consigliato per te

  • in

    Benfica-Sporting, sette Over 2,5 per le “Aquile”

    Gli anticipi della 13ª giornata prevedono Portimonense-Porto e Benfica (31 punti)-Sporting (32 punti). Una sfida tra due formazioni che vantano uno… “zero” in classifica e, precisamente, quello delle sconfitte per quanto riguarda lo Sporting (non ha finora mai perso né in casa né fuori) e quello dei pareggi interni per quanto riguarda il Benfica (che in casa è caduto a sorpresa, per 0-1, contro la Portimonense). Inutile dire che il match è già sentitissimo perché è un derby ma stavolta, vista la situazione di classifica, lo sarà ancora di più.
    Indovina il risultato esatto di Benfica-Sporting e vinci!
    Reti realizzate? Quasi il doppio quelle dei padroni di casa
    Uno degli elementi che spiccava nei numeri proposti dalla classifica era senz’altro lo “zero” a cui si accennava prima. Ma questo non è l’unico spunto interessante che l’osservazione attenta della graduatoria propone. Se si guarda infatti al numero di reti realizzate si scopre che il Benfica ne ha messe complessivamente a segno 34 (si tratta del miglior attacco nell’ambito del torneo lusitano), quasi il doppio rispetto alle 19 invece realizzate dallo Sporting che però vanta la miglior difesa (solo 4 le reti subìte contro le 7 incassate dal Benfica). Questo dato si traduce anche in un… opposto di esiti che caratterizza le due formazioni in campo. Il Benfica fa registrare una maggioranza di “Over 2,5” (sette) mentre lo Sporting è quasi abbonato all’Under 2,5 (ne ha collezionati nove). Qui davvero spetta ad ognuno decidere in quale direzione guardare… LEGGI TUTTO

  • in

    Cristiano Ronaldo e il sortilegio della barriera

    Qualcuno, memore delle barriere centrate in tre anni di Juve, ha tirato un sospiro di sollievo domenica sera durante Belgio-Portogallo. Cristiano Ronaldo con il destro impegna Courtois dopo che il pallone ha evitato la “muraglia umana”? È andata proprio così, anche se non c’è stato nessun gol e la delusione di CR7 e di tutti coloro che fanno il tifo per lui rimane. Ora, al di là del fatto che il suo futuro parli ancora la lingua della Juventus, il ricordo delle punizioni calciate tra Manchester e Madrid e delle differenze con il rendimento dell’ultimo triennio non si cancella, tanto da scatenare pure critiche poco simpatiche. Come quella dell’ex attaccante inglese Ian Wright: «Ho letto che la sua media gol su punizione è di una su 50. È vero, contro il Belgio ha centrato la porta, ma Courtois ha avuto tutto il tempo di vedere la palla». In effetti, per il portiere non è stata la parata più difficile della sua carriera nonostante quel pallone viaggiasse carico di veleno.

    A oggi in maglia Juve ha segnato un unico gol su punizione

    Ma per Ronaldo il tabù dei calci di punizione nel post Real resta con tutta la sua pesantezza. Bruciano gli oltre 70 tentativi effettuati dal 2018 a oggi in maglia Juve, con un unico gol in curriculum, datato 4 luglio 2020 nel derby contro il Torino e con Salvatore Sirigu proteso in tuffo inutile davanti alla traiettoria beffarda di CR7. Era, quella, la 43ª punizione del fuoriclasse portoghese in bianconero. Prima e dopo, ecco la specialità della barriera avversaria puntualmente colpita. Però Cristiano non s’è mai perso d’animo e ha continuato a batterle. Che giochi ancora con la Juve, o nel Paris Saint-Germain o chissà dove, non smetterà. LEGGI TUTTO

  • in

    Ronaldo e la Coca-Cola, la verità: nessun crollo in borsa, anzi…

    Ronaldo e la Coca-Cola: alla querelle si aggiunge un nuovo, clamoroso capitolo: secondo Forbes il gesto del campione portoghese che aveva allontanato due bottigliette nel corso della conferenza stampa non solo non avrebbe fatto crollare il titolo in borsa, ma anzi avrebbe favorito il noto marchio.

