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    Arthur non va al Mondiale: “Dopo grandi sforzi e tanto duro lavoro…”

    LIVERPOOL (INGHILTERRA) – Sono giorni difficili per l’ex centrocampista della Juve Arthur Melo. Il brasiliano, ora in prestito al Liverpool, si dovrà sottoporre a un intervento chirurgico dopo aver riportaro un infortunio al quadricipite della coscia sinistra in allenamento e rimarrà ai box per almeno 3-4 mesi. Arthur aveva appena fatto in tempo a esordire con la maglia dei Reds entrando nel finale del match del Maradona contro il Napoli perso per 4-1 dalla formazione di Jurgen Klopp e quando sembrava che potesse esserci più spazio per lui ecco che è arrivo il grave infortunio. L’ex Barcellona, dunque, salterà anche i Mondiali in Qatar in programma dal 20 novembre al 18 dicembre. Guarda la galleryJuve, il rendimento di chi ha salutato in estate: Dybala al top
    Arthur torna a parlare sui social dopo l’infortunio
    Il calciatore, attraverso un post pubblicato sui social, ha raccontato questo difficile momento: “La settimana scorsa non è stata la migliore per me… Purtroppo, come sapete, uno sfortunato infortunio alla coscia sinistra mi terrà fuori gioco per un po’. Arriva proprio nel momento in cui, dopo grandi sforzi e tanto duro lavoro, ero pronto ad affermarmi nella mia nuova squadra e determinato a lottare per il mio sogno di giocare ai Mondiali. È ora per me il momento di tenere la testa alta e unire le forze con la mia famiglia per fare tutto il necessario con la mia squadra per assicurarmi di tornare più forte il prima possibile. Nessun ostacolo mi impedirà di progredire nella mia carriera e ho grande ambizione di mostrare cosa posso fare in campo. Nel frattempo continuerò a sostenere i miei compagni di squadra del Liverpool e la mia amata nazionale brasiliana. Grazie per tutti i messaggi di supporto!”.
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    Milinkovic-Savic, il Mondiale è tuo

    TORINO – La più grande vittoria di Davide Vagnati da quando è arrivato a Torino. Era rimasto il solo o quasi a credere nelle potenzialità di Vanja Milinkovic-Savic e adesso raccoglie meritatamente i frutti della sua sana ostinazione. La convinzione del ds, la scorsa estate, è stata ferrea: il serbo viene così designato come portiere titolare della prima stagione in granata di Ivan Juric. Il tecnico croato approva la mossa: gli dà fiducia, lo butta dentro nelle amichevoli e poi in campionato, venendo ripagato da un girone d’andata superlativo. Il Covid-19, però, spezza il ritmo di Milinkovic-Savic, che da fine gennaio in poi imbocca un tunnel di negatività che gli fa perdere il posto in favore di Berisha. Sembrava che quest’ultimo avesse ribaltato le gerarchie, anche perché il Toro ha provato a piazzare il fratello del laziale Sergej sul mercato. Niente da fare, così i granata hanno abbandonato le trattative per i potenziali sostituti: da Gollini a Gabriel, passando per Dragowski e Meret. Una volta spente le sirene sul possibile addio, Milinkovic-Savic si è rimesso sotto col lavoro. E ha sorprendentemente convinto Juric a ripartire da lui sin dalla gara di Coppa Italia contro il Palermo: scelta vincente, perché c’è anche il portiere fra i protagonisti del brillantissimo avvio di stagione del Toro. Tante ottime parate, ma soprattutto la sensazione che il classe ’97 sia cresciuto in termini di personalità: esce senza troppi affanni e fra i pali ha lavorato tantissimo sui fondamentali in estate. A tal punto da conquistare anche la Serbia. Guarda la galleryVlasic stende il Lecce e lancia il Torino sopra la Juve
    Milinkovic-Savic titolare con la Serbia
    Già, perché Milinkovic-Savic è destinato ad essere il titolare della sua nazionale al Mondiale. Un’investitura importante e tutt’altro che scontata, che rende merito alla sua crescita e che inevitabilmente inorgoglisce il Toro, che dopo tanti anni vede ripagato l’investimento voluto da Gianluca Petrachi nel 2017 (lo prelevò dal Lechia Danzica per 2,6 milioni) e approvato dal presidente Cairo. La vetrina in Qatar è naturalmente molto golosa sotto diversi aspetti. Vanja difenderà la porta di una delle formazioni più intriganti della fase a gironi, che può dire la propria anche in eventuali duelli ad eliminazione diretta. Porterà il Toro in Qatar e il Toro naturalmente seguirà con attenzione il Mondiale di Milinkovic-Savic. Con la prospettiva che possa stupire anche lì: il suo cartellino, di fronte ad un torneo convincente, crescerebbe di valore in maniera esponenziale e l’estremo difensore tornerebbe sotto la Mole con un bagaglio di esperienza enorme. Si gioca il posto con Predrag Rajkovic, portiere titolare del Mallorca: l’ultima parola spetterà al ct Dragan Stojkovic, orientato a puntare con decisione su Vanja. Le prove offerte col Toro hanno fatto la differenza, così come la maturità che è riuscito ad acquisire nel corso dei mesi. A giugno 2022 aveva le valigie in mano, a giugno 2021 sembrava addirittura ai margini del progetto Toro. Prima dell’intervento di Vagnati, che contro tutto e contro tutti lo ha scelto per il nuovo ciclo targato Juric. Scommessa vinta.

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    Qatar 2022, il Brasile strapazza l'Uruguay: l'Argentina fa festa con Lautaro

    Dopo la frenata contro la Colombia (0-0), il Brasile torna a macinare calcio e nelle qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022 supera con un netto 4-1 l’Uruguay. La supersfida di Manaus è un monologo verdeoro, con Neymar, in formato super, e compagni che strapazzano in lungo e il largo la Celeste di Tabarez, “imbottita di italiani”, ben sette tra titolari e subentranti. L’1-2 a freddo del Brasile mette la gara in discesa già dopo appena 18′: prima colpisce Neymar, poi l’allievo di Bielsa Raphinha. L’attaccante del Leed bissa poi al 58′ prima del gol della bandiera di Luis Suarez. A rendere il passivo ancora più rotondo ci pensa però Gabigol nel finale di partita. 90′ per lo juventino Alex Sandroi. Il Brasile strapazza così l’Uruguay all’Arena da Amazonia.  
    Lautaro Martinez decisivo: Argentina-Perù 1-0
    A decidere la sfida del Monumental tra Argentina e Perù è invece l’interista Lautaro Martinez, al suo sesto centro nelle ultime nove uscite. Il Toro firma il gol vittoria al 43′ raccogliendo di testa il bel cross del giocatore dell’Udinese Molina. Poi l’Albiceleste gestisce, anche se corre due pericoli importanti. Il primo al 21′, ma Lapadula non riesce a colpire, poi al 65′ viene graziata da Yotun che dal dischetto colpisce la traversa. Nel finale altra staffetta Lautaro-Correa. 

    Pulgar e Sanchez show: tris del Cile. Poker della Bolivia
    Il Cile torna a respirare e batte con un rotondo 3-0 il Venezuela. Grandi protagonisti Vidal e Sanchez, ma soprattutto il centrocampista della Fiorentina Pulgar, bravo ad andare a segno due volte tra il 18′ e il 37′ e spegnere ogni velleità degli ospiti. Il definitivo 3-0 arriva nella ripresa, al 73′, e porta la firma di Brereton. Secondo successo consecutivo per la Roja così come per la Bolivia che si abbatte come una valanga sul Paraguay (4-0). L’equilibrio dura fino al 21′, il tempo che impiega la truppa di Farias a sbloccare la sfida con la rete di Ramallo. Villarroel, Abrego e Fernandez, nella seconda frazione, rendono il passivo ancora più pesante.   

