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    Matic, passione (giallo) rossa: la sua Ferrari GTC4 Lusso vale più di 270mila euro

    Sfondo rosso, stemma giallo, ma stavolta al centro non c’è una lupa bensì il celebre cavallino della Ferrrari. Nemanja Matic, nuovo acquisto della Roma direttamente dal Manchester United ama da sempre lo stile italiano e come ogni calciatore che si rispetti, è appassionato di Ferrari. Sul suo profilo Instagram infatti il centrocampista ha pubblicato uno scatto che lo ritrae sul “muso” della sua GTC4 Lusso da oltre 270 mila euro.

    Chiesa e Vlahovic al GP di Monaco: la Juve “tifa” Ferrari e Alfa Romeo

    Passione made in Italy

    Il primo colpo estivo di Thiago Pinto, che sostituirà a centrocampo Sergio Oliveira, ha scelto un’auto potente e sportiva, studiata per regalare emozioni inaspettate proprio come sperano che arriveranno sul campo i tifosi giallorossi.

    “A chi manca la Formula 1? E chi è il vostro preferito?”, è la didascalia scelta dal centrocampista per accompagnare lo scatto che lo vede seduto sul muso della sua Rossa, la sportiva shooting-brake ad alte prestazioni prodotta dal 2016 al 2020. Un gioiellino che nel cuore rosso monta un V12 che eroga 690 CV a 8 000 giri al minuto, e vola alla velocità massima di 335 km/h, bruciando lo 0-100 km/h in 3,4 secondi.

    Occhiali da sole, felpa Ferrari che fa pendant con la livrea e tanto entusiasmo, per le auto di lusso, per la Formula 1 e anche per le eccellenze dell’Italia. LEGGI TUTTO

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    Conference League, Roma-Feyenoord 1-0: trionfo Mourinho, decisivo Zaniolo

