Gli incubi Benfica: dai reati fiscali alla combine
Il sogno del Benfica è di unire il campionato portoghese a quello spagnolo e fondare un’unica Liga Ibérica. Difficile che ciò avvenga, sebbene il club lusitano si accontenterebbe anche di ripetere ogni anno la brillante campagna europea. Gli ottimi risultati ottenuti dalla squadra allenata da Roger Schmidt tuttavia sono sporcati da una macchia, inizialmente piccola, che sta diventando sempre più grande. Quando sostituì Luis Filipe Vieira sulla poltrona di presidente, Manuel Rui Costa era cosciente che sarebbe stato costretto a difendere l’onore del Benfica non solo sui terreni di gioco, ma anche in tribunale. L’ex numero uno biancorosso, allontanata nel 2021, dopo 18 anni di presidenza, è stato, infatti, arrestato assieme al figlio con l’accusa di svariati delitti fiscali e di riciclaggio per un ammontare superiore ai 100 milioni di euro. L’ultima novità su questo fronte è di pochi giorni fa, quando i media portoghesi hanno rivelato che sotto la lente dei pm è finita una presunta frode fiscale di 1,6 milioni per alcuni pagamenti fittizi a un’azienda esterna che, poi, avrebbe restituito i soldi a Vieira in contanti. L’obiettivo ultimo, insomma, era quello di sottrarre denaro al club. LEGGI TUTTO