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    Fiorentina-Roma 2-0: Nico Gonzalez-Bonaventura, Italiano aggancia Mourinho

    FIRENZE – Dopo tre sconfitte di fila torna al successo la Fiorentina di Italiano. Lo fa con un netto 2-0, frutto delle reti firmate da Nico Gonzalez su calcio di rigore dopo 5′ e da Bonaventura all’11’, nel confronto diretto con la Roma, agganciata al sesto posto della classifica di Serie A a quota 49 punti conquistati in 36 partite, a -3 dalla Lazio quinta. Partita senza storia, dominata per larghi tratti dalla formazione viola, che si è vista annullare il tris dello stesso centrocampista ex Milan ed Atalanta e ha chiesto invano a gran voce un nuovo penalty in avvio di ripresa. Per i ragazzi di Mourinho – che hanno sembrato pagare le fatiche accumulate in Conference League, ma che hanno riabbracciato l’ex Juve Leonardo Spinazzola, assente dai quarti di finale di Euro2020 Italia-Belgio del 2 luglio 2021, unica nota lieta della serata – sale a quattro il numero di partite consecutive senza vittorie.
    Fiorentina-Roma, le scelte di Italiano e Mourinho
    Classico 4-3-3 per Vincenzo Italiano con Venuti – confermato al posto dell’infortunato Odriozola – Milenkovic, Igor e Biraghi davanti a Terracciano e Bonaventura, Amrabat – schierato al posto di Torreira, non al meglio – e Duncan alle spalle del tridente composto da Nico Gonzalez, Arthur Cabral ed Ikoné. Solo panchina per Saponara. La risposta di Mourinho è un 3-5-1-1 con Rui Patricio tra i pali, il confermatissimo terzetto difensivo Mancini-Smalling-Ibanez, Karsdorp e Zalewski a tutta fascia, Sergio Oliveira in cabina di regia, Cristante e Veretout mezz’ali e Pellegrini a supporto del terminale offensivo Abraham. La grande novità è l’esclusione dall’undici titolare di Zaniolo.
    Rigore di Nico Gonzalez e Bonaventura: Fiorentina-Roma 2-0 al 45′
    Parte fortissimo la Fiorentina, Ikoné attacca la porta a tutta velocità e soltanto la provvidenziale chiusura difensiva di Smalling tiene la Roma al riparo da spiacevoli sorprese. Proteste viola al 2′ per un contatto Karsdorp-Nico Gonzalez, l’arbitro fa proseguire in un primo momento poi, richiamato dal Var, concede il calcio di rigore: sul dischetto va lo stesso esterno argentino che apre il piattone, spiazza Rui Patricio ed esulta come Gabriel Omar Batistuta, grande doppio ex della sfida (5′). La reazione giallorossa è un timido tentativo di Pellegrini neutralizzato da Igor e, sul capovolgimento di fronte, i toscani firmano il 2-0: è soltanto l’11’ quando Jack Bonaventura controlla col mancino e, complici le approssimative marcature di Zalewski ed Ibanez, trova il rasoterra vincente sull’angolo lontano. Per il primo tiro in porta degli ospiti, invece, bisogna attendere il 20′: arriva sul calcio di punizione di Pellegrini costato il giallo ad Amrabat, sul quale è attento Terracciano. Ancora Fiorentina al 24′: prima Arthur Cabral, splendidamente innescato da Gonzalez (che fa ammonire Mancini, salterà il Venezia), va via a Smalling in progressione sbagliando tuttavia il cross in mezzo, quindi una posizione di fuorigioco di Biraghi vanifica il clamoroso 3-0 di Bonaventura (anche lui sanzionato di lì a poco dall’arbitro Guida). Al Franchi segue una fase del match a ritmi più contenuti rispetto all’avvio di gara, la Roma sembra pagare le fatiche accumulate in Conference League e la Viola appare in totale controllo: Milenkovic ci prova senza troppe pretese dalla lunga distanza, Mancini rischia il doppio giallo. Il primo tempo volge al termine su un’azione personale di Ikoné, fermato a tu per tu con Rui Patricio (punita una presunta spintarella ai danni di Ibanez, decisione contestata in maniera veemente dalla panchina toscana) e su una gran palla scodellata nel cuore dell’area da Pellegrini, su cui Abraham non arriva per centimetri. In quest’ultima occasione Mancini reclama a gran voce un penalty non assegnato dal direttore di gara. Qualche scintilla tra Bonaventura e Sergio Oliveira accompagna il duplice fischio.
    Gonzalez chiede un rigore, si rivede Spinazzola: Fiorentina-Roma termina 2-0
    C’è Zaniolo in campo nella Roma alla ripresa delle ostilità – a fargli posto è Sergio Oliveira – ma il copione non cambia: Bonaventura ci prova invano dal limite, Duncan spende un’ammonizione, poi Nico Gonzalez recrimina per una trattenuta in area subita da Cristante. I giallorossi si rivedono al 54′ con una magia di Zalewski sull’out mancino quindi, sul bellissimo cross teso messo in mezzo, Abraham la schiaccia a terra di testa ma non inquadra lo specchio. Al 56′ Rui Patricio mette una pezza sul bel tiro di Amrabat dai 25 metri, due minuti più tardi Arthur Cabral sovrasta Ibanez ma non riesce ad impensierire il portiere portoghese, al 61′ ci prova invano su calcio da fermo Biraghi e al 62′ il muro capitolino respinge la conclusione di Ikoné al termine di un’impressionante accelerazione: la Fiorentina torna a spingere a caccia del gol della tranquillità. Mourinho getta nella mischia El Shaarawy per Zalewski e il Faraone è subito protagonista di un bellissimo uno-due con Abraham, chiuso in extremis in corner. Il cronometro scorre rapidamente, le occasioni da rete iniziano a latitare e Vincenzo Italiano concede un quarto d’ora a Maleh e Piatek per Bonavenura ed Arthur Cabral, applauditissimi dal pubblico del Franchi. Lo Special One, invece, si gioca la carta Carles Perez per uno stremato Pellerini. I due neo-entrati in casa viola cercano la combinazione – potente traversone dell’italo-marocchino e difficoltoso aggancio del polacco – ma la retroguardia giallorossa si salva. Sull’altro versante del campo, invece, una timida reazione targata Abraham-Zaniolo viene agevolmente arginata da Terracciano. All’84’ i padroni di casa hanno la palla del 3-0, ma il suggerimento di Ikoné è leggermente troppo lungo e Maleh cerca uno scavino in allungo su cui si oppone Rui Patricio. Nel finale triplo cambio per la Fiorentina (Callejon, Terzic e Saponara per Nico Gonzalez, Biraghi ed Ikoné) e, in casa romanista, si rivede Spinazzola, assente dai quarti di finale di Euro2020: con lui in campo Shomurodov, fuori Karsdorp ed Abraham. Non accade più nulla, a parte un pallone regalato alla Fiesole da Piatek, la Fiorentina aggancia così la Roma al sesto posto, a -3 dalla Lazio quinta: per i verdetti circa le qualificazioni in Europa e Conference League saranno decisive le ultime due giornate di campionato. LEGGI TUTTO

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    Pronostico Fiorentina-Roma, due esiti in evidenza

    Conquistata la finale di Conference League la Roma di Mourinho si rituffa in campionato. Il prossimo avversario, lunedì sera al Franchi, è la Fiorentina di Italiano. Ecco l’analisi del match, con statistiche utili in ottica pronostico.
    Posticipo di Serie A Fiorentina-Roma, indovina il risultato e vinci!
    Match equilibrato, occhio al Multigol Ospite 1-2
    La flessione capitolina può senz’altro essere imputata alle fatiche di Coppa, la Fiorentina invece ha vissuto un calo improvviso collezionando tre sconfitte nelle ultime tre partite di campionato. La Viola è la squadra che ha pareggiato meno di tutte in Serie A (mai per 0-0) e conta sul suo buon rendimento casalingo (11 vittorie in 17 partite al Franchi) per alimentare la sua ambizione europea.
    Come detto la Roma è reduce da un match quanto mai dispendioso in Conference, sia a livello fisico che mentale. Abraham mostruoso, anche se qualche difficoltà in zona gol la Roma la sta evidenziando.
    Un dato da evidenziare. Nelle ultime otto trasferte (cinque in campionato e tre in Coppa) la Roma ha sempre segnato un gol esatto. Non uno di più, né uno di meno. È successo anche al Maradona di Napoli quando, all’indomani dell’impegno in Conference contro il Bodo, Pellegrini e compagni hanno giocato una grande gara segnando con El Shaarawy il gol del pareggio.
    Da vedere ora che Roma sarà a Firenze, visto che l’impegno “che conta davvero” sarà quello col Feyenoord a fine mese. Per le quote è all’orizzonte una sfida equilibrata, con preferenza accordata alla Fiorentina. Sulla scorta dei dati precedentemente riportati si può insistere sull’esito Multigol Ospite 1-2, valutando l’opzione Multichance “X primo tempo o X finale” come possibile alternativa. LEGGI TUTTO