    TIRANA (Albania) – La Roma di José Mourinho vince la prima edizione della Conference League. Trionfo storico per i giallorossi che nella finale di Tirana superano per 1-0 il Feyenoord. Decisivo il gol di Zaniolo al 32′ che sblocca una partita complicata, con gli olandesi spesso pericolosi ma con la difesa della Roma che respinge tutti i loro tentativi. Per i giallorossi è il primo trofeo dell’era Mourinho e il primo trofeo europeo dai tempi della Coppa delle Fiere nel 1961. Il calcio italiano torna a trionfare in Europa dopo 12 anni dall’ultima volta. 
    Roma-Feyenoord, tabellino e statistiche
    Le scelte di Mourinho e Slot
    Appuntamento storico alla National Arena di Tirana, con Roma e Feyenoord che si sfidano nella finale della prima edizione della Conference League. I giallorossi di Mourinho sono a caccia del loro primo titolo, con la possibilità di riportare l’Italia a vincere un trofeo in Europa che manca dal 2010. Recuperato Mkhitaryan, unico dubbio della vigilia, che è titolare a centrocampo insieme a Cristante. Poi Mourinho si affida a Mancini, Smalling ed Ibanez davanti a Rui Patricio, Karsdorp e Zalewski sugli esterni e infine a Pellegrini e Zaniolo alle spalle di Abraham. Slot risponde con Nelson e Sinisterra a supporto di Dessers, capocannoniere della Conference davanti per numero di reti proprio ad Abraham. 
    Guarda la galleryZaniolo stende il Feyenoord: trionfo Roma in Conference League
    Zaniolo sblocca la partita
    Ritmi altissimi già nei primi minuti, con tanta intensità da parte di entrambe le squadre sostenute a gran voce dai propri tifosi. Nonostante i tanti scatti però i primi dieci minuti scorrono senza particolari occasioni da gol. Al 16′ brutte notizie per Mourinho, già costretto al primo cambio: non ce la fa Mkhitaryan, al suo posto entra Sergio Oliveira. Ancora un problema fisico per il giocatore armeno che era riuscito in un recupero in extremis prima della finale dopo un mese di assenza. Inizia a spingere di più il Feyenoord, con la Roma che si difende bene ma che non riesce a calciare verso la porta avversaria. Al 32′ però, a sorpresa, arriva il vantaggio dei giallorossi: lancio di Mancini per Zaniolo, Trauner prova ad intervenire ma sbaglia, il numero 22 controlla con il petto e con un tocco di esterno batte Bijlow firmando l’1-0. Quinto gol nella competizione per Zaniolo che sblocca così la finale e che diventa il più giovane giocatore italiano a segnare in una finale di una grande competizione europea dai tempi di Alessandro Del Piero. Si scaldano gli animi in campo con un accenno di rissa tra Smalling e Dessers, costretto ad intervenire l’arbitro che alla fine ammonisce Pellegrini per proteste. Continuano a spingere gli olandesi, costretti ad inseguire, ma la Roma non lascia spazi. Al 45′ cross di Malacia, Rui Patricio esce ed anticipa il colpo di testa di Dessers. Si chiude così il primo tempo, con i giallorossi avanti di un gol, capaci di concretizzare l’unica occasione creata. 
    Feyenoord pericoloso ma la Roma trionfa
    Inizio da brividi per la Roma di Mourinho, con il Feyenoord che sfiora il pareggio due volte nei primi cinque minuti. Al 48′ cross di Sinisterra, Mancini anticipa e finisce per colpire il suo stesso palo, Til poi recupera la palla e prova il tiro che viene deviato da Rui Patricio. Ancora avanti gli olandesi al 50′, stavolta ci prova Malacia di potenza dalla distanza con Rui Patricio che devia il pallone che poi colpisce ancora il palo. La Roma prova a rendersi pericolosa con le ripartenze. Abraham si lancia da solo verso la porta al 52′ ma viene trattenuto da Marcos Senesi e perde così il pallone. Forti proteste ma per l’arbitro non c’è nulla. Continua a rendersi pericoloso il Feyenoord, con Kokcu che prova il tiro al 59′ ma che viene murato dalla scivolata di Smalling. Poco dopo erroraccio di Karsdorp che passa il pallone a Nelson che entra in area ma poi sbaglia il tiro. Al 65′ iniziano i cambi di Mourinho, che toglie Zalewski e Zaniolo per inserire Spinazzola e Veretout. Cerca di riportarsi in avanti la Roma, che prova anche a rendersi pericolosa con il nuovo entrato Veretout che calcia bene dalla distanza ma Bijlow si oppone. In questa fase spingono di più i giallorossi, con Mourinho sempre in piedi al limite dell’area tecnica per incitare e dare istruzioni ai suoi. Prova a reagire il Feyenoord ma la difesa della Roma non concede nulla, con Smalling che blocca l’ennesimo tiro di Desser all’81’. All’86’ grande occasione per Pellegrini che riesce ad entrare in area e viene murato dal portiere avversario. Il Feyenoord con cinque minuti di recupero rimasti si lancia in avanti mentre la Roma si chiude in difesa e cerca di far scorrere il cronometro. Avanti anche il portiere in una punizione al 92′ per gli olandesi, i giallorossi respingono il pallone e Shomurodov scatta in avanti per il gol del ko ma viene fermato nei pressi dell’area avversaria. La Roma regge fino al triplice fischio finale e conquista la prima edizione della Conference League. Festa giallorossa a Tirana decisa dal gol nel primo tempo di Zaniolo.  LEGGI TUTTO

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    Serie A, il pronostico di Torino-Roma

