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    Haaland: “Julián Álvarez mi ricorda Agüero. Adoro giocare con lui”

    TORINO – Il Ragno ha conquistato la Luna Blu. No, non è il titolo dell’ultimo action movie della Marvel: è la copertina dell’amore sbocciato tra l’argentino Julián Álvarez, El Araña, e il Manchester City, la gente che canta Blue Moon prima di ogni gara a Etihad. Ha sparato due tele, El Araña, nella goleada contro il Nottingham Forest, le prime due griffe nella nuova avventura che si chiama Premier League.
    ELOGI SU ELOGI Dopo il pubblico elogio che gli ha riservato Pep Guardiola, suo attuale allenatore al Man City («E’ un giocatore semplicemente eccezionale»), poche ore fa sono arrivate altre parole dolcissime da parte di uno che lo conosce bene, Fernando Bocha Batista. Batista, che ha diretto l’attaccante cordobése nelle giovanili della nazionale argentina e che attualmente fa parte dello staff tecnico di José Pékerman, ct della Venezuela. «E’ il calciatore che ogni allenatore vorrebbe avere. E’ il miglior prodotto del nostro calcio degli ultimi due lustri, il top in Argentina degli ultimi 10 anni». Il Bocha ha poi aggiunto: «Sappiate che non ha ancora raggiunto il massimo della sua potenzialità».
    E AL SUO SOCIO RICORDA IL KUN Ma l’altra grande impresa del Araña Julián Álvarez è stata riuscire a conquistare il suo socio in attacco al City: Erling Haaland, il tornado che sta squassando le difese anche in Premier League. In una intervista esclusiva realizzata con Veronica Brunati, la miglior giornalista d’Argentina, il crack norvegese s’è lanciato in un paragone lusinghiero: «Álvarez mi ricorda il Kun Agüero. Adoro giocare con lui». Le difese degli altri top team inglesi e europei sono avvisati: la banda Guardiola vive in armonia e amore fraterno. E spesso mischiando amore fraterno e armonia esce un cocktail dal gusto sopraffino. Il gusto del trionfo.
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    Conte frena, Liverpool ok al 98'. Super Haaland: altra tripletta col City

    Serata storta per il Tottenham che non va oltre l’1-1 contro il West Ham. Gli uomini di Conte vanno in vantaggio nel primo tempo grazie ad un autogol di Kehrer per poi farsi raggiungere ad inizio ripresa dal pari di Soucek. In casa Hammers esordio per l’ex Milan Paquetà. Incredibile il successo al 98′ per il Liverpool, bravo nel non cadere ad Anfield contro il Newcastle: al vantaggio di Isak risponde Firmino, mentre all’ultimo respiro è Carvalho a siglare il gol vittoria che dà continuità agli uomini di Klopp dopo il 9-0 della scorsa giornata sul Bournemouth.
    West Ham-Tottenham, tabellino e statistiche
    Liverpool-Newcastle, tabellino e statistiche
    Premier League, la classifica
    Super Haaland trascina il City, Arsenal in vetta
    Seconda tripletta consecutiva con il City per un Haaland devastante che già nel primo tempo mette il sigillo sulla sfida contro il Nottingham Forest, poi travolto per 6-0. Il norvegese fa tris in 38′ indirizzando il match, di Cancelo e Alvarez (doppietta) le altre reti. Sorride anche Arteta che si gode il primato in solitaria con il suo Arsenal da 5 su 5. I gunners battono l’Aston Villa di misura, per 2-1, con le firme Gabriel Jesus e Martinelli intervallate dalla rete di Douglas Luiz. 0-0 tra Bournemouth e Wolverhampton.
    Manchester City-Nottingham, tabellino e statistiche
    Arsenal-Aston Villa, tabellino e statistiche
    Premier League, i risultati

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    Ronaldo entra nel finale, lo United vince ancora: 1-0 al Southampton

