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    Ilic: domani il dentro o fuori

    TORINO – L’allenamento decisivo per capire se Ivan Ilic potrà essere convocato per la gara di venerdì sera contro il Milan, e in caso di riposta positiva quanti minuti nelle gambe possa avere il centrocampista serbo sarà quello di domani. «Contro l’Udinese non ha potuto giocare per una botta ricevuta alla caviglia, ma spero di poterlo recuperare in questi giorni per impiegarlo almeno per uno spezzone di partita a San Siro»: così parlava Juric dopo la sfida vinta contro i friulani grazie alla rete decisiva messa a segno da Karamoh. I segnali arrivati dall’allenamento di ieri sono moderatamente positivi, Ilic ha sostenuto parte dell’allenamento con il resto della squadra, ma per l’eventuale via libera c’è ancora da attendere. Il dentro o fuori sarà annunciato domani dallo stesso allenatore, atteso dopo la seduta di lavoro alla conferenza stampa di presentazione di Milan-Toro. Implicito, considerato l’infortunio di Ricci, che il tecnico croato farà di tutto per avere a disposizione l’acquisto di gennaio. LEGGI TUTTO

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    Torino, con la qualità si vince. Il problema è che entra tardi…

    INVIATO A EMPOLI – La qualità fa la differenza e il Toro riesce a evitare la sconfitta quando Juric cambia la faccia alla formazione innestando Miranchuk, Sanabria e Lukic. Da 2-0 per l’Empoli a 2-2 tra l’82’ e l’85’, con un palo preso dal russo giusto al 90’ (e in precedenza aveva già colpito un legno anche Ricci, ex dei toscani, autore di un secondo tempo splendido per efficacia e qualità). Se i granata avessero vinto non avrebbero rubato nulla, nel conteggio complessivo delle occasioni create. Resta una rimonta tonificante in vista del quarto di finale di Coppa Italia a Firenze.

    Empoli-Torino 2-2: tabellino e statistiche

    Primo tempo a passeggio…

    Il Torino si è allenato per 45 minuti, i primi, con un minimo di turnover adottato da Juric (dentro Seck, Radonjic e Bayeye per Sanabria, Miranchuk e Singo): un po’ per tattica specificatamente anti-Empoli, un po’ per evitare di sprecare troppe energie in vista dei quarti di Coppa Italia. Non inevitabile, ma quasi, che potesse combinare poco davanti e poi prendere un gol davanti a un Empoli più manovriero e portato alla corsa, pur quasi sempre controllato dallo schieramento corto dei granata. Cosa che infatti è capitata nell’unica situazione in cui una disattenzione in marcatura si è materializzata (37’): allorché un angolo battuto alla perfezione da Marin sul primo palo ha visto un solitario Luperto scattare da dietro (immobile Ricci, inizialmente vicino al difensore) e bruciare Rodriguez di testa in anticipo, con Milinkovic-Savic stecchito a metà strada.

    …secondo tempo di corsa

    La qualità fa la differenza nella ripresa, anche se dopo un palo di Ricci e un miracolo di Vicario su un tiro a giro di Miranchuk l’Empoli trova all’improvviso il classico golaço con Marin (un missile forse leggermente deviato da Schuurs all’incrocio). Gli ingressi del russo, di Sanabria e di Lukic trasformano comunque il Toro, progressivamente: i granata dominano il possesso, al 37’ l’ex Ricci sublima il suo ottimo secondo tempo con un tocco volpino in area riaprendo la partita e appena 3’ dopo Sanabria con un tiro da fuori firma il 2-2. L’Empoli, già da un po’ alle corde, rischia di crollare definitivamente, ma viene salvato ancora da Vicario (parata ancora su Ricci) e poi da un altro palo preso da Miranchuk col suo sinistro al solito vellutato. Curiosità, per concludere: Sanabria, autore del 2-2, aveva segnato con la maglia del Genoa 4 anni fa, anche all’epoca il 28 gennaio qui a Empoli, la sua prima rete in A.   LEGGI TUTTO

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    Toro: buone notizie per Ricci. Si rivede anche Lukic

    TORINO – Buone notizie per Ricci: dopo oltre una decina di giorni il centrocampista del Toro è tornato oggi ad allenarsi in gruppo al Filadelfia. Si era fermato un paio di giorni prima dell’amichevole con l’Almeria, in coda al ritiro in Spagna. Noie muscolari allo stesso polpaccio che lo aveva già tenuto fuori per oltre un mese a settembre. Stavolta, per fortuna, non si è trattato di una lesione muscolare, ma di un fastidioso sovraccarico muscolare. Di conseguenza si può immaginare che possa tornare a disposizione di Juric per la gara del 4 gennaio col Verona, ripresa del campionato. Per prudenza potrebbe invece essere ancora risparmiato, il 28 in amichevole col Monza. Oggi è tornato ad allenarsi anche Lukic. Smaltita la febbre che gli aveva fatto saltare la partita amichevole con la Cremonese, il 23 dicembre.
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    Ricci, musica per il Torino. Investimento da 8,5 milioni che vale

