TORINO – La Juventus e tutto il mondo bianconero restano con il fiato sospeso. Paul Pogba sogna ancora di non finire sotto i ferri e di risolvere il problema al menisco laterale del ginocchio destro con una terapia conservativa. Ossia attraverso un percorso fisioterapico di un mese e mezzo per non perdere il Mondiale in Qatar di novembre-dicembre. Il francese, campione del mondo in carica dopo il trionfo in Russia con la Nazionale di Didier Deschamps, vuole difendere il titolo e non riesce a immaginarsi ai margini della Juventus a lungo tempo. L’effetto positivo della terapia conservativa, però, non è sicuro al cento per cento. A volte dà buoni risultati, però spesso rimanda soltanto l’operazione di qualche mese. Un’eventualità, quest’ultima, scomoda per tutti. Già, perché a quel punto tanto Pogba quanto la Juventus finirebbero per allungare i tempi. Sullo stesso argomentoPogba-McKennie, l’estate sta finendo: Juve con il fiato sospesoJuventus
Pogba oggi a Lione: le valutazioni
In attesa del consulto di oggi, nessuno si sbilancia. Se Paul riuscirà ad esaudire il proprio desiderio, si capirà nelle prossime ore. Perché dopo l’infortunio durante l’allenamento negli Usa di dieci giorni fa, il rientro anticipato in Europa, qualche giorno di vacanza e tante riflessioni, il consulto in Francia del 29enne centrocampista juventino è slittato di un giorno. Il Polpo, inizialmente atteso ieri a Lione, raggiungerà soltanto in giornata il professore Bertrand Cottet-Sonnery, il luminare delle ginocchia che lo scorso maggio ha operato Zlatan Ibrahimovic, il compagno di scuderia dell’ex Manchester United. Ventiquattro ore in più di riflessione, nella speranza che la notte sciolga qualche dubbio. La sensazione, stando a quanto raccontano gli esperti, è che in questi casi sia difficile evitare uno dei due interventi chirurgici (le ipotesi di operazione sono due: la meniscectomia e la sutura meniscale). E il guru di Lione, a meno di clamorose svolte, cercherà le parole e gli argomenti giusti per spiegare al connazionale il percorso migliore per guarire del tutto e tornare al top nel minor tempo possibile. Probabilmente attraverso la prima delle due operazioni previste.
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Intervento 1: 40-60 giorni di stop
La speranza della Juventus, in caso di intervento chirurgico, è che il francese possa cavarsela nel giro di 40-60 giorni. Ossia attraverso la meniscectomia, cioè l’asportazione del pezzettino di menisco rotto. In questo caso Pogba salterebbe le prime giornate di campionato (Sassuolo, Sampdoria, Roma, Spezia, Fiorentina) e almeno le prime due del girone di Champions League. Sarebbe un’assenza pesante, per Massimiliano Allegri, ma comunque digeribile e gestibile con le forze a già a disposizione in rosa.
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Intervento 2: 3-4 mesi di stop
Discorso differente in caso di piano B: la sutura meniscale, cioè la cucitura della zona di lesione del menisco. Un’operazione che, di fatto, metterebbe fine ai sogni mondiali di Pogba. A causa dell’interruzione per la manifestazione in Qatar di novembre-dicembre, Allegri ritroverebbe il suo pupillo in campo soltanto dopo la sosta post Mondiale, a inizio 2023. Di fatto il “Conte Max” dovrebbe affrontare la prima parte della stagione, con tanto di full immersion pre Coppa del Mondo, senza uno dei campioni acquistati nelle scorse settimane per aumentare il mix di qualità ed esperienza della Juventus. In realtà, però, il piano B non è mai stato preso troppo in considerazione dalla Juventus visto che solitamente viene riservato a giocatori Under 25. LEGGI TUTTO