) che hanno entusiasmato nelle prime due uscite, non ancora disponibili gli ultimi arrivati Mazzitelli e Sampirisi. Nel Benevento, Caserta dovrebbe confermare il 3-5-2 che ha fruttato un punto prezioso a Marassi. La posizione del tecnico resta comunque sotto esame, De Rossi è sempre dietro l’angolo anche se contro il Genoa la squadra ha dimostrato di stare con Caserta. L’altra squadra a punteggio pieno, il Cosenza, fa visita al Parma, dove Buffon, recuperata una forma accettabile, dovrebbe fare l’esordio stagionale, relegando in panchina il pur valido Chichizola. Gli emiliani di Pecchia inseguono ancora la prima vittoria stagionale, dopo i pareggi con Bari in casa e a Perugia. Al Parma sembra tirare un’aria diversa rispetto al flop della passata stagione ma serve la conferma con un successo. Occhio però al Cosenza di Dionigi: è vero che al massimo potrà puntare a una salvezza anticipata, ma i calabresi, coi successi su Benevento e Modena, hanno  stupito tutti, mostrando la compattezza per continuare a farlo. La Reggina di Inzaghi invece, che tanto aveva entusiasmato nell’esordio in casa Spal (1-3), ridimensionata dal ko di Terni (1-0), debutta in casa contro il Sudtirol dove in panchina dovrebbe fare l’ultima uscita Greco (il sostituto di Zauli), dalla prossima settimana arriverà Bisoli, che a maggio ha salvato il Cosenza ai playout. Nei calabresi, Santander, voluto da Inzaghi che l’aveva allenato al Bologna, potrebbe partire dall’inizio. Il Sudtirol cerca ancora i primi punti della sua storia in B. Certo, sta pagando lo scotto della debuttante ma nello scorso turno aveva il pari in tasca col Venezia, sfumato all’ultimo per una sfortunata autorete. E a proposito di Venezia, la squadra di Javorcic va a Cittadella, si preannuncia un derby veneto intenso che aiuterà a capire a quale campionato potranno ambire entrambe, anche se, quantomeno, vanno tutte e due tenute d’occhio. Anche in Perugia-Bari si affrontano squadre che non hanno ancora vinto. I pugliesi di Mignani hanno però finora convinto, mettendo in mostra la forza dell’italo-marocchino Walid Cheddira, già 6 gol fra campionato e Coppa Italia, miglior marcatore nelle gare ufficiali finora disputate. Il Perugia di Castori è in crescita, lo 0-0 interno col Parma ha dato fiducia ma probabilmente ha ancora bisogno di essere aggiustato sul mercato. Il turno si chiude domani sera col posticipo Como-Brescia: la stella Fabregas sarà per la prima volta convocato e partirà dalla panchina. LEGGI TUTTO

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    Pisa-Genoa nel ricordo di Signorini: torna il gemellaggio?

    TORINO – Era un gemellaggio bellissimo, dice chi l’ha vissuto. E non sarebbe male se tornasse in auge. Domenica sera, nella 3ª giornata di B, torna la sfida fra Pisa e Genoa. Entrambe le tifoserie vivranno la partita nel ricordo di Luca Signorini, nato a Pisa, storico, carismatico capitano di entrambe le squadre ma soprattutto colonna del Genoa di Scoglio e Bagnoli, che iniziò nelle giovanili della sua città e concluse la sua carriera da giocatore ancora a Pisa, nel 1995 scese dalla A in Serie D dove erano finiti i nerazzurri, contribuì a riportarli subito nel professionismo e in seguito fu anche dirigente e vice allenatore del Pisa, prima di arrendersi alla Sla che ce lo portò via il 6 novembre 2002, a soli 42 anni, una gradinata dello stadio di Pisa porta il suo nome. Prima della partita, ci sarà un ricordo commosso di Gianluca. I capitani delle due squadre entreranno in campo con la sua maglia e se la scambieranno prima del fischio d’inizio.
    UNITI E chissà che la cerimonia trasformi la sfida in una partita speciale, che Pisa-Genoa torni ad essere come è stata ai tempi d’oro di entrambi i club, fra gli Anni 80 e 90, quando fra le due tifoserie c’era un formidabile gemellaggio. Per dire, quando il Genoa aveva bisogno di giocare in campo neutro, traslocava a Pisa, ed era come essere a Marassi. Un gemellaggio che sapeva andare ben oltre la storia. Perché il 6 agosto 1284, ai tempi delle Repubbliche Marinare, Genova sconfiggeva Pisa in una sanguinosa battaglia navale allo scoglio della Meloria, di fronte a dove in seguito sarebbe sorta l’acerrima nemica Livorno, una batosta che sancì il declino politico di Pisa. Ma trent’anni fa, a ciò non si badava, genoani e pisani erano veri fratelli. Il gemellaggio fu rotto nella stagione 2002-03, quando entrambe le squadre erano in B. Si racconta che durante un Livorno-Genoa, alcuni tifosi nerazzurri andarono a ingrossare le fila dei rossoblù in trasferta ma non si comportarono bene, mentre da parte pisana si accusò i genoani di essere diventati amici dei livornesi, cosa ovviamente intollerabile per loro. Però, sono passati tanti anni e in questi giorni di avvicinamento alla sfida, sui social si respira l’aria dei bei tempi che furono, quando pisani e genoani erano quasi la stessa cosa. I tifosi rossoblù ancora confessano di andare a vedere sempre il risultato del Pisa, è il primo che cercano dopo il proprio, e viceversa, i pisani ammettono la stessa cosa. Insomma, ci si sta annusando, i bei ricordi delle partite passate a tifare insieme, con gli striscioni rossoblù e nerazzurri vicini, sembrano prevalere. Da Genova ci sarebbe stata un esodo di massa a Pisa ma il settore ospiti può contenere solo 950 posti, le richieste rossoblù si stimavano in 3500-4000, tanti genoani hanno comprato il biglietto di altri settori, invenduti solo pochi tagliandi di tribuna, si prevede il tutto esaurito o quasi, intorno a quei 10mila spettatori che può attualmente contenere l’Arena Garibaldi-stadio Anconetani. Già, Romeo Anconetani: l’uomo che ha scritto la storia calcistica del Pisa, per un certo periodo fu anche collaboratore del Genoa di Aldo Spinelli. Un motivo in più perché pisani e genoani tornino ad essere fratelli.
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    Serie B, stasera 6 partite: la Reggina di Inzaghi può stupire

