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    Possono starci 2 o 3 reti in Udinese-Roma

    La partita in programma alla “Dacia Arena” di Udine si preannuncia molto equilibrata. Il club friulano dopo aver fatto registrare una vittoria e due pareggi nelle ultime 3 giornate di campionato si appresta a ricevere una Roma che non ha mai perso nelle precedenti sette sfide di Serie A. I giallorossi inoltre sono riusciti a non subire gol negli ultimi 180 minuti di gioco (doppio successo per 1-0 con Atalanta e Spezia).
    Indovina il risultato esatto di Udinese-Roma e vinci!
    Gli esiti che non si vedono da più tempo
    Dando un rapido sguardo ai recenti risultati fatti registrare dalle due squadre in campo si nota subito una cosa: l’Udinese “ritarda” il segno 2 da 7 incontri consecutivi (Udinese-Atalanta 2-6) mentre la Roma nelle ultime 12 giornate non ha mai terminato un incontro con esattamente tre reti al novantesimo. Se si vuole andare in controtendenza intriga la “combo” che lega la doppia chance X2 al Multigol 2-3. Occhio al possibile “1-2” finale che con i bianconeri in campo non si è ancora mai visto in questo torneo. Abraham e compagni in trasferta invece non hanno ancora mai pareggiato per 1-1. LEGGI TUTTO

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    Vitesse-Roma 0-1: decide Sergio Oliveira, Mourinho 'vede' i quarti di Conference

    Vitesse-Roma, le scelte di Mourinho
    Per la trasferta olandese valida per l’andata degli ottavi di finale di Conference League José Mourinho opta per un 3-5-2 con Mancini, Kumbulla e Ibañez – preferito a Smalling – a protezione di Rui Patricio, Maitland-Niles e Viña a tutta fascia, Sergio Oliveira in cabina di regia con Mkhitaryan (al posto di Pellegrini) e Veretout mezz’ali e la coppia Zaniolo-Abraham in attacco. La risposta del tecnico del Vitesse Thomas Letsch è speculare: Houwen in porta, Oroz, Doekhi e Rasmussen (ad Arnhem in prestito dalla Fiorentina) in difesa, Dasa, Bero, Tronstad, Domgjoni e Wittek a centrocampo ed Openda e Grbic in avanti. Solo panchina per l’ex Juventus Under 23 Baden Frederiksen.
    Il Vitesse domina, Sergio Oliveira segna: 1-0 Roma al 45′
    Come da pronostico, sospinto dall’entusiasmo del pubblico del GelreDome di Arnhem, è veemente la pressione dei padroni di casa: al 4′ Grbic è contrastato in maniera decisiva da Maitland-Niles al momento della girata a rete, al 7′ Viña è costretto a spendere un giallo su Dasa e all’8′ Rui Patricio è chiamato ad un super intervento in tuffo per togliere dalla porta la deviazione di Openda sul cross di Wittek. La sfuriata del Vitesse, però, non è destinata a calare, almeno nella prima mezz’ora abbondante di gioco, e i due attaccanti, già protagonisti in avvio, mettono ancora paura a Mourinho: al 12′ Openda è chiuso in extremis al momento di una facile battuta, al 14′ soltanto una lieve posizione di fuorigioco toglie a Grbic la gioia del vantaggio. Dopo un nuovo tentativo di Wittek (21′) e, pochi secondi più tardi, un’altra grande parata dell’estremo difensore giallorosso, in uscita bassa su Domgjoni, che pregustava già il diagonale vincente, al 24′ Mancini spaventa tutti, toccandosi ripetutamente il ginocchio, prima di riprendere regolarmente il proprio posto sul centro-destra della difesa capitolina. Grbic da fuori al 29′, splendido dribbling di Openda sull’ex Atalanta e fendente fuori di un soffio al 32′, quindi lo stesso centravanti belga-marocchino – dopo l’ammonizione rimediata da Oroz al 33′ che lo costringerà a saltare la sfida di ritorno – si divora l’1-0 sparando in curva a due metri dalla linea di porta dopo un erroraccio di Rui Patricio (34′). Il primo tiro in porta della Roma, in concomitanza con il fisiologico calo della formazione di casa, arriva al 42′ e porta la firma di Abraham, sul cui tentativo è provvidenziale la respinta in corner di Houwen. La chance del bomber inglese scuote i suoi in chiusura di primo tempo: ci prova Viña nei primi secondi dell’unico minuto di recupero concesso dall’arbitro polacco Raczkowski ed ottiene l’angolo sui cui sviluppi ha una seconda opportunità col mancino da fuori, quindi, dopo il tocco di Zaniolo, Sergio Oliveira trova la volée che vale il clamoroso vantaggio giallorosso.
    La Roma batte il Vitesse 1-0: al ritorno mancheranno Oliveira e Mancini
    Karsdorp, Cristante ed El Shaarawy per Maitland-Niles, Viña e Veretout è il triplo cambio operato da Mourinho durante l’intervallo. Il Vitesse prova – con scarsi risultati – ad emulare il forcing attuato in avvio di prima frazione, la Roma cerca di alleviare la pressione manovrando di prima. Quindici minuti scorrono via senza particolari sussulti, ad eccezione di un brutto impatto di Wittek contro i cartelloni pubblicitari e uno scontro tra Houwen ed Abraham, in entrambi i casi senza particolari conseguenze. Per assistere ad una potenziale occasione da rete, invece, bisogna attendere il 62′, quando Doekhi vanifica la bella sponda di Openda calciando debole e centrale da ottima posizione. Immediata risposta giallorossa, con Abraham che non sfrutta il clamoroso liscio di Rasmussen, cercando di saltare il portiere olandese con lo scavetto e facendosi rimontare dal difensore danese ex Empoli e in prestito dalla Fiorentina. Al 66′ Pellegrini fa tirare il fiato a Zaniolo, elogiato dallo Special One con un “Bravo”, quattro giri di lancetta più tardi Sergio Oliveira si prende un giallo per un fallo di frustrazione, dopo aver a lungo protestato per un altro subito in precedenza. Il Vitesse sembra aver finito la benzina e i capitolini vanno a caccia di una rete che regalerebbe una seria ipoteca sulla qualificazione ai quarti di finale di Conference e non la trova per questione di centimetri al 75′ con la potente zuccata di Mancini, con la sfera che sorvola di pochissimo la traversa. L’inerzia del match si spezza al 79′, quando un’ingenuità dell’ex Porto, ammonito da soli 9′, si prende la seconda sanzione, lasciando i suoi in inferiorità numerica. Il tecnico dell’Aquila bicipite cerca di dare una scossa alla squadra e, all’82’, getta nella mischia Buitink, Bazoer e l’ex Juve U23 Frederiksen (fuori Oroz, Domgjoni e Openda), sbilanciando il proprio assetto quasi a comandare il disperato assedio finale: messaggio immediatamente recepito e Grbic ruba il tempo a Mancini e ci prova di testa, con Rui Patricio che non si scompone, resta piantato a terra e blocca sicuro. A 4′ dal 90′ cartellino anche per Mancini che, diffidato, dovrà assistere al match in programma all’Olimpico la prossima settimana dalla tribuna, mentre all’89’ Smalling va a rinforzare il pacchetto arretrato, rilevando un esausto Mkhitaryan. Veementi le proteste dei padroni di casa al 93′ per un contatto in area tra Ibañez e Tronstad, ma le immagini danno ragione all’arbitro che sceglie di comandare una punizione in favore della Roma. LEGGI TUTTO

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    Roma, è il polacco Raczkowski l'arbitro del match di Conference col Vitesse

    ROMA – Sarà il polacco Pawel Raczkowski l’arbitro del match fra Vitesse e Roma, in programma in Olanda giovedì alle 18.45 e valido per l’andata degli ottavi di finale della Conference League: lo ha reso noto la Uefa comunicando in giornata tutte le designazioni per il turno. La squadra arbitrale sarà tutta polacca: oltre a Raczkowski, i suoi assistenti saranno Radoslaw Siejka e Adam Kupsik. Tomasz Musial invece svolgerà il ruolo di quarto uomo. Il direttore di gara 38enne, nativo di Varsavia, ha già un precedente con i giallorossi, cioè la partita vinta 5-0 contro il Viktoria Plzen il 2 ottobre 2018 ai gironi di Champions League. LEGGI TUTTO

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    Juventus, possibile la vittoria contro lo Spezia

