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    Roma, Mourinho: “Zaniolo non ha avuto tranquillità, peccato abbia un solo Pellegrini”

    ROMA – “Dell’Helsinki mi ha attratto molto l’allenatore, anche per lo stile di gioco. Mi piace la squadra, ho fatto l’analisi del match e li sto studiando da lunedì dopo la gara contro l’Empoli. Sono una squadra molto organizzata, hanno bellezza nella loro espressione di gioco. Con il Real Betis hanno perso ma è un risultato falso, questo significa che la qualità del calcio del Nord sta cambiando. Le squadre sono ben organizzate, il livello tecnico è migliorato, fisicamente ci sono sempre. La partita è difficile, magari la gente pensa sia facile ma non lo è”. Il tecnico della Roma José Mourinho, nella conferenza stampa alla vigilia del match valido per la seconda giornata della fase a gironi di Europa League, mette in guardia i suoi calciatori: “Un piano B in difesa? Dei tre, ne giocheranno due. Lascio aperto il Piano B”.
    Mourinho su Zaniolo
    “Zaniolo domani gioca: è stato un infortunato senza tranquillità, voleva tornare il più presto possibile, ha lavorato forte con i medici, con i preparatori atletici, voleva stare a disposizione. Lunedì voleva rischiare, anche la partita voleva essere a disposizione. Ho deciso di cambiare dopo il 2-1, domani giocherà ma non so se avrà i 90′. Sono sicuro che sarà a un livello alto, ha molta motivazione ed è pieno di fiducia. Stava giocando molto bene prima dell’infortunio”.
    Mourinho su Pellegrini
    “L’anno scorso ho parlato di tre Pellegrini, può fare tre ruoli diversi molto bene. È un giocatore che può fare tutto, è un peccato averne solo uno. Cerchiamo di dargli il ruolo o i ruoli dove si sente meglio, normale che non possa fare tutto insieme. La squadra è la cosa più importante e Lorenzo sa come capitano che la squadra è la cosa più importante, lui ha un’importanza totale in questa squadra. È un giocatore super importante per noi”.
    Mourinho su Camara
    “Camara non può giocare 90′. Quando è arrivato, non giocava dalla gara contro lo Slavia Praga ed era passato un mese. Non ha lavorato al meglio quando è arrivato perché aveva delle difficoltà fisiche. Sta imparando il nostro modo di giocare e il ruolo dei nostri centrocampisti, ma domani giocherà”.
    Mourinho su Bove e Svilar
    “Gioca Rui Patricio, non mi piace la competizione. Svilar è un portiere di tanta qualità e ogni tanto giocherà ma non domani, non significa che giocherà tutte e sei le partite di Europa League. Bove sta crescendo, ricordo che quando sono arrivato era in Primavera. È un ragazzo intelligente, prende le cose in maniera seria e sta migliorando. Ogni opportunità che arriva la prende, che sia da titolare e che sia un minuto. Non so se farà come Zalewski l’anno scorso, è difficile da dire, però sta crescendo”.
    Mourinho sui rigoristi della Roma
    Sui calci di rigore: “Decidiamo sempre prima della partita, abbiamo una prima, una seconda e una terza scelta. Chiaramente, il calciatore deve sentire la fiducia e se sta bene per tirare, in caso dà l’opportunità a un altro compagno. Ogni partita c’è il primo che nell’ultima era Pellegrini, poi domani sarà ancora lui”.
    Mourinho: “La Roma dovrebbe giocare sempre come col Tottenham”
    “Il Tottenham è la squadra più forte affrontata questa estate e in questa stagione. Abbiamo giocato contro una squadra molto poderosa e non abbiamo avuto problemi difensivi. Il focus spesso è sulla responsabilità del singolo. Siamo stati sempre in controllo della situazione in quella partita, per questo è una gara che tengo in considerazione. Per 90′ non ho visto quell’atteggiamento nelle altre partite”.
