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    Real Madrid, disavventura per Carvajal: denuncia tentativo di furto in casa

    MADRID (SPAGNA) – Spiacevole contrattempo per Dani Carvajal. Il giocatore del Real Madrid ha denunciato un tentato furto subito martedì all’alba nella propria abitazione a Madrid. Secondo quanto riportato dal quotidiano iberico “El Confidencial”, due persone con sbarre di ferro avrebbero tentato l’irruzione nella casa del difensore spagnolo, in quel momento assente, alle 2 del mattino dello scorso 30 agosto. I due uomini, non ancora identificati, sarebbero stati subito rilevati dalle telecamere di sicurezza che hanno attivato il sistema di allarme dell’abitazione. La polizia, che avrebbe reso nota l’assenza di furti o danni all’abitazione, sta indagando sulla denuncia del giocatore spagnolo che arriva pochi giorni dopo l’aggressione subita dall’attaccante Aubameyang, malmenato e derubato nella propria casa fuori Barcellona. LEGGI TUTTO

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    Anche nei sorteggi Champions è già derby Milan-Inter

    TORINO – C’è grande attesa a Milano per i sorteggi di Champions League. Dal momento che anche in questa edizione sono qualificate sia il Milan che l’Inter, la tradizionale rivalità cittadina (prima di scendere in campo in Europa, tra l’altro, si sarà anche già giocato il derby di andata di campionato) si trasferisce anche in Europa. Lo scorso anno, con il Milan eliminato dalla prima fase addirittura come ultimo, e quindi escluso anche dall’Europa League, è stato l’Inter a cogliere le soddisfazioni maggiori. Anche se osservatori neutrali non hanno potuto non sottolineare come i gironi di qualificazione fossero effettivamente molto diversi: il Milan aveva comunque tre squadre di livello (Liverpool, Atletico Madrid e Porto), mentre l’Inter, a parte il Real Madrid, aveva due avversarie sicuramente mediocri come lo Shakhtar Donetsk e lo Sherif. La rivalità è poi proseguita… a distanza, dal momento che l’Inter, agli ottavi, ha trovato il Liverpool, ovvero proprio la squadra che aveva eliminato i rossoneri. E in questa doppia sfida non c’è dubbio che la figura migliore l’abbia fatta proprio la squadra di Inzaghi, capace di tenere aperta la qualificazione fino all’ultimo minuto (sconfitta 2-0 all’andata, vittoria 1-0 al ritorno) contro la squadra che sarebbe poi arrivata in finale. Questa volta però al via dei sorteggi le squadre milanesi si presentano a parti invertite: perché il Milan, campione d’Italia, è in prima fascia e quindi, sulla carta, dovrebbe avere un sorteggio sicuramente più agevole dello scorso anche, ma anche migliore dell’Inter, che invece è finita in seconda fascia. Di fatto, la squadra di Pioli non potrà incontrare, oltre ovviamente alle altre squadre italiane, Manchester City, Real Madrid, Bayern Monaco, Psg, Porto, Eintracht Francoforte e Ajax. Ma certamente avrà una tra Liverpool, Chelsea, Barcellona, Atletico Madrid, Siviglia, Lipsia e Tottenham. L’Inter, relegata in terza fascia, si troverà invece sicuramente una squadra della prima e una della seconda: per bene che possa capitare, saranno comunque due rivali di difficoltà rilevante. Anche se non tutte sono impossibili: nella lista delle ”giocabili” possiamo tranquillamente inserire Porto, Eintracht, Ajax, Siviglia e anche Lipsia. E allora, alla fine, le fasce sono importanti, ma la urna lo è ancora di più. LEGGI TUTTO

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    Quote vincente Liga spagnola, una “coppia” al comando

    L’estate del Barcellona è stata caratterizzata da acquisti super lusso. Un chiaro segnale recapitato agli eterni rivali del Real Madrid: il titolo di campione di Spagna va riportato a tutti i costi in Catalogna. Starà ovviamente al campo dare la sentenza, al termine di un campionato che si preannuncia avvincente e più combattuto rispetto allo scorso anno. Ecco cosa dicono intanto le quote sul Vincente Liga 2022-23.
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    Real Madrid favorito, poi…
    Il Real Madrid di Ancelotti resta la prima scelta nelle valutazioni dei bookie, il bis dei Blancos è un’opzione da 2.15 volte la posta. Subito dopo, però, c’è il Barcellona che si gioca sul trono di Spagna a 2.25.
    Qualche “outsider” sarà in grado di inserirsi in quella che sembra essere una corsa a due? Il possibile terzo incomodo è rappresentato dall’Atletico Madrid, bancato a 6.50. Al Cholo Simeone il compito di dimostrare che il suo ciclo alla guida dei Colchoneros può proseguire con profitto.
    Lo scorso anno il Siviglia ha lottato finchè ha potuto con il Real Madrid, poi volato via. Secondo gli allibratori poche speranze di vedere gli andalusi sul trono di Spagna, il titolo infatti è offerto a 20. Ancora più staccato il Villarreal, dato a 40.
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    Perin non basta alla Juventus, male Danilo, indietro Vlahovic