    Allo Stadium di Torino va in scena la sfida tra la Juventus e lo Spezia. La squadra allenata da Massimiliano Allegri è in gran forma: otto vittorie e cinque pareggi nelle ultime 13 giornate di Serie A.
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    In casa non si passa
    Focalizzando però l’attenzione sui risultati fatti registrare dalla “Vecchia Signora” allo Stadium si nota subito come l’undici bianconero spesso e volentieri si “limita” a segnare solamente uno o due gol, la difesa di “ferro” (solo 9 reti al passivo) poi fa il resto. Questo particolare modo di gestire la gara ha portato la Juventus a conquistare almeno un punto in 10 match su 13 (7 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte). Lo Spezia se vorrà avere una chance di fare risultato a Torino dovrà per forza di cose migliorare la propria fase difensiva, i 32 gol subiti in trasferta sono un vero e proprio campanello d’allarme. Quota popolare per il segno 1, per alzare il coefficiente di difficoltà si può provare la “combo” che lega l’Over 1,5 Casa all’Under 1,5 Ospite. LEGGI TUTTO

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    Roma-Atalanta 1-0: decide Abraham, Mourinho aggancia Gasperini

    ROMA – La Roma batte di misura l’Atalanta all’Olimpico grazie ad un gol di Abraham al 32′, nato da uno splendido assist di Zaniolo, ed aggancia proprio i nerazzurri al quinto posto della classifica di Serie A (seppur con una partita in più) a quota 47 punti, a -3 dalla Juventus quarta. Gasperini rinuncia inizialmente a Muriel, Boga e Malinovskyi, schierati poi nel corso della ripresa, senza tuttavia riuscire ad ottenere quel cambio di marcia sperato. Zappacosta ko dopo venti minuti, escono con qualche acciacco anche Zalewski, Zaniolo ed Abraham, nel finale espulsi De Roon e Mkhitaryan.
    Roma-Atalanta, tabellino e statistiche
    Serie A, risultati e classifica
    Roma-Atalanta, le scelte di Mourinho e Gasperini
    Per lo scontro diretto “con vista Champions” Mourinho conferma un 3-5-2 camaleontico, pronto a trasformarsi in 3-4-2-1 o 3-4-3 a seconda delle differenti fasi di gioco, con Rui Patricio tra i pali, Mancini, Smalling e Kumbulla in difesa, Karsdorp, Mkhitaryan, Cristante, Pellegrini e Zalewski a centrocampo e Zaniolo in coppia con Abraham in avanti. La risposta di Gasperini, che rinuncia a Boga, Malinovskyi e Muriel, è un 4-2-3-1 con Hateboer, Demiral, Palomino e Zappcosta a protezione di Musso, De Roon e Freuler in mediana e il trio Miranchuk-Koopmeiners-Pessina a supporto di Pasalic, confermato falso nueve.
    Guarda la galleryAbraham affonda l’Atalanta e lancia la Roma
    Assist di Zaniolo per Abraham: Roma-Atalanta 1-0 al 45′
    Sospinta da un Olimpico incandescente, l’approccio al match della Roma manda su tutte le furie Gasperini: dopo soli 2′, infatti, sventato il pericolo sulla splendida prodezza balistica di Mkhitaryan, respinta in extremis dalla retroguardia orobica, serve un autentico miracolo di Musso sul potente colpo di testa dell’ex Mancini per evitare lo svantaggio immediato. Qualche accorgimento tattico e prima del 10′ la pressione giallorossa cala, mentre l’Atalanta inizia ad occupare con maggiore continuità la metà campo avversaria, mentre Koopmeiners fa ammonire Cristante, altra vecchia conoscenza nerazzurra. La partita si accende intorno al quarto d’ora: Pellegrini ci prova da posizione impossibile al 15′, un minuto più tardi Miranchuk lamenta un intervento al limite di Zalewski in area di rigore capitolina, al 18′ quindi, innescato da una bella giocata del giovane italo-polacco, è il turno di Zaniolo, il cui rasoterra mancino è agevolmente bloccato a terra dall’estremo difensore della Dea. Dopo il forfait di Zappacosta al 20′, sostituito da Pezzella, un durissimo scontro Abraham-Demiral costa il giallo all’attaccante scuola Chelsea. I continui ribaltamenti di fronte rendono la sfida frizzante e dall’esito più che mai incerto: se Zaniolo fa un tocco di troppo, servendo poi male Abraham sul secondo palo (24′), Freuler non spaventa Rui Patricio con un sinistro