    Southampton (Inghilterra) – Primo successo esterno stagionale per il Manchester United che nel quarto turno di Premier League supera di misura il Southampton. Seconda vittoria consecutiva in campionato per Ten Hag che ringrazia Bruno Fernandes nonostante continui a tenere banco la situazione di Cristiano Ronaldo, tenuto fuori dai titolari e schierato solo nei 20′ finali. Sul portoghese resta a perta la finestra del Napoli che potrebbe lasciar partire Osimhen ai Red Devils per accogliere CR7.Guarda la galleryUnited, Ronaldo ancora in panchina: la reazione è virale
    Ronaldo entra nel finale, lo United vince ancora: 1-0 al Southampton
    Al 20′ si accende il match con una serie di occasioni in fila per lo United salvate sulla linea per 3 volte dalla difesa dei Saints. Il forcing dei Red Devils continua, ma all’intervallo il risultato resta sullo 0-0. Ad inizio ripresa, dopo 10′, gli uomini di Ten Hag, che lascia ancora Ronaldo a riscaldarsi a bordo campo, passano: l’asse è tutto portoghese con Dalot che libera Bruno Fernandes al volo dal limite, piazzato preciso ed esultanza con corsa proprio verso CR7. La risposta dei Saints è decisa, ma De Gea è bravo ad evitare il pari. Al 68′ spazio a Cristiano Ronaldo che rileva Sancho e va subito a lottare, rimediando anche un leggero infortunio, contro Armstrong. Tornato a pieno ritmo il portoghese non riesce mai a pungere, la difesa di Ten Hag regge bene e con un solo brivido nel finale porta a casa tre punti importanti per la classifica. Altra nota positiva per il Manchester United, l’esordio all’80’ di Casemiro, accolto da un’ovazione dei fan ospiti presenti a Southampton.

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    Isak, un altro record della Premier

    TORINO – Alexander Isak è ufficialmente un nuovo giocatore del Newcastle arabo. Lo svedese passerà alla storia come l’acquisto più oneroso del club: 70 milioni per prelevarlo dalla Real Sociedad. Effettuate le viste mediche, il nazionale scandinavo ha firmato il contratto e ha posato all’interno del rinnovato stadio di St James’ Park. Ovviamente bellissimo, rispetto ai nostri. Ormai rispetto alla Premier non siamo più competitivi… LEGGI TUTTO

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    Schmeichel verso Nizza, il Leicester dei sogni perde un altro pezzo

    TORINO – Un altro eroe del Leicester di Claudio Ranieri sta per salutare. E non è un nome marginale, anzi: Kasper Schmeichel, infatti, ha accettato l’offerta del Nizza nonostante un contratto con le Foxes in scadenza nel 2023. Resta un solo ostacolo, lo stesso Leicester che darà il via libera soltanto nel momento in cui avrà trovato un sostituto in porta. L’addio di Schmeichel, comunque, rappresenta un duro colpo per chi ancora ricorda quella squadra che nel 2016 sovvertì i pronostici e vinse il titolo mettendo in fila tutte le big della Premier League, dall’Arsenal al Tottenham, dal Manchester City al Manchester United, in quel caso appaiate a ben 15 punti dalle Foxes, guidate mirabilmente dal tecnico romano. Il Leicester rappresentò il lieto fine di una favola sportiva della quale il portiere danese Schmeichel rappresentava un punto fermo, come conferma il fatto che disputò da titolare tutte le 38 partite di campionato, per qualità tecnica e anzianità visto che era approdato al club nel 2011.

    LA STORIA Figlio d’arte, papà Peter aveva scritto pagine di gloria difendendo la porta del Manchester United griffato Sir Alex Ferguson, il piccolo Kasper iniziò a tramandarne l’eredità prima come portiere di pallamano e poi entrando nelle giovanili del Manchester City, dove era approdato il padre sul finire della carriera. E ora dopo 11 stagioni con le Foxes la prima esperienza lontano dal Regno Unito dove ha condensato tutta la carriera, al Nizza che dopo aver registrato il no dello svizzero Yann Sommer che ha preferito restare al Borussia M’Gladbach, ha deciso di virare decisamente sul danese. E di quel Leicester dei sogni, di quella banda di scalmanati tenuti a freno da Ranieri fino all’ultima curva, sono rimasti soltanto in due: il centrocampista Marc Albrighton, autore del primo storico gol in Champions League, e il bomber Jaime Vardy, capitano e totem dei tifosi con 164 reti complessive per le Foxes. Schmeichel sta per salutare, ma a Leicester troverà sempre qualcuno pronto a stringergli la mano e offrirgli una birra al pub. LEGGI TUTTO

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    Rabiot e la Juve, un rapporto mai decollato. E in Premier…

