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    Reggina e l'insidia Palermo. Inzaghi: “Hanno fatto un mercato da A”

    Invertire la rotta in trasferta. L’input di Filippo Inzaghi per la sua Reggina in vista della sfida contro il Palermo del Barbera. Gli amaranto sono reduci da due sconfitte nelle ultime due uscite esterne e anche per questo contro i rosanero c’è voglia di riscattarsi. La classifica in vetta si sta addensando con diverse squadre che stanno tornando in corsa e quella contro i siciliani è un vero e propio big match. L’obiettivo è cercare di portare a casa i tre punti. Filippo Inzaghi ha presentato la sfida in conferenza stampa.
    Reggina, brilla la stella Fabbian: il premio AIC , l’Inter e il futuro
    Reggina, le parole di Inzaghi
    Filippo Inzaghi in conferenza stampa ha voluto porre le attenzioni sul Palermo, prossimo avversario: “Il Palermo ha preso Tutino e Verre, due giocatori di serie A, ha fatto un mercato top. Hanno  una squadra importante e un ottimo allenatore ma oggi noi abbiamo otto punti in più e sognare non ce lo vieta nessuno. A Palermo venderemo cara la pelle”. 
    L’allenatore continua sulle defezioni: “Cionek è arrivato ieri pomeriggio dopo alcuni giorni particolari e dovremo valutarlo. Ricci e Camporese non hanno recuperato, mentre proveremo a fare un tentativo per Hernani, ma non sta molto bene”. Sui nuovi e i giovani: “Strelec lo valuteremo, ma in generale gli acquisti di gennaio dovranno guadagnarsi il posto. Abbiamo preso giovani bravi e siamo stati fortunati in estate con Pierozzi e Fabbian”.  LEGGI TUTTO

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    Fabbian, stella Reggina e futuro Inter: gli Inzaghi nel destino

    Il talento in Italia c’è, bisogna solo farlo crescere con tranquillità e senza pressioni. Giovanni Fabbian è uno di questi. Da oggetto misterioso del mercato della Reggina a punto cardine della squadra di Inzaghi. Arrivato in estate in prestito dall’Inter, dopo che a suon di gol aveva contribuito alla vittoria del campionato Primavera con i nerazzurri. Già i gol. Un fattore anche nella sua prima stagione tra i professionisti in Serie B. Sette nella prima parte di stagione e molti di questi decisivi per portare punti ai calabresi, ultima la doppietta contro la Ternana. Grinta, qualità e il guizzo giusto nell’inserimento. Bravo di testa e su di lui ora l’Inter sta guardando attentamente per il futuro. Intanto a gennaio ha vinto il premio giocatore del mese in B. Guarda la galleryItalia, da Nicolussi Caviglia a Brunori: quanta Serie B da Mancini
    Mentalità, fame e voglia di arrivare: brilla la stella di Fabbian
    Questione di mentalità. D’altronde quando come idoli hai Roger Federer, la mentalità non può che essere quella di un vincente. Arrivato alla Reggina in punta di piedi ci ha messo pochi allenamenti e una partita per convincere Inzaghi di poter contare su di lui. Ventidue presenze su altettante partite di campionato. Basterebbe soltanto questo per far capire l’importanza di Fabbian, ma a questo vanno aggiunti anche i numieri. Sette i gol sin qui segnati, la chiamata di Mancini per lo stage in azzurro a Coverciano e l’Inter che continua a seguirlo per il futuro. 
    Una crescita repentina finita sotto gli occhi e la bocca di tutti. Inserito a più riprese tra i giovani più interessanti del calcio italiano non sta deludendo le attese. Non è semplice imporsi nel calcio italiano, ma Fabbian sta davvero impressionando per il suo modo di stare in campo. A Como Inzaghi e Marotta si sono presentati in tribuna per seguirlo e osservarne da vicino la crescita. Chissà che in quel momento l’allenatore e il dirigente non ci abbiano fatto un pensiero per la prossima stagione. Del futuro non c’è certezza, ma il presente di Fabbian è ben chiaro e limpido. Ora sogna la Serie A con la Reggina. Questione di mentalità.  LEGGI TUTTO

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    Genoa-Pisa: festa per 30mila

