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    I tifosi Juve non dimenticano Dybala: “Rimettiti presto Paulo”

    Paulo Dybala rischia di saltare il Mondiale. L’ex attaccante della Juve è finito di nuovo ko durante la sfida tra Roma e Lecce: dopo aver calciato il rigore che ha regalato i tre punti ai giallorossi, l’argentino è stato costretto a lasciare il campo a causa di un infortunio. Sguardo cupo, smorfie di dolore e faccia alquanto preoccupata. Preoccupazione che è stata confermata da Josè Mourinho nel post partita: “Ho la sensazione che Dybala stia molto male. Se torna prima del 2023? Ho parlato con lui e penso sia difficile” . In attesa degli esami strumentali, dalle parole di Mou si evince che l’infortunio di Dybala sia abbastanza grave e la Joya rischia di saltare il Mondiale in Qatar. Nella giornata di oggi, l’attaccante argentino verrà sottoposto a ulteriori controlli che indicheranno i tempi di recupero.Sullo stesso argomentoDybala ko, dalla Joya al dolore: segna, si infortuna e poi esceRoma

    Dybala, l’affetto dei tifosi Juve

    L’ennesimo infortunio di Dybala ha gettato nello sconforto i tifosi della Roma, ma non solo. Sui social sono arrivati tantissimi messaggi di conforto da parte dei supporter della Juve. Nonostante l’addio, il popolo juventino è rimasto molto legato all’ex numero 10 bianconero: “Al mondo dovrebbe esserci un po’ di riconoscenza e soprattutto di umanità. Rialzati come sempre campione”, “Rimettiti presto Paulo”, “Dybala resterà sempre nel mio cuore” , “Da amante del calcio, da tifoso della Juve, spero davvero che Dybala non si sia fatto niente di grave. Forza Paulo!” – questi alcuni dei messaggi di affetto.

    Guarda la galleryDybala infortunato, l’affetto dei tifosi Juve: “Forza Paulo”Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Roma, caso Zaniolo: Nicolò ci ricasca, Mourinho lo difende

    Ci sono primati di cui i calciatori farebbero a meno. E’ il caso di Nicolò Zaniolo che con il cartellino rosso di giovedì sera nei minuti finali di Roma-Betis diventa il secondo italiano ad aver collezionato il maggior numero di espulsioni (3) dal 2018 in poi. Un podio che condivide con il compagno di squadra Gianluca Mancini, sul gradino più alto e già a quota quattro, ma con una sostanziale differenza rispetto al centrale giallorosso perché le espulsioni di Zaniolo sono quasi sempre state figlie di isterismi e nervosismo. Un limite caratteriale che nei quattro anni di Roma e Serie A non è riuscito a smussare e che puntualmente si ripresenta come successo in Europa League, con la squadra che va sotto 2-1 a pochi minuti dalla fine della partita e Nicolò che perde le staffe subito dopo provando a scalciare da dietro Alex Moreno. Morale della favola: review al Var, cartellino rosso e ulteriore beffa data dal fatto che sarà costretto a saltare la gara decisiva del girone tra sette giorni a Siviglia. Sarà l’ottavo match saltato per squalifica da quando è arrivato in giallorosso, un trend che a Trigoria vogliono invertire visto che in 117 partite disputate con la Roma sono più le ammonizioni (34) delle reti (22). Nicolò, inoltre, è stato anche il giocatore offensivo più sanzionato in assoluto (9 gialli e due rossi, appunto), oltre quello a cui hanno fischiato più falli in totale (47).
    Precedenti e Nazionale
    Insomma, un rapporto spesso conflittuale e fatto di polemiche nei confronti dei direttori di gara che puntualmente costa caro al 22 giallorosso. Perché l’espulsione di giovedì è solo l’ultima di un problema con radici più profonde e che già nella passata stagione era sfociato in altre due espulsioni. La prima delle quali all’esordio con la Fiorentina il 22 agosto per colpa di un doppio giallo (il primo grave, il secondo per un fallo tattico che ha fatto discutere), mentre l’altra alla ventiquattresima contro il Genoa in circostanze simili a quelle di giovedì con il Betis. A pochi minuti dallo scadere, infatti, segna il gol dell’1-0 che avrebbe consegnato ai giallorossi la vittoria, salvo poi vederselo annullare dal Var per un pestone precedente di Abraham a un avversario. L’azione successiva è quella incriminata, con Zaniolo nervoso per la decisione arbitrale precedente che continua a contestare fin quando il direttore di gara non può esimersi dallo sventolargli davanti alla faccia il cartellino rosso. Gesti isterici, reazioni e atteggiamenti che non fanno bene a quello che potrebbe essere un potenziale crack del calcio italiano e che spesso gli sono costati anche delle critiche da parte del ct dell’Italia. Nell’ultima tornata di convocazioni azzurre, ad esempio, è rimasto escluso e nonostante Mancini non abbia fatto il nome di Nicolò, quando dice che «la porta della Nazionale è sempre aperta anche a chi si è comportato male, basta chiedere scusa», il riferimento è anche a Zaniolo. Mourinho dal canto suo continua a difenderlo, ribadendo come non sia un cattivo ragazzo. I limiti caratteriali, però, restano e stanno diventando un problema, sia per lui che per la sua Roma.
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    Inter-Barça, ancora polemiche contro il Var: “Scandalo, per lo stesso fallo in Roma-Betis è intervenuto”