    IL MIGLIORE

    PERIN 7 Serata tutt’altro che memorabile, in generale. Ma lui si staglia. Soprattutto ad inizio ripresa salva per ben tre volte e con tutto il repertorio confermando quanto di eccellente già fatto vedere contro il Barcellona.

    SEMAFORO GIALLO

    LOCATELLI 6 Nonostante intorno ci si muova poco e si collabori mica tanto, lui si sbatte parecchio e smista palloni. Inoltre, sbroglia situazioni complicate quando si tratta di rinculare per aiutare in difesa (finché il Real non prende il sopravvento, quantomeno).BONUCCI 6 Ha quantomeno il merito di colpire un legno su calcio di punizione. Visto che la ricerca di colpitori è ufficialmente aperta, la presenza di Bonucci è un buon segnale in vista della stagione.

    SEMAFORO ROSSO

    VLAHOVIC 5.5 Si vede che è in fase di lavori in corso. Non riesce a incidere, men che meno a segnare. L’obiettivo, però, per ora è semplicemente quello di ritrovare il ritmo partita. Può andar bene anche così.DANILO 5 Grosse responsabilità in occasione del primo gol: prima gestisce male una palla, poi abbatte Vinicius in area bianconera. LEGGI TUTTO

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    Juve, una sconfitta Real: 2-0 con gol di Benzema e Asensio

    INVIATO A PASADENA (CALIFORNIA) – Proprio in quello stadio che già solo a dirlo evoca brutti ricordi e riporta a un Mondiale svanito d’un soffio, la Juventus incappa nella prima sconfitta stagionale. Il 2-0 contro il Real (rigore di Benzema e raddoppio di Asensio) è senza se e senza ma. Perin ha evitato il peggio con tre miracoli. La Juve resta aggrappata a una traversa di Bonucci e poco più. Hanno inciso, però, le molte assenze e il fatto che il Real sia in mentalità Supercoppa. Gioca il 10 agosto, Ancelotti ha fatto le prove generali e voleva vedere un certo tipo di cose. Allegri meno, ma probabilmente le attenuanti non mancano.

    PRIMO TEMPOLa Juventus anti-Real fa i conti con qualche defezione delle ultime ore. Szczesny bloccato da un affaticamento all’adduttore, McKennie si è lussato una spalla e anche il giovane Compagnon deve fermarsi per un problemino muscolare. Allegri si affida dunque a Perin in porta; Danilo, Bonucci, Bremer, Alex Sandro nella linea a quattro di difesa; Zakaria, Locatelli e Fagioli a centrocampo; tridente offensivo composto da Di Maria, Vlahovic e Kean. Il Real schierato da Ancelotti (che nei Mondiali del 1994 a Pasadina era il vice Sacchi) è speculare: Courtois; Carvajal, Militão, Alaba, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Valverde, Benzema, Vinicius.I blancos partono aggressivi, ma in fuorigioco… Valverde scatta subito, ma il gol non è maturo. Avanti con brio, un po’ di qua e un po’ di là: Vlahovic e Kean si ostacolano in una buona occasione, Bonucci (12′) coglie una traversa su punizione. Poi arriva l’1-0 spagnolo, su rigore perfettamente trasformato da Benzema e maldestramente, pervicacemente causato da Danilo che prima gestisce male un passaggio di Vlahovic e poi atterra Vinicius in area nel tentativo di metterci una pezza (letteralmente peggio del buco, in questo caso).La Juventus comunque non si sfilaccia (solo un po’, via). Bene Alex Sandro che gioca arrembante, benissimo – almeno per un po’ – Di Maria che come al solito dà l’idea di poter creare pericoli ogni volta che tocca palla. Alla mezz’ora viene atterrato in area da Courtois, che però effettivamente coglie la palla e solo dopo finisce per entrare in contatto con il bianconero. Di Maria sbaglia anche, però… Al 37′ favorisce un contropiede in velocità e in solitaria di Benzema, il quale sul più bello si scontra con un Bonucci attento e perentorio nell’ostacolarlo a dovere.E Perin c’.Se anche è vero che il Real ha abbassato un po’ ritmo e baricentro, è anche vero che continua a risultare più intraprendente e padrone del match. Le velleità bianconere si riducono ad una conclusione dalla distanza respinta da Courtois e di una quasi occasione per Bonucci, mentre gli spagnoli riescono ancora a creare pericoli prima del duplice fischio: Vinicius, palla fuori.

