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    In Verona-Venezia intriga la “combo” 1X più Over 1,5

    Serie A, il Verona si appresta a ricevere il Venezia. Per le quote parte favorita la squadra allenata da Igor Tudor, gli “scaligeri” in casa hanno perso solamente quattro incontri su tredici.
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    In casa è un’altra storia
    Al Verona la scorsa settimana per poco non riusciva il “colpaccio” sul campo della Roma. Caprari e compagni dopo aver chiuso il primo tempo sul 2-0 non sono riusciti a resistere agli attacchi nella ripresa dei giallorossi, 2-2 il risultato finale. L’Hellas in casa però non scherza, in questa stagione al “Bentegodi” sono cadute anche diverse “big” come Roma, Lazio e Juventus. Nelle ultime due gare interne l’undici di Tudor ha conquistato sei punti contro Udinese (4-0) e Bologna (2-1). 
    Il Venezia è reduce da due risultati consecutivi (dopo il 2-1 fatto registrare a Torino i veneti hanno pareggiato 1-1 in casa con il Genoa) ma se vorrà impensierire l’Hellas dovrà almeno migliorare la propria fase difensiva (20 gol subiti in trasferta).
    Il Verona davanti al proprio pubblico ha regalato l’Over 2,5 in 11 match su 13. Intriga la “combo” che lega l’Over 1,5 casa all’Under 2,5 Ospite, più “semplice” l’accoppiata 1X più Over 1,5. LEGGI TUTTO

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    Torino-Cagliari, gli ospiti possono andare a segno

    Serie A, Il “lunch match” domenicale della 27ª giornata prevede il confronto tra il Torino e il Cagliari. Nell’ultima partita disputata i granata hanno pareggiato contro la Juventus per 1-1 mentre l’undici allenato da Mazzarri ha fatto registrare il segno X in casa con il Napoli (1-1).
    Indovina il risultato esatto di Torino-Cagliari e vinci!
    I rossoblù possono colpire
    In questa stagione il Torino davanti al proprio pubblico ha fatto registrare dei risultati straordinari. Belotti e compagni in casa hanno perso solamente tre volte su tredici, nelle restanti dieci gare hanno fatto registrare sette vittorie e tre pareggi. I granata nei lidi amici con 25 reti realizzate e 13 subite viaggiano a una media di 1,92 gol fatti e 1 subito a partita.
    Vista la media delle reti al passivo non si può non dare una chance a questo Cagliari. Joao Pedro e soci nelle precedenti sette giornate di campionato hanno perso solamente sul campo della Roma (1-0). Nelle altre sei sfide i rossoblù non solo non hanno mai alzato bandiera bianca (tre vittorie e tre pareggi) ma hanno anche sempre segnato almeno un gol. Interessante il Multigol Ospite 1-2 al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Roma, i tifosi con Mourinho: “Hai le chiavi della città”

    ROMA – Malgrado il pareggio in extremis contro il Verona (2-2) e la classifica che recita 8° posto a 41 punti, il tifosi della Roma restano saldamente al fianco di Josè Mourinho. Sabato l’ex allenatore dell’Inter aveva scritto sui social: “Amo questo popolo, per voi lotterò” e la risposta del popolo giallorosso non si è fatta attendere. Domenica sera a Trigoria è apparso uno striscione in favore di Mou: “La nostra fede, la tua mentalità: hai le chiavi di questa città”. Solamente oggi il centro sportivo giallorosso tornerà a popolarsi per la ripresa degli allenamenti dopo il giorno di relax concesso ieri, c’è attesa per la decisione che martedì del Giudice Sportivo sulla squalifica di Mourinho: al di là del gesto del telefono, sono le parole riferite a Pairetto che potrebbero inasprire la pena non limitandola a una sola giornata. LEGGI TUTTO

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    Roma-Verona 2-2: i baby Volpato e Bove salvano Mourinho