    BARCELLONA (Spagna) – Il termine “scandalo” è tra i più ricorrenti negli ultimi giorni sulle pagine dei quotidiani e siti internet spagnoli. È così che è stata definita la decisione di non assegnare un calcio di rigore al Barcellona per l’episodio che ha visto coinvolto Dumfries (e la sua mano) in area di rigore dell’Inter. Ed è sempre così che viene considerato ciò che è successo a distanza di 24 ore, in un altro confronto incrociato tra Italia e Spagna, ossia la sfida di Europa League tra Roma e Betis.Guarda la galleryInter-Barcellona: le reazioni dei media spagnoli agli errori arbitrali
    Due pesi e due misure
    Il rigore assegnato ai giallorossi su segnalazione del Var è infatti per dinamica molto simile a quello non concesso al Barcellona contro l’Inter. E a rendere il tutto ancora più controverso è il fatto che al Var ci fosse lo stesso arbitro, ossia l’olandese Pol van Boekel. Per lui è stata una settimana piena d’impegni, insomma, tra partite di Champions ed Europa League. Solo che, come sottolineano furiosamente in Spagna, analizzando due casi molto simili ha preso due decisioni opposte. Ecco perché quel che prima era considerato uno scandalo, adesso per i media spagnoli lo è ancora di più.
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    Roma, nervi tesi per Zaniolo: espulso al 93'

    ROMA – Serata da dimenticare per Nicolò Zaniolo e la Roma. I giallorossi sono stati sconfitti per 2-1 all’Olimpico dal Betis Siviglia ed il giocatore è stato anche espulso sul finire della partita. La Roma subisce all’87’ il gol del 2-1 spagnolo, cerca l’assalto finale per strappare almeno il pareggio ma Zaniolo, innervosito anche da una partita che lo ha visto colpire una traversa e mai riuscire a far esplodere il suo potenziale, spintona e tira un calcio ad Alex Moreno. Il direttore di gara non vede l’accaduto ma gli viene segnalato dall’assistente e, dopo un breve consulto, estrae direttamente il cartellino rosso all’attaccante giallorosso al 93′. Josè Mourinho ha commentato così l’episodio: “Io non l’ho visto, però l’assistente era li davanti e ha visto qualcosa. è un peccato che non ha visto un giallo a Pezzella che sarebbe stato poi un rosso. però di Zaniolo non ho visto ma sicuramente ha fatto qualcosa.” Un’espulsione doppiamente pesante per Mou in vista del match di ritorno visto l’assenza anche di Pellegrini infortunato. LEGGI TUTTO

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    Roma, Mourinho: “Loro più qualità ma noi più opportunità, fa male”