    LA RIPRESANel secondo tempo si riparte con un cambio per parte: fuori Du Maria per Cuadrado su sponda bianconera, fuori Militao per Rudiger su sponda blanca. La sceneggiatura non cambia più di tanto, anzi: senza la variabile Di Maria la Juventus si defila ancora di più… Il Real continua a tenere il pallino del gioco e se non fosse per un Perin reattivo e provvidenziale, la Juve rischierebbe la goleada. Al 12′ su Mendy, al 14′ su Carvajal e al 18′ su Benzema: ce n’è per tutti i gusti, tra respinte di pugno, di piede, in uscita alta… Al 18′ Ancelotti opta per lo stravolgimento della squadra e ne cambia tre. Ciò che non cambia è l’andazzo del match: Real di nuovo in rete con una azione tanto da manuale quanto incontrastata che viene finalizzata da Asensio mentre la Juve sta a guardare. 2-0. L’unica timida reazione è da ascrivere a Cuadrado: ma è affare piuttosto velleitario. LEGGI TUTTO

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    Pasadena: Juve-Real Madrid, uno spettacolo per 93.702 spettatori

    INVIATO A PASADENA (California) – (f.r.) Rose Bowl sold out: 93.702 spettatori presenti. Significa che Real Madrid-Juventus entra nel librone dei record quale la partita di calcio per club più seguita nella storia di Los Angeles e la partita di calcio più seguita negli Stati Uniti nel 2022. E’ dal 2018 che non c’era un tale risultato. Considerando anche i 30mila biglietti staccati a Las Vegas (Juventus-Chivas) e i 60mila a Dallas (Juventus-Barcellona), i bianconeri sfiorano quasi quota 200mila spettatori in 10 giorni. Non male considerando i progetti di crescita globali. LEGGI TUTTO

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    Il Real segna su rigore con Benzema: Juve spuntata, brutto primo tempo

    INVIATO A PASADENA (CALIFORNIA) – Al Rose Bowl la Juventus anti-Real fa i conti con qualche defezione delle ultime ore. Szczesny bloccato da un affaticamento all’adduttore, McKennie si è lussato una spalla e anche il giovane Compagnon deve fermarsi per un problemino muscolare. Allegri si affida dunque a Perin in porta; Danilo, Bonucci, Bremer, Alex Sandro nella linea a quattro di difesa; Zakaria, Locatelli e Fagioli a centrocampo; tridente offensivo composto da Di Maria, Vlahovic e Kean. Il Real schierato da Ancelotti (che nei Mondiali del 1994 a Pasadina era il vice Sacchi) è speculare: Courtois; Carvajal, Militão, Alaba, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Valverde, Benzema, Vinicius.I blancos partono aggressivi, ma in fuorigioco… Valverde scatta subito, ma il gol non è maturo. Avanti con brio, un po’ di qua e un po’ di là: Vlahovic e Kean si ostacolano in una buona occasione, Bonucci (12′) coglie una traversa su punizione. Poi arriva l’1-0 spagnolo, su rigore perfettamente trasformato da Benzema e maldestramente, pervicacemente causato da Danilo che prima gestisce male un passaggio di Vlahovic e poi atterra Vinicius in area nel tentativo di metterci una pezza (letteralmente peggio del buco, in questo caso).

    ERRORI La Juventus comunque non si sfilaccia (solo un po’, via). Bene Alex Sandro che gioca arrembante, benissimo – almeno per un po’ – Di Maria che come al solito dà l’idea di poter creare pericoli ogni volta che tocca palla. Alla mezz’ora viene atterrato in area da Courtois, che però effettivamente coglie la palla e solo dopo finisce per entrare in contatto con il bianconero. Di Maria sbaglia anche, però… Al 37′ favorisce un contropiede in velocità e in solitaria di Benzema, il quale sul più bello si scontra con un Bonucci attento e perentorio nell’ostacolarlo a dovere. E Perin c’è. Se anche è vero che il Real ha abbassato un po’ ritmo e baricentro, è anche vero che continua a risultare più intraprendente e padrone del match. Le velleità bianconere si riducono ad una conclusione dalla distanza respinta da Courtois e di una quasi occasione per Bonucci, mentre gli spagnoli riescono ancora a creare pericoli prima del duplice fischio: Vinicius, palla fuori. Nella ripresa serve una Juventus più aggressiva, altrimenti il Real ha buon gioco a gestire e poi castigare con i suoi fuoriclasse. LEGGI TUTTO