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    Diretta Inter-Roma ore 18: come vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    MILANO – La partita di San Siro vale tantissimo: Inter-Roma, big match dell’8ª giornata di Serie A, metterà di fronte due squadre dalle grandi ambizioni che, in questo inizio di stagione, non hanno convinto a pieno. La gara odierna è simile a un bivio per Simone Inzaghi (prima la Roma in campionato, poi lo ‘spareggio’ con il Barcellona in Champions League) ma il tecnico nerazzurro gonfia il petto e sottolinea: “Dove alleno io aumentano i ricavi, diminuiscono le perdite e arrivano i trofei”. Anche la Roma non attraversa un buon momento: i giallorossi sono reduci dalla sconfitta di misura subita all’Olimpico contro l’Atalanta e non vogliono perdere ulteriore terreno. Senza Mourinho, squalificato, i giallorossi cercheranno di espugnare la Milano nerazzurra dopo 5 anni: l’ultima volta accadde nel 2017 quando una doppietta di Nainggolan regalò a Spalletti il successo per 3-1 sull’Inter, allora allenata da Stefano Pioli.
    Inter-Roma: come vederla in tv e in streaming
    Inter-Roma, match valido per l’8ª giornata di Serie A e con calcio d’inizio fissato alle ore 18, sarà visibile su DAZN e su Sky (Zona Dazn, canale 214). Sarà inoltre possibile seguire la diretta della partita sul nostro sito, tuttosport.com.
    Inter-Roma LIVE sul nostro sito
    Le formazioni ufficiali di Inter-Roma
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Calhanoglu, Dimarco; Dzeko, Lautaro Martinez. All. Inzaghi.
    A disp.: Botis, Onana, De Vrij, D’Ambrosio, Zanotti, Bellanova, Darmian, Gosens, Gagliardini, Carboni, Mkhitaryan, Stankovic, Correa.
    ROMA (3-4-2-1): Rui Partricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Celik, Cristante, Matic, Spinazzola; Zaniolo, Pellegrini; Dybala. All. Mourinho (squalificato, in panchina Foti).
    A disp.: Boer, Svilar, Kumbulla, Bove, Vina, Zalewski, Tripi, Camara, El Shaarawy, Shomurodov, Volpato, Abraham, Belotti.
    ARBITRO: Massa di Imperia.
    GUARDALINEE: Passeri, Costanzo.
    IV UOMO: Ghersini.
    VAR: Mazzoleni.
    AVAR: Longo.
    Tutto lo sport di DAZN a 24,99€ anziché a 29,99€ al mese per 6 mesi. Attiva entro il 2 ottobre LEGGI TUTTO

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    Torino, si riparte da Napoli ma serve di più contro Kvaratskhelia. Scossa Sanabria. Probabile formazione

    TORINO – Tre sconfitte nelle ultime quattro partite non hanno permesso al Torino di affrontare la sosta con serenità. Nello stesso tempo, la pausa è servita a Juric per fare il punto della situazione e lavorare, seppure a ranghi ridotti perché gli impegni delle nazionali hanno portato via dal Filadelfia tredici stranieri e Pellegri – che si è infortunato con l’Under 21 -, sui limiti evidenziati dagli incontri di cui sopra, nei quali i granata si sono dovuti arrendere all’Atalanta (con due leggerezze difensive che hanno causato altrettanti rigori), all’Inter (palla persa in uscita quando mancava soltanto un minuto al 90′) e al Sassuolo (la peggior prestazione di questo inizio di stagione, soprattutto per la pochezza nella fase offensiva). Insomma, i problemi di attenzione e concentrazione del passato campionato si sono ripetuti con troppa facilità. Da qui la necessità di cambiare rapidamente il trend, anche perché il calendario che attende il Toro non consente certo distrazioni. Tra le nove avversarie in quarantré giorni che attendono la squadra di Juric prima della lunga pausa per il Mondiale, infatti, ci sono il Napoli (sabato al Maradona), la Juventus (15 ottobre), l’Udinese (23 ottobre), il Milan (30 ottobre) e la Roma (13 novembre). Le altre sono Empoli (9 ottobre), Cittadella in Coppa Italia (18 ottobre), Bologna (6 novembre) e Sampdoria (9 novembre). Insomma, servirà ben altro atteggiamento per riuscire a mantenere una posizione di classifica che permetta di coltivare ambizioni per quando si ricomincerà, momento in cui sarà riaperto il mercato dove la società deve operare almeno due interventi importanti (un centrocampista e una punta) e provare a chiudere la trattativa rimasta di fatto in sospeso con il Leicester per Praet.

    LA PROBABILE FORMAZIONE

    (4-3-2-1) Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Lukic, Linetty, Lazaro; Vlasic, Radonjic; Sanabria. All. Juric
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    Roma, Dybala rimane a Miami con l'Argentina

    MIAMI (Stati Uniti) – Lorenzo Pellegrini sta tornando a Roma dopo aver lasciato il ritiro azzurro causa problema muscolare, Paulo Dybala, almeno per ora, resta in ritiro a Miami con l’Argentina. Al suo arrivo ha svolto lavoro in palestra e sembra filtrare ottimismo circa il fastidio al flessore che ha accusato durante il riscaldamento della gara con l’Atalanta. Prima dell’amichevole con l’Honduras la “Joya” svolgerà altri test medici con la nazionale e se daranno riscontri positivi resterà con l’albiceleste, in caso contrario farà ritorno nella Capitale. LEGGI TUTTO

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    Politano e Pellegrini lasciano il ritiro della Nazionale

    NAPOLI – Dopo Marco Verratti anche l’attaccante del Napoli Matteo Politano ha lasciato il ritiro della Nazionale di Roberto Mancini. Il Napoli ha comunicato ufficialmente che: “Matteo Politano lascia la Nazionale e rientra a Napoli. L’attaccante azzurro, che domenica a San Siro contro il Milan aveva subìto un trauma distorsivo alla caviglia destra, dopo la valutazione dello Staff medico della Nazionale tornerà all’SSCN Konami Training Center dove inizierà la riabilitazione”.
    Anche Pellegrini out. I sostituti chiamati da Mancini
    Problema muscolare invece per Lorenzo Pellegrini anche lui costretto a lasciare il raduno azzurro. Il giocatore giallorosso ha effettuato esami in Nazionale che hanno confermato un affaticamento al flessore sinistro. Non sono quindi previsti ulteriori accertamenti e sono escluse lesioni. Pellegrini, dunque, sarà a disposizione di Mourinho per la gara con l’Inter al rientro dalla sosta. Il Ct Roberto Mancini ha convocato Salvatore Esposito (Spal, era già in raduno con l’under 21), Davide Frattesi (Sassuolo) e Manolo Gabbiadini (Sampdoria), che arriveranno a Coverciano nelle prossime ore.
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    Roma-Atalanta 0-1: rosso e ko per Mourinho, Scalvini tiene Gasperini in vetta