    TORINO – Non sarà certo un affaticamento muscolare a fermare l’ascesa di Samuele Ricci. Il centrocampista del Torino, infatti, è sempre più centrale nel progetto di Ivan Juric. Tanto più che resta in bilico la situazione di Sasa Lukic, sempre sospeso tra rinnovo e cessione. Un anno fa suppergiù il passaggio dall’Empoli al club granata. Un investimento di circa 8,5 milioni per un prospetto che intriga anche Roberto Mancini in ottica nazionale. Ricci, nel frattempo, lavora per farsi trovare pronto per la ripresa del campionato il 4 gennaio contro il Verona e nel tempo libero si applica sulla chitarra: musica per il Toro, in regia. LEGGI TUTTO

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    Toro, apprensione per Ricci con Linetty ko

    TORINO – Domani, alla ripresa dei lavori per il Toro al Filadelfia, nuovo check per Ricci. Medici e preparatori torneranno a  occuparsi di lui, dopo che il centrocampista a metà della scorsa settimana, durante il lavoro in Spagna, si era fermato (e a maggior ragione l’allarme era risuonato, visto che nel settore Juric aveva già perso Linetty, lesione muscolare: out sino a metà gennaio, presumibilmente). Ricci aveva lamentato noie anche lui di carattere muscolare. I primi controlli esclusero una lesione, per cui la prima contromisura adottata fu un misto di riposo precauzionale e di terapie ad hoc. Lavoro soltanto in palestra, controllato, giovedì scorso, poi ovviamente la mancata partecipazione alla successiva amichevole contro l’Almeria, il giorno dopo. Ricci è un metronomo e un catalizzatore fondamentale per il 3-4-2-1 di Juric. Nei mesi scorsi lui e Lukic sono risultati i contrafforti del centrocampo, con la buona alternativa di Linetty. Domani al Filadelfia si capirà se il riposo precazionale è servito, e se le terapie hanno fatto il loro effetto. Il Torino non può permettersi il lusso di perdere un altro pilastro del centrocampo. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, senti Fusi: «Ricci un predestinato»

    TORINO – Protagonista dell’ultimo Toro vincente, quello che aveva alzato la Coppa Italia dopo aver superato la Roma nel 1993, Luca Fusi è attualmente il tecnico del Bellaria (campionato di Promozione). L’ex centrocampista, adattabile con ottimi risultati anche a centrale di difesa, meglio dire libero, resta un attento osservatore delle vicende granata: «Il Toro è bene o male rimasto attaccato al treno che porta alle Coppe europee, e alla ripresa del campionato, a maggior ragione se Juric fosse accontentato sul mercato, avrebbe le qualità per restare in scia ed eventualmente approfittare del calo di una concorrente», spiega Fusi.

    «Schuurs può diventare un riferimento granata per tante stagioni»

    In questa stagione si sono fin qui espressi ad altissimi livelli Schuurs e Ricci. Così li vede Fusi: «L’olandese ha davvero ottime prospettive, può spiccare il volo e diventare un punto di riferimento del Toro per le annate a venire. Ricci può diventare un campione, si sta facendo conoscere in Italia, e ne è conferma la nuova convocazione di Mancini, ma pure all’estero il suo nome inizia a circolare con insistenza». Sull’edizione cartacea di Tuttosport, domani l’intervista integrale con Fusi, le sue posizioni sull’importanza di proseguire con Juric e le previsioni per il Mondiale alle porte.
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    Toro: Lukic ko al polpaccio, in forse anche per Roma

    TORINO – Nuovi problemi fisici: stavolta riguardano Lukic, che potrebbe anche aver già chiuso qui il suo 2022 con il Toro. All’allenamento svoltosi nel tardo pomeriggio non ha infatti preso parte il serbo: “Sovraccarico al polpaccio sinistro. Le sue condizioni verranno valutate domani secondo la sintomatologia”, recita il bollettino del club granata. Niente Samp, domani sera. E difficilmente lo vedremo a Roma, domenica. Sia perché i problemi connessi ai muscoli del polpaccio sono sempre particolarmente fastidiosi e talvolta lunghi da risolvere, sia perché Lukic ha in testa i Mondiali (è uno dei tre granata convocati dalla Serbia, con Vanja Milinkovic-Savic e Radonjic). Immaginare che Sasa metta a rischio la sua presenza in Qatar per giocare a tutti i costi contro la Samp o la Roma è oggettivamente un’ipotesi poco realistica, in questo Torino. Contro la Sampdoria, domani, potranno trovare spazio in mediana Ricci e Linetty, rientrante dopo la squalifica. Prime alternative: Adopo e Ilkhan.  Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, con Ricci non si perde mai. Ma Juric lo sprona: vuole di più

