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    Pjanic è ostaggio di Ramsey. La Juve non può avere entrambi

    Miralem Pjanic aspetta, perché tanto non può fare molto altro a Barcellona di questi tempi. Ronald Koeman continua a tenerlo ben oltre i margini del suo progetto, mandandogli chiari segnali: se vuoi giocare, devi farlo altrove. E il fatto che Massimiliano Allegri gli abbia fatto capire che lo accoglierebbe a braccia aperte, alimenta la speranza nel regista bosniaco che, pure lui, tornerebbe di corsa alla Juventus, dopo un anno d’inferno in Catalogna. Peraltro, non sono mancati i contatti fra il suo agente Fali Ramadani e la Juventus, altro fattore importante. Il problema, tuttavia, è che fra Pjanic e il club bianconero si è messo Aaron Ramsey.Guarda la galleryJuve, Allegri e la super coppia Ronaldo-Dybala

    Se Ramsey rimanesse alla Juve, per Pjanic non ci sono possibilità di tornare

    Se il centrocampista gallese rimanesse alla Juventus, per Pjanic non ci sono possibilità di tornare. Questione di liste (la rosa della Juventus è già molto abbondante e qualcuno potrebbe rimanere fuori dalla Champions, per esempio, anche solo con l’arrivo di Locatelli) e questione di stipendi, perché Ramsey guadagna circa 15 milioni lordi e Pjanic, pur con un eventuale (ma per ora non garantito) aiutino del Barcellona, peserebbe per 12. O l’uno o l’altro. E in questo momento alla Juventus c’è Ramsey, che ha già ampiamente fatto capire alla società che non ha intenzione di abbandonarla. Soprattutto se le alternative sono club di seconda fascia della Premier League. Ramsey lascia la Juventus solo per una squadra di blasone e possibilità di vincere equivalenti. E quel tipo di squadra, al momento, non è interessata a Ramsey.

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    Juve, c’è il nodo Ramsey: non trova squadra

    TORINO – Otto milioni di euro netti all’anno. Già, non sono solamente i 7 noti a tutti, quelli che rappresentano l’ingaggio base, ma va aggiunto un milioncino di bonus. I classici premi che non guastano mai. Lo stipendio, centesimo più centesimo meno, di Aaron Ramsey fa riflettere il popolo juventino, soprattutto se confrontati con il rendimento offerto dal centrocampista gallese nel corso delle due stagioni torinesi.

    Ramsey si è integrato poco nel calcio di Sarri e Pirlo

    Era arrivato come colui che con qualità ed esperienza avrebbe potuto/dovuto far svoltare la squadra. Eppure al netto della fragilità dei suoi muscoli soggetti a frequenti infortuni, rimane forte la sensazione che il mancato impatto di Ramsey sui destini bianconeri dipenda da altro. S’è integrato poco, l’ex Arsenal, nel calcio di Maurizio Sarri prima, di Andrea Pirlo poi. E il ko al bicipite femorale maturato in Europa League contro il Napoli nell’aprile 2019 (Aaron era ancora un Gunner) ha davvero stoppato la sua ascesa.

    La morale, se c’è? Detto che Ramsey in avvio di Europeo non ha pronunciato parole carine sui bianconeri, adesso il gallese rischia di rivelarsi un peso a livello tecnico – Massimiliano Allegri non lo vedrebbe granché nella sua idea di Juve – e di sicuro il suo lauto ingaggio è un freno a eventuali nuovi investimenti, che ci saranno (per Manuel Locatelli, soprattutto) ma ridurre il monte stipendi resta un obiettivo alla Continassa.

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    Juve, Ramsey libera il posto in mezzo

    TORINO – Come detto e ricordato, se Locatelli non è già da un annetto buono un giocatore della Juventus è perché la scorsa estate risultò difficile liberargli un posto in organico: Arthur arrivò al posto di Pjanic, McKennie al posto di Emre Can. Khedira rimase (in panchina…) fino a gennaio e tutti gli altri erano più o meno intoccabili in ottica bianconera oppure inavvicinabili, dal punto di vista dei potenziali acquirenti spaventati dagli ingaggi dei vari Rabiot e Ramsey. Quest’anno la situazione è diversa: Locatelli sarà innanzitutto acquistato e poi occuperà il primo slot disponibile. Verosimilmente sarà liberato, lo slot, da Aaron Ramsey (se non anche Rodrigo Bentancur). Il gallese, del resto, pure la scorsa stagione ha faticato a mettersi in mostra, a trovare continuità, a uscir da una spirale di acciacchi e infortuni. Insomma a convincere gli altri e se stesso del fatto che la sua permanenza alla Juventus fosse la soluzione migliore per tutti. L’ipotesi di un ritorno in Premier League è al momento la più accreditata: Everton e West Ham hanno preso informazioni e sondato il terreno. Ma attenzione anche all’eventualità di un clamoroso ritorno all’Arsenal. LEGGI TUTTO