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    Europa League: Dabanovic arbitra la Lazio, Petrescu per la Roma

    NYON (Svizzera) – Sono stati ufficializzati i direttori di gara delle partite che vedranno in scena Roma e Lazio nel 2° turno di Europa League. Il montenegrino Nikola Dabanovi? arbitrerà Midtjylland-Lazio (Gruppo F), fischio d’inizio alle 18:45 di giovedì 15 settembre. Gli assistenti Milovan Djukic e Vladan Todorovic e il quarto uomo Milos Boskovic; al Var ci saranno gli sloveni Nejc Kajtazovic e Asmir Sagrkovic.
    Roma-HJK
    Sarà affidata al rumeno Radu Petrescu la direzione di Roma-HJK Helsinki del Gruppo C (entrambe a 0 punti) in scena sempre giovedì ma alle 21. Gli assistenti saranno i connazionali Radu Ghinguleac e Mircea Mihail Grigoriu, mentre il quarto uomo sarà Marcel Birsan; al Var ci saranno l’olandese Pol van Boekel e il tedesco Bastian Dankert.
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    Mourinho: “Dybala in condizioni normali non giocherebbe nella Roma”

    EMPOLI – “Abbiamo perso le ultime due, la terza sarebbe stata dura. L’Empoli gioca bene e ha protagonisti di qualità, è stata una partita difficile, abbiamo avuto le palle per chiudere la gara oltre al rigore. L’importante era vincere e ora pensiamo a giovedì”. Mourinho si gode la vittoria della sua Roma per 2-1 in casa dell’Empoli e pensa al prossimo impegno europeo. “Il modo di giocare della Roma è cambiato per colpa di Paulo (Dybala, ndr), è un giocatore incredibile. Senza Zaniolo ci manca la profondità, Pellegrini può giocare in zone diverse e quando ce ne manca uno andiamo in difficoltà, è difficile creare dinamiche collettive. Abraham può dare di più, ma sappiamo quello che può darci sotto porta e come aiuta la squadra”, ha aggiunto Mou a Dazn.
    Empoli-Roma 1-2: Dybala e Abraham trascinano Mourinho
    Mourinho su Dybala
    “Mentalità? Siamo cresciuti l’anno scorso, vedi anche la vittoria della Conference, quest’anno l’aspettativa è alta perché è arrivato Dybala che in condizioni normali non giocherebbe nella Roma. La competitività interna ci fa crescere, le squadre grandi hanno bisogno di questo. E ora giochiamo l’Europa League che è più difficile della Conference. Zaniolo ha lavorato come un animale per stare qui, si è messo a disposizione, ha rischiato e stava per entrare, è un esempio di quello di cui abbiamo bisogno. Dybala ha margini? La crescita è insieme alla squadra, individualmente non posso chiedergli di più. Il secondo gol è un esempio di un gioco a occhi chiusi. Tra quanto la Roma che sogno? Dipende dagli altri anche, noi dobbiamo migliorare  e pensare partita dopo partita”, ha concluso Mourinho.
    Guarda la galleryRoma, Dybala show e abbraccio a Zaniolo. Abraham raddoppiaIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    As: “Il Betis perde Juanmi in vista del doppio confronto con la Roma”

    SIVIGLIA (Spagna) – In vista del doppia sfida di Europa League contro la Roma di José Mourinho (6 e 13 ottobre), il Real Betis deve fare i conti con il grave infortunio di Juanmi. Gli esami medici a cui è stato sottoposto l’esterno offensivo – costretto ad abbandonare il campo in barella dopo appena 6 minuti di gioco della sfida contro l’Helsinki – hanno infatti confermato la rottura del legamento della caviglia sinistra. Lo racconta As, che specifica anche come il rientro del calciatore spagnolo sia previsto solamente per il 2023.  LEGGI TUTTO

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    Roma, Mourinho non ci sta: “Sconfitta immeritata, ci va tutto storto”

    RAZGRAD (BULGARIA) – “Non meritavamo di perdere”. Mastica amaro José Mourinho dopo il ko della sua Roma, sconfitta 2-1 sul campo del Ludogorets al debutto nel Gruppo C di Europa League. “Non voglio dire che abbiamo fatto una partita fantastica – ha spiegato il tecnico portoghese dopo il match -, però mi sembra più che sufficiente per vincere o come minimo non perdere ma ultimamente ci va tutto storto”.Guarda la galleryEsordio amaro per Mourinho: Roma ko in casa Ludogorets