    TORINO – Ci si accorge della sua importanza capitale soltanto quando non c’è. Perché la squadra non gira come dovrebbe: la trasmissione del pallone incontra spesso degli ostacoli, quasi come se la sfera facesse perennemente i conti con delle interferenze. Non è poi così casuale che il Toro, proprio nel giorno del ritorno in campionato di Samuele Ricci dal primo minuto, abbia conquistato i tre punti a Udine. Sebbene abbia segnato il gol vittoria soltanto dopo la sua sostituzione, la formazione di Ivan Juric ha ritrovato l’equilibrio perduto. Bravissimo Karol Linetty quando è entrato al suo posto, ma fino al cambio anche Ricci aveva giocato più che bene. Nonostante le parole del tecnico a fine gara: «Secondo me ha fatto meglio Linetty quando è entrato. Samuele è un giocatore tecnico, deve trovare la forma migliore. Giusto forzarlo un po’ perché per noi è importante, ma deve crescere. Linetty è entrato e ha fatto bene, ma Ricci lo aspettiamo: ha passato un po’ di tempo fuori, per cui deve migliorare». Tutt’altro che una bocciatura, bensì un modo per stimolare un ragazzo che vive una fase delicata della sua avventura al Toro. Dopo l’infortunio i fari su di lui si sono un po’ spenti, ma adesso ha bisogno di ritrovare la condizione migliore per incidere ancora di più. Già contro Cittadella e Udinese, oltre all’ultimo quarto d’ora contro l’Empoli, i miglioramenti della manovra sono stati tangibili proprio grazie all’apporto di Ricci. L’uomo preposto a dettare tempi e metodi, a mettere in connessione difesa e trequarti, a far capire quando accelerare e quando respirare. Ovviamente a livello fisico ha bisogno di compiere progressi: l’interessamento distrattivo del muscolo soleo di sinistra, che lo ha fatto finire ai box sin dal riscaldamento del match contro l’Atalanta, ha pregiudicato il suo ottimo avvio di stagione.

    Esiste un Toro con e uno senza Ricci

    Proprio così, perché esiste un Toro con e uno senza Ricci. I numeri raccontano più di mille parole: con la partecipazione del centrocampista classe 2001, dall’inizio oppure a partita in corso, i granata hanno ottenuto una notevole quantità di soddisfazioni. In primo luogo, perché non sono mai usciti sconfitti dal terreno di gioco: cinque successi nelle sette gare disputate dal ragazzo nel giro della nazionale maggiore. Senza Samuele, invece, i dolori sono stati tanti: una sola vittoria in sei gare. La postilla sulle sconfitte, tuttavia, è necessaria: oltre a quella evitabilissima contro il Sassuolo, i ko riguardano incontri sulla carta proibitivi contro Atalanta, Inter, Napoli e Juventus. I dati, tuttavia, sottolineano il peso di Ricci e della sua presenza. La sua crescita, da quando veste la maglia del Toro, è stata sempre progressiva. Prima ha avuto bisogno di una fase di adattamento, che ha pagato con un po’ di panchina: l’anno scorso doveva confrontarsi con la concorrenza di Mandragora e Pobega, tutt’altro che banale considerando la qualità dei due ex granata. In primavera Samuele è poi sbocciato, iniziando a comprendere le richieste di Juric, che in estate gli ha consegnato le chiavi della regia. Si è responsabilizzato ed è diventato la spalla ideale di Lukic, che su di lui qualche mese fa si è espresso in maniera molto chiara: «Mi trovo proprio bene con lui: è un grande talento. Sicuramente è un giocatore di prospettiva e sono sicuro che farà una grande carriera». Certezza che riguarda anche il Toro, che per Ricci ha speso tanto a gennaio. La volontà di Juric ha fatto la differenza ed ecco che emerge il motivo dei continui riferimenti del mister alla condizione di Ricci. Indispensabile, soprattutto se sta bene. Contro il Milan si gioca il posto con Linetty, ma se dipendesse dai numeri non ci sarebbero dubbi: con Samuele in campo è un altro Toro. Anche la scaramanzia sorride all’ex Empoli.
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