    ROMA – L’Atalanta fa sul serio e riprende la sua corsa sbancando l’Olimpico. Dopo il pari con la Cremonese la squadra di Gasperini stende a domicilio la Roma di Mourinho (orfano di Dybala ed espulso nella ripresa per proteste) e grazie al gol segnato da Scalvini resta in vetta alla classifica di Serie A. Un match equilibrato e sbloccato da una prodezza del baby nerazzurro, con la Dea capace poi di tenere botta di fronte alle giocate di uno Zaniolo in crescita e alla rabbiosa reazione dei giallorossi, incapaci però di evitare il secondo ko in campionato
    Roma-Atalanta 0-1: statistiche e tabellino
    Out Dybala, panchina per Muriel
    Già orfano di Wijnaldum, Kumbulla, El Shaarawy e Karsdorp, prima della partita Mourinho perde anche Dybala (fermato da un problema muscolare) ed è costretto così ad avanzare Pellegrini per sostenere Abraham insieme al ritrovato Zaniolo, mentre in mediana c’è Cristante con Matic e sulle fasce tocca a Celik e Spinazzola. Fuori Zappacosta, Djimsiti, Palomino e anche Zapata sull’altro fronte, ma Gasperini lascia in panchina Muriel per affidarsi a Hojlund come unica punta del suo 3-4-3, mentre a centrocampo consegna una maglia da titolare al 18enne Scalvini con De Roon arretrato in difesa.
    Serie A, la classifica
    La perla del baby Scalvini
    A provarci per prima è la Roma su corner ma sul cross di Pellegrini è alta la conclusione di testa tentata da Smalling, mentre l’Atalanta è costretta a cambiare presto il portiere: Musso finisce ko dopo uno scontro con il compagno Demiral e lascia il posto a Sportiello (8′). A fare la partita ci prova la Dea mentre i giallorossi si affidano alle ripartenze e agli ‘strappi’ di Zaniolo, ma nella prima mezz’ora di occasioni nemmeno l’ombra mentre Maehele si prende il giallo per un’entrata su Mancini. Serve una giocata individuale per rompere l’equilibrio e arriva al 35′, quando Hojlund scarica al limite per Scalvini che se la sistema sul destro e la piazza all’angolino dove Rui Patricio non può arrivare. Feroce la reazione della Roma allo svantaggio ma Abraham, solo davanti al portiere, si divora il pareggio allungandosi la palla nel tentativo di dribblarlo (40′). L’inglese prova allora a riscattarsi subito mandando al tiro Ibanez, sul quale risponde però presente Sportiello che si ripete poi prima del riposo ancora su Abraham (45′).
    Guarda la galleryL’Atalanta sbanca l’Olimpico con Scalvini: Roma ko, espulso Mourinho
    Mourinho espulso per proteste
    Si va al riposo con l’Atalanta avanti di un gol ma a cambiare durante l’intervallo è Gasperini: dentro Muriel e Okoli al posto di Scalvini e Hojlund, con Toloi che spende subito il giallo per fermare Zaniolo (47′) e Hateboer che viene ammonito invece al 55′ per gioco pericoloso su Pellegrini. Un minuto dopo la partita si infiamma: Zaniolo va giù in area dopo una trattenuta reciproca con Okoli iniziata fuori, i giallorossi protestano ma Chiffi non fischia e dopo il check del Var conferma la sua decisione, mandando su tutte le furie Mourinho che entra in campo per contestarlo platealmente e viene così espulso. Il duello Zaniolo e Okoli si ripete poco dopo: altra caduta in area del fantasista e ancora punizione assegnata all’Atalanta. L’Olimpico ora è una bolgia e trema quando Abraham salva sulla linea, risolvendo una mischia in area giallorossa ed evitando il raddoppio bergamasco (61′). La Roma diventa più offensiva con l’ingresso di Belotti (fuori Matic), ma è Ibanez a sfiorare il bersaglio di testa su corner di Pellegrini (68′) che un minuto dopo calcia troppo centrale per impensierire Sportiello, bravo poi a cavarsela in due tempi su Abraham (73′) mentre Zaniolo manca di un soffio la porta poco dopo con il sinistro a giro. Gasperini manda in campo anche Pasalic (fuori Lookman al 74′) e la Roma risponde con Shomurodov (dentro al posto di Abraham), mentre Zaniolo ci riprova calciando in curva al volo con il sinistro e costringe poi all’ammonizione anche De Roon (80′) ‘imitato’ da Koopmeiners (fallo tattico e giallo). C’è spazio anche per Zalewski (fuori Mancini) nel forcing finale dei giallorossi, che sfiorano più volte il pari con Shomurodov: a lato un tentativo di testa e uno con il destro, intercettato da Hateboer il passaggio a Belotti dopo un’invenzione di Zalewski. Niente da fare per la Roma: l’Atalanta sbanca l’Olimpico e arriva alla sosta da capolista.
    Serie A, risultati e calendario
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    Mourinho: “La Roma non ha fatto niente di straordinario”

