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    Ludogorets-Roma 2-1: esordio amaro per Mourinho, ko in Bulgaria

    RAZGRAD (BULGARIA) – Seconda sconfitta consecutiva per la rimaneggiata Roma di José Mourinho, che dopo il 4-0 incassato alla Dacia Arena in campionato contro l’Udinese cade anche sul campo del Ludogorets all’esordio in Europa League. Dopo una buona partenza dei bulgari la Roma esce fuori alla distanza e prima del riposo colpisce un palo con Mancini, rendendosi poi pericolosa a inizio ripresa con Pellegrini e Dybala. A un quarto d’ora dalla fine Cauly sorprende però la difesa giallorossa, che dopo il pari del nuovo entrato Shomurodov viene infilata di nuovo da Nonato che punisce Mourinho e regala tre punti d’oro ai padroni di casa.
    Ludogorets-Roma 2-1: statistiche e tabellino
    Belotti in coppia con Dybala
    Con Wijnaldum, Zaniolo, Kumbulla, El Shaarawy e Abraham in infermeria Mourinho va avanti con il 3-5-2 e lancia tra i pali il dodicesimo Svilar con Smalling a protezione (affiancato da Mancini e Ibanez) e Celik e Zalewski sulle fasce, mentre a centrocampo c’è Pellegrini con Matic e Cristante e davanti tocca a Belotti fare coppia con Dybala come ai tempi di Palermo. Sull’altro fronte 4-3-3 ‘coperto’ per i bulgari allenati dallo sloveno Ante Simundza: tridente formato da Tekpetey, Thiago e Despotov; a centrocampo Piotrowski in regia.
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    Palo di Mancini
    Parte forte il Ludogorets nel tentativo di sorprendere i giallorossi e dopo le proteste per un tocco in area con il braccio da parte di Cristante (tutto regolare per l’arbitro inglese Pawson e per il Var) va vicinissimo al vantaggio (5′): Despodov ‘svernicia’ Mancini e si presenta tutto solo davanti a Svilar ma spreca tutto, scegliendo una via di mezzo tra il tiro e l’assist per Tekpetey che non arriva sulla palla. Scampato il pericolo è la Roma a lamentarsi invano (7′) per un contatto in area bulgara tra Verdon e Pellegrini che al 12′ sporca i guantoni di Padt con un sinistro troppo centrale. I ritmi non sono elevatissimi e pian piano i giallorossi prendono campo, cercando di sfruttare la loro pericolosità sui calci piazzati: prima un efficace schema tra Dybala e Cristante che manda al tiro Pellegrini, poi sul successivo corner calciato dal capitano è solo il legno a negare il gol a Mancini, che colpisce di testa centrando in pieno il palo (37′). L’ultimo brivido del primo tempo lo regala Dybala, che cerca la porta con un destro potente centrando invece il volto di Nedyalkov.
    Europa League, calendario e risultati
    A Mou non basta Shomurodov
    Si va al riposo sullo 0-0 e dagli spogliatoi rientrano gli stessi ventidue e una Roma che riprende da dove aveva lasciato: subito un palloneto alto di poco tentato da Pellegrini su assist di Dybala, poi un sinistro troppo centrale della ‘Joya’ (51′) che ci riprova poco dopo su sponda di Belotti calciando però alto (58′). La risposta bulgara arriva con una conclusione dalla distanza di Piotrowski bloccata in tuffo da Svilar, mentre la palla volta alta sul tentativo di Cauly (63′). Mourinho cerca allora di ridare vigore ai giallorossi e getta nella mischia Spinazzola e Shomurodov (fuori Celik e Belotti al 67′), mentre Simundza risponde con Rick al posto di Despodov e un minuto dopo esulta: palla in verticale di Witry e velo del nuovo entrato a favorire Cauly, con Thiago che porta via un difensore aprendo un’autostrada per il trequartista che entra indisturbato in area e poi supera Svilar con il sinistro (72′). La Roma accusa il colpo e ancora Cauly, su cross basso di Tekpetey, sfiora il palo e raddoppio (74′) con Mourinho ‘costretto’ ora a cambiare ancora per andare a caccia del pari con la difesa a quattro: dentro Bove, Volpato e Camara al posto di Cristante, Mancini e Camara (75′), mentre nel Ludogorets entra Nonato al posto di Show. I nuovi entrati restituiscono verve ai giallorossi ed è decisivo il salvataggio di di Verdon sul tentativo di Camara, con Pellegrini che sul successivo corner spedisce poi a lato di testa da buona posizione (85′). Il capitano si riscatta però subito dopo mettendo sulla testa di Shomurodov una palla da spingere solamente in rete: 1-1 ed esultanza dell’uzbeko, che da esubero estivo prova a trasformarsi in ‘salvatore della patria’. A rovinargli i piani appena due minuti dopo è però Nonato, che con una finta mette a sedere Ibanez in area e fa poi 2-1 con il destro (87′). Ora il tempo è poco e non bastano i sei minuti di recupero alla squadra di Mourinho per evitare il ko: prima Nonato sfiora la doppietta (93′) e poi Shomurodov calcia a lato l’ultima palla utile (96′): finisce 2-1 per il Ludogorets e con la Roma subito costretta a inseguire nel Gruppo C, guidato dai bulgari insieme al Betis Siviglia vittorioso a Helsinki contro l’HJK nell’altra sfida del girone.
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    La Roma crolla alla Dacia Arena, battuta 4-0 dall'Udinese

    UDINE – La Roma perde la testa alla Dacia Arena, dove viene travolta dall’Udinese di Andrea Sottil che vince 4-0 (terzo successo di fila) e ora respira aria d’alta quota. Arrivata in Friuli da capolista, l’irriconoscibile squadra di Mourinho ritorna a casa con quattro gol incassati (ne aveva preso uno solo, in casa della Juve, nelle quattro sfide precedenti) e senza più la vetta della classifica, ora seconda a -1 da Napoli e Milan (in attesa dell’Atalanta) e agganciata a quota 10 punti dagli stessi bianconeri. Smarrita di un colpo quella solidità che l’aveva contraddistinta nel brillante avvio di stagione, i giallorossi dovranno ora raccogliere i cocci e reagire in vista del debutto in Europa League sul campo dei bulgari del Ludogorets.
    Udinese-Roma 4-0: statistiche e tabellino
    Riecco Smalling, Beto in panchina
    Tre le novità nel 3-4-2-1 di Mourinho rispetto all’undici vittorioso sul Monza nel turno infrasettimanale: sulle fasce si rivedono Karsdorp e Spinazzola mentre al centro della difesa torna titolare Smalling al posto di Kumbulla, infortunato e ai box insieme a Wijnaldum, Zaniolo ed El Shaarawy. Tra i pali c’è sempre Rui Patricio con Mancini e Ibanez a completare la retroguardia, Cristante-Matic coppia in mediana e Abraham in attacco con Lorenzo Pellegrini e Dybala a supporto. Sull’altro fronte il solito 3-5-2 per Sottil che lascia Beto in panchina per affiancare in avanti Success a Deulofeu, mentre ai lati del regista Walace tocca ad Arslan e a Samardzic e in difesa trova spazio Perez insieme a Becao e Bijol, confermati come Silvestri tra i pali e Pereyra e Udogie sulle fasce.
    Guarda la galleryUdinese show: la Roma crolla sotto i colpi di Pereyra
    Udogie ringrazia Karsdorp
    Sembra buono l’approccio della Roma, con Abraham che innesca subito Dybala (sinistro a lato) e Cristante che sporca i guanti di Silvestri con un colpo di testa su punizione calciata dalla Joya. Eppure, al primo affondo, l’Udinese passa con la complicità di Karsdorp: sul cross dalla destra di Pereyra l’olandese appoggia la palla di petto al portiere, senza accorgersi però di Udogie che gli sbuca le spalle e si fionda sul pallone per scaraventarlo in rete. La reazione giallorossa è immediata ma Silvestri è bravo a salvarsi in corner sul sinistro di Dybala (14′), servito su calcio da fermo da Pellegrini. I friulani intanto perdono per infortunio il difensore Bijol (dentro Ebosse con Becao che va a fare il centrale) ma non stanno a guardare e su azione da corner Success sfiora il palo e il raddoppio di testa (27′), mentre Deulofeu non inquadra la porta punizione (21′) e nemmeno con il destro dal limite (28′). Mira da rivedere dall’altra parte anche per Abraham, che calcia alto da buona posizione (36′) come sopra la traversa finisce anche la palla colpita da Mancini di testa su punizione di Dybala (40′). È dell’Udinese comunque l’ultima occasione del primo tempo, con Rui Patricio però ben posizionato sul destro al volo di Pereyra (41′), e dopo le ammonizioni rimediate da Dybala (gioco pericoloso) e Mourinho (proteste) si va al riposo con la Roma sotto di un gol.
    Serie A, la classifica
    Crollo giallorosso
    All’intervallo Mourinho lascia negli spogliatoi Cristante e Karsdorp, sostituiti da Belotti (con Pellegrini che arretra a centrocampo) e Celik che va subito giù in area dopo un contatto con Becao: proteste giallorosse ma per l’arbitro è tutto regolare. L’Udinese aspetta compatta, pronta a ripartire e a complicare ancora di più la serata della Roma arriva un altro errore individuale: stavolta è Rui Patricio a farsi sorprendere su un sinistro dalla distanza di Samardzic che al 56′ fa 2-0. Ci si mette poi anche il palo a negare il gol a Mancini (colpo di testa al 60′) con Matic che fallisce poi il tap-in. Sottil ha bisogno di forze fresche per difendere il doppio vantaggio e ne cambia tre tutti insieme: dentro Beto, Lovric e Makengo al posto di Success, Arslan e Samardzic (63′). Mourinho risponde sostituendo Mancini con Zalewski per passare a una sorta di 4-2-4 ma Rui Patricio non è impeccabile nemmeno sul sinistro di Pereyra, che al 75′ cala il tris e spegne ogni velleità di rimonta giallorossa. Con il risultato ormai compromesso lo ‘Special One’ richiama in panchina anche Abraham (soccorso poco prima dallo staff medico per un problema alla spalla) e Pellegrini, dando spazio prima a Shomurodov e poi a Camara che fa il suo esordio poco dopo la quarta rete sfiorata da Makengo (80′). Il poker friulano però è solo rimandato e a calarlo all’82’ è Lovric su assist di Pereyra, che si prende poi gli applausi del suo pubblico lasciando il posto a Ehizibue. Finisce 4-0, con la Dacia Arena in festa e la Roma che dovrà ora leccarsi le ferite e ragire in vista dell’Europa League. 
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    Roma, Tiago Pinto: “Zaniolo non è mai stato vicino alla cessione”

    ROMA – Sembrava pronto a salutare la Capitale e invece alla fine Zaniolo è rimasto alla Roma, e ora tratta anche il rinnovo per allungare la sua permanenza con i giallorossi. Sul trequartista di Mourinho, durante la sessione di mercato estiva, avevano messo gli occhi anche Milan, Juventus e Tottenham, ma non si è concretizzato mai nulla. L’ex Inter non è proprio mai stato vicino all’addio, parola di Tiago Pinto: “Zaniolo non è mai stato vicino ad una cessione. È finito il mercato, Nicolò è più forte dopo una stagione di ripartenza. Rinnovo? Trenta minuti fa ho chiamato Vigorelli per iniziare a fare il calendario sugli incontri. Non è una preoccupazione”, ha detto il general manager della Roma. LEGGI TUTTO

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    Diretta Roma-Monza ore 20.45: dove vederla in tv e in streaming e le probabili formazioni

    Dove vedere la partita in tv e streaming
    Il match dell’Olimpico tra Roma e Monza, con calcio d’inizio fissato alle ore 20.45, sarà trasmessa in esclusiva tv e streaming da Dazn. Sarà possibile seguire live il match anche sul nostro sito tuttosport.com.
    SEGUI ROMA-MONZA IN DIRETTA SUL NOSTRO SITO
    Le probabili formazioni di Roma-Monza
    ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez; Celik, Pellegrini, Cristante, Zalewski; Dybala, El Shaarawy; Abraham. All.. José Mourinho
    A disposizione: Svilar, Boer, Karsdorp, Kumbulla, Viña, Spinazzola, Matic, Bove, Tripi, Shomurodov, Belotti.
    Indisponibili: Wijnaldum, Zaniolo. Squalificati: -. Diffidati: -.
    MONZA (3-5-2): Di Gregorio; Marlon, Marrone, Caldirola; Birindelli, Colpani, Sensi, Pessina, Carlos Augusto; Caprari, Petagna. All. Giovanni Stroppa
    A disposizione: Cragno, Antov, Carboni, Barberis, Machin, Valoti, F. Ranocchia, Molina, Gytkjaer, Mota Carvalho, Ciurria.
    Indisponibili: D’Alessandro, Pablo Marì, A. Ranocchia. Squalificati: -. Diffidati: -. Indisponibili: -.
    ARBITRO: Piccinini di Forlì
    GUARDALINEE: Tegoni e Rossi
    IV UOMO: Dionisi
    VAR: Mazzoleni
    AVAR: Meli
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    Moviola Juve-Roma: braccio di Vlahovic, giusto annullare il 2-0

    Pronti e via. Matic entra in ritardo su Cuadrado a ridosso dell’area: c’è il fallo da cui poi nasce la punizione trasformata da Vlahovic nell’1-0. Giusta e anche un po’ ingenua l’ammonizione subita da Locatelli, che stoppa con le “cattive” Dybala.