    ROMA – Serata di Europa League amara per la Roma di Josè Mourinho sconfitta in casa dal Betis Siviglia per 2-1. Per i giallorossi si tratta della seconda sconfitta in 3 partite nel Gruppo C occupando il 3° posto (3 punti) a -1 dal Ludogorets, queste le parole dell’allenatore portoghese al termine del match ai microfoni d Sky Sport: “Loro con più qualità tecnica di noi, specie primo tempo. Loro con più qualità ma noi con più opportunità ecco perché fa male. Ci hanno messo in difficoltà nel primo tempo ma le occasioni più clamorose le abbiamo avuto noi come quella di Cristante nel secondo tempo. Il pareggio sarebbe stato il risultato più logico – aggiunge – Stiamo parlando di una squadra stanca nel secondo tempo, Matic è uscito a pressare e Spinazzola no. e loro hanno trovato spazio dietro. Penso che l’errore sia della stanchezza, non penso di altro. però cosi il sapore è duro, la squadra non si meritava di perdere”.
    Sull’espulsione di Zaniolo e la situazione del girone
    Nicolò Zaniolo è stato espulso negli ultimi minuti di gara dopo la segnalazione dell’assistente all’arbitro, Mourinho: “L’espulsione di Zaniolo non ho visto, ma l’assistente era davanti, è un peccato che non ha visto il 2° giallo di Pezzella davanti ai suoi occhi. In questo momento il 1° posto non è obiettivo, l’obiettivo è finire secondi con il rischio dio affrontare una squadra importante dalla Champions. Se mi chiedessero cosa preferirei tra chiudere 2° ed affrontare una squadra di Champions o arrivare 3° e tornare in Conference, ti dico che voglio proseguire in questa  manifestazione”.
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    Totti, il calcio a 8 e una nuova maglia: l'incontro tra due leggende

    L’accordo con l’Academy della leggenda giallorossa era stato siglato a suo tempo, il bis già regala emozioni. Francesco Totti – 307 gol in 786 partite da romanista di anima e cuore nonché campione del mondo con la Nazionale nel magico 2006 – e la Umbro Italia, il brand sportivo più antico nel mondo del calcio, hanno appena stretto un nuovo patto. Da lunedì è realtà la partnership con la Totti Weese di cui il marchio inglese sarà sponsor tecnico per la prossima stagione del campionato di lega calcio a 8 in Serie A, peraltro inaugurato con un successo. L’ex capitano della Roma, neanche a dirlo, ha messo a segno una doppietta contribuendo al 3-2 finale sulla Canarini Roma, sul quale ha messo la firma anche un tale Davide Moscardelli, semplicemente un ex bomber da 219 reti in 721 partite giocate in carriera. Tra l’altro, uno dei due gol di Totti si è concretizzato proprio grazie a un assist dell’ex attaccante, tra le altre, di Lecce, Arezzo e Pisa.
    Feeling tra due leggende
    Tra i motivi d’interesse della Totti Weese, al quarto anno di vita, c’è il feeling con il tecnico Carlo Cancellieri, che da osservatore e consulente tattico del Manchester City ai tempi della conduzione tecnica di Roberto Mancini, è diventato l’allenatore di uno squadrone che annovera cannonieri del calibro di Antonio Floro Flores, Emanuele Calaiò, oltre a fantasisti ed ex calciatori di fatica e sacrificio come Alessio Cerci, Max Tonetto (che con la sua Play Footvolley è già partner di Umbro) e Max Esposito (anche lui legato al medesimo brand con l’academy Polisportiva Sacra Famiglia di Padova). «Sono onorato di far parte della Totti Weese e di poter collaborare con Umbro, un brand che amo da bambino e che ha vestito grandissimi campioni. Il marchio Umbro è nato a Manchester dove ho lavorato – dice Cancellieri -, so cosa rappresenta per il mondo del calcio. La maglia? Bellissima, tutti i calciatori della squadra, a partire dal capitano, sono felici per questa collaborazione». L’obiettivo della Totti Weese? «L’auspicio è quello di fare un campionato di vertice, arrivando tra le prime. Con Totti in campo è il minimo». «Da due anni vestiamo le giovani promesse della Totti Soccer School, dunque ci sentivamo già parte della famiglia – spiega Pino Magni, Ceo di New Age, la società che ha riportato il marchio Umbro in Italia -. Vestire Totti in persona, però, è certamente una grande emozione e un grande onore. Lui è una leggenda. Abbiamo fatto del nostro meglio per offrire al capitano e a tutta la squadra una divisa bella e tecnicamente performante».
    Riservata ai collezionisti
    Ma quali sono le caratteristiche peculiari della nuova maglia (Home Jersey) della Totti Weese, un vero e proprio capo da collezione? A parte il colore verde petrolio sgargiante abbinato a un bordeaux intenso, sul fronte è caratterizzata da un pattern in sublimatico, che si ispira alla texture di un pallone. Sul retro, invece, ecco l’inconfondibile e prestigiosa firma di Totti nonché il numero 10. La stessa maglia con cui il capitano della Totti Weese gioca sarà in vendita dal 24 ottobre sul sito umbroitalia.it. Non basta, perché il marchio Umbro Italia vestirà il team di Totti anche fuori dal campo: è stata realizzata anche una linea merchandising appositamente dedicata al club. «Questa sponsorizzazione consolida la collaborazione con Totti – ha detto Luigi Boccia, sponsorship e teamwear manager di Umbro Italia (nella foto con Totti e il tecnico Cancellieri) – stiamo lavorando con grande entusiasmo, dalla realizzazione della divisa, un mix di tecnologia e creatività, alla creazione di un fitto calendario di iniziative e progetti che ci legano alla famiglia Totti. Il prossimo appuntamento sarà un evento in occasione della finale di Supercoppa il 24 ottobre a Roma».
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    Europa e Conference League: gli arbitri di Lazio, Roma e Fiorentina