    ROMA – “Dybala ha fatto il primo gol, ma la squadra nel secondo è entrata con un atteggiamento diverso. Nel primo tempo non abbiamo sfruttato la superiorità numerica. Volevamo segnare uno o due gol subito e poi continuare a pressare alto. Mi dispiace per loro che hanno iniziato la partita con un’espulsione. Come allenatore ho già vissuto situazioni simili ed è dura giocare in 10 contro 11. Loro sono ben organizzati, la gara non era facile ma non c’è niente di straordinario oggi da parte nostra”: è l’analisi del tecnico della Roma José Mourinho, ai microfoni di Sky Sport, dopo la vittoria per 3-0 con l’HJK Helsinki.
    Mourinho: “I talenti della Roma devono essere più cattivi”
    “Una qualità importante è nascondere al massimo le difficoltà. Ed è quello che cerco di fare. E’ troppo facile dire come deve giocare una squadra. Le difficoltà ovviamente le abbiamo, dobbiamo migliorare la costruzione. I talenti che abbiamo davanti devono essere più cattivi. Parlo anche di Belotti, che ha fatto un paio di giocate di tacco. Ora c’è il Betis che è una squadra molto forte e si può decidere molto del girone. Zaniolo? Si può prendere delle responsabilità, va in uno contro uno e può giocare in tante zone del campo. E’ un ragazzo generoso e capace di pressare”, conclude Mourinho.
    Guarda la galleryDybala incanta, primo gol di Belotti: la Roma travolge l’HelsinkiIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Roma-Helsinki 3-0: Dybala, Pellegrini e Belotti regalano il successo a Mourinho

