LONDRA (Inghilterra) – Il Tottenham di José Mourinho è riuscito a guadagnarsi la qualificazione alla prossima Europa League nell’ultima giornata di Premier League, grazie al punto ottenuto contro il Crystal Palace e ringraziando il Chelsea per aver sconfitto in contemporanea il Wolverhampton. La situazione era totalmente sotto controllo per lo Special One, che ha così iniziato a giocare con il cronometro per ottenere il risultato desiderato. Lo ha raccontato Andros Townsend dei Glaziers: “Stavamo giocando con il Tottenham e loro avevano solo bisogno di un punto per finire sesti. E si vedeva che la panchina degli Spurs lo sapesse. José Mourinho stava mandando il messaggio alla squadra sul fatto che volesse il pareggio. E negli ultimi dieci minuti hanno letteralmente portato sempre la palla alla bandierina”.
Mourinho, un punto per l’Europa
Quella di Townsend in ogni caso non è una critica, come spiegato dallo stesso giocatore: “Una statistica mostra che da quando Mourinho è entrato in carica (ha sostituito Pochettino a novembre, ndr), gli Spurs hanno viaggiato a una media da quarto posto in Premier League. Quindi è incredibile come la stampa possa creare una narrazione e faccia credere alle persone che un allenatore non abbia successo quando le statistiche dimostrano che non sia così. Mourinho è giudicato dai suoi risultati, è sempre stato così. Il suo stile di gioco non è mai stato spettacolare, ma ha vinto titoli. Così, quando ha raggiunto gli Spurs, abituati a giocare bene a calcio con Pochettino al timone, ha perso qualche partita e tutti hanno iniziato a dire che fosse finito. Ma quando dai un’occhiata ai fatti, la realtà dice che abbia disputato un’ottima stagione da quando è arrivato al Tottenham”. LEGGI TUTTO