    TORINO – Scaldano i motori per tornare protagoniste in Europa anche Lazio, Roma e Fiorentina impegante rispettivamente contro Sturm Graz, Real Betis ed Heart.- Il francese Benoit Bastien arbitrerà la sfida tra gli austriaci e i biancocelesti di Sarri nel match valido per la terza giornata del gruppo F di Europa League, in programma giovedì 6 ottobre alle 18:45: assistenti Hicham Zakrani e Aurélien Berthomieu. Lo sloveno Matej Jug sarà invece il direttore di gara di Roma-Betis, terza giornata del gruppo C, in programma sempre giovedì 6, allo stadio Olimpico alle 21: assistenti Matej Zunic e Manuel Vidali. Ancora giovedì, ma in Conference League, il belga Erik Lambrechts dirigerà Hearts-Fiorentina, terzo turno del gruppo A, in programma ad Edimburgo alle 21: ssistenti Jo de Weirdt e Kevin Monteny. LEGGI TUTTO

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    Elche, Beccacece è in pole per la panchina

    TORINO – L’Elche è a un passo da una nuova e ulteriore argentinizzazione: il club, dopo la sconfitta nel posticipo del 7° turno della Liga spagnola contro il Rayo Vallecano, è sempre più desolatamente ultimo con appena 1 punto conquistato. Il crollo a Vallecas ha posto una pietra tombale sull’avventura di Francisco Rodríguez alla guida tecnica del Franjiverde dopo 11 mesi: l’ex Girona ha allenato la squadra in 33 occasioni mettendo a referto 12 vittorie, 17 sconfitte e 4 pareggi. Il miracolo della salvezza centrata in extremis nello scorso campionato non è però bastato a fargli guadagnare altro tempo, non è servito a evitargli l’esonero.
    LA BANDA ARGENTINA L’Elche è, senza dubbio, una delle squadre più argentine d’Europa. Argentino è il deus ex machina del Franjiverde, il presidente del club, Christian Bragarnik, uno degli agenti di calciatori più potenti del LatinoAmérica. Argentini sono 6 degli elementi in rosa: l’ex Torino Lucas Boyé, autore del gol dell’Elche nella sconfitta di ieri sera contro la terza squadra di Madrid, l’ex Palermo e Roma Javier El Flaco Pastore, l’ex Newcastle e Napoli Federico Fernández, Nicolás Fernández Mercau e Axel Werner. E argentino sarà anche il tecnico, che dovrebbe essere annunciato nelle prossime ore: si tratta di Sebastián Beccacece, che da pochi giorni ha detto addio al Defensa y Justicia.
    FÚTBOL VERTICAL È un innovatore, Beccacece, un profeta del Fútbol Vertical. E’ stato assistente di Jorge Sampaoli nella sfortunata avventura dell’Hombrecito alla guida dell’Argentina al Mondiale di Russia 2018, ha vinto una Recopa Sudamericana nel 2021 proprio con il Defensa y Justicia, regalando il primo prestigioso successo alla bacheca de El halcón di Florencio Varela. Ha allenato anche all’estero, all’Universidad de Chile, e pure due delle grandi argentine, che si odiano cordialmente, l’Independiente e il Racing Club le due anime di Avellaneda. Ora, a 41 anni, è a un passo dal grande salto nel calcio europeo.
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