    Annullato il 2-0 di Locatelli

    Al 26’ annullato giustamente il raddoppio di Locatelli, dopo controllo al Var, per un tocco di braccio di Vlahovic a inizio azione. Non sono punibili da regolamento, invece, i due tocchi di braccio di Smalling. Regolare, al 24’ st, il pari di Abraham. Tre minuti dopo Vlahovic e Ibanez si strattonano a vicenda in area: fa bene l’arbitro Irrati a lasciar correre. LEGGI TUTTO

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    Juve-Roma, Mourinho: “Abbiamo avuto un cu.. della Madonna”

    TORINO – Apre Vlahovic, poi l’ex Dybala si inventa di rovesciata l’assist per Abraham che fa 1-1: Juve e Roma si prendono un punto per uno. Ma Mourinho spiega tutto il suo disappunto: “Ad Allegri alla fine ho detto che abbiamo avuto cu… della Madonna nel primo tempo e poi nel secondo tempo abbiamo fatto qualcosa in più. Alla squadra ho detto che avevo vergogna di loro dopo il primo tempo, e non c’entra il modulo”, ha detto il tecnico giallorosso a Dazn, analizzando la prova della sua squadra. “Non possiamo avere questo atteggiamento, dicevo al mio collaboratore di pregare perché 1-0 dopo il primo tempo era fantastico. Abbiamo avuto fortuna, la gara poteva chiudersi nel primo tempo. Purtroppo avevamo poche soluzioni offensive, senza Zaniolo, Wijnaldum e altri giocatori che forse arriveranno”, ha aggiunto.Guarda la galleryDybala e Vlahovic si scambiano la maglia alla fine di Juve-Roma
    Mourinho: “Roma veramente brutta”
    “Loro, nonostante i problemi, hanno messo Milik, Kean e McKennie. Nel secondo tempo però abbiamo meritato di pareggiare, non voglio però dire alla squadra che il risultato è meritato perché siamo stati veramente brutti nel primo tempo”, ha proseguito Mourinho. “È stata dura togliere Mancini perché i tre difensori nel primo tempo sono stati vittime di un gioco orribile. Dopo l’1-0 non andavamo, abbiamo sbagliato troppo, nella ripresa invece meglio e di quello sono contento. È un punto importante. Zaniolo? In queste partite è poderoso, ha fisico, ci è mancato tanto stasera, ma gli mancano tre settimane e vediamo se domani arriva qualcuno che può aiutarci in attacco. Finché non è fatta non diciamo nulla, ma la panchina è importante, vedi gli esterni che abbiamo. Per centrocampo e attacco invece era difficile da gestire, ecco perché il punto è buono. E l’arbitro ha fatto una grande partita, è stato di livello”, ha concluso l’allenatore giallorosso.
    Guarda la galleryVlahovic su punizione! Assist Dybala e gol Abraham: Juve-Roma 1-1Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Vlahovic, l'illusione Juve. Abraham pareggia ed esulta solo la Roma