da fuori, suo malgrado debole e centrale (26′), “imitato” dallo stesso talento giallorosso ad una manciata di secondi dalla mezz’ora. Dai piedi di Zaniolo, però, nasce l’episodio che rompe l’equilibrio: è il 32′ quando il trequartista figlio d’arte accarezza il pallone lanciato dalle retrovie da Karsdorp poi, dopo una giravolta su se stesso, con un assist no look regala ad Abraham il 20° gol stagionale, che vale l’1-0. Pessina guida la reazione atalantina, chiuso “sul più bello” al 34′ e punito dall’arbitro per un energico pressing su Kumbulla sul vertice sinistro dell’area. Al 41′, da una scelta sbagliata di Karsdorp, nasce un contropiede smorzato dall’italo-albanese ex Verona, che stoppa Miranchuk al momento del tiro: sull’inevitabile punizione – da una mattonella più che interessante – Koopmeiners calcia male e la barriera tiene il navigato portiere portoghese al riparo da spiacevoli sorprese. Da una zolla simile, ma sull’altro versante, Pellegrini – a pochi istanti dal duplice fischio dell’arbitro Massa – ottiene solo un calcio d’angolo che non produce particolari pericoli.
    Espulsi De Roon e Mkhitaryan: Roma-Atalanta 1-0 
    Tra le fila dell’Atalanta c’è Muriel per Pasalic al rientro in campo dagli spogliatoi, secondo cambio per Gasperini dopo quello forzato per il problema accusato da Zappacosta, Mourinho conferma invece gli stessi undici schierati in avvio. La prima chance della ripresa è a tinte giallorosse, ma Demiral anticipa Mancini ed allontana la sfera (46′), quindi un impreciso stop a seguire di Pellegrini permette l’uscita comoda di Musso (47′). Pochi secondi più tardi, Muriel dimostra di essere entrato subito in partita, provando a destreggiarsi con tecnica e tenacia nei pressi dell’area piccola, senza tuttavia riuscire a liberarsi per il tiro. L’avvio è sprint: al 49′ una posizione di partenza di offside vanifica il 2-0 di Zaniolo, mentre sul rovesciamento di fronte sono decisivi Smalling e – soprattutto – Rui Patricio sul tentativo di Freuler. Al 59′ Pezzella scodella un pallone interessante in mezzo, ma la difesa giallorossa si rifugia in corner, un minuto più tardi Gasperini si gioca le carte Malinovskyi e Boga in luogo di Pessina e Koopmeiners sperando – invano – in un cambio di marcia. Al 61′ alza bandiera bianca Zalewski, colpito duro da Demiral pochi minuti prima e rilevato da Vina, mentre il neoentrato talento ucraino sporca i guantoni di Rui Patricio con un mancino dal limite (62′): al 64′, però, l’ex Mancini si divora il 2-0 sugli sviluppi di un angolo. Non c’è tregua e Boga avvia una ripartenza interrotta irregolarmente da Mkhitaryan (anche l’armeno s’iscrive così alla “lista dei cattivi” del direttore di gara), quindi, dopo uno splendido salvataggio di Palomino su Zaniolo, che pregustava già un facile diagonale, rimedia il giallo anche Kumbulla che, diffidato, salterà la trasferta di Udine in programma domenica 13 marzo. Il talento della Nazionale azzurra ci riprova invano al minuto 72, quindi, due giri di lancetta più tardi, abbandona il terreno di gioco, sostituito da Veretout e con il conseguente dirottamento di Pellegrini qualche metro in avanti nel ruolo di rifinitore per Abraham, il quale, dopo aver chiesto il cambio e aver assistito al fallo (sanzionato) di Malinovskyi su Kumbulla che accende un parapiglia rapidamente sedato, si mangia il raddoppio a 10′ dal 90′. Djimsiti fa tirare il fiato ad un esausto Palomino, Mou risponde con un triplo cambio (Felix, Oliveira ed Ibanez – subito ammonito, seguito a ruota da Hateboer e Demiral – per Abraham, Pellegrini e Karsdorp), mentre Smalling è provvidenziale su Muriel ad un passo dal 90′. I cinque minuti di recupero non bastano alla Dea per il disperato forcing finale, nonostante una buona occasione per il difensore turco ex Juve al 91′, mentre De Roon rimedia un ingenuo doppio giallo ravvicinato, raggiunto anzitempo negli spogliatoi da Mkhitaryan: la Roma vince di misura ed aggancia i nerazzurri a quota 47 (seppur con una partita in più) al quinto posto della classifica di Serie A. LEGGI TUTTO

