TORINO – Neanche il tempo di festeggiare il rinnovo di contratto fino al 2024 che è già tempo di Play-off di Serie C: domani arriva il Piacenza al Moccagatta di Alessandria . Sono giorni intensi per Alessandro Pio Riccio, difensore classe 2002 della Juventus Under 23. «Ma ha detto bene il direttore Manna – racconta il centrale napoletano, in bianconero fin dai 14 anni – dobbiamo vivere questo appuntamento senza pressione e con un pizzico di spensieratezza. Siamo sereni, giovani e freschi. Contro il Piacenza sarà dura: loro sono esperti e bravi a ripartire, ma noi vogliamo dimostrare il nostro valore». Per essere promossi in Serie B dovreste vincere dieci partite: è un sogno possibile o impossibile?
«È un sogno difficile, ma non impossibile. Per coronarlo dobbiamo vincere una sorta di mini-campionato. Ci manca un po’ di esperienza, però abbiamo qualità, spensieratezza e a fine stagione la freschezza atletica di noi giovani potrebbe anche fare la differenza».
[…] A bruciapelo: chi può essere l’uomo decisivo contro il Piacenza e in generale nei Play-off?
«Se devo dire solo un nome, dico Soulé: Matias ha grandi colpi».
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Diversi componenti dell’Under 23 sono già stati lanciati anche da Allegri tra i big: da Soulé a De Winter fino a Miretti…
«Il prossimo spero di essere io… (risata): altro che pasticcini, io porto squadra e staff a cena al ristorante. Lo scorso anno sono stato convocato da Pirlo e già quella è stata una esperienza fantastica. Diciamo che i sogni sono due per questo finale: provare a conquistare la Serie B con l’Under 23 e debuttare in Serie A. Il terzo l’ho già realizzato con il rinnovo di contratto: che onore. E spero sia il primo di una lunga serie. Sono arrivato alla Juventus da bambino, quando avevo 14 anni».
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Spesso si allena anche con la prima squadra: in partitina è più difficile da marcare il suo allenatore dell’Under 23 Lamberto Zauli, da giocatore soprannominato lo Zidane della Serie B, o Vlahovic?
«Il mister ha tanta qualità. Vlahovic è tostissimo, caratterialmente ricorda Cristiano Ronaldo, con cui mi sono allenato lo scorso anno. Ma quello che mi ha fatto diventare più matto di tuttin è Douglas Costa: a volte era davvero imprendibile. E ovviamente anche Dybala».
[…]Cosa vorrebbe avere dei “suoi” maestri Chiellini, Bonucci e De Ligt? «Di Chiellini e De Ligt l’aggressività. Bonucci è il mio idolo e modello, per caratteristiche mi ispiro soprattutto a lui: vorrei avere la sua personalità. In allenamento cerco di rubare più segreti possibili a Leo e in futuro spero di riuscire a rubargli anche il posto… (risata)».
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