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    Eto'o: “Mourinho vincerà con la Roma. Scudetto all'Inter? Spero di si”

    MILANO – Mourinho e la finale di Conference League con la Roma, la corsa scudetto dell’Inter: questi i pensieri di Samuel Eto’o per il finale di stagione dello Special One e della sua ex squadra. L’ex attaccante, attuale Presidente della Federcalcio Camerunense, ha parlato così del tecnico portoghese con il quale riuscì nell’imresa del triplete in nerazzurro nel 2010: “Conoscendo lo Special One ora è felice, ma lui vuole vincere. La sua testa sarà già a trovare la strategia per vincere. E sono sicuro ci riuscirà. A Josè non piacere perdere, ma sono sicuro che vincerà”. Poi un pensiero sulla formazione di Inzaghi e sulla lotta per il titolo di Campione d’Italia: “Può vincere lo scudetto? Non vedo perché no, l’Inter è una delle squadre più importanti del campionato. Deve avere una mentalità sempre vincente, fino all’ultimo secondo tutto è possibile nel calcio. Spero che vinca. La differenza tra le grandi squadre e quelle normali è proprio quello, che fino alla fine si deve fare tutto per vincere e l’Inter è una delle squadre più importanti del Mondo”.
    Eto’o presenta l’evento “Integration Heroes Match”
    Un Eto’o a tutto tondo quello che parla di Roma e Inter in occasione della presentazione dell’amichevole di beneficenza “Integration Heroes Match” che si terrà il prossimo 23 maggio a San Siro. Insieme all’ex fuoriclasse di Inter e Barcellona, ambassador ufficiale di uno dei primi incontri al mondo organizzati con lo specifico intento di promuovere l’inclusività e la multiculturalità, sostenuto anche dalla Lega Serie A, ci saranno ovviamente alcuni dei compagni del Triplete nerazzurro: Júlio César, Wesley Sneijder e Javier Zanetti. O ancora, grandi campioni come Francesco Totti, Lilian Thuram, Andriy Shevchenko, Paulo Dybala, Andrea Pirlo, Filippo Inzaghi e molti altri. In più la ciliegina sulla torta, uno dei più grandi compagni di squadra, e di vittorie, di Samuel Eto’o: Lionel Messi.  LEGGI TUTTO

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    Roma, Mourinho: “Gara brutta, anche per colpa dell'arbitro”

    ROMA – In attesa della partitissima di giovedì in Conference League contro il Leicester, la Roma di José Mourinho deve registrare la terza gara senza vittorie in campionato e un quinto posto in bilico, per il pareggio di stasera contro un bel Bologna. I giallorossi, aritmeticamente fuori dalla Champions League da oggi, sono appaiati alla Lazio, con il solo vantaggio della differenza reti negli scontri diretti: “Per me è stata una partita con poca qualità; la squadra che doveva vincere non ha giocato bene a sufficienza, la squadra che non voleva vincere ha fatto la sua partita e l’arbitro ha lasciato fare. Secondo me è stata una partita povera di qualità”, le parole di un insoddisfatto Mourinho ai microfoni di Dazn.Guarda la galleryLa Roma spinge, il Bologna risponde: all’Olimpico manca solo il gol
    Mourinho punge Zalewski e Abraham
    Nella mancata vittoria con il Bologna ha influito anche la fatica per la trasferta di Leicester: “Certamente. Hanno influito la partita di giovedì scorso e quella di giovedì prossimo. Siamo in una situazione bella e difficile, con giovedì sono 14 partite in Europa dopo tutte quelle in campionato. Il Leicester ha fatto riposare 9 giocatori; per noi è dura, ma l’intenzione era quella di vincere. Ci abbiamo provato, abbiamo sbagliato qualche opportunità. Partita brutta, è nostra responsabilità, responsabilità loro che hanno fatto la partita che volevano. Responsabilità dell’arbitro che non si è preoccupato dello spettacolo e ha lasciato troppo correre”. Nella ripresa Mourinho ha inserito quattro titolari per acciuffare la vittoria: “Ho cercato di dare più qualità, ma non c’è stato l’impatto che pensavo potessimo avere. Dei 4 giocatori che sono entrati posso dire che Pellegrini e Karsdorp hanno avuto un impatto positivo, Zalewski e Abraham non sono entrati abbastanza bene. Avevano 30 minuti da giocare, magari ne hanno giocati solo 15. Abbiamo avuto qualche opportunità per il gol, ma non è stato sufficiente”. Alla domanda sulla prestazione di Zaniolo, lo ‘Special One’ si spazientisce: “Voi avete un po’ di ossessione con Zaniolo… Penso proprio di sì. Voi e gli arbitri, siete ossessionati da lui”.
    Mourinho punge la Lazio: “Ha vinto con gol in fuorigioco”
    In conferenza stampa, poi, Mourinho punge la Lazio, riferendosi al gol vittoria di Acerbi, ieri, contro lo Spezia: “La storia è sempre la stessa: io alleno da 22 anni e non cambio; l’altra cosa che non è cambiata è che 22 anni fa potevi vincere con un gol in fuorigioco, dopo 22 anni puoi ancora vincere con un gol in fuorigioco perché ieri questo è successo”.  LEGGI TUTTO

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    Roma-Bologna 0-0: Mourinho non trova i tre punti, ma resta quinto

    ROMA – La Roma viene fermata sullo 0-0 dal Bologna, allo Stadio Olimpico, nel posticipo della domenica della 35ª giornata di Serie A. I giallorossi di Mourinho pagano forse per i tanti cambi nella formazione in vista della semifinale di ritorno di Conference League contro il Leicester di giovedì prossimo. Il Bologna, dal canto suo, conferma il suo buon momento di forma, con la sesta partita consecutiva senza sconfitte. Guarda la galleryLa Roma spinge, il Bologna risponde: all’Olimpico manca solo il gol
    Roma-Bologna, la cronaca
    Ampio turn-over nella Roma, che deve rinunciare a Sergio Oliveira squalificato e a Mkhitaryan infortunato: in previsione del Leicester, Mourinho lascia in panchina Smalling, Karsdorp, Zalewski, Pellegrini e Abraham, rilanciando titolari Kumbulla, Maitland-Niles, Veretout, El Shaarawy, Carles Perez e Felix. Nel Bologna sono indisponibili soltanto Dijks e Kingsley: davanti Arnautovic è affiancato da Orsolini mentre Barrow inizia tra le riserve; sulla corsia destra c’è il 19enne olandese Kasius. La partita si accende subito all’inizio per un tocco di braccio di Medel su traversone di Perez: l’arbitro Fabbri di Ravenna fa un rapido check con il Var Piccinini e dice che è tutto regolare. La Roma protesta ancora al 13′ per una caduta di Maitland-Niles, in corsa, dopo un contatto con Soriano poco fuori dall’area di rigore: anche in questo caso Fabbri non rileva infrazioni. Al 16′ Arnautovic manca d’un soffio il colpo vincente, anticipato di poco da Rui Patricio, che inizialmente ritarda la sua uscita sull’austriaco. Il portiere portoghese deve intervenire in presa al 23′ su nuovo tentativo di Arnautovic, il cui tiro è troppo centrale. La Roma risponde con le sassate di Zaniolo e Perez, parate in tuffo dall’ex giallorosso Skorupski, rispettivamente al 29′ e al 39′. La gara è divertente su entrambi i fronti: prima dell’intervallo il Bologna rialza la testa, impegnando Rui Patricio con Orsolini e Arnautovic.
    Espulso il preparatore dei portieri della Roma
    La ripresa si gioca sulla falsariga del primo tempo, a viso aperto da entrambe le formazioni: tra il 51′ e il 53′ gli animi si accendono per una caduta di Felix in area e per un fallo su Perez. Ne fa le spese Nuno Santos, preparatore dei portieri giallorossi, espulso dall’arbitro per proteste. Il collaboratore di Mourinho era già stato protagonista di uno scontro in Conference League con l’allenatore del Bodo Glimt, Kjetil Knutsen, pagato da entrambi con tre giornate di squalifica. Al 58′ lo Special One prova a cambiare pelle alla sua squadra, inserendo Karsdorp, Pellegrini, Zalewski e Abraham. Passano 9 minuti e Skorupski è strepitoso su un colpo di testa di Kumbulla, su azione di corner. Nel Bologna ci prova un paio di volte il solito Arnautovic, spedendo il pallone ampiamente fuori. La Roma spinge sempre più alla ricerca del gol: all’81’ un diagonale di Abraham finisce a lato di poco. All’88’ però l’ex laziale De Silvestri rischia di fare il colpaccio con un colpo di testa ravvicinato, respinto da Rui Patricio a mani unite. Nel recupero c’è ancora tempo per un destro di Pellegrini, alto di pochissimo, e per una traversa colpita dal nuovo entrato Barrow. Il match finisce senza reti. La Roma è quinta appaiata alla Lazio a 59 punti, ma resta in vantaggio sui concittadini in virtù della migliore differenza reti negli scontri diretti. Adesso i giallorossi si giocheranno tutto nella gara di giovedì contro il Leicester, che vale la qualificazione alla finale di Conference League: si parte dall’1-1 dell’andata in Inghilterra. LEGGI TUTTO