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Cagliari-Spal 2-1, sardi temporaneamente al 5° posto), la 22ª giornata di Serie B prosegue oggi con 7 partite, rinviata a domani alle 14 Ascoli-Palermo per problemi sull’aereo dei siciliani: aveva un finestrino rotto, è dovuto tornare indietro. Il clou alle 16.15, quando a Marassi il Genoa ospita il Pisa, possibile arrivare a 30mila spettatori, anche per la folta presenza ospite. Il Genoa di Gilardino viaggia alla stratosferica media di 2.66 punti partita, visto che nelle sue sei uscite ha raccolto 16 punti su 18, ha sempre vinto nelle ultime quattro partite, incassando in tutto appena due gol, cioè uno ogni tre gare. Numeri che lasciano intendere come ora il Genoa possa puntare davvero alla A diretta, l’obiettivo per cui è stato costruito. Oggi sarà disponibile anche l’attaccante rumeno Dragus, appena prelevato dallo Standard Liegi (altro club della galassia 777 Partners, la holding che controlla anche il Genoa). In difesa, rientra Bani dalla squalifica che invece blocca Sabelli. Dall’altra parte un Pisa che non ha iniziato nel migliore dei modi il 2023: un solo punto, raccolto sabato scorso a Como (coi lariani che hanno acciuffato i toscani nel finale), dopo la sconfitta a sorpresa in casa col Cittadella, alla ripresa. Resta il fatto che col ritorno di D’Angelo il Pisa è passato dall’ultimo al 7° posto e oggi a Marassi si gioca le residue speranze di entrare in lizza anche per la promozione diretta, distante 9 punti. Vincere per il Genoa invece, vorrebbe dire portarsi per una notte a -3 dalla capolista Frosinone che scende in campo domani alle 16.15 in casa col Benevento. Discorso analogo per la Reggina, appaiata in classifica al Genoa che alle 14 (l’orario di tutte le altre gare di oggi) fa visita al Sudtirol. Difficile stabilire se sia più sorprendente il 2° posto in classifica dei calabresi o il 5° degli altoatesini, esordienti assoluti nella categoria. Resta il fatto che il Sudtirol ha iniziato alla grande il 2023, mettendo sotto Brescia e Venezia, mentre la Reggina di Inzaghi è ripartita maluccio perdendo in casa dalla Spal (ko sfortunato e immeritato, su autorete), riscattandosi poi col successo in rimonta sulla Ternana, sempre al Granillo. E oggi rientra il fondamentale Menez dopo la squalifica, che invece ferma Majer, lo rileverà Crisetig. Attenzione anche a Bari-Perugia: i pugliesi di Mignani sono reduci dal ko di Palermo, gli umbri da quello di Parma. Bari 4° a -6 dalla A diretta, Perugia in zona retrocessione a -3 dai playout. Oggi nei pugliesi assente Cheddira per squalifica, bisogna approfittarne, ha detto il tecnico Castori caricando gli umbri. Il Parma, all’8° posto, sempre sulle montagne russe a livello di risultati, va in casa del Cosenza ultimo (e scaricato dai suoi tifosi): riuscirà la squadra di Pecchia a trovare un minimo di continuità o anche la trasferta in Calabria sarà l’ennesima occasione persa? Oggi mancherà ancora Buffon, nel giorno che compie 45 anni, dovrebbe essere pronto per la prossima sfida, in casa del Genoa, squadra da sempre amata da Gigi. Appena fuori dalla zona playoff c’è la Ternana di Andreazzoli che al mercato non sarà rinforzata per i guai che hanno colpito patron Bandecchi, sotto inchiesta giudiziaria, a un tifoso su Instagram ha rivelato che venderà il club. Gli umbri ospitano il Modena di Tesser, reduce dalla vittoria sul Cosenza, facessero l’impresa a Terni, ci sarebbero anche loro nella lotta per i playoff. Tutto da gustare il derby lombardo Brescia-Como: le rondinelle sono in caduta libera, il ritorno di Clotet in panchina (dopo due uscite con Aglietti) ha portato un’altra sconfitta (in casa dal Frosinone) ma giovedì la Cassazione ha annullato il maxi sequestro dei beni di patron Cellino che ora potrebbe avere le risorse per ottenere l’attaccante Sibilli dal Pisa (su cui però s’è inserito il Venezia), mentre la squadra è stata rinforzata grazie al patto col Lecce che ha portato 3 elementi di livello per la B (Rodriguez, Bjorkengren e Listkowski). Il Como invece, ha annunciato il portiere ex Toro Alfred Gomis, proveniente dal Rennes, poi sarà il turno dei difensori Canestrelli, in prestito dal Pisa e Romagna dal Sassuolo. Infine, è da brividi salvezza il derby regionale Venezia-Cittadella. I lagunari hanno iniziato il 2023 con 2 ko (a Genova e in casa col Sudtirol) e ora sono a -3 dalla zona playout dove c’è il Cittadella, nel 2023 i granata di Gorini hanno raccolto 4 punti (vittoria a Pisa e pari interno col Cagliari), scontro diretto che potrebbe dire molto sul futuro di entrambe. LEGGI TUTTO

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    Torino, Juric ritrova le frecce

    TORINO – Juric ritrova le frecce. Vero che colui che fin qui ha complessivamente avuto il rendimento migliore – sorprendendo per continuità e qualità delle prestazioni – cioè Lazaro, è fermo e ne avrà ancora per un po’ (ipotizzabile rivederlo in campo tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo), ma tra quanto si è visto a Firenze e la notizia del ritorno in gruppo di Ola Aina il tecnico granata può ora sentirsi tranquillo.

    Il tempo di Aina

    Tanto che Bayeye, il co-protagonista dell’ottavo di finale di Coppa Italia vinto contro il Milan, potrà comunque essere mandato a giocare: la Reggina di Pippo Inzaghi lo aspetta a braccia aperte. L’ex del Catanzaro, da dove Vagnati lo ha prelevato dopo un convincente campionato in Serie C, non è stato impiegato né con lo Spezia né a Firenze, a differenza di Adopo, il match-winner di San Siro che al Franchi contro i viola ha avuto un importante ruolo da incontrista. Per la gara contro l’Empoli di sabato, e in considerazione della buona gara disputata da entrambi – da Vojvoda, autore dell’assist per il gol di Miranchuk, più ancora che da Singo – è presumibile toccherà di nuovo all’ivoriano a destra con il kosovaro a sinistra. Anche perché Ola Aina, che potrebbe tornare in campo per uno spezzone di partita, avrà bisogno di un paio di settimane, prima di trovare una buona condizione. Quella necessaria per interpretare il ruolo di esterno di centrocampo nell’atleticamente dispendioso 3-4-2-1 di Juric.

    Urgenza rinnovi

    Aina che resta intanto con il contratto in scadenza nel ’23, con Voivoda che invece in questo momento andrebbe a interrompere il rapporto con il Torino nel 2024. Una di quelle situazioni denunciate dall’allenatore croato alla vigilia della vittoria di Firenze. «Sui rinnovi e sui riscatti la situazione è complessa e difficile, ma può essere affrontata», diceva auspicando che alle parole del giovedì precedente – quello dell’incontro a Milano con Cairo e Vagnati con la condivisione delle intenzioni – seguano adesso i fatti. Ebbene il rinnovo di Voivoda, con il serio rischio di perdere Aina a parametro zero (prospettiva certa in assenza di una cessione nel gennaio in corso o di un prolungamento da qui all’estate), deve essere chiuso entro la fine della stagione. LEGGI TUTTO

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    Duello a distanza fra Genoa e Reggina