    La finale di Conference League di Tirana si avvicina e per la Roma, nel frattempo, c’è da giocare l’ultimo match di campionato. L’undici allenato da José Mourinho, reduce dal pareggio per 1-1 con il Venezia, ha ancora la classifica dalla sua parte e con una vittoria sarebbe certo di partecipare alla prossima edizione dell’Europa League.
    Fai ora i tuoi pronostici!
    Giallorossi favoriti ma… scopri il pronostico
    Per le quote i giallorossi partono con i favori del pronostico ma non si può escludere la possibiltà che Pellegrini e compagni vogliano conservare le energie per l’appuntamento più importante della stagione. Il “2” può uscire al novantesimo, in alternativa però si possono provare sia l’Under 2,5 (uscito con i granata in campo in 22 match su 37) che il Multigol Ospite 1-2. LEGGI TUTTO

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    Roma-Venezia 1-1: Shomurodov risponde ad Okereke, solo un pari per Mourinho

    Roma-Venezia, tabellino e statistiche
    Serie A, risultati e classifica
    Roma-Venezia, le scelte di Mourinho e Soncin
    José Mourinho opta per il 3-4-2-1 con Kumbulla, schierato al posto dello squalificato Mancini, Smalling ed Ibanez davanti a Rui Patricio, Maitland-Niles e il rientrante Spinazzola – 375 giorni dopo l’ultima da titolare con la maglia della Roma – sulle corsie esterne, Cristante e Veretout in mediana e la coppia Carles Perez e Pellegrini a supporto del terminale offensivo Abraham. Zaniolo in tribuna per un affaticamento muscolare. Risposta speculare di Soncin, aritmeticamente retrocesso in Serie B a poche ore dal match dell’Olimpico a causa dell’1-1 tra Empoli e Salernitana: tra i pali c’è Maenpaa, in difesa Ampadu, preferito a Svoboda, Caldara e Ceccaroni, Mateju ed Haps sulle fasce, Crnigoj e Vacca nel cuore del campo ed il tandem Aramu-Kiyine alle spalle di Okereke. Out Henry.
    Roma-Venezia 0-1 all’intervallo: decide Okereke dopo 46”
    C’è aria di festa in un Olimpico gremito, assordanti i cori dei 60mila spettatori presenti – tra i quali anche Totti e De Rossi – ma dopo una manciata di secondi (46 per la precisione) il Venezia passa clamorosamente in vantaggio: Aramu pennella in area ed Okereke batte Rui Patricio di testa. Veretout, Cristante, Spinazzola e Carles Perez guidano la reazione giallorossa (quest’ultimo costringe Kiyine al giallo), ma è dai piedi di Pellegrini che nasce l’opportunità più importante: splendida la punizione calciata al 19′ dal centrocampista prodotto del vivaio capitolino, soltanto la traversa gli nega il gol del pari. Ancora Roma al 24′: la palla dell’1-1 capita sui piedi di Abraham, a secco da sei partite, ma è salvifico prima l’anticipo di Caldara, poi l’uscita bassa di Maenpaa. Al 26′ finisce sul taccuino dei cattivi anche Vacca e – complice una condizione fisica non ottimale – Soncin lo richiama in panchina accanto a sé, gettando nella mischia Fiordilino. Pellegrini vittima – suo malgrado – di due brutti interventi tra il 30′ e il 32′, con altrettanti check del Var: si salva Okereke nel primo caso (il pestone non è cattivo né volontario), va anticipatamente sotto la doccia Kiyine nel secondo, reo di un calcione ‘dove non batte il sole’ a palla lontana. Clamorosa ingenuità del belga-marocchino, che lascia il Venezia in inferiorità numerica per circa un’ora di partita. Sale nel frattempo in cattedra Spinazzola, che mostra una tenuta fisica invidiabile nonostante il lungo stop, autore di numerose sgroppate sulla fascia sinistra e di un tiro in porta (non particolarmente insidioso) neutralizzato dall’estremo difensore finlandese: un tackle in ritardo su Mateju gli costa però l’ammonizione al 39′. Attento il portiere dei lagunari anche sul tentativo di Veretout e, soprattutto, sulle sassate di Maitland-Niles – deviata da Ampadu – al 42′ e di Carles Perez al 43′. Lo spagnolo ci riprova pochi secondi più tardi, Aramu si immola e concede solo un corner. 
