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    Prandelli compie 65 anni, gli auguri speciali della Juve

    Cesare Prandelli compie 65 anni. Il tecnico di Orzinuovi, comune di poco più di 12mila abitanti in provincia di Brescia, ha ricevuto gli auguri speciali della Juve, che gli ha dedicato un post su Twitter. Il classe 57′ da calciatore, dopo le esperienze con Cremonese e Atalanta, ha indossato la maglia della Vecchia Signora dal 1979 al 1985 mettendo in bacheca tre scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Coppa dei Campioni e una Supercoppa Europea. Tornato a Bergamo per chiudere alla Dea, ha poi intrapreso la carriera di allenatore guidando, tra le altre, Parma, Roma e Fiorentina. Nel 2010 viene chiamato al posto di Lippi come Ct della Nazionale, con la quale conquista il secondo posto agli Europei del 2012 arrendendosi solo in finale di fronte a una super Spagna (4-0). Il ruolo di tecnico lo ha portato anche all’estero, dove ha allenato Galatasaray (2014), Valencia (2016) e Al-Nasr (2017-gennaio 2018).Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, Prandelli: “Non meritavamo di perdere”

    FIRENZE – Ai microfoni di Sky il tecnico della Fiorentina Cesare Prandelli commenta il ko in extremis contro la Roma: “Abbiamo preso un altro gol per un millimetro, è già il terzo. A noi ci sono stati annullati due gol per un millimetro. Abbiamo fatto una partita vera, non meritavamo di perdere. Affrontavamo una squadra ricca di talento e qualità. Negli ultimi minuti devi avere molta più attenzione in area di rigore. Non meritavamo di perdere ma non dobbiamo piangerci addosso, pensiamo alle prossime partite con scontri diretti. Abbiamo dimostrato determinazione contro una grande squadra, cerchiamo di prendere quanto fatto di buono . Igor si è fatto male, Castrovilli, anche Pulgar ha chiesto il cambio… non ci gira molto bene. “Kokorin? Serve pazienza, abbassare le aspettative, attendere che si adegui al calcio italiano. Il cambio era d’obbligo. Pulgar ha chiesto il cambio, non potevo rischiare. Io in questo momento devo cercare di tirare fuori il meglio dai miei giocatori, per me sono i migliori. Cercare di metterli nelle posizioni più adatte ma il problema è che quando devi fare i cambi non hai dei doppionidevi vedere il sistema per ripartire. Mi auguro che non solo Castro abbia capito questo modo di pensare. Sono ottimista: questa squadra può dare di più. Dobbiamo pressare e poi pensare alla qualità. La mentalità ce l’ha Ribery in certe zone del campo, gli altri devono lavorare come operai e ogni tanto mettere qualità”.

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    Fiorentina-Roma, brividi per Astori. Diawara cancella l’autogol di Spinazzola

    Astori, ricordo vivo
    “Astori? Sì, l’ho convocato io in Nazionale la prima volta. Impossibile non ricordare uno uomo e una persona che ha sempre dimostrato serietà e capacità di aggregare. Leader silenzioso, persona straordinaria, lo incontravo spesso a Firenze. Una volta scese dalla macchina e mi fece vedere la bambina. Aveva gli occhi pieni di gioia. Impossibile dimenticarlo, il suo ricordo è ancora vivo” LEGGI TUTTO

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    Prandelli: “Roma una big, ma la Fiorentina non sarà vittima sacrificale”

    FIRENZE – Il tecnico della Fiorentina Cesare Prandelli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara del “Franchi” di domani contro la Roma: “Arriva una big ma non dobbiamo scendere in campo pensando di essere una vittima predestinata, dobbiamo tirare fuori tutta la rabbia e se abbiamo orgoglio e dignità vanno tirati fuori insieme al cuore e all’anima. Adesso siamo circondati da una critica forte ma ora le chiacchiere non servono – ha aggiunto il tecnico viola – bisogna lottare fino alla fine perché in questo momento contano solo i risultati, da mesi dico che questa è la realtà, piaccia o no. Dobbiamo uscirne tutti assieme perché siamo tutti sulla stessa barca. Commisso? Dopo Udine l’ho sentito molto ma molto arrabbiato: ci siamo detti che si dicono tra un presidente e un allenatore. Abbiamo condiviso certi aspetti e rimarcato che la squadra deve dare di più, è mia responsabilità motivare ancora di più questa squadra. E’ una persona che arriva dall’altro capo del mondo e vuole far diventare grande questa squadra e questa città, quindi è deluso. Nelle difficoltà comunque si migliora, ma l’entusiasmo non lo ha perso, questo no”.

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    Udinese, ci pensa Nestorovski: 1-0 alla Fiorentina

    “Kokorin? Anche Platini capì l’Italia dopo sei mesi…”
    Sulla Roma e Paulo Fonseca: “Hanno un allenatore che, zitto zitto, sta facendo grandissime cose andando per la sua strada. Si è adattato alle caratteristiche dei suoi giocatori e li ha messi in campo in modo molto preciso. E’ passato alla difesa a tre, ma il sistema di gioco ha un senso quando difendi, non quando attacchi. Dobbiamo pensare di essere molto molto compatti, se saremo larghi possiamo soffrire. Avendo una mentalità molto propositiva, nel momento in cui riconquisti la palla puoi creargli dei problemi”. La chiosa è su Kokorin: “Platini ci ha messo sei mesi per capire il calcio italiano, Kokorin ha grandi qualità tecniche, ma gli serve tempo: non conosce ancora il calcio italiano”. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, Prandelli: “Gli errori ci possono stare, l'abbiamo pagato caro”

    UDINE – Cesare Prandelli ha passato domeniche calcistiche migliori: la Fiorentina lascia da sconfitta la Dacia Arena, dopo una gara poco piacevole con l’Udinese. Queste le parole dell’allenatore a Sky: “Match molto equilibrato, tra due formazioni che hanno concesso poco: nessuno voleva perdere, forse ci è mancata un po’ di attenzione e concentrazione a 3 minuti dal fischio finale. Nelle ultime tre trasferte abbiamo raccolto poco, ma la prestazione l’abbiamo sempre fatta”. L’errore individuale a volte cambia l’esito di una sfida ormai indirizzata verso lo 0-0: “Gli errori ci possono stare. Dobbiamo pensare alla partita di mercoledì rimanendo convinti che possiamo far bene. Potevamo avanzare meglio sul cross del gol, purtroppo c’è stato un errore ma – ripeto – ci sta. Avevamo coperto bene l’area, era un cross facile da leggere ma purtroppo l’abbiamo pagata cara”.

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    Udinese, ci pensa Nestorovski: 1-0 alla Fiorentina

    “A Milenkovic devo trasmettere coraggio”
    Normale che a fine partita Prandelli si sia confrontato faccia a faccia con i suoi giocatori: “Il tecnico non si deve sfogare, ma analizzare e guardare avanti. Milenkovic era il primo a essere dispiaciuto, devi trasmettergli coraggio, imparando tutti insieme a leggere meglio le situazioni. O sali più in fretta, o marchi meglio: purtroppo in questo sport l’errore esiste”. LEGGI TUTTO