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    Diretta Leicester-Roma ore 21: come vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    LEICESTER (Regno Unito) – La Roma di José Mourinho non vuole interrompere il proprio sogno europeo stasera, nell’andata delle semifinali di Conference League in casa del Leicester City. I ragazzi di Brendan Rodgers, decimi in Premier League e reduci da due pareggi e una sconfitta nelle ultime tre gare, non sono la classica squadra inglese imbattibile, ma fanno del ritmo uno dei loro punti di forza. La Roma dovrà tornare in Italia con un buon risultato, in vista del match di ritorno di giovedì prossimo: in palio c’è la finale del 25 maggio a Tirana. Da stasera anche in Conference League sarà disponibile, per gli arbitri, la tecnologia Var.
    Leicester-Roma, dove vederla in tv e in streaming
    La semifinale tra Leicester City e Roma sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport Uno, Sky Sport 252 e in streaming su Now, Dazn e attraverso l’app SkyGo. Fischio d’inizio fissato alle 21.
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    Le formazioni ufficiali di Leicester-Roma
    LEICESTER (4-3-3): Schmeichel; Ricardo Pereira, Fofana, Evans, Castagne; Maddison, Tielemans, Dewsbury-Hall; Albrighton, Vardy, Lookman. A disposizione: Ward, Justin, Soyunçu, Barnes, Iheanacho, A. Perez, Amartey, Choudhury, Vestergaard, Daka, Thomas, Soumaré. All. Rodgers
    ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Mkhitaryan, Cristante, Pellegrini, Zalewski; Zaniolo, Abraham. A disposizione: Fuzato, Viña, Carles Perez, Shomurodov, Maitland-Niles, Veretout, Kumbulla, Sergio Oliveira, Spinazzola, Bove, Felix, El Shaarawy. All. Mourinho
    Arbitro: Del Cerro Grande (Spagna).Guardalinee: Yuste e Alonso Fernandez (Spagna).Quarto uomo: Gil Manzano (Spagna).Var: Munuera.Avar: Hernandez. LEGGI TUTTO

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    Roma, Abraham: “Vogliamo vincere la Conference League”

