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    Toro: il maratoneta è Vlasic

    TORINO – Dopo un periodo di appannamento, coinciso con una flessione collettiva dei granata, domenica a Udine si è rivisto un Vlasic che, ritornato sulla sinistra dell’attacco, ha aggredito la partita con il piglio giusto. Suo, ad esempio, lo spunto che ha aperto l’Udinese sul gol di Aina: il croato è sceso sulla sinistra bruciando in velocità Perez, quindi ha toccato per Miranchuk che, a sua volta, ha messo il terzino nelle condizioni migliori per battere Silvestri.
    Vlasic 6° per passaggi chiave: 22
    Il croato non si è certo risparmiato, alla Dacia Arena, confermando di avere una resistenza che possiedono pochi compagni, nel Torino. Del quale è l’uomo che ha la media di chilometri percorsi più alta: 10,830 a partita. Ha scalzato Ricci, in precedenza tra i granata quello che più macinava metri, in media. Dal Toro si passa alla Serie A, per segnalare che Vlasic è tra i protagonisti del campionato in due specialità: è ottavo per tiri totali (28), e sesto per quelli nello specchio (11). Il leader è l’interista Lautaro (43 e 15). Il croato, inoltre, è sesto per passaggi chiave: 22. Qui, al vertice, c’è Deulofeu con 33.
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    Torino: contro l'Empoli tutti presenti

    TORINO – È finita la panchina corta, Ivan Juric per la prima volta in questa stagione potrà scegliere. Per domenica, alle 12.30, contro l’Empoli sono tutti abili e arruolati. Anche Ricci, Pellegri, Seck e probabilmente Vojvoda. Il kosovaro è il meno sicuro di tutti, ma almeno per la panchina c’è la speranza: la prossima sfida al Grande Torino sarà decisiva per disegnare il futuro dei granata. In caso di tre punti si potrà sperare in qualche cosa di positivo, altrimenti si rischia un’altra volta, come spesso è successo negli ultimi anni, di trascorrere una stagione più insipida di una minestra riscaldata. E allora è facile pensare che per l’occasione il tecnico recuperi giocatori importanti. Miranchuk, per esempio, avrà giorni d’allenamento in più e, quindi, dopo la non brillante prestazione di Napoli potrà dare un contributo importante con a fianco Vlasic. E ci sono anche grandi possibilità di vedere Pellegri in campo dal primo minuto. Diamo, poi, per scontato l’impiego di Schuurs dall’inizio. Inspiegabile il motivo per cui l’olandese non parta sempre dall’inizio, visto che nelle tre partite in cui è stato impiegato è risultato sempre tra i migliori, se non il migliore. Insomma, quella che inizia domani sarà per i granata una settimana molto importante e Juric chiederà ai suoi di svoltare, riprendere il cammino delle prime giornata di campionato. L’allenatore, tra l’altro, dovrà valutare con molta attenzione il recupero di Ricci, considerato indispensabile per il centrocampo. Senza di lui, e non è un caso, la squadra ha perso un punto di riferimento importante visto che Lukic, dopo l’ammutinamento di Monza, non è più tornato quello dei giorni migliori.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Ricci per la ripartenza Toro: quanto è mancato a Juric

    TORINO – (e.e.) Samuele Ricci è l’equilibratore. Quello che è mancato negli ultimi tempi al Torino dopo un grande avvio. E’ mancato al centrocampo dove è emersa la coperta corta e dove il giovane Ilkhan ancora non è all’altezza, pur possedendo dei numeri. L’ex empolese lavora duro per tornare titolare e Ivan Juric punta ad rimetterlo dentro con il Napoli. Anche Aleksej Miranchuk mette la ripresa nel mirino: da quel gol splendido al Monza, nella prima gara, seguito dal guaio muscolare, non si è più rivisto. Con lui il tecnico croato ha più varianti in attacco (Pellegri è a rischio dopo il guaio muscolare emerso con l’Under 21, lunedì nuovi accertamenti) e soprattutto più chance di buttarla dentro.  LEGGI TUTTO

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    Toro, allenamenti speciali per Miranchuk e Ricci. Obiettivo Napoli già nel mirino

    TORINO – Per fortuna c’è la pausa. Anche perché così Juric potrà recuperare in pieno due giocatori importanti: Miranchuk e Ricci. Il russo, che al suo debutto in maglia granata a Monza era andato subito a bersaglio, rinforzerà la trequarti, considerato che soprattutto Radonjic sta incontrando difficoltà. E Ricci andrà a colmare il vuoto a centrocampo, visto che uno tra Linetty e Lukic avrà la possibilità di tirare il fiato. Il tecnico del Torino punta molto sui due giocatori per superare il momento complicato in seguito alle ultime due sconfitte consecutive: abbastanza indolore quella di Milano contro l’Inter, perché il Toro a San Siro ha giocato un calcio di livello, molto doloroso sotto l’aspetto psicologico e della classifica il ko di sabato sera contro il Sassuolo. Miranchuk e Ricci, quindi, in questi giorni al Filadelfia lavoreranno sulla parte atletica (a livello fisico sono guariti) per raggiungere la condizione migliore e scendere in campo dall’inizio nella trasferta, difficilissima, di Napoli alla ripresa dopo la sosta riservata alle Nazionali. Per loro, naturalmente, un lavoro personalizzato e molto intenso. Il Torino ha bisogno di quei due.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Ufficiale, Giorgio Ricci lascia la Juve: “Era il momento giusto”

    “La Juventus è stata per una parte significativa della mia vita la mia seconda casa, la mia seconda famiglia dove sono cresciuto, partito e tornato, ma soprattutto da cui ho imparato la vera cultura del lavoro e la ricerca dell’eccellenza. Tempo fa ho informato tutti internamente della mia decisione di lasciare il club a fine settembre. Ho sentito che era il momento giusto per farlo perché ho sempre guardato avanti e ho cercato di essere parte attiva del mio futuro”. Con questo messaggio pubblicato sul proprio account Linkedin, Giorgio Ricci, Chief Revenue Officer della Juventus, annuncia il proprio addio al club bianconero.
    Ricci: “Cambia prima di doverlo fare”
    “Prendo una frase cara alla persona a cui devo gran parte della mia esperienza professionale: ‘Cambia prima di doverlo fare’. Ho sempre creduto in queste parole e in quanto sia stimolante seguire i propri sogni. Ecco perché il primo ottobre il mio studio di consulenza sarà finalmente attivo e sono pronto a dare il massimo, come sempre, per costruire qualcosa di grande…stay tuned!”, conclude nel suo post. Con l’addio di Ricci finisce l’era dei manager voluti da Agnelli nel 2018 a capo delle rispettive aree: quella sport affidata a Fabio Paratici, quella Servizi a Marco Re e infine quella ricavi proprio in mano a Giorgio Ricci.
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    Pellegri, voglia di gol Toro. E con Ricci c'è feeling

    TORINO – (e.e.) Pietro Pellegri, 21 anni, e una voglia matta di gol Toro. In vacanza in Grecia con l’amico Samuele Ricci, l’attaccante si ricarica in vista di quella che dovrebbe essere la sua annata di vincita, dopo mille quei fisici. Ivan Juric scommette sulle sue qualità, la società ha l’accordo per l’acquisto con il Monaco (va solo ufficializzato). L’Under 21 ne ha fatto un punto fermo, Roberto Mancini lo osserva anche per la Nazionale maggiore. Pellegri o la va o la spacca. A Mykonos affina l’intesa con Ricci, che potrebbe lanciarlo a rete. Intanto, è tempo di tuffi e spensieratezza. Ma il ritiro granata incombe e Juric vuole gente che corra, da subito. LEGGI TUTTO

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    Pellegri-Ricci, la coppia Toro affina l'intesa. Investimento da far fruttare

    TORINO – (e.e.) Insieme in vacanza, per affinare l’intesa. Così, Samuele Ricci e Pietro Pellegri fanno i torelli a Mykonos. Affiatati per dare la svolta alle loro carriere con l’Under 21, con il Toro che crede fortemente in loro e magari anche per la nazionale maggiore. Ricci è stato un investimento importante: 8,5 milioni all’Empoli. Dopo un po’ di mesi di apprendistato con il metodo Juric, avrà un ruolo importante nel campionato che verrà a fianco di Sasa Lukic. Pellegri invece viene riscattato dal Monaco per 5 milioni più 1 di bonus. Si conoscono gli alti e bassi dovuti anche ai tanti problemi fisici: il tecnico croato ben lo conosce e con una buona preparazione ci si aspetta la svolta, per diventare bomber vero. LEGGI TUTTO

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    Torino, nessun dubbio per Berisha, Ricci e Pellegri: sono confermati

    Quattordici milioni di conferme. Il Torino si affaccia al mercato estivo con una rosa ricca di spine da risolvere, Juric che invoca rinforzi in doppia cifra e Vagnati che appunta nomi in tutti i reparti, ma nonostante lo scenario il club granata dovrà comunque attingere alle proprie casse per confermare in organico – riscattare, quindi – alcuni degli elementi da cui all’ombra della Mole si intende ripartire. […] Gran parte della somma, allora, riguarda Samuele Ricci, arrivato a gennaio in prestito dall’Empoli e per il quale negli scorsi mesi è scattato l’obbligo di riscatto. Un obbligo da 8,5 milioni, cifra decisamente contenuta per un ragazzo del 2001 che in granata si è imposto strada facendo e di recente ha vissuto anche l’emozione dell’esordio nella Nazionale di Mancini. […] Il 20enne di Pontedera ha lavorato sodo al Filadelfia nei primi mesi dell’anno solare, ha iniziato il processo di “juricizzazione” per diventare un centrocampista completo e ha raccolto di conseguenza otto maglie da titolare nelle ultime nove partite di campionato.Sullo stesso argomentoIzzo, Verdi e Zaza: il risparmio è di 15 milioniCalciomercato Torino

    Nove come le apparizioni del coetaneo Pellegri, anche lui approdato in granata nell’ultima finestra invernale e una volta soltanto schierato da titolare. Ma Juric lo conosce alla perfezione, avendolo lanciato ai tempi del Genoa, e crede ciecamente nel potenziale del ragazzone ligure: per questo ha dato mandato alla società di procedere con il riscatto dal Monaco, per una cifra vicina ai 4,5 milioni più altri 0,5 di eventuali bonus. Ecco allora che gli iniziali quattordici milioni di conferme sono quasi raggiunti, soprattutto aggiungendo il gruzzoletto che Cairo dovrà versare alla Spal per il riscatto di Berisha tra i pali. L’estremo difensore albanese, nel corso della stagione, ha scalzato a Milinkovic-Savic l’ideale numero uno sulle spalle, ma quando chiamato in causa non è stato esente da qualche incertezza. 

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