    Ecco come Ronaldo ha influito realmente sul titolo della Coca-Cola

    Dopo l’episodio si era diffusa la notizia secondo cui il gesto di Ronaldo era costato all’azienda ben 4 miliardi di dollari. E su questa notizia sono stati pubblicati centinaia di articoli e scritti ancora più commenti social di ogni tipo, solo in italia. Eppure gran parte di questa congettura è stata costruita su una premessa traballante, se non falsa. È vero che Ronaldo, davanti alla stampa, ha spostato le Coca-Cola posizionate strategicamente. È anche vero che, al termine della conferenza stampa, il valore della Coca-Cola era sceso di 4 miliardi di dollari. Tuttavia, sono stati altri fattori ad influire sul prezzo delle azioni del gigante delle bevande, una serie di altri fattori prettamente economico-finanziari. In realtà il “crollo” del titolo è avvenuto tre minuti prima del gesto di CR7. Il valore di mercato della Coca-Cola era già sceso di 4 miliardi di dollari al momento dell’affronto di Ronaldo. Ma c’è di più: dal momento in cui CR7 ha spostato le bottiglie fino alla fine della giornata di Wall Street, il prezzo delle azioni di Coca-Cola è salito di 0,30 dollari, aggiungendo 1,3 miliardi di dollari di valutazione alla società.   LEGGI TUTTO

  • in

    Perché Cristiano Ronaldo è inimitabile

    Domanda tra provocazione e paradosso: se Cristiano Ronaldo fosse oggi libero, una squadra potrebbe assumerlo a 30 milioni netti tutto compreso, acquisto e salario? È la situazione nella quale si trova la Juventus e allora la domanda non è più né provocatoria e nemmeno paradossale. Il club di Andrea Agnelli deve attendere di conoscere i desideri e i programmi del fuoriclasse portoghese il cui contratto va a scadenza tra un anno. Lascia o raddoppia? Il quiz provoca ansia, i conti della società sono pesanti ma qualcuno trascura che l’ingaggio di Cristiano, comunque pesantissimo per i conti va a concludersi mentre si prospetta il caso Dybala le cui richieste sfiorano i 10 milioni annui per un minimo di stagioni tre. Dunque la cifra è analoga ma il rendimento? Ronaldo è stato garanzia per l’attacco juventino, è un pericolo costante per qualunque difesa avversaria, non può avere più la stessa continuità esplosiva del suo periodo migliore ma, per i deboli di memoria, ricordo che è stato il migliore goleador dell’ultimo campionato, nonostante le difficoltà evidenti della Juventus. Andrea Agnelli e il suo staff devono riflettere, prescindendo dalla risposta del portoghese. Una eventuale partenza di Cristiano potrebbe liberare la cassa da impegni gravi e, dunque, si potrebbe pensare all’ingaggio di un centravanti, di questo ha bisogno veramente la Juventus.

    Non basta Morata che può rientrare in rosa ma non può essere l’attaccante titolare di una stagione, ecco perché su Cristiano Ronaldo, il vertice societario dovrà essere lungo e attento, magari coinvolgendo lo stesso fuoriclasse. Cristiano è stato un capriccio carissimo ma anche una risorsa importante, non è arrivata la Coppa dei Campioni ma se è per questo non l’hanno vinta né Messi, né Mbappé che guadagnano cifre altrettanto clamorose.

    A trentasei anni Cristiano Ronaldo rappresenta il bivio dinanzi al quale la Juventus dovrà scegliere quale strada intraprendere. Se dovesse restare a Torino avrà lui per primo una responsabilità diversa da quella affrontata finora. Se dovesse decidere di risolvere il contratto o di individuare un’altra squadra, la Juventus e i suoi tifosi, ma il resto del nostro calcio, dovranno comunque ringraziarlo per questi anni regalati all’Italia. LEGGI TUTTO