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    Ramsey punta sull’Europeo per giocarsi il futuro alla Juve

    TORINO – Di lui si erano perse le tracce a Firenze, il 25 aprile. Quel pomeriggio Andrea Pirlo schiera la Juventus con una inedita difesa con tre centrali, piazzando Aaron Ramsey tra i titolari. Il gallese non lo era più stato dalla gara di ritorno con il Porto, quella che aveva sancito l’eliminazione dalla Champions League e cui aveva fatto seguito un periodo in cui si era visto a spizzichi e bocconi, a causa dei cronici problemi muscolari. Una musica di sottofondo che lo ha accompagnato dal primo giorno in bianconero, due anni fa. Il match negativo con i viola aveva segnato l’ultima presenza stagionale: sempre convocato, tranne che a Bologna, ma mai utilizzato, neppure per uno spezzone soltanto.

    Ramsey di nuovo protagonista in Nazionale

    In Nazionale, invece, eccolo di nuovo protagonista. Una mezz’oretta di assaggio nell’amichevole del 2 giugno persa 3-0 contro la Francia e finalmente titolare tre giorni dopo, per un’ora, nello 0-0 contro l’Albania. Una presenza celebrata con il tweet ufficiale da parte della Federcalcio gallese: “Chi è felice di vedere questo ragazzo di nuovo in campo?”, con la foto di Ramsey e la scritta Rambo in caratteri maiuscoli. Questo per dire quale sia l’importanza che il centrocampista riveste nella squadra di Robert Page, che conta su di lui e su un altro grande vecchio (Gareth Bale) per non sfigurare in un girone che, all’Europeo, comprende Svizzera, Turchia e Italia, avversaria il 20 giugno a Roma nell’ultima partita della prima fase.

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    Bologna-Juve, i convocati di Pirlo: out Bentancur e Ramsey

    TORINO – In vista dell’ultimo turno di campionato, il match al Dall’Ara di Bologna decisivo per conoscere la coppa europea cui prenderà parte la Juventus nella prossima stagione, il tecnico bianconero Andrea Pirlo ha convocato 22 calciatori. Assenti Ramsey e Bentancur.
    Bologna-Juve, la lista dei 22 convocati di Pirlo
    Portieri: Szczesny, Pinsoglio, Buffon.Difensori: Chiellini, De Ligt, Alex Sandro, Danilo, Cuadrado, Bonucci, Demiral, Frabotta.Centrocampisti: Arthur, McKennie, Chiesa, Rabiot, Bernardeschi, Fagioli, Kulusevski.Attaccanti: Cristiano Ronaldo, Morata, Dybala, Felix Correia.  LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Juve, tentazione Ramsey

    FIRENZE – Cresce l’attesa per Fiorentina-Juventus, la partita più sentita di tutte nel capoluogo toscano, ma anche la prima delle sei tappe che restano ai bianconeri per acciuffare la qualificazione alla Champions League. Andrea Pirlo non ha ancora sciolto gli ultimi dubbi di formazione, che riguardano soprattutto il centrocampo: se in mezzo la coppia Bentancur-Rabiot non dovrebbe avere rivali, anche perché le condizioni fisiche di Arthur consigliano un utilizzo non esagerato del brasiliano, è sulle fasce che il tecnico della Juve deciderà a breve. Per ora sono segnalate in ascesa le quotazioni di Cuadrado alto a destra, con Ramsey a specchio sulla corsia sinistra e con licenza di inserirsi da parte del gallese. L’avanzamento del colombiano presupporrebbe la presenza di Danilo terzino alle sue spalle, con Chiellini al rientro e uno tra Bonucci e De Ligt al fianco del capitano. In porta torna Szczesny, mentre in attacco la coppia formata da Cristiano Ronaldo e Dybala non dovrebbe avere rivali, considerato che Morata a partita in corso è ritenuta un’arma più pericolosa rispetto alla Joya, bisognosa di accumulare minutaggio. La formazione alternativa, qualora Danilo non dovesse recuperare in tempo, contempla Cuadrado terzino, con McKennie e Ramsey esterni di centrocampo adattati.

    FIORENTINA-JUVENTUS (ore 15)

    PROBABILI FORMAZIONI

    FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milienkovic, Pezzella, Caceres; Venuti, Amrabat, Pulgar, Castrovilli, Biraghi; Vlahovic, Ribéry. All. Iachini

    JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado, Bentancur, Rabiot, Ramsey; Dybala, Cristiano Ronaldo. All. Pirlo LEGGI TUTTO