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    Roma-Atalanta, il pronostico del match dell'Olimpico

    Nel sabato di Serie A spicca il big match tra la Roma e l’Atalanta, Mourinho contro Gasperini. I giallorossi cercano continuità dopo il blitz di La Spezia, la Dea vuole riprendere a correre dopo il ko esterno in campionato contro la Fiorentina (0-1).
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    Statistiche Atalanta nei primi tempi
    La miglior Roma della stagione si è vista probabilmente proprio contro l’Atalanta, battuta 4-1 al Gewiss Stadium lo scorso 18 dicembre. Resta però uno scoglio duro per i giallorossi, visto che la Dea fuori casa va a velocità Scudetto e viaggia alla media di due gol segnati a partita. La curiosità statistica dei bergamaschi è che da 8 turni a questa parte non subiscono reti nel primo tempo. Una Roma col giusto approccio ha le carte in regola per segnare prima del riposo e “contribuire” così ad azzerare il ritardo. Se l’opzione Over 0,5 Casa 1° tempo rientra nel campo del “difficile”, con l’esito Goal (segnano entrambe) si torna nell’ambito del “probabile”. Ognuno, ovviamente, prenderà la direzione che più ritiene opportuna. LEGGI TUTTO

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    Può starci l'Over 2,5 in Spezia-Roma

    Serie A, Spezia e Roma si sfidano dopo aver mancato l’appuntamento con la vittoria nelle ultime tre giornate. Il club ligure prima di perdere contro il Bologna (2-1) e la Fiorentina (1-2) aveva pareggiato sul campo della Salernitana (2-2) mentre l’undici giallorosso è reduce da tre “X” contro Genoa (0-0), Sassuolo (2-2) e Verona (2-2).
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    Meglio non rischiare
    Le due compagini in campionato lottano per obiettivi completamente differenti. Lo Spezia si trova a più quattro sulla zona retrocessione mentre la Roma sta cercando di raggiungere il prima possibile la zona Europa. Sulla carta la squadra allenata da José Mourinho (out per squalifica) parte con i favori del pronostico. Occhio però alle sorprese dato che i giallorossi, soprattutto in trasferta (solo 5 vittorie), sono “scivolati” già in diverse occasioni. Può starci l’Over 2,5, esito che con Pellegrini e soci impegnati fuori casa ha “risposto” presente in 9 gare su 12. LEGGI TUTTO

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    In Verona-Venezia intriga la “combo” 1X più Over 1,5

    Serie A, il Verona si appresta a ricevere il Venezia. Per le quote parte favorita la squadra allenata da Igor Tudor, gli “scaligeri” in casa hanno perso solamente quattro incontri su tredici.
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    In casa è un’altra storia
    Al Verona la scorsa settimana per poco non riusciva il “colpaccio” sul campo della Roma. Caprari e compagni dopo aver chiuso il primo tempo sul 2-0 non sono riusciti a resistere agli attacchi nella ripresa dei giallorossi, 2-2 il risultato finale. L’Hellas in casa però non scherza, in questa stagione al “Bentegodi” sono cadute anche diverse “big” come Roma, Lazio e Juventus. Nelle ultime due gare interne l’undici di Tudor ha conquistato sei punti contro Udinese (4-0) e Bologna (2-1). 
    Il Venezia è reduce da due risultati consecutivi (dopo il 2-1 fatto registrare a Torino i veneti hanno pareggiato 1-1 in casa con il Genoa) ma se vorrà impensierire l’Hellas dovrà almeno migliorare la propria fase difensiva (20 gol subiti in trasferta).
    Il Verona davanti al proprio pubblico ha regalato l’Over 2,5 in 11 match su 13. Intriga la “combo” che lega l’Over 1,5 casa all’Under 2,5 Ospite, più “semplice” l’accoppiata 1X più Over 1,5. LEGGI TUTTO