    Pareggia Shomurodov: Roma-Venezia termina 1-1
    Mourinho non è soddisfatto e all’intervallo opera un triplo cambio: fuori Spinazzola, esausto, e con lui Maitland-Niles e Kumbulla, dentro Zalewski, Karsdorp ed El Shaarawy. Le mosse sembrano sortire gli effetti sperati, il baby italo-polacco si mette subito in mostra con un’azione personale, Pellegrini ci prova di testa ma non inquadra lo specchio (49′) poi, dopo un timido tentativo di Okereke (50′), Cristante esplode il destro dai 20 metri centrando in pieno la traversa, la seconda della partita, con Maenpaa che blocca a terra il debole tap-in di testa di Abraham. Pellegrini ci riprova al 54′ dopo il liscio di Haps, invano, e al 56′, ancora su punizione: non cambia l’esito, il centrocampista giallorosso sbatte ancora contro la traversa. All’ora esatta di gioco lo Special One tenta l’all-in e manda in campo anche Shomurodov al posto di Veretout quindi, dopo il giallo rimediato da Okereke, Maenpaa devia in angolo il piattone di El Shaarawy (61′). All’Olimpico è un assedio, il Venezia, senza grosse motivazioni e con un uomo in meno, è compatto nella propria metà campo: la zuccata del Faraone non va oltre l’esterno della rete (63′), quella di Shomurodov termina alta (65′). Soncin si gioca le carte Peretz e Svoboda in luogo di Aramu e Mateju, con Ampadu dirottato sulla corsia destra, quindi Fiordilino devia in angolo il tentativo del solito esterno italo-egiziano ex Milan (69′). In sequenza, dopo il giallo rimediato da Pellegrini, chance per Abraham, Perez, ancora El Shaarawy e Zalewski, ma per il gol del pari bisogna attendere il 76′: ennesimo miracolo di Maenpaa in uscita bassa su Pellegrini, ma il portiere finlandese non può nulla sulla ribattuta di Shomurodov, che scatena il boato dell’Olimpico. Un’ammonizione per parte – Zalewski ed Ampadu – a 12′ dal termine, mentre sul prato verde il copione non cambia: la Roma attacca a testa bassa, il Venezia attinge a nuove forze fresche per resistere fino al triplice fischio finale (Ebuehi, al rientro, e Johnsen fanno tirare il fiato agli stremati Crngoj ed Okereke). All’82’ non spaventa Maenpaa il debole tiro centrale di El Shaarawy dal limite, un minuto dopo Mourinho preferisce Volpato a Felix per sostituire Carles Perez. Giallorossi pericolosi ancora una volta su calcio da fermo: rasoterra di Pellegrini sugli sviluppi di un corner, Maenpaa si accartoccia sulla sfera (84′). Il forcing dei padroni di casa non accenna a calare, all’88’ Caldara anticipa Abraham dopo la violenta conclusione di Cristante, all’89’ Maenpaa devia sulla traversa – la quarta – il bellissimo destro di Zalewski, al 90′ Ebuehi salva tutto su Shomurodov a botta sicura, al 91′ l’estremo difensore dei lagunari nega la gioia del gol al bomber inglese (di piede) ed El Shaarawy, al 92′ Pellegrini non trova il palo lontano per questione di centimetri. Al 96′, mentre tutti i calciatori della Roma reclamano un calcio di rigore per un fallo di mano, Johnsen parte in contropiede a tutta velocità, anticipa Rui Patricio e serve alla sua destra Ebuehitutto solo, rimontato in extremis da Pellegrini con la porta sguarnita. LEGGI TUTTO

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    Serie A, il pronostico di Roma-Venezia