    L’omaggio di Mou alla regina Elisabetta
    C’è rammarico nelle parole dello ‘Special One: “Prima del loro gol siamo stati noi ad avere le opportunità , dopo il loro gol abbiamo avuto una grande reazione. È arrivato il pareggio ma poi hanno fatto un altro gol. Colpa della difesa? Non mi piace parlare di reparto difensivo. È la squadra che difende, non sono 3-4 giocatori che lo fanno – ha sottolineato l’allenatore giallorosso -. Per la verità il secondo gol è conseguenza dell’emotività, di una squadra che pareggia e vuole continuare a giocare e attaccare per vincere. Il secondo gol viene fuori contesto, ma la verità è che trasforma il pareggio in una sconfitta. In un girone chi vince la prima partita sta in una posizione più confortevole, chi perde ha più pressione ma dobbiamo andare avanti: la settimana prossima giochiamo in casa con l’Helsinki, dobbiamo fare tre punti”. Mourinho manifesta infine il suo cordoglio per la scomparsa della regina Elisabetta. “Mi dispiace tanto, non sono uno straniero in Inghilterra, è casa mia e lì c’è la mia famiglia. Invece di dire maestà io dico signora – ha concluso il portoghese che in Premier League ha allenato Chelsea, Manchester United e Tottenham – e penso che non esista nessuno che non abbia rispetto per questa grandissima signora”.
    Europa League, risultati e calendario
    Europa League, le classifiche dei gironi
    Guarda la galleryÈ morta la regina Elisabetta: il mondo dello sport le rende omaggioIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Ludogorets-Roma 2-1: esordio amaro per Mourinho, ko in Bulgaria

    RAZGRAD (BULGARIA) – Seconda sconfitta consecutiva per la rimaneggiata Roma di José Mourinho, che dopo il 4-0 incassato alla Dacia Arena in campionato contro l’Udinese cade anche sul campo del Ludogorets all’esordio in Europa League. Dopo una buona partenza dei bulgari la Roma esce fuori alla distanza e prima del riposo colpisce un palo con Mancini, rendendosi poi pericolosa a inizio ripresa con Pellegrini e Dybala. A un quarto d’ora dalla fine Cauly sorprende però la difesa giallorossa, che dopo il pari del nuovo entrato Shomurodov viene infilata di nuovo da Nonato che punisce Mourinho e regala tre punti d’oro ai padroni di casa.
    Ludogorets-Roma 2-1: statistiche e tabellino
    Belotti in coppia con Dybala
    Con Wijnaldum, Zaniolo, Kumbulla, El Shaarawy e Abraham in infermeria Mourinho va avanti con il 3-5-2 e lancia tra i pali il dodicesimo Svilar con Smalling a protezione (affiancato da Mancini e Ibanez) e Celik e Zalewski sulle fasce, mentre a centrocampo c’è Pellegrini con Matic e Cristante e davanti tocca a Belotti fare coppia con Dybala come ai tempi di Palermo. Sull’altro fronte 4-3-3 ‘coperto’ per i bulgari allenati dallo sloveno Ante Simundza: tridente formato da Tekpetey, Thiago e Despotov; a centrocampo Piotrowski in regia.
    Guarda la galleryEsordio amaro per Mourinho: Roma ko in casa Ludogorets
    Palo di Mancini
    Parte forte il Ludogorets nel tentativo di sorprendere i giallorossi e dopo le proteste per un tocco in area con il braccio da parte di Cristante (tutto regolare per l’arbitro inglese Pawson e per il Var) va vicinissimo al vantaggio (5′): Despodov ‘svernicia’ Mancini e si presenta tutto solo davanti a Svilar ma spreca tutto, scegliendo una via di mezzo tra il tiro e l’assist per Tekpetey che non arriva sulla palla. Scampato il pericolo è la Roma a lamentarsi invano (7′) per un contatto in area bulgara tra Verdon e Pellegrini che al 12′ sporca i guantoni di Padt con un sinistro troppo centrale. I ritmi non sono elevatissimi e pian piano i giallorossi prendono campo, cercando di sfruttare la loro pericolosità sui calci piazzati: prima un efficace schema tra Dybala e Cristante che manda al tiro Pellegrini, poi sul successivo corner calciato dal capitano è solo il legno a negare il gol a Mancini, che colpisce di testa centrando in pieno il palo (37′). L’ultimo brivido del primo tempo lo regala Dybala, che cerca la porta con un destro potente centrando invece il volto di Nedyalkov.