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Palermo-Bari 1-0), la 21ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 partite, si chiude domani alle 16.15 col posticipo, in cui la capolista Frosinone farà visita al Brescia. Oggi, fra le 7 gare delle 14, terrà banco il duello a distanza fra Reggina e Genoa, appaiate al 2° posto, a -6 dal primo. Il Genoa pare davvero aver svoltato con l’arrivo di Alberto Gilardino in panchina che nelle sue 5 uscite ha raccolto 13 punti (media 2.6 a gara). Ma oggi, al Vigorito, ha un test da prendere con le pinze, il Benevento di Cannavaro, una delle più grandi delusioni stagionali, appena un punto sopra la zona playout. La Strega punta molto sulla partita per rilanciarsi, dopo il deludente 1-1 di Cosenza della ripresa, coi campani agguantati all’89’. Il Benevento ha preparato la partita andando in ritiro anticipato e con Cannavaro rimasto in silenzio, senza la consueta conferenza stampa della vigilia, sarebbe stato bello chiedergli del suo confronto col Gila, insieme furono Campioni del Mondo nel 2006. Genoa che però in classifica rischia una penalizzazione di 2 punti, anche se la società si mostra serena. La Reggina di Inzaghi invece, è di scena in casa della Ternana. Gli umbri vivono un momento delicato da giovedì, quando il patron Bandecchi ha scoperto di essere sotto inchiesta, gli si contesta un’evasione fiscale da 20 milioni che coinvolge la sua università telematica, la Niccolò Cusano. La Ternana non è coinvolta, però il maxi sequestro operato dalla magistratura potrebbe avere ripercussioni su tutto il gruppo Bandecchi. Chissà con che stato d’animo la Ternana affronterà una Reggina che ha iniziato l’anno con il ko interno ad opera della Spal e che oggi sarà priva di Menez (squalificato, lo rileva Gori). Nella gara delle 16.15, il Cagliari di Ranieri gioca a Cittadella. Sir Claudio, dopo il buon esordio di una settimana fa, 2-0 al Como, chiede alla squadra, priva di Pavoletti, di cambiare marcia in trasferta. Ma attenzione al Citta: a dicembre si era avvitato chiudendo l’anno con 4 ko di fila, alla ripresa è andato a vincere in casa del Pisa che era ancora imbattuto con D’Angelo. E a proposito dei toscani, quinti, un punto sopra i sardi, oggi sono ospiti del Como. Gara delicata: i lariani, che oggi disputerebbero i playout col Cittadella, con Longo sono impegnati in una difficile risalita della classifica, i nerazzurri devono dimostrare che la caduta col Cittadella è stata un episodio e riprendere un cammino che prima di quel ko aveva un passo da A diretta. Il Sudtirol una settimana fa si è confermato in zona playoff superando in casa il Brescia, oggi è di scena in casa del Venezia: lunedì sera i lagunari di Vanoli hanno fatto una buona partita a Marassi mettendo in difficoltà il Genoa ma oggi sarebbero retrocessi e nonostante le potenzialità dell’organico, per Vanoli possono solo puntare a una salvezza peraltro tutta da conquistare. Il Parma, che una settimana fa franava a Bari, un 4-0 che ha fatto perdere la zona playoff, riceve il Perugia, ancora arrabbiato per il 3-3 subito nel finale dal Palermo, i 2 punti sfumati avrebbero permesso agli umbri, impegnati in una difficile risalita, di uscire dalla zona retrocessione. Vanno in casa di un Parma a pezzi (out anche Buffon e Mihaila), contestato dai tifosi che nelle ultime tre uscite interne hanno assistito solo a ko. Ore calde anche per l’Ascoli: dopo il ko di Terni, la tifoseria è in subbuglio e chiede alla società la testa del tecnico Bucchi che però ha da poco prolungato il contratto fino al 2025. I marchigiani vanno in casa della Spal, reduce dal colpo in casa della Reggina che ha permesso ai ragazzi di De Rossi di portarsi un punto sopra la zona playout. Il Modena di Tesser, a -3 dai playoff e a +3 dai playout, riceve il Cosenza di Viali ultimo in classifica: gli emiliani, che hanno iniziato il 2023 cadendo a Frosinone, non vincono in casa dal 15 ottobre (5-1 al Como). LEGGI TUTTO

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    Grosso, dove eravamo rimasti?

    TORINO – Dopo 19 giorni di pausa, torna la Serie B con sei partite, in campo per la 20ª giornata, la prima del girone di ritorno. Alle 16.15, la capolista Frosinone riceve il Modena per confermarsi, anche dopo la sosta, almeno una spanna sopra la concorrenza. Grosso dovrà fare i conti con 4 defezioni pesanti (Lucioni, Boloca, Kone e Mazzitelli). Ma il suo Frosinone ha già dimostrato di non soffrire le assenze, l’ampia e competitiva rosa finora ha permesso di sopperire a ogni problema, a patto che oggi non si sottovaluti il Modena di Tesser, a un punto dalla zona playoff, in trasferta sa essere temibile (ha vinto in casa di Ascoli, Spal, Parma e Sudtirol). Anche all’andata fu una partita equilibrata, il Frosinone vinse a Modena grazie a una sbavatura del portiere Gagno, poi uno dei migliori interpreti del campionato. Le altre cinque gare alle 14. La Reggina ospita la Spal e cerca quei 3 punti che la porterebbero almeno per qualche ora in vetta col Frosinone. E la Spal non vive un momento facile. Oggi la squadra di De Rossi, che con lui viaggia alla media di un punto a partita, disputerebbe i playout col Venezia e ha chiuso il 2022 cadendo in casa col Pisa. In più, al mercato ha appena perso il faro del centrocampo, quell’Esposito da giugno nel giro della Nazionale, approdato in A allo Spezia, non ancora sostituito in rosa. Invece, nel Cagliari che ospita il Como, a distanza di 35 anni Claudio Ranieri fa il suo secondo esordio sulla panchina sarda. Oggi il Cagliari è undicesimo ma a un solo punto dalla zona playoff. La squadra sarà debitamente rinforzata, per ora è arrivato l’esterno sinistro Azzi dal Modena, al resto ci dovrà pensare Sir Claudio: la stagione non è compromessa, l’entusiasmo che sta portando il suo ritorno può fare la differenza. Però attenzione al Como: ha vinto le ultime due partite del 2022, Moreno Longo sta raddrizzando la baracca e per la prima volta la squadra si trova fuori dalla zona calda (+2 dai playout). Però, uno dei match più interessanti della giornata, è Bari-Parma. I pugliesi, prima della sosta, sono stati scalzati dal 3° posto da un Genoa capace di vincere al San Nicola nonostante la spinta di quasi 50mila spettatori, curioso come i pugliesi siano la squadra meno sconfitta del torneo (3 volte) ma i ko siano arrivati tutti in casa, quando si dispone della tifoseria più numerosa della B. Bari che però resta la miglior matricola del campionato, in grado di difendere l’attuale 4° posto. In questi giorni in città si è quasi solo parlato del futuro delle stelle Cheddira e Caprile, la piazza è un po’ agitata ma è assai probabile che la famiglia De Laurentiis non li ceda a terzi ma alla casa madre del Napoli, lasciandoli fino a giugno a Bari in prestito. Pugliesi che trovano un Parma 6° in classifica, a -3 dal Bari, reduce dalla “vittoriosa sconfitta” in Coppa Italia a San Siro con l’Inter: con Pecchia il Parma ha sicuramente messo alle spalle le macerie di due stagioni fallimentari ma la squadra viaggia ancora a corrente alternata. Attenzione anche a Pisa-Cittadella. I toscani, col ritorno di D’Angelo in panchina non hanno mai perso e sono quinti a -10 dal Frosinone soltanto perché scontano ancora il pessimo avvio di stagione con Maran. Se no, con la media punti tenuta con lo storico condottiero nerazzurro, sarebbero in testa. E oggi ospitano un Cittadella che ha chiuso il 2022 con 4 sconfitte di fila che l’hanno fatto precipitare al penultimo posto: mai i veneti in questi anni avevano rischiato tanto, le 5 qualificazioni ai playoff (fra il 2017 e il 2021, con due finali disputate), oggi appaiono un ricordo lontano. Da non perdere anche Perugia-Palermo. Gli umbri prima della sosta hanno conquistato due preziose vittorie consecutive (sul Venezia e a Benevento) che hanno riportato entusiasmo a Perugia, il Grifone ha lasciato il fondo della classifica e ora è a un solo punto dai playout. Dovrà farci molta attenzione il Palermo di Corini, a -2 dalla zona playoff, che comunque, dopo diversi rovesci, prima della sosta aveva trovato una certa continuità, i siciliani sono imbattuti da 5 giornate, nelle quali hanno conquistato 9 punti. Domani altre tre gare (alle 14 Sudtirol-Brescia, alle 16.15 Cosenza-Benevento e Ternana-Ascoli), il turno si chiude lunedì con Genoa-Venezia (alle 18.45). LEGGI TUTTO

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    Diretta Ascoli-Reggina ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Segui la diretta di Ascoli-Reggina su Tuttsport.com
    Dove vedere Ascoli-Reggina streaming e diretta tv
    La partita tra Ascoli e Reggina, in scena alle ore 15:00 allo stadio Del Duca di Ascoli, verrà trasmessa da Dazn sia sull’app che sul sito ufficiale sul canale relativo al match, sulla piattaforma digitale di Sky, su Now TV e sull’app Sky Go, infine sull’app e sul canale di Helbiz Live.
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    Ascoli-Reggina: le probabili formazioni
    ASCOLI (3-5-2): Leali; Simic, Botteghin, Quaranta; Donati, Collocolo, Eramo, Caligara, Giordano; Dionisi, Gondo. Allenatore: BucchiA disposizione: Guarna, Salvi, Tavcar, Bellusci, Adjapong, Giovane, Buchel, Ciciretti, Falzerano, Lungoyi, Bidaoui, Pedro Mendes. Indisponibili: Fontana e Gnahorè. Squalificati: Falasco. Diffidati: Eramo.
    REGGINA (4-3-3): Colombi; Pierozzi, Cionek, Gagliolo, Di Chiara; Majer, Fabbian, Hernani; Canotto, Ménez, Rivas. Allenatore: InzaghiA disposizione: Ravaglia, Aglietti, Bouah, Camporese, Giraudo, Liotti, Loiacono, Crisetig, Lombardi, Gori, Cicerelli, Ricci. Indisponibili: Galabinov e Obi. Squalificati: nessuno. Diffidati: Fabbian, Majer e Pierozzi.
    Arbitro: Abisso (Palermo). Assistenti: Mondin e Pagnotta. IV uomo: La Penna. Var: Mazzoleni. Avar: Rocca. LEGGI TUTTO

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    Reggina-Bari, serata da A

    TORINO – La 18ª giornata di Serie B si apre oggi con due anticipi, domani altre 7 gare, chiusura lunedì sera con Perugia-Venezia. La sfida più importante di oggi è alle 20.30, quando la Reggina seconda riceve il Bari terzo, coi pugliesi che in caso di vittoria acciufferebbero i calabresi in zona A diretta. Sfida dunque fondamentale per le sorti della promozione, alla quale entrambe arrivano in buona salute: la Reggina è reduce dal colpo di Como (che ha fatto infuriare i lariani per il discutibile rigore che ha deciso la gara); il Bari invece, pur privo di Cheddira, capocannoniere della B, ancora impegnato ai Mondiali col Marocco, ha incantato nel 4-1 interno sul Modena (7° risultato utile di fila): pur restando in 10 dal 29’ per il doppio giallo a Maiello, la squadra è stata capace di segnare due reti in inferiorità numerica, forse la miglior prova stagionale dei ragazzi di Mignani. Comunque vada, sarà una festa, visto lo storico gemellaggio che c’è fra le due tifoserie. Dopo il turnover di Como, Inzaghi dovrebbe riproporre in avanti il tridente Canotto-Menez-Rivas. In difesa, lo squalificato Gagliolo sarà sostituito da Camporese. Nel Bari, Maita rileverà Maiello in regia, con Benedetti e Mallamo mezzali nel rombo di centrocampo. Davanti, ballottaggio fra Antenucci e Scheidler per far coppia con Folorunsho, in forma straripante e convocato da Mancini per lo stage della Nazionale, assieme ai compagni di squadra Caprile e Salcedo. Alle 18, altra sfida d’alta quota, il Pisa ospita il Brescia, con la possibilità di sorpassarlo in classifica e trascorrere almeno una notte al 5° posto, in compagnia di Parma e Ternana, impegnate domenica. Sarebbe un risultato grandioso, il 13° di fila, di una squadra che sotto la guida di Luca D’Angelo, era partita dall’ultimo posto e che marcia con un ritmo da promozione diretta, o quasi. Pisa privo del terzino sinistro Beruatto (che piace in A al Bologna), squalificato, potrebbe rilevarlo Jureskin, per il resto dovrebbe essere il solito Pisa con in avanti il funambolico Morutan e Matteo Tramoni a sostegno di Torregrossa. In difesa Canestrelli, seppur convocato per lo stage in Nazionale da Mancini, non dovrebbe essere titolare, la coppia Hermannsson-Barba sta facendo buone cose. Il Brescia invece, non se la passa bene. Lunedì scorso ha perso in casa dal Parma, è stato il 2° ko nelle ultime 3 uscite per Pep Clotet che non vince da 11 partite e che dopo l’ultima sconfitta ha vacillato parecchio. Patron Cellino avrebbe pensato all’esonero ma ha trovato l’opposizione dell’amministrazione giudiziaria che controlla il club, dopo che al presidente del Brescia sono stati sequestrati i propri beni dal Tribunale. Prima della partita di oggi comunque, Cellino ha voluto rassicurare Clotet, dicendo che non rischia il posto. Tuttavia Gastaldello e Possanzini, collaboratori a libro paga di Cellino e dotati di patentino per andare in panchina, restano in preallarme per un eventuale sostituzione “low cost”, in caso di altra prova preoccupante. Però, come ha più volte detto Clotet, la squadra è in linea con l’obiettivo stagionale, cioè la salvezza, visto che le disavventure giudiziarie di Cellino non consentono di volare alto coi sogni, anche se il Brescia è comunque in zona playoff. Nelle rondinelle, stagione finita per il centrocampista Bertagnoli: lesione del legamento crociato anteriore, squadra più contata del solito, nell’undici potrebbero esserci diverse novità, anche nel modulo. LEGGI TUTTO