    Roma-Helsinki, tabellino e statistiche
    Europa League, risultati e classifica
    Roma-Helsinki, le scelte di Mourinho
    Mourinho rinuncia a Dybala ed Abraham e lancia Belotti come terminale offensivo, supportato dal rientrante Zaniolo e da Pellegrini. In porta confermato Rui Patricio, Mancini, Ibanez e Vina in difesa con Karsdorp e Spinazzola a tutta fascia e la coppia Cristante-Matic nel cuore del campo. L’Helsinki si presenta con un 3-5-2 con Hazard tra i pali, Raitala, Tenho e Hoskonen nel pacchetto arretrato, Soiri largo a destra e Browne sul lato opposto, Vaananen in cabina di regia, Lingman e Hetemaj mezz’ali e il tandem d’attacco Abubakari-Hostikka.
    L’Helsinki resta in 10, la Roma non sblocca: 0-0 al 45′
    La prima conclusione del match porta la firma di Zaniolo, che calcia male dopo la sponda di Belotti su cross di Spinazzola, risponde Hostikka due giri di lancetta più tardi con un doppio tentativo, il primo murato da Ibanez e il secondo largo sul fondo. Il Gallo sale in cattedra e se all’11’ si lascia chiudere al momento della battuta a rete, al 14′ costringe al fallo da ultimo uomo Tenho: dapprima l’arbitro sventola al capitano dei finlandesi il cartellino giallo poi, dopo l’intervento del Var, corregge la decisione con il rosso. Nonostante l’inferiorità numerica, però, l’Helsinki, complice l’accorgimento tattico del tecnico Koskela (dentro Peitola, fuori Hostikka), argina le sortite offensive giallorosse – in particolare quella di Zaniolo al 24′ – e sugli sviluppi di un calcio di punizione causato da Ibanez (ammonito) colpisce con Hoskonen un palo clamoroso (27′). Sull’immediato capovolgimento di fronte, invece, Pellegrini fa sobbalzare il pubblico dell’Olimpico, ma la sua zuccata s’infrange contro i cartelloni pubblicitari. Mentre Hetemaj si aggiunge alla già ricca ‘lista dei cattivi’ del direttore di gara, è ancora Belotti a scuotere i suoi: al 32′ con un diagonale bloccato in due tempi da Hazard, al 36′ con un tacco a premiare l’inserimento di Pellegrini, stoppato da Hoskonen e al 39′ con un filtrante per Zaniolo, che si divora il vantaggio a tu per tu con il portiere avversario. La Roma accelera e cerca invano di sbloccare il match nel finale di primo tempo: prima ci prova Cristante dai 25 metri al 41′, poi è lo stesso centrocampista scuola Milan a servire Belotti il quale, in tuffo di testa, non trova l’1-0 per centimetri. 
    Dybala-Pellegrini-Belotti: la Roma travolge l’Helsinki 3-0
    Dybala fa il suo ingresso in campo, sottolineato dall’ovazione dell’Olimpico, e a fargli posto è Vina: con lui esce anche Ibanez, ammonito, dentro Smalling. Pronti, via e Pellegrini va a cercare la Joya che, alla prima palla toccata, trova l’angolino con un delizioso mancino: 1-0 Roma, ma non è finita, perché due minuti d’orologio e sulla percussione di Zaniolo un rimpallo favorisce Pellegrini che, di pancia, firma il raddoppio immediato (49′). Sulle ali dell’entusiasmo i padroni di casa continuano a martellare la porta finlandese: cerca gloria personale anche Zaniolo, ma il suo destro dal limite è bloccato a terra da Hazard. Tacchi, sombreri e giocate di prima: qualche leziosismo vanifica potenziale chance pericolose per il 3-0, ma deliziano il palato del popolo giallorosso. Cristante, di lì a poco sostituito da Camara, ci prova con un tiraccio prima di rimediare un velleitario cartellino giallo, quindi Dybala regala una palla d’oro a Zaniolo che, da due passi, mette clamorosamente fuori (64′). La partita è senza storia, l’Helsinki, tramortita dall’uno-due e con un uomo in meno, non ha la forza di reagire e capitola al 68′: Zaniolo prima manda in porta Matic, impegnando l’estremo difensore avversario, quindi offre a Belotti un facile tap-in che vale al Gallo il primo gol con la nuova maglia. Confortato dal risultato, Mourinho regala minuti a Bove e – al contempo – un po’ di riposo a Pellegrini, poi, dopo una punizione di Dybala spentasi contro la barriera, la standing ovation a Zaniolo, rilevato da Abraham. Tanta accademia e poche occasioni degne di nota nel finale: la Roma sale a quota 3 punti nel gruppo C di Europa League. LEGGI TUTTO

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    Zaniolo sulle voci di mercato: “Io via dalla Roma? Sono vostri film”

    ROMA – “Se è stata un’estate particolare per me per via delle voci di mercato? No, ormai sono abituato. Dicono sempre che vado via e invece alla fine resto sempre qua. Sono più film che vi fate voi. Ho fatto una preparazione prima a Trigoria ma l’ho sempre fatto per non farmi trovare indietro rispetto agli altri. Il rinnovo del contratto? Manca ancora un anno e mezzo per poterne parlare ma questo non è il momento giusto, sono focalizzato al 100% per giocare domani”. Così l’attaccante della Roma Nicolò Zaniolo, alla vigilia del match di Europa League contro l’Hjk Helsinki in programma domani sera allo stadio Olimpico.
    Zaniolo: “La Roma diventa ogni anno più squadra”
    “Ogni anno stiamo diventando sempre più squadra, siamo una squadra forte e possiamo dire la nostra. Ogni giocatore ha il sogno di vincere trofei, per fortuna ne ho vinto uno qui a Roma ed è stata una cosa favolosa e vorrei vincerne tanti altri qui a Roma”, ha proseguito Zaniolo, parlando dell’infortunio che lo ha tenuto fuori nelle ultime settimane: “Non è mai bello star fuori, l’ho vissuta come un’ingiustizia, con l’infortunio alla spalla puoi fare tutto, allenarti, tranne che cadere. Ho provato a fare di tutto, il mister mi ha chiesto disponibilità e per la squadra, la Roma e il mister ho fatto di tutto per esserci ad Empoli e provare ad entrare”.
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