    ROMA – I gol di Barak e Tameze, rispettivamente dopo cinque e venti minuti, sembravano aver condannato una Roma in grande emergenza alla decima sconfitta stagionale. All’Olimpico, all’Hellas Verona dell’ex Juve Igor Tudor, non basta però un tempo di totale dominio per conquistare la massima posta in palio, rimontato nella ripresa “dalla linea verde” lanciata da Mourinho: al 65′ il destro dal limite di Volpato, leggermente sporcato da Gunter, regala un finale di fuoco. A completare l’opera è Bove a 6′ dal termine con un velenoso collo destro sul primo palo da posizione defilata. Con questo punto, Mourinho sale a quota 41, gli scaligeri restano a -4. 
    Roma-Verona, le scelte di Mourinho e Tudor
    Scelte semi-obbligate per José Mourinho, privo di 10 calciatori, compreso Zaniolo, in dubbio fino all’ultimo: in porta c’è Rui Patricio, Karsdorp, Smalling, Kumbulla e Vina la linea di difesa, Cristante e Sergio Oliveira in mediana e Maitland-Niles, Pellegrini ed Afena-Gyan il trio di trequartisti alle spalle di Abraham. La risposta dell’ex vice-Pirlo alla Juve Igor Tudor è un 3-4-2-1 con Ceccherini, Gunter e Casale a protezione di Montipò, Faraoni, Tameze, Ilic e Lazovic a centrocampo e la coppia Barak-Caprari a supporto del terminale offensivo Simeone.
    Barak-Tameze, Roma-Verona 0-2 al 45′
    Le assenze, il recente trend negativo, il pareggio strappato in extremis col Sassuolo nell’ultimo turno, le soventi stoccatine di Mourinho alle seconde linee della rosa a propria disposizione: i tifosi della Roma auspicavano una reazione nel momento più complicato, ma all’Olimpico – sin dalle prime battute – la squadra di casa sembra il Verona. Gli scaligeri di Tudor prendono in mano le redini del gioco con personalità, autostima e fiducia e i minuti necessari per sbloccare il risultato sono appena cinque: splendido schema su punizione, dalla corsia destra Ilic batte corto, una rapida triangolazione nello stretto libera Faraoni per un tiro-cross su cui si oppone Rui Patricio, che non può nulla però sul tap-in vincente di Barak, giunto alla decima marcatura stagionale, il secondo calciatore dell’Hellas in doppia cifra in stagione (Simeone è già a 12). Ad onor del vero, spronati dagli urlacci dello Special One in panchina, i giallorossi accennano una reazione: ci prova senza fortuna Pellegrini, un grande ripiegamento di Casale toglie una ghiotta opportunità ad Afena, stessa sorte per Vina, Sergio Oliveira ed Abraham. Sono 10 giri di lancetta in cui l’undici veneto fatica ad uscire dalla propria metà campo, ma in serbo c’è il colpo da ko: al 20′, infatti, da una ripartenza perfetta, la sfera finisce tra i piedi dell’ex Caprari che, dalla linea di fondo, inventa un assist vincente per Tameze, che fa 2-0 dal cuore dell’area. I capitolini accusano il colpo e soltanto l’intervento del Var evita un passivo più pesante: una posizione di partenza irregola “defrauda” Simeone di un capolavoro che avrebbe chiuso anzitempo le sorti dell’incontro (32′). Il duplice fischio dell’arbitro Pairetto dà il là alla pioggia di fischi di tutto lo stadio.
    I baby Volpato e Bove salvano la Roma: 2-2 con il Verona
    Veretout e Zalewski per Sergio Oliveira – ammonito – e Vina sono le mosse di Mourinho al rientro in campo dopo l’intervallo, Depaoli per Casale, anche lui nella “lista dei cattivi” dell’arbitro, la risposta di Tudor dopo 7′ di gioco, prologo alla prima occasione della ripresa, a tinte giallorosse: è protagonista il francese appena entrato, che – tutto di mancino -accarezza il pallone e cerca un diagonale, che si spegne però contro l’esterno della rete. Troppo poco per appagare uno sconsolato Mourinho, che al 62′ si gioca la carta Volpato in luogo di Afena. Quindi, sull’altro versante, è il turno di Bessa e Lasagna per Caprari e Lasagna: un doppio cambio che non stravolge il modulo, ma muta sicuramente l’aspetto tattico, ora più votato al contropiede, con un boa davanti incaricata di difendere palloni sporchi e guadagnare punizioni sulla trequarti. Il calcio, però, è uno sport bizzarro e basta un episodio per cambiare il volto di una partita. Il suddetto episodio, poi, assume i crismi della favola al 65′, quando a realizzare il 2-1, con una botta di collo sinistro leggermente deviata da Gunter sugli sviluppi di un corner, è proprio il giovane Volpato, in campo da 180 secondi scarsi, alla seconda presenza nel massimo campionato italiano e primo calciatore della “scuderia di Francesco Totti” a segnare con la maglia della Roma. Match improvvisamente riaperto, mentre Karsdorp, ammonito per un’entrataccia, rischia grosso quando accusa platealmente di simulazione Bessa. Le fiammate di Zalewski mettono alle corde l’Hellas, Pellegrini chiede invano un calcio di rigore, mentre Tameze – imprendibile nel primo tempo e ora in balia del baby italo-polacco – alza bandiera bianca: con lui esce anche Ceccherini, dentro Sutalo e Retsos, mentre lo Special One getta nella mischia Bove per Maitland-Niles. Sarà un’altra sostituzione profetica: se Volpato – favorito da un pregevole velo di Abraham – sfiora la doppietta in scivolata quando il cronometro segna -10′ dal triplice fischio, e Cristante non inquadra lo specchio dalla distanza, il giovane prodotto del vivaio giallorosso – anche lui al primo centro in A – trova il 2-2 con un velenosissimo destro sul primo palo dal vertice destro dell’area gialloblù (84′). Sulle ali dell’entusiasmo, poi, Abraham avrebbe anche l’occasione per il clamoroso sorpasso-lampo. Al 91′ espulso Mourinho per aver fatto il “gesto del telefono”: bellissimo, però, l’abbraccio con Tudor prima di abbandonare il prato verde dell’Olimpico. LEGGI TUTTO