    TORINO – (e.e.) Adrien Rabiot, il Duca della Juventus che non affascina più. Il club bianconero l’ha corteggiato a lungo quando era al Psg, fino a prenderlo a parametro zero. Sembrava un affare, nella realtà il giocatore francese non è mai stato decisivo e non ha mai fatto breccia nell’ambiente, troppo riservato, poco espansivo e in gol col contagocce: 6 in tre stagioni, 0 nell’ultima. Eppure con Max Allegri ha giocato. E tanto (45 presenze). Ma non ha lasciato il segno. A volte buone prestazioni, a volte impalpabile e spesso distratto nella fase difensiva. Ora, mamma Veronique che gli fa da agente sta cercando squadra in Premier, un campionato che potrebbe esaltarne le doti di sgroppatore (nella Francia, Deschamps lo schiera sempre). Eppure con il ritorno a casa di Paul Pogba il teoria formerebbe una bella coppia, chissà. La Juve potrebbe però incassare 15-20 milioni e allora nessuno si opporrebbe. Pare che il giocatore abbia detto no al Newcastle degli arabi. Preferirebbe il Chelsea…  LEGGI TUTTO

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    La Premier tenta De Ligt, ma la Juve ha un piano

    La Premier lo tenta, con offerte economiche difficilmente rifiutabili e soprattutto con la possibilità di competere al vertice in ogni competizione, Champions League compresa. Matthijs De Ligt finora non ha dato certezze, in un senso come nell’altro: «Al momento sono in corso le trattative e quando sarà il momento deciderò se prolungare o se voglio guardare oltre. Guardo sempre a ciò che è meglio per me in termini di progetto sportivo. Due quarti posti consecutivi non bastano, dovremo fare passi in avanti in questa direzione. La Juventus è un club che vuole e deve sempre diventare campione», così aveva detto ai primi di giugno. Ma dalla Continassa hanno pronto il piano per convincere l’olandese a proseguire nell’avventura in bianconero e la dirigenza apparecchia il tavolo per un nuovo incontro funzionale a definire il rinnovo di contratto. Sullo stesso argomentoDe Ligt, Demiral, Koulibaly e ancora Arnautovic e Dzeko: Juve, come ti muovi?Juventus

    Sarà un vertice decisivo? Questo è ciò che si augura la Juventus, che nello specifico ha più fretta del giocatore e che approfitterà della necessità di parlare con l’avvocato Rafaela Pimenta – per definire i dettagli dell’affare Pogba – anche per entrare nel vivo delle discussioni per il prolungamento del nazionale oranje. In questo momento non è possibile escludere nessuna possibilità riguardo il centrale ex Ajax: da un lato c’è la trattativa per il rinnovo, dall’altra l’interesse crescente della Premier che lo rende uno dei difensori più appetibili in Europa. De Ligt non ha chiesto di essere ceduto, ma tutto ruota, appunto, attorno al rinnovo di contratto. […]

    Sullo stesso argomentoDe Ligt, il saluto da leader e capitano. Dell’Olanda. E La Juve? ApplaudeJuventus

    E in particolare su un aspetto, nodale nella discussione tra le parti: l’entità della clausola rescissoria. La Juventus punta a prolungare l’accordo fino al 2026, manovra che consentirebbe al club di ammortizzare i costi a livello fiscale. A livello di liquidità invece cambierebbe poco, perché all’Ajax devono ancora arrivare 30 milioni (ultime due rate di un pagamento dilazionato in 5 anni per 75 milioni, oltre ai 10 di commissioni). La Juventus inoltre sta applicando una politica di riduzione del monte ingaggi, ma per De Ligt ha pronta una proposta alla Pogba: la parte fissa resterebbe uguale (8 milioni netti circa) con una riduzione sui bonus. […] Si è già dato notizia del Chelsea, che deve rifondare la difesa e pensa a De Ligt come pietra della ricostruzione. Ma attenzione al Liverpool: attorno a De Ligt c’è fermento e la Juventus per questo vuole chiudere il prima possibile la questione rinnovo.

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    Sullo stesso argomentoLocatelli, Chiesa, De Ligt, Vlahovic: Juve, è qui il nuovo leader?Calciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Premier, pareggio spettacolare tra City e Liverpool: finisce 2-2

    TORINO – La domenica della 32ª giornata di Premier League si chiude con un pareggio nella sfida più importante della stagione tra il Manchester City e Liverpool. Finisce 2-2 lo scontro all’Ethiad Stadium tra Guardiola e Klopp. Eriksen si conferma fondamentale per i Bees, che superano 2-0 il West Ham di Moyes: l’ex interista ha vinto tutte e quattro le gare giocate da titolare finora con il Brentford. Il Leicester, invece, ferma la corsa del Crystal Palace (sconfitto 2-1), che veniva da 7 gare ufficiali senza sconfitte (5 vittorie e 2 pareggi) e da 4 senza gol incassati. Torna a sperare nella salvezza il Norwich, ultimo in graduatoria, grazie al successo per 2-0 sul Burnley.
    Premier League, la classifica
    Pari per Guardiola e Klopp, Sterling spreca tutto
    Sfida decisiva in testa al campionato, con Manchester City e Liverpool che si presentano all’Ethiad Stadium distanziate solo da un punto. Lo scontro tra Guardiola e Klopp inizia con ritmi altissimi già nei primi minuti: al 5′ c’è già la prima grande occasione con Gabriel Jesus che supera la difesa e serve Sterling, il grande ex della partita però sbaglia e da ottima posizione spara contro Allison. Il gol arriva dopo un solo giro di orologio, con la punizione di Bernardo Silva per De Bruyne che calcia e, con la deviazione decisiva di Matip, firma l’1-0. Spettacolo in campo con la reazione del Liverpool che non si fa attendere e arriva già al 13′ con la sponda di Alexander-Arnold per Diogo Jota che di destro ristabilisce la parità. Al 24′ il City rischia tantissimo con l’erroraccio di Ederson che si perde il pallone per poi recuperarlo sulla linea di porta. Nuovo vantaggio per i Citizens al 36′ con Cancelo che serve l’assist decisivo per Gabriel Jesus. La squadra di Guardiola però vuole chiudere il primo tempo con un altro gol: al 43′ ancora Sterling va vicinissimo al gol ma Robertson salva, poi al 45′ Laporte colpisce il palo. La partita prende una svolta già nel primo minuto della ripresa: azione lampo dei Reds, palla a Mané che supera Ederson e trova il gol del pari. City di nuovo avanti al 63′ con Sterling che dopo due grandi occasioni trova finalmente il gol. L’arbitro però ferma tutto e annulla il gol per fuorigioco. Al 69′ De Bruyne crea una grandissima occasione, servendo un buonissimo pallone ancora per Sterling che però sbaglia ancora aspettando troppo e facendosi recuperare da Van Dijk. Continua l’assalto dei Citizens nel finale, con Mahrez che sfiora il gol al 94′, ma è tutto inutile. La sfida tra Guardiola e Klopp si chiude in parità.
    Manchester City-Liverpool 2-2, tabellino e statistiche
    Il Brentford piega il West Ham di Moyes
    Il Brentford, con Eriksen ancora titolare, resta inchiodato sullo 0-0 nel deludente primo tempo con il West Ham di Moyes. Poi il match si accende in apertura di ripresa, al 48′, quando i padroni di casa sbloccano il risultato grazie al francese Mbeumo, servito da Toney, sempre prezioso nelle ultime uscite del Brentford. I protagonisti del primo gol si invertono nel raddoppio al 64′: stavolta è Mbeumo ad assistere Toney, che infila il portiere ospite Fabianski. Finisce 2-0 per i Bees, al quarto successo nelle ultime cinque partite.
    Brentford-West Ham United 2-0, tabellino e statistiche
    Crystal Palace fermato dal Leicester
    Il Leicester batte 2-1 un Crystal Palace in gran forma: è Lookman a sbloccare l’incontro al 39′ su assist di Dewsbury-Hall, che poi raddoppia al 45′ su azione offensiva nata da un errore di Guehi, che regala la palla a Maddison. Gli ospiti tornano in corsa al 65′, su azione di calcio di rigore: Zaha si fa parare il tiro da Schemichel, ma riesce ad avventarsi sulla ribattuta e a insaccare il pallone in rete. Il Leicester si conferma la vittima preferita per il veterano del Palace, che ha segnato 7 gol alle Foxes in carriera, più che contro ogni altra squadra. Alla fine sono però i ragazzi di Rodgers sorridere grazie al 2-1 finale.
    Leicester City-Crystal Palace 2-1, tabellino e statistiche
    Norwich, vittoria che vale oro
    Il Norwich, ultimo in Premier, trova tre punti fondamentali per continuare a sperare nella salvezza, superando 2-0 il Burnley: la formazione di casa, che era a secco di successi da 9 incontri (2 pareggi e 7 ko tra campionato e FA Cup), passa in vantaggio al 9′ grazie a un bolide di Lees-Melou, leggermente deviato da Brownhill. Il raddoppio, nel secondo tempo, arriva all’86 grazie al finlandese Pukki.
    Norwich City-Burnley 2-0, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO