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    Torino, niente riposo: c'è il derby

    TORINO – C’è voglia di derby: per il riscatto e per l’onore. Lo si è capito à gidomenica pomeriggio quando la curva Maratona ha “perdonato” il pareggio interno contro l’Empoli convocando la squadra sotto la curva per caricarla in vista della sfida di sabato pomeriggio nella quale il Toro deve dare un significato al suo campionato. E giocatori e staff hanno immediatamente recepito. Dalle parole si è passati subito ai fatti: i giocatori hanno chiesto e ottenuto da Juric di saltare il giorno di riposo per riprendere subito gli allenamenti. Così il Toro al Filadelfia non ha perso tempo e ha subito messo la Juventus nel suo mirino. Rodriguez e compagni vogliono regalare (finalmente) ai propri tifosi una soddisfazioni dopo che li avevano illusi con un inizio da primato (due successi e un pari nelle prime tre giornate) per poi calare in maniera preoccupante non tanto sul piano del gioco ma su quello dei risultati. LEGGI TUTTO

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    Rodriguez: «Torino è del Toro. E grazie a Juric sono rimasto»

    TORINO – (e.e.) Con la sua Svizzera andrà ai Mondiali (e l’Italia no, non guasta ricordarlo sempre) e giocherà la prossima Nations League con le grandi, avendo tenuto la categoria. Ricardo Rodriguez è il leader dei rossocrociati e del Torino, dove indossa pure la fascia da capitano dopo l’ammutinamento famoso di Sasa Lukic alla vigilia del debutto in campionato contro il Monza. In Italia, anche nel Milan, lo ritenevano un fluidificante di sinistra, sbagliano. Lo dice lui stesso al portale elvetico 20 Minuten: «Come difensore sinistro nella difesa a tre mi considero tra i primi in Italia», la spiegazione constatazione. I gradi: «Essere capitano del @TorinoFC_1906 è una nuova sfida per me: ho sempre parlato poco. Il derby? La città di Torino è del Toro, si sente in ogni angolo. Prima dell’arrivo di Ivan Juric però volevo andare via». Il tecnico croato lo ha subito messo al posto giusto, dicendolo: «E’ un centrale sinistro». Punto e a capo. Da lì in poi Ricardo è diventato punto fermo, leader ed esempio per tutti.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, le mosse anti Napoli: una gabbia per Kvara

    TORINO – Nelle quattro trasferte affrontate in questo inizio di stagione, il Toro non è mai riuscito a concludere la partita senza subire reti, anche quando ha vinto, come è successo a Monza e a Cremona. Non sono tanti i gol incassati (sei, tre dei quali a Bergamo contro l’Atalanta), ma Juric sta lavorando intensamente anche sull’aspetto legato alla concentrazione e alle disattenzioni. A maggior ragione visto che, sabato, alla ripresa del campionato, i granata sono attesi dal Napoli, primo in classifica insieme con l’Atalanta e miglior attacco del torneo con l’Udinese. Nulla di che stupirsi, intendiamoci: la squadra di Spalletti è una delle principali candidate allo scudetto, trascinata per l’appunto dal georgiano Kvaratskhelia, rivelazione di questo avvio della Serie A, da Raspadori, che anche in Nazionale ha dimostrato di essere in forma strepitosa, e Simeone. Juric sta riflettendo su chi schierare allo Stadio Maradona. Rodriguez è la certezza principale, anche se bisognerà vedere come rientrerà dagli impegni con la Svizzera. Ma, anche non al top, il capitano è elemento imprescindibile. La sensazione è accanto a lui ci sarà Schuurs, che in queste due settimane ha potuto allenarsi al Filadelfia non essendo stato convocato dall’Olanda e che, quindi, ha ulteriormente approfondito le conoscenze che il tecnico croato gli chiede. Schuurs potrebbe essere centrale oppure interpretare la posizione di braccino destro. Il ballottaggio è per la terza maglia da titolare e in corsa sono Buongiorno, ansioso di riscattare la prestazione con il Sassuolo e in questi giorni leader anche nelle convocazioni, e Djidji, che garantisce livelli standard più che notevoli. Uno dei due dovrà accomodarsi in panchina dove, tra i difesnori, ci sarà anche Zima.Guarda la gallerySuperga e Buongiorno, il Torino dentroIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Rodriguez: contro la Spagna la 99ª in Nazionale

    TORINO – Tra i molteplici impegni legati a competizioni ufficiali o a semplici test continua il giro del mondo delle Nazionali. Quella di Aina, nato a Southwork in Inghilterra ma naturalizzato nigeriano, sarà impegnata martedì in Algeria. Trattasi di amichevole, per le Super Aquile con le quali l’esterno granata ha già disputato ben 28 incontri, ivi compresi 8 in due edizioni di Coppa d’Africa (Nigeria terza nel 2019). Potrebbe poi giocare anche solo uno spezzone di gara Seck in Bolivia-Senegal, come si dovrebbe vedere Singo nella Costa D’Avorio che affronterà il Togo. Tanti i granata in campo nelle partite che si giocano in Europa per la Nations: ben tre i serbi in odore di affrontare la Svezia – Milinkovic, Lukic e Radonjic – dopodiché Zima se la vedrà contro Ronaldo in Repubblica Ceca-Portogallo. Rodriguez è abilitato per disputare la prova numero 99 con la Svizzera (avversaria la Spagna; il riferimento di sinistra della difesa di Juric potrebbe tagliare le 100 gare martedì proprio contro la Repubblica Ceca), mentre Berisha punta alla numero 74 con l’Albania (in trasferta in Israele).Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Rodriguez compie 30 anni: gli auguri del Torino sui social

    TORINO – Non solo per il tecnico Ivan Juric, doppia festa in casa Torino: il 25 agosto, infatti, si celebra anche il compleanno di Ricardo Rodriguez, difensore svizzero di origine cilena che compie oggi (giovedì) 30 anni. Il club granata ha dedicato all’ex Milan un post su Twitter, rivolgendo al calciatore “tanti auguri”. Il 98 volte nazionale elvetico è arrivato proprio dai rossoneri nell’estate del 2020 dopo sei mesi in prestito al Psv Eindhoven e in due stagioni – più questo breve scorcio del 2022-2023 – ha collezionato 57 presenze fra tutte le competizioni, ma è ancora alla ricerca della prima rete ufficiale. LEGGI TUTTO

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    Toro, infortunio Rodriguez: c'è una lesione

    TORINO – L’infermeria del Torino assume sempre più le sembianze dell’imbarcazione con una crepa nella carena: puoi provare a svuotarla con un secchiello, ma altra acqua entrerà comunque dal fondo. E così sta avvenendo anche in questa sosta dedicata alle Nazionali, dopo una prima parte di stagione in cui problemi ed acciacchi certo non sono mancati. Se Ivan Juric stava ritrovando il sorriso per i tanti rientri in vista della ripresa del campionato, lunedì prossimo al Grande Torino contro l’Udinese, ieri dalla Svizzera sono arrivate notizie ben poco confortanti.

    Infortunio Rodriguez: gli aggiornamenti

    L’infortunio patito da Ricardo Rodriguez nel corso del secondo tempo contro l’Italia, infatti, è ben più serio del previsto, tanto che il difensore ha già fatto ritorno a Torino – salterà dunque il decisivo confronto di questa sera contro la Bulgaria – per nuovi accertamenti al flessore della coscia destra che risulta lesionato. Entità e tempi di recupero sono ancora da stabilire con precisione, ma il tecnico croato dovrà fare a meno dell’ex Psv Eindhoven a lungo: probabile che a rilevarlo sul centro-sinistra della difesa a tre sia nuovamente il giovane Alessandro Buongiorno, schierato titolare in tre delle ultime quattro uscite. Ma i grattacapi internazionali di Juric non si esauriscono con Rodriguez, visto che anche Dennis Praet è alle prese con qualche problema nel ritiro del Belgio: l’ex Leicester ha saltato la gara con l’Estonia ed è in dubbio per l’incrocio di domani sera in Galles.