    Serie A, penultima giornata di campionato. Allo stadio Olimpico va in scena il confronto tra la Roma di José Mourinho e il Venezia di Andrea Soncin.
    Fai ora i tuoi pronostici!
    Giallorossi favoriti, scopri il pronostico
    Per le quote non sembrano esserci dubbi su chi conquisterà i tre punti al novantesimo. I giallorossi in classifica hanno 34 punti in più dei veneti ed in casa con 25 reti segnate e 15 subite hanno fatto registrare 10 vittorie, 5 pareggi e soltanto 3 sconfitte.
    Il Venezia in trasferta non sembra dare le giuste garanzie, Henry e compagni lontano dal “Penzo” hanno alzato bandiera bianca in 12 match su 18.
    La Roma non vince da 4 gare consecutive ma davanti al proprio pubblico ha regalato per ben 9 volte il Parziale/Finale 1/1. Pellegrini e soci all’Olimpico ogni volta che hanno chiuso in vantaggio il primo tempo hanno poi sempre conquistato i tre punti al triplice fischio. LEGGI TUTTO

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    Torino-Roma anticipata a venerdì: Casini ha dato l'ok

    ROMA – ll presidente della Serie A, Lorenzo Casini, ha accolto la richiesta della Roma di poter anticipare la sfida contro il Torino. I giallorossi aveva richiesto di spostare l’ultimo match della Serie A contro i granata, per preparare al meglio la finale di Conference. La decisione è arrivata dopo l’assemblea di Lega svolta al Coni: “La Roma giocherà di venerdì come chiesto. Decisione che è stata unanime. Siamo tutti contenti che la Roma disputerà la finale della Conference League. Le altre che giocheranno per l’Europa rispetteranno il principio di contemporaneità scendendo in campo o tutte sabato o domenica, ma si deciderà dopo la penultima giornata”. LEGGI TUTTO

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    Roma, Spinazzola è tornato: “Dopo dieci mesi non vedevo l'ora”

    ROMA – Il brutto infortunio con la Nazionale agli ultimi Europei, il lungo recupero e finalmente la liberazione: Leonardo Spinazzola è tornato a giocare. L’esterno giallorosso è stato inserito da Mourinho al 90′ nella sfida contro la Fiorentina e nonostante i pochi minuti a disposizione è tanta la felicità per il numero 37. Queste le sue parole a Dazn: “Mi sento bene e sono tranquillo, questi 3-4 minuti sono stati importanti per queste tre partite che mancano.Questo momento l’ho sognato 10 mesi, lo aspettavo e sono felice di essere di nuovo in gruppo e di sentirmi di nuovo a mio agio in campo. Posso diventare più forte e me lo auguro”. Ora per la Roma si avvicina la finale di Conference e Spinazzola, già costretto a saltare la finalissima di Wembley in azzurro, spiega così l’avvicinarsi del match contro il Feyenoord a Tirana: “Speravo di arrivare in finale per la Roma, per i tifosi e per me. Solo sperare di giocare quella finale è importante, mi fa sentire di nuovo me stesso, voglio dare un contributo per la squadra. Dobbiamo finire bene in campionato”.Guarda la galleryGonzalez e Bovanetura stendono Mourinho: Roma agganciata dalla Fiorentina LEGGI TUTTO

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    Roma, Spinazzola torna in campo: entra al 90' contro la Fiorentina

    FIRENZE – La Roma riabbraccia Leonardo Spinazzola: il laterale ex Juve, assente dai quarti di finale di Euro 2020 Italia-Belgio del 2 luglio 2021, ritorna in campo 311 giorni dopo l’infortunio al tendine d’Achille. Dopo quattro panchine consecutive in campionato, Mourinho decide di buttarlo nella mischia al 90′ al posto di Karsdorp nel match perso 2-0 dai giallorossi contro la Fiorentina, dopo che Lasse Lempainen, il chirurgo che lo operò a luglio e che lo ha poi rivisitato in Finlandia, aveva nei giorni scorsi dichiarato che il giocatore era ormai pronto per tornare a giocare.Guarda la galleryGonzalez e Bovanetura stendono Mourinho: Roma agganciata dalla Fiorentina LEGGI TUTTO