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    Piace il Multigol 2-3 in Venezia-Genoa

    Al “Penzo” va in scena la sfida salvezza tra il Venezia e il Genoa. Entrambe le squadre sono posizionate nella parte bassa della classifica e non possono assolutamente permettersi di perdere.
    Venezia-Genoa show! Fai ora i tuoi pronostici! 
    Il match si preannuncia equilibrato
    La scorsa settimana il Venezia ha battuto a sorpresa in trasferta il Torino (2-1), le reti di Haps e Crnigoj hanno ribaltato il momentaneo vantaggio granata (Brekalo a segno dopo soli 5 minuti). Questo risultato ha dato una piccola boccata d’ossigeno alla squadra allenata da Paolo Zanetti che non era mai riuscita a vincere nelle precedenti 10 giornate di campionato (3 pareggi e 7 sconfitte). 
    Il Genoa di Blessin invece non ha mai perso, tre pareggi in altrettante partite. Il “Grifone” dopo aver collezionato un doppio 0-0 contro l’Udinese e la Roma ha fatto registrare il segno X anche contro la Salernitana (1-1).
    Difficile sbilanciarsi in una sfida così equilibrata, possibile il Multigol 2-3 al novantesimo (il club rossoblù non ha mai regalato la “Somma gol: 3” in trasferta). LEGGI TUTTO

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    Pronostico Roma-Verona, all'Olimpico si punta sui gol

    Uno dei piatti più prelibati del sabato di Serie A è Roma-Verona. Mourinho non vuole mancare all’appuntamento con i tre punti contro una formazione in gran forma che può vantare il quarto miglior attacco della Serie A. Ecco alcune statistiche e a seguire i consigli per i pronostici.
    Roma-Verona, che sfida tra Mourinho e Tudor: fai il tuo pronostico!
    Hellas, solo 4 volte si è visto lo 0-0 al riposo
    Problemi di formazione e stringente necessità di fare bottino pieno contro un team libero da qualsiasi pressione: situazione non semplice per Mourinho, la cui squadra all’Olimpico ha segnato più di due reti solo contro Fiorentina (all’esordio) e Juventus (3-4).Le statistiche dell’Hellas convergono su Over 2,5 e Goal ed è da segnalare anche che solo 4 volte su 24 gli scaligeri sono andati al riposo sullo 0-0. Raramente, quindi, ci si annoia anche durante i primi tempi.
    Le insidie per i giallorossi non mancano, tanto che la quota per il segno 1 al 90’ si avvicina al raddoppio. Per chi è appassionato di giocate sugli esiti “Multigol” è da segnalare “Multigol 1-2 1° tempo+Multigol 2-4 2° tempo”. Per centrare questo tipo di opzione (da circa tre volte la posta) serve questa combinazione: uno o due gol nella prima frazione e, nella seconda, da due a quattro segnature. LEGGI TUTTO

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    Sassuolo-Roma 2-2: Cristante salva Mourinho al 94'

    Sassuolo-Roma, le scelte di Dionisi e Mourinho
    Privo degli squalificati Raspadori e l’ex Scamacca, oltre che del lungodegente Djuricic, Dionisi ospita la Roma al Mapei Stadium lanciando in attacco Defrel, supportato dal tris di trequartisti composto da Berardi, Matheus Henrique e Traoré. Consigli tra i pali, Muldur – che sostituisce l’infortunato Toljan – e Kyriakopoulos terzini, Chiriches e Ferrari centrali di difesa e Maxime Lopez, in coppia in mediana con l