    ROMA – Nonostante il ko con l’Inter, Tammy Abraham non ha perso la fiducia e guarda con entusiasmo alla semifinale di Conference League contro il Leicester City: “Stiamo andando forte, siamo convinti e in fiducia. Loro giocano un po’ come noi, sfruttando il contropiede – le parole dell’attaccante della Roma al sito ufficiale dell’Uefa – hanno giocatori molto veloci a cui piace correre, ma anche buoni centrocampisti. Dobbiamo prepararci con fiducia, perché se siamo in giornata possiamo battere chiunque. Si tratta solo di credere in noi stessi. Tornerò in Inghilterra e questa partita mi permetterà di dimostrare cosa ho imparato in Italia. Sono emozionato, credo che verrà a vedermi tutta la famiglia”.Guarda la galleryRoma, derby perfetto: 3-0 alla Lazio nel segno di Abraham
    Abraham bomber di Conference League
    Abraham, attualmente, è capocannoniere della Conference League a pari merito con Cyriel Dessers del Feyenoord, a 8 reti: “Come a pari merito? Pensavo di essere da solo! È una competizione nuova e importante, e molte squadre cercheranno di giocarla in futuro. Per me, segnare ed essere capocannoniere è un onore. Avrei dovuto segnare di più, ma è stata una bella avventura. C’è stato quello scivolone contro il Bodø/Glimt, ma non ci siamo lasciati distrarre. Siamo tornati più affamati di prima e abbiamo vinto la più importante delle quattro partite”.
    L’importanza di Mourinho
    L’attaccante inglese rivela l’importanza di Mourinho per il suo arrivo in giallorosso: “Le sue prime parole sono state: ‘Preferisci restare in Inghilterra, dove piove sempre, o venire al sole a Roma?’ Abbiamo riso, ma poi ha detto: ‘No, sul serio’. L’ho sempre considerato una figura paterna e secondo lui questo è il posto migliore per me in questo momento; posso lasciare un segno nel calcio italiano e farmi conoscere in tutto il mondo, non solo in Inghilterra. Per me era abbastanza. Lui sa quando ci sono con la testa e quando dormo un po’. Sa guidare davvero la squadra e ispirarla a volere di più. È una boccata d’aria fresca. Quando dobbiamo svegliarci, lui c’è. Quando giochiamo bene, ce lo dice ma vuole ancora di più. Un giocatore non potrebbe chiedere di meglio”.
    Guarda la galleryAbraham show, la Roma cala il poker all’Empoli
    Abraham: “Adoro questa città”
    “Prima di arrivare qui, ho parlato con Fikayo Tomori- aggiunge Abraham – mi ha detto che i tifosi italiani sono molto calorosi. Una cosa è sentirlo da un tuo amico, un’altra è essere qui e viverlo di persona. Quando sono venuto allo stadio ho solo detto: ‘Wow!’. È una sensazione incredibile scendere in campo con i tifosi che gridano il tuo nome e incitano la squadra. Sono straordinari. Fin dal primo giorno, mi sono innamorato di Roma, della squadra e dei tifosi, mi hanno fatto sentire in famiglia da subito. Arrivare all’aeroporto e vedere i tifosi che mi aspettavano è stato entusiasmante. Spero di vincere l’Europa Conference League per rinsaldare ancora di più questo legame. Adoro questa città! È un’esperienza che non dimenticherò mai e venire qui è stato un sogno che si è avverato: volevo qualcosa di nuovo. Sono cresciuto in Inghilterra, quindi era bello conoscere una cultura diversa. Qui vedo la storia della città e mi godo il cibo, vivo bene ogni minuto. Sono andato a vedere il Colosseo, ne ho sentito parlare molto da bambino. Ci sono stato un paio di volte e ci passo davanti ogni giorno. Anche con la lingua va bene. Quando sono arrivato non capivo una parola, ma mi sto ambientando, prendo lezioni tutti i giorni e imparo. Se tutto va bene, tra un paio di mesi sarò più sciolto”. LEGGI TUTTO

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    As: “Carew indagato per evasione: rischia la prigione”

    OSLO (Norvegia) – Giorni di grande preoccupazione per John Carew, accusato dalla giustizia norvegese di evasione fiscale. L’ex centravanti di Roma, Valencia, West Ham e Aston Villa, secondo quanto rivelato dal quotidiano spagnolo “As”, sarebbe indagato per aver eluso i controlli per un totale di 27 milioni di sterline. Nel caso in cui Carew non riuscisse a provare la sua innocenza, rischierebbe addirittura il carcere, con una condanna fino a 6 anni di reclusione. A spiegare la serietà della situazione in cui si trova Carew, le dichiarazioni di Marianne Bender, procuratore generale di Oslo: “Si parla di una caso di evasione fiscale protratta per molti anni e riguardante una notevole quantità di denaro”. Accuse circostanziate, cui Berit Reiss Andersen, avvocato del norvegese, che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo si è dedicato alla carriera cinematografica, replica così: “Carew è vittima di un equivoco sulla legge tributaria, essendo stato erroneamente convinto di risultare ancora fiscalmente legato al Regno Unito.  Ora però ha capito lo sbaglio ed è disposto a risolvere al più presto la situazione, risarcendo quanto dovuto”. LEGGI TUTTO