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    Torino, pure Rodriguez è diventato importante

    TORINO-  Protagonista nella Svizzera e – un po’ a sorpresa visto il deludente rendimento dello scorso anno in granata – anche nel Toro di Juric. Ieri con la sua Svizzera, dove da sempre è titolarissimo, Rodriguez ha battuto l’Irlanda del Nord e ora incalza l’Italia nel girone di qualificazione dei prossimi mondiali. La speranza di superare gli azzurri ce l’ha, tutto dipenderà dalla sfida di Roma del 12 novembre. Di sicuro la sua Svizzera è l’unica antagonista credibile per la formazione di Mancini. Detto questo veniamo al dunque: in queste prime sette partite di campionato l’ex milanista è sempre sceso in campo da titolare e su di lui Juric è stato chiaro. Emblematico quello che ha dichiarato subito dopo la partita contro la Lazio: «Tutti mi dicevano che Rodriguez è scarso, invece bisogna valutare bene le cose e a me il giocatore è piaciuto molto».

    Rodriguez, da esubero a indispensabile per Juric

    Da esubero indiscusso è diventato giocatore indispensabile. Bravo nelle proiezioni offensive, è migliorato anche in fase difensiva nella retroguardia a tre. Gioca con Djidji e Bremer e sino ad oggi ha dato un contributo significativo. E adesso anche per lui c’è la trasferta di Napoli, una partita sulla carta proibitiva ma che i granata affronteranno con il solito piglio offensivo. E in questo sistema il movimento di Rodriguez diventa importante. Domani, sempre con la sua Nazionale, sarà impegnato in Lituania e solo mercoledì raggiungerà Torino. Avrà tutto il tempo per recuperare le energie e preparare la sfida del “Diego Maradona”.
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    Toro: da Rodriguez a Vagnati, 16 milioni di problemi

    TORINO – Per sua fortuna non ha dovuto sopportare l’onta del rigore sbagliato nei tempi regolamentari contro la Francia: è stato ininfluente perché lo hanno salvato i compagni, firmando una fantastica qualificazione ai quarti di finale degli Europei. Anche con la casacca della Svizzera – e non certo per la parata di Lloris sul suo tiro dal dischetto – Ricardo Rodriguez non è riuscito a ritrovarsi. (…) Da venerdì sera è a Santa Cristina, da ieri ha iniziato ad allenarsi agli ordini di Ivan Juric. Lo attendono sedute atletiche in cui dovrà mettere benzina nelle gambe per la nuova annata. Sebbene il terzino sinistro svizzero sia a tutti gli effetti da considerare sul mercato: Davide Vagnati già da diverse settimane ha l’onere di piazzarlo al miglior offerente. Alla porta del Toro, però, finora non ha bussato nessuno. Nessuno con intenzioni serie, almeno. (…)
    16 milioni di problemi
    E dire che l’acquisto di Rodriguez era stato il biglietto da visita di Vagnati: consegnò il giocatore poco meno di un anno fa a Marco Giampaolo, che già lo aveva avuto per tre mesi al Milan nella brevissima parentesi del 2019. Operazione da 2,5 milioni di euro per un trasferimento a titolo definitivo al Toro, con un contratto fino al 2024: a conti fatti, almeno al saldo del primo campionato in granata, un affare solo ed esclusivamente dei rossoneri. Già, perché c’è anche da tenere in considerazione il discorso relativo all’ingaggio: Rodriguez percepisce circa 1,75 milioni netti a stagione, a bilancio per Cairo è una voce annuale che corrisponde a grossomodo 3.5 milioni. Se si considerano i 4 anni di contratto firmati dal laterale elvetico, fra cartellino e stipendio per il Toro costerà complessivamente circa 16 milioni di euro. (…) Così Rodriguez aspetta spiragli di trasferimento all’estero, pur mettendosi a completa disposizione di Juric. Se Ricardo riuscisse a strappare una conferma convinta da parte del suo allenatore, farebbe un capolavoro. O meglio: un miracolo.
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