    Europa League, calendario e risultati
    A Mou non basta Shomurodov
    Si va al riposo sullo 0-0 e dagli spogliatoi rientrano gli stessi ventidue e una Roma che riprende da dove aveva lasciato: subito un palloneto alto di poco tentato da Pellegrini su assist di Dybala, poi un sinistro troppo centrale della ‘Joya’ (51′) che ci riprova poco dopo su sponda di Belotti calciando però alto (58′). La risposta bulgara arriva con una conclusione dalla distanza di Piotrowski bloccata in tuffo da Svilar, mentre la palla volta alta sul tentativo di Cauly (63′). Mourinho cerca allora di ridare vigore ai giallorossi e getta nella mischia Spinazzola e Shomurodov (fuori Celik e Belotti al 67′), mentre Simundza risponde con Rick al posto di Despodov e un minuto dopo esulta: palla in verticale di Witry e velo del nuovo entrato a favorire Cauly, con Thiago che porta via un difensore aprendo un’autostrada per il trequartista che entra indisturbato in area e poi supera Svilar con il sinistro (72′). La Roma accusa il colpo e ancora Cauly, su cross basso di Tekpetey, sfiora il palo e raddoppio (74′) con Mourinho ‘costretto’ ora a cambiare ancora per andare a caccia del pari con la difesa a quattro: dentro Bove, Volpato e Camara al posto di Cristante, Mancini e Camara (75′), mentre nel Ludogorets entra Nonato al posto di Show. I nuovi entrati restituiscono verve ai giallorossi ed è decisivo il salvataggio di di Verdon sul tentativo di Camara, con Pellegrini che sul successivo corner spedisce poi a lato di testa da buona posizione (85′). Il capitano si riscatta però subito dopo mettendo sulla testa di Shomurodov una palla da spingere solamente in rete: 1-1 ed esultanza dell’uzbeko, che da esubero estivo prova a trasformarsi in ‘salvatore della patria’. A rovinargli i piani appena due minuti dopo è però Nonato, che con una finta mette a sedere Ibanez in area e fa poi 2-1 con il destro (87′). Ora il tempo è poco e non bastano i sei minuti di recupero alla squadra di Mourinho per evitare il ko: prima Nonato sfiora la doppietta (93′) e poi Shomurodov calcia a lato l’ultima palla utile (96′): finisce 2-1 per il Ludogorets e con la Roma subito costretta a inseguire nel Gruppo C, guidato dai bulgari insieme al Betis Siviglia vittorioso a Helsinki contro l’HJK nell’altra sfida del girone.
    Europa League, le classifiche dei gironi
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    La Roma crolla alla Dacia Arena, battuta 4-0 dall'Udinese

    UDINE – La Roma perde la testa alla Dacia Arena, dove viene travolta dall’Udinese di Andrea Sottil che vince 4-0 (terzo successo di fila) e ora respira aria d’alta quota. Arrivata in Friuli da capolista, l’irriconoscibile squadra di Mourinho ritorna a casa con quattro gol incassati (ne aveva preso uno solo, in casa della Juve, nelle quattro sfide precedenti) e senza più la vetta della classifica, ora seconda a -1 da Napoli e Milan (in attesa dell’Atalanta) e agganciata a quota 10 punti dagli stessi bianconeri. Smarrita di un colpo quella solidità che l’aveva contraddistinta nel brillante avvio di stagione, i giallorossi dovranno ora raccogliere i cocci e reagire in vista del debutto in Europa League sul campo dei bulgari del Ludogorets.
    Udinese-Roma 4-0: statistiche e tabellino
    Riecco Smalling, Beto in panchina
    Tre le novità nel 3-4-2-1 di Mourinho rispetto all’undici vittorioso sul Monza nel turno infrasettimanale: sulle fasce si rivedono Karsdorp e Spinazzola mentre al centro della difesa torna titolare Smalling al posto di Kumbulla, infortunato e ai box insieme a Wijnaldum, Zaniolo ed El Shaarawy. Tra i pali c’è sempre Rui Patricio con Mancini e Ibanez a completare la retroguardia, Cristante-Matic coppia in mediana e Abraham in attacco con Lorenzo Pellegrini e Dybala a supporto. Sull’altro fronte il solito 3-5-2 per Sottil che lascia Beto in panchina per affiancare in avanti Success a Deulofeu, mentre ai lati del regista Walace tocca ad Arslan e a Samardzic e in difesa trova spazio Perez insieme a Becao e Bijol, confermati come Silvestri tra i pali e Pereyra e Udogie sulle fasce.
    Guarda la galleryUdinese show: la Roma crolla sotto i colpi di Pereyra
    Udogie ringrazia Karsdorp
    Sembra buono l’approccio della Roma, con Abraham che innesca subito Dybala (sinistro a lato) e Cristante che sporca i guanti di Silvestri con un colpo di testa su punizione calciata dalla Joya. Eppure, al primo affondo, l’Udinese passa con la complicità di Karsdorp: sul cross dalla destra di Pereyra l’olandese appoggia la palla di petto al portiere, senza accorgersi però di Udogie che gli sbuca le spalle e si fionda sul pallone per scaraventarlo in rete. La reazione giallorossa è immediata ma Silvestri è bravo a salvarsi in corner sul sinistro di Dybala (14′), servito su calcio da fermo da Pellegrini. I friulani intanto perdono per infortunio il difensore Bijol (dentro Ebosse con Becao che va a fare il centrale) ma non stanno a guardare e su azione da corner Success sfiora il palo e il raddoppio di testa (27′), mentre Deulofeu non inquadra la porta punizione (21′) e nemmeno con il destro dal limite (28′). Mira da rivedere dall’altra parte anche per Abraham, che calcia alto da buona posizione (36′) come sopra la traversa finisce anche la palla colpita da Mancini di testa su punizione di Dybala (40′). È dell’Udinese comunque l’ultima occasione del primo tempo, con Rui Patricio però ben posizionato sul destro al volo di Pereyra (41′), e dopo le ammonizioni rimediate da Dybala (gioco pericoloso) e Mourinho (proteste) si va al riposo con la Roma sotto di un gol.
    Serie A, la classifica
    Crollo giallorosso
    All’intervallo Mourinho lascia negli spogliatoi Cristante e Karsdorp, sostituiti da Belotti (con Pellegrini che arretra a centrocampo) e Celik che va subito giù in area dopo un contatto con Becao: proteste giallorosse ma per l’arbitro è tutto regolare. L’Udinese aspetta compatta, pronta a ripartire e a complicare ancora di più la serata della Roma arriva un altro errore individuale: stavolta è Rui Patricio a farsi sorprendere su un sinistro dalla distanza di Samardzic che al 56′ fa 2-0. Ci si mette poi anche il palo a negare il gol a Mancini (colpo di testa al 60′) con Matic che fallisce poi il tap-in. Sottil ha bisogno di forze fresche per difendere il doppio vantaggio e ne cambia tre tutti insieme: dentro Beto, Lovric e Makengo al posto di Success, Arslan e Samardzic (63′). Mourinho risponde sostituendo Mancini con Zalewski per passare a una sorta di 4-2-4 ma Rui Patricio non è impeccabile nemmeno sul sinistro di Pereyra, che al 75′ cala il tris e spegne ogni velleità di rimonta giallorossa. Con il risultato ormai compromesso lo ‘Special One’ richiama in panchina anche Abraham (soccorso poco prima dallo staff medico per un problema alla spalla) e Pellegrini, dando spazio prima a Shomurodov e poi a Camara che fa il suo esordio poco dopo la quarta rete sfiorata da Makengo (80′). Il poker friulano però è solo rimandato e a calarlo all’82’ è Lovric su assist di Pereyra, che si prende poi gli applausi del suo pubblico lasciando il posto a Ehizibue. Finisce 4-0, con la Dacia Arena in festa e la Roma che dovrà ora leccarsi le ferite e ragire in vista dell’Europa League. 
    Serie A, risultati e calendario
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