    TORINO – Finora solo pareggi in questa 2ª giornata di Serie B, iniziata venerdì con l’1-1 fra Bari e Palermo, proseguita ieri con gli 0-0 di Genoa-Benevento e Perugia-Parma e l’1-1 di Ascoli-Spal, nessuno dunque in testa a punteggio pieno, probabile che ci vada qualcuno dopo le 6 partite di stasera (ore 20.45, su Sky, Dazn, Helbiz Live). Il match clou è Cagliari-Cittadella, con i sardi che devono far dimenticare il mezzo passo falso nell’esordio di Como, un 1-1 strappato nel recupero grazie a una prodezza di Gaston Pereiro. Il Cagliari è considerato dagli scommettitori la prima favorita per la A assieme al Genoa ma finora la squadra di Liverani ha convinto poco, anche per il 4-3-3 che costringe alla staffetta fra Pavoletti e e il neo-arrivato Lapadula, l’investimento più oneroso che per ora non è titolare. In settimana, dopo un lungo peregrinare per l’Italia, è tornato sull’isola Mancosu, svincolatosi dalla Spal, che da tifoso del Cagliari potrà dare qualcosa di più, ma tutta la squadra deve cambiare passo. Non sarà semplice contro il Cittadella, sempre snobbato in sede di pronostico ma che poi non sbaglia un campionato. Veneti reduci dall’incredibile 4-3 sul Pisa, partita poco significativa, condizionata dai tre rigori a favore del Cittadella fischiati in un quarto d’ora dal rivedibile Zufferli. E a proposito del Pisa, il neo tecnico Maran cercherà riscatto in casa contro un Como che non schiererà ancora Fabregas ma riavrà il prezioso Vignali, rientrato dallo Spezia. Probabile che per i toscani ci vorrà un po’ di pazienza, squadra profondamente rinnovata e rifatta negli ultimi giorni, ai nuovi bisogna dare tempo (ma manca ancora una punta di peso). Tanti fari puntati anche sulla Reggina di Pippo Inzaghi che dopo il colpo in casa Spal (1-3), va in casa di una Ternana che è partita con un ko ad Ascoli (2-1). Negli umbri può pesare il doppio infortunio che ha colpito i bomber Donnarumma e Pettinari, anche se il neoacquisto Favilli ha segnato all’esordio, sulla Reggina c’è da capire se può recitare un ruolo da protagonista. Inzaghi è sempre più convinto delle potenzialità degli amaranto e sulle prospettive future è passato dal dire “l’obiettivo è evitare la zona calda” all’affermare “dietro Genoa, Cagliari e Parma siamo tutti allo stesso livello”. Insomma, sotto sotto inizia a crederci anche lui, la Reggina potrebbe essere la sorpresona della B anche se non ci sarebbe troppo da stupirsi. Di livello anche Frosinone-Brescia: i ragazzini terribili di Grosso, reduci dal colpo di Modena (0-1) contro le Rondinelle di Clotet che hanno esordito battendo il Sudtirol (2-0), anche in questa gara si misurano le ambizioni di entrambe, gara utile a capire se sono da piani alti. Il Venezia invece, va a Bolzano, in casa del Sudtirol, la squadra che ha fatto svoltare la carriera del tecnico dei lagunari, il croato Javorcic che nella passata stagione portava gli altoatesini in B per la prima volta nella loro storia vincendo la Serie C con la miglior difesa d’Europa (solo 9 gol al passivo). Sudtirol che, dopo essersi separato da Zauli, sarà ancora guidato in panchina da Greco, in settimana arriverà il sostituto, Bisoli resta in pole. Infine Cosenza-Modena: i calabresi di Dionigi al debutto hanno sbancato Benevento con la rete dell’infinito Larrivey, gli emiliani sono stati un po’ sfortunati nel ko interno col Frosinone, stanno per cedere l’irresistibile Azzi (probabilmente all’Atalanta) e a Cosenza cercheranno di capire a quale campionato potranno ambire.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO