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    Praet il chiodo fisso del Torino. Come Pobega

    TORINO – Ivan Juric chiede un ultimo sforzo alla società. E il Toro prova lo sprint sul mercato. Ecco il punto con Giovanni Tosco dalla redazione: «E’ risaputo che il tecnico apprezzi Dennis Praet e spinga per il suo rientro. Tra l’altro, sul profilo Instagram del belga sono riapparse in serie le foto dei tempi granata. Che sia un hacker, un errore o quant’altro, sta di fatto che il giocatore non le ha rimosse. Il Leicester lo tiene in panchina e lui vorrebbe rivestire la maglia granata. Fino all’ultimo Vagnati ci proverà». E lo sprint sarà anche su un altro obiettivo: «Tommaso Pobega che al Milan è chiuso, ha giocato pochi minuti e rischia di immalinconirsi. Il Milan stesso rischia di vedersi deprezzare il giocatore che con Juric aveva dato il meglio di sé: sarebbe il centrocampista di peso capace anche di offendere che l’allenatore croato vuole». Nel frattempo, i tifosi lo spingono a forza di post. LEGGI TUTTO

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    Torino, siamo ai saluti di numerosi big

    Il Torino si affaccia a una nuova estate, sotto il profilo dell’organico da consegnare a Juric per la sua seconda stagione in granata, con più interrogativi che certezze. Interrogativi che, a stretto giro di posta, potrebbero trasformarsi in buchi nella rosa da andare a colmare. Un bel problema, soprattutto dal punto di vista numerico. Ma anche una golosa opportunità, come solleticato ieri dal tecnico croato in conferenza stampa, per risolvere questioni in sospeso da troppo tempo e per aspirare ad alzare il livello qualitativo della squadra. In un caso proprio no, il virtuoso presupposto non potrà trovare compimento: pressoché impossibile trovare sul mercato, a cifre da Torino, un altro Bremer, fatto e finito. Se la partenza del centrale brasiliano è pressoché certa, invece del tutto sicura è ormai quella di Brekalo, in una zona del campo in cui è inevitabilmente previsto un sostanzioso restilying. Il croato farà ritorno al Wolfsburg per poi spiccare il volo verso altri lidi, ma anche Pjaca non sarà riscattato.Sullo stesso argomentoToro, pressing su Belotti: “Roma, poi sì o no”Calciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, Vagnati: “Pobega? Vedremo”

    TORINO – L’appuntamento con la vittoria contro una grande squadra è ancora una volta rimandato. Ma l’immagine che rimane della prestazione del Toro è bella, altroché. Ha affrontato il Milan a testa alta e con la mente libera, mettendolo sotto. Non si è vista la differenza di punti fra le due squadre: la dice lunga sulla prova dei granata, che sicuramente vivono la parte finale di stagione col cuore molto più leggero rispetto ai rossoneri, che stanno pericolosamente perdendo smalto nella corsa allo Scudetto. Il Toro, dopo la vittoria sporca di Salerno, aveva bisogno di ritrovare i sacri principi di Juric. In sostanza, il tecnico prima del duello col Diavolo aveva chiesto una prova fotocopia di quella già mostrata contro l’Inter quasi un mese fa. Ed è andata esattamente così: squadra brillante e spigliata in avvio, ma anche attenta e pericolosa nella ripresa. L’occasione più ghiotta, non è un caso, è stata di marca granata: la super parata di Maignan sul destro potente di Vojvoda destinato all’incrocio dei pali grida ancora vendetta.Sullo stesso argomentoPobega, il Torino insiste. Bremer-Inter? Contatti col Milan, voglia di astaCalciomercato Torino

    Straordinaria, come al solito, la prestazione di Gleison Bremer. Si è messo in tasca Giroud sin dai primi minuti: si è incollato al francese e non lo ha mollato mai. Fondamentali anche le sue chiusure: se il Milan non è riuscito a disturbare a più riprese la quiete di Berisha è proprio per merito degli interventi del brasiliano. Costantemente l’uomo giusto al momento giusto. E guai a chi gli parla di mercato: non promette amore eterno ai granata perché conscio che il suo tempo sotto la Mole stia per terminare, ma dimostra un attaccamento alla causa da leader. Sotto tutti i punti di vista: tecnico e carismatico. In campo la sua presenza è ovunque, il tocco più importante è sempre il suo. Basterebbe riavvolgere il nastro del match: l’ultima punizione di Theo Hernandez viene fermata proprio dalla sua provvidenziale uscita dalla barriera. Chi ha fatto bene è anche Tommaso Pobega, che sulla trequarti ha lavorato tanto soprattutto in fase di contenimento. Per lui era una gara speciale: il Milan è il suo passato, ma sarà anche il suo futuro. Sebbene Davide Vagnati prima del match abbia tenuto un timido spiraglio aperto: «Parleremo del suo futuro coi rossoneri a fine stagione». Come a dire: tornerà a Milano, ma non è detto che non possa prendere un nuovo biglietto per Torino.

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    Guarda la galleryIl Torino di Juric ferma il Milan: la sfida finisce 0-0 LEGGI TUTTO

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    Pobega, il Torino insiste. Bremer-Inter? Contatti col Milan, voglia di asta

    TORINO – Non l’ammetteranno mai, probabilmente, davanti ai microfoni o a un taccuino. Ragioni di opportunità, nonché strategiche: corrono milioni, di mezzo c’è la possibilità di far fruttare al meglio la cessione di Bremer. Resta il fatto che i buoni rapporti tra i vertici del Torino e quelli rossoneri continuano a favorire dialoghi intrecciati tra possibili interessi vicendevoli. […] Obiettivo: far annusare la disponibilità a trattare Bremer anche ora che l’Inter è in pole (o a maggior ragione?), purché i rossoneri accettino di lasciare Pobega al Torino per un altro anno in affitto, ma stavolta con diritto di riscatto (al momento trattasi di un prestito puro). Finora i rossoneri hanno alzato un muro, davanti ai ripetuti tentativi granata: al di là degli aspetti tecnici e della crescita del ragazzo, il Milan vuole riportare a casa Pobega anche per un’esigenza numerica legata alla compilazione della lista Uefa in vista della prossima Champions. […]Sullo stesso argomentoToro, per Bremer c’è DiMarco. E rispunta CaldaraCalciomercato Torino

    […] Al momento, paiono tendenti allo zero le possibilità per il Torino di trattenerlo. Ma le variabili aperte legate a Bremer e alle possibili esigenze di big club alternativi all’Inter obbligano i granata a oliare le piste. Dar via Bremer a 25 milioni, con l’inserimento di Dimarco a cifre da definirsi (per Cairo vale di sicuro meno di 10 milioni), non è la soluzione migliore, per le casse del Torino. Un asse col Milan può fare comodo. La società granata sta operando per ribaltare lo scenario, nel tentativo di alimentare un’asta per il brasiliano, spaventare l’Inter e mantenere formalmente in vita la pista Pobega.

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    Sullo stesso argomentoTorino, Tottenham su Singo ma la prima risposta di Cairo è un noCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, buone notizie per Juric: Brekalo corre verso Salerno

    TORINO – Buone notizie per Juric che da ieri, con quasi tutti i giocatori a disposizione visto che mancavano solo Lukic e Milinkovic-Savic rientrati in tarda serata, ha cominciato a preparare la sfida di sabato a Salerno. Una partita che i granata devono vincere per cancellare gli ultimi, e continui, risultati negativi che in parte hanno compromesso tutto quello che di buono è stato fatto nel girone d’andata. Ieri il tecnico ha anche affrontato l’aspetto tecnico, parlando della sfida di sabato e presentando ai suoi l’avversario con una serie di filmati.Sullo stesso argomentoTorino, il ds del Wolfsburg: “Brekalo tornerà da noi in estate”Calciomercato Torino

    Belotti in gruppo

    Al gruppo si sono uniti anche Belotti, Berisha, Brekalo e Ricci: i quattro hanno svolto per intero l’allenamento evidenziando una buona condizione fisica. E a questo punto ci sono buone possibilità di vedere l’ex Wolfsburg in campo dall’inizio sulla trequarti a fianco di Pjaca, quest’ultimo dato in grande condizione. Brekalo ha ricevuto, con esito negativo, il tampone molecolare e oggi sosterrà la visita di idoneità (come da regolamento) al centro di medicina sportiva. Se arriverà il nulla osta, con gli allenamenti di ieri, oggi e domani il giocatore sarà pronto per dare il suo contributo […]

    Sullo stesso argomentoTorino e Belotti: i rischi dell’attesaTorino LEGGI TUTTO

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    Toro, Pobega alla Praet? Venturin: “Per visione di gioco e inserimenti è un sì”

    TORINO – Ok, il piede non sarà da Cenerentola, ma lo scarpino numero 45 che calza e che sabato si è trovato al di là della linea difensiva del Venezia consente a Tommaso Pobega di sostenere un fisico da corazziere. […] E la situazione in vista della sfida contro la Juve è la seguente: al ritorno di Mandragora e Lukic fa da contraltare l’assenza di Praet, tra i granata l’uomo più adatto a produrre gioco nella metà campo avversaria. […] Giorgio Venturin, attuale osservatore dell’Under 21 ed ex versatile centrocampista di grande intelligenza tattica ammirato anche nel Toro, così giudica la possibilità di alzare Pobega, nel derby: «Non ha esattamente le qualità di un trequartista, ma senza dubbio possiede tempi di inserimento tali da pensare di poterlo utilizzare vicino al centravanti. Non è un ruolo che possa interpretare una stagione intera, ma per una singola partita sì. Mi viene da pensare a Cristante, che con Gasperini nell’Atalanta ha spesso giocato dietro a due punte pur essendo per indole una mezzala. Se poi la partita in questione è il derby, da giocare contro una Juve che sta tornando a proporre una forza d’urto importante, allora l’utilizzo di Pobega – che potrebbe aiutare tanto in copertura pure da trequartista – è una buona idea».Sullo stesso argomentoBelotti, Bremer, Singo: ansie JuveCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, la via per Pobega è il mercato di gennaio: ora tocca a Cairo

    TORINO – Che spettacolo, Tommaso Pobega. Segna di nuovo ma soprattutto si conferma guerriero del centrocampo e padrone del Torino. Il ragazzo è l’uomo in più, inutile nascondersi dietro le solite frasi di circostanza. Non solo per le quattro reti realizzate in questo campionato ma per il suo modo di stare in campo, trascinare i compagni, lottare e non mollare mai. Gioca con lo spirito Toro, quello vero e del passato, che i tifosi non hanno dimenticato. E per questo adorano il giocatore. Il problema è che si sta perdendo tempo e, come spesso accade quando non si prendono iniziative, si rischia di buttare a mare tutto il lavoro e perdere un giocatore importantissimo, forse uno dei pochi per cui varrebbe fare un sacrificio economico. Le frasi di Cairo dell’altro giorno sanno tanto di resa. «Pobega. Sta facendo bene con noi». E questo lo vediamo tutti. Ma poi è arrivata la “chicca”: «Di lui con il Milan parleremo alla fine, vedremo…». Vediamo cosa? […]Sullo stesso argomentoTorino, Juric: “Sofferenza nella ripresa, ma va bene vincere così”Torino

    Cairo, ora tocca a te

    […] Ma procediamo con ordine perché l’argomento Pobega merita alcune considerazioni. La prima, sotto gli occhi di tutti, è che il Toro lo ha preso in prestito senza nessun diritto di riscatto. E’ questo è un grave errore. Ma come si fa accettare una situazione del genere? Prendere un giovane, valorizzarlo per poi riconsegnarlo al Milan, la società che ne detiene il cartellino. Detto questo, andiamo avanti. Approfondendo il discorso ci sarebbero le possibilità per legarlo al Toro. Pobega, tanto per cominciare, sta bene al Toro. Lui e la sua famiglia adorano Torino e il giocatore sente sua la maglia granata che, tra l’altro, gli ha permesso di conquistare la fiducia di Mancini e raggiungere la Nazionale. Sì, lui vuole restare al Toro. Ed è chiaro che con il desiderio del giocatore tutto può diventare più facile se c’è la volontà di provarci. Come? Con i soldi, con un investimento forte. […]. E allora se ora, non a giugno, Cairo e Vagnati proponessero una cifra consistente per il giocatore si potrebbe aprire una trattativa e su questa procedere. Perché è in questo periodo che si costruiscono i grandi affari e, sicuramente, Pobega lo è. Speriamo, per il bene granata, che qualcosa si muova. Perché con il suo immobilismo il Toro a fine stagione rischia di perdere Belotti, Bremer e Pobega. E che Toro sarebbe?

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    Guarda la galleryTorino, Juric batte il “suo” Verona 1-0: decide Pobega LEGGI TUTTO

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    Pobega e Bremer, intrigo Toro-Milan

    TORINO – Qualcosa si muove, eccome se si muove. Sull’asse Torino-Milan si sta dialogando. Si tratta di discorsi preliminari, chiaro, e l’impressione è che Toro e Milan si stiano studiando. La scorsa settimana, per esempio, c’è stato un contatto (molti dicono incontro) tra i due direttori sportivi. Davide Vagnati e Frederic Massara hanno discusso di diverse situazioni. A uscire allo scoperto è stato il Milan che ha chiesto informazioni (diciamo il prezzo) su Gleison Bremer, 24 anni, difensore brasiliano che in questo momento è uno dei più forti centrali del campionato italiano, se non il più forte, e conseguentemente uno dei più quotati in Europa. Con il passare del tempo è migliorato sotto tutti i punti di vista e Mazzarri, che ha contribuito in maniera determinante a farlo crescere nei suoi primi mesi granata, dopo la sfida di Cagliari si è sbilanciato: “Bremer è diventato un campione”. Non ha tutti i torti. Se non lo è ancora, poco ci manca.Guarda la galleryTorino, la probabile formazione contro il Bologna

    Venticinque milioni per Bremer

    Dunque, il Milan è partito all’attacco. I rossoneri lo hanno messo nel mirino per giugno; pur avendo bisogno di un difensore a gennaio, sanno che è impensabile toglierlo a Juric a stagione in corso. Il Torino ha fissato il prezzo: 25 milioni non trattabili. Con una puntualizzazione importante: il giocatore per ora non è in vendita, è considerato fondamentale per il presente e per il futuro ma il problema è la sua volontà visto che in un paio di incontri (attraverso il suo entourage, naturalmente) ha detto di no a un prolungamento di contratto per un milione e mezzo a stagione, lo stesso ingaggio che percepiscono i big della rosa.

    Sullo stesso argomentoToro, Pobega pronto per la mischiaTorino LEGGI TUTTO