    Quante polemiche tra Colombia ed Ecuador: finisce 0-0
    Zero gol, ma quante polemiche tra Colombia ed Ecuador! Nel primo tempo meglio gli ospiti che chiamano in causa più volte il portiere del Napoli Ospina, bravo a mantere i suoi in partita. Poi nella seconda grazione i Cafeteros si fanno vedere con qualkche sortita offensiva, frutto delle giocate dello juventino Cuadrado, in campo per tutti i 90′, e dell’atalantino Zapata, sostituito al 70′. È proprio Duvan ad avere la migliore occasione per la Colombia, ma l’errore è grossolano. Poi succede davvero di tutto. Rigore prima assegnato e poi revocato all’Ecuador (presunto fallo di Cuellar su Plata), poi, in pieno recupero, sono i padroni di casa a recriminare: prima reclamano un rigore e infine si vedono annullare la rete decisiva messa a segna da Mina al 99’ per un involontario tocco di mano prima di scaraventare a rete nella mischia dell’area di rigore ospite. Ecco dunque la classifica delle qualificazioni sudamericane ai Mondiali di Qatar 2022: Brasile 31, Argentina 25, Ecuador 17, Colombia 16, Uruguay 16, Cile 13, Bolivia 12, Paraguay 12, Perù 11 e Venezuela 7. LEGGI TUTTO

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    Brasile-Argentina sospesa dopo 7': “Scandalo Mondiale”

    Il 5 settembre 2021 sarà una data che finirà per sempre negli annali del calcio. La sospensione del match di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022 tra Brasile e Argentina rimarrà nella storia di questo sport. Scene assurde che nulla hanno a che fare con il pallone e che hanno fatto scoppiare una vera e propria bomba mediatica. Ma riavvolgiamo il nastro e spieghiamo cosa è successo a San Paolo. Il cronometro segnava appena 7′ dal fischio d’inizio quando le autorità sanitarie brasiliane sono scese in campo sospendendo il regolare svolgimento del match e accusando quattro giocatori della Seleccion di non aver osservato la quarantena Covid.Guarda la galleryChe caos in Brasile-Argentina: incontro sospeso
    Brasile-Argentina, che caos: la stampa estera non perdona
    Le immagini hanno fatto immediatamente il giro del mondo. La stampa estera non perdona e all’unanimità attacca: “Scandalo Mondiale”. La Conmebol, massimo organo del calcio sudamericano, chiamata ora a decidere se far rigiocare o meno la partita, non prende posizione: “La partita è sotto l’egida della Fifa”. Per una decisione disciplinare, comunque, si attende il rapporto dell’arbitro e degli ispettori. “Tutto questo si poteva evitare”, ha detto il presidente della Federcalcio brasiliana, Ednando Rodrigues, mentre anche i giocatori della Selecao a fine partita hanno assicurato: “Noi avremmo voluto giocare”.
    Guarda la galleryBrasile-Argentina interrotta: sui social spuntano i meme LEGGI TUTTO

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    Juve in ansia, Bentancur ko con l'Uruguay. Cuadrado in gol

    Mentre a San Paolo Brasile-Argentina è stata sospesa dopo appena 5′, in Sudamerica continua la lotta per le qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022. Torna al successo l’Uruguay che, dopo quattro partite senza vittorie, stende con un netto 4-2 la Bolivia. Brutte notizie per la Juve. Bentancur, infatti, è stato costretto ad abbandondare il rettangolo di gioco all’inizio della ripresa. L’entità dell’infortunio è da valutare. In campo, invece, è stato un dominio assoluto della Celeste. In gol De Arrascaeta (doppietta), il madrileno Valverde e Alvarez. Alla Bolivia non basta la doppietta del solito Moreno Martins. Vittoria di misura, invece, per il Perù di Lapadula, che batte il Venezuela grazie alla rete di Cueva al 35′. Nella ripresa arriva il raddoppio, ma il gol viene annullato grazie al Var per posizione di fuorigioco. Guarda la galleryChe caos in Brasile-Argentina: incontro sospeso
    Pareggio “italiano” tra Paraguay e Colombia
    È una sfida a “tinte italiane” invece tra Paraguay e Colombia. Si potrebbe infatti parlare di un derby torinese: a firmare l’1-1 finale sono il granata Sanabria e lo juventino Juan Cuadrado (rigore). Delude invece il Cile che non riesce a sfondare il muro dell’Ecuador. La Roja fa 0-0, con l’interista Vidal che è apparso sottotono rispetto al match di giovedi contro il Brasile. La Tricolor resiste nonostante l’inferiorità numerica nell’ultima mezz’ora. La classifica, in attesa del verdetto della Fifa dopo la sospensione di Brasile-Argentina, dopo otto giornate dice: Brasile 21, Argentina 15, Ecuador 13, Uruguay 12, Colombia 10, Paraguay e Perù 8, Cile 7, Bolivia 6, Venezuela 4. LEGGI TUTTO