    TORINO – Una Juventus a due facce pareggia 1-1 in casa con la Roma. Bella e vivace, corta e fulminea in avvio, con un gol strepitoso di Dusan Vlahovic su punizione sotto la traversa. Poi, è una Signora distratta e senza energie. Cala il ritmo e la squadra di Allegri perde mordente: così il cobra Abraham colpisce e pareggia. Anche il debutto di Milik in maglia bianconera non basta a raccogliere tre punti che valevano tantissimo. Troppo ondivago il centrocampo, troppi infortuni (questa volta Rabiot) e poche risorse quando il match va risolto. Kostic ancora non punge, Cuadrado brilla poco e sbaglia qualcosa. Manca sostanza, alla fine, per dominare e tenere la Roma. Una Joya a metà, si potrebbe dire. Quella che resta sospesa… Per entrambe le squadre. Ma alla fine gioisce di più Mou di Max. E la Juventus in classifica comincia a perdere troppi punti. Non basta, in campionato e in Champions sarà peggio: serve l’uomo che dia idee, Leandro Paredes, e serve che rientrino Angel Di Maria e Paul Pogba. Solo con loro si farà la differenza, altrimenti sarà sofferenza. Con tutti. E Dybala? Piazza l’assist, esce applaudito. Il suo l’ha fatto. La Juve, invece, resta sospesa nel limbo.
    LE SCELTE Allegri schiera una retroguardia brasiliana con Danilo al centro con Bremer e Alex Sandro a sinistra (in tribuna Matheus Bachi e Fabio Mahseredjian, due emissari del ct verdeoro Tite, venuti soprattutto per vedere da vicino Gleison). In mezzo punta su Miretti con Locatelli e Rabiot; davanti Kostic e Cuadrado con Vlahovic, Milik parte dalla panchina. Mourinho inserisce Matic con Cristante e mette Dybala e Pellegrini alle spalle di Abraham.
    FULMINE DUSAN Atmosfera elettrizzante allo Stadium e primo coro della Sud bianconera per la Joya: «Dybala sotto la curva». Ovazione per l’argentino alla lettura delle formazioni, fischiatissimi gli altri giallorossi e Mourinho in particolare. Tra il portoghese e Allegri un grande abbraccio, prima della contesa che vale molto, in questo avvio di stagione. Al 2′, dopo un avvio frenetico, la Juve passa con Vlahovic su punizione pennellata (bravo Cuadrado a prendersi il fallo da Matic): un sinistro sotto la traversa da grande bomber. Golazooo di Dusan e lo Stadium esplode. Atteggiamento aggressivo dei bianconeri e anche Kostic ci prova. Bremer va in pressione: la squadra è molto alta, trascinata dal pubblico sugli spalti. Il primo giallo è per Locatelli che sbarra la strada a Dybala. Si scaldano gli animi, lo stadio è una bolgia con decibel a mille. All’1 Alex Sandro da lontano la mette a lato di poco. Spinazzola dall’altra parte è una… spina nel fianco, a fasi alterne. Rui Patricio di mano in allungo sventa un pericolo. Insomma, un batti e ribatti notevole. Clamoroso contropiede Juve al 16′, condotto da Miretti: al tiro ci va Cuadrado, ma Rui Patricio ribatte. Miretti ha personalità: pulisce palloni e conduce le danze in avanti, giocando in verticale, sempre; pure Rabiot è in giornata. Al 25′ altra fuga di Vlahovic, poi da Cuadrado a Locatelli che con un tiro a effetto piazzato raddoppia. Il Var annulla però per fallo di mano di Dusan; giusto così. Matic in mezzo fa a sportellate. Splendido Kostic per Miretti: Smalling in angolo. Su punizione Cuadrado impegna Rui Patricio, ma è centrale. Il secondo calcio da fermo del match di Vlahovic va in curva, occasione sprecata. Giallo anche per Cristante su Rabiot. E finisce un bel primo tempo sul punteggio di 1-0 per la Juve.
    ABRAHAM COLPISCE Mou cambia: dentro El Shaarawy e Zalewski. L’avvio è bianconero. Poi la Roma alza il baricentro: bel duello Bremer-Abraham. Minuto 53: Cuadrado scappa ma tira male, dentro l’area. Rabiot si ferma e chiede il cambio (si tocca la coscia). Entra Zakaria. Le squadre rifiatano un po’, d’altronde il ritmo è stato notevole e la Juve controlla per come può. Abraham è pericoloso, costantemente. Szczesny c’è. Ma pochi secondi e l’inglese pareggia, al 69′. Grande assist volante di Dybala (il cinquantesimo in A) e Stadium ammutolito. La Juve prova a reagire con Zakaria, i giallorossi sono pronti a scattare. Adesso ogni risultato è possibile, la gara è apertissima. Fuori Miretti e Cuadrado, dentro Milik, all’esordio, e McKennie. Esce anche la Joya, tra applausi e fischi. Ora la squadra di Allegri rischia e tanto, con le folate giallorosse. Al minuto 83 il finimondo in area Juve: roba da Var. esce Locatelli, ecco Rovella. Quindi Kean per Vlahovic. Si va a sprazzi, con la mente annebbiata. C’è anche Chiesa a bordo campo che soffre nei minuti di recupero. E finisce così, 1-1 con i Mourinho boys contenti e i bianconeri delusi.
    Le formazioni iniziali
    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Danilo, Bremer, Alex Sandro; Miretti, Locatelli, Rabiot; Cuadrado, Vlahovic, Kostic. All. Allegri. ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Dybala; Abraham. All. Mourinho.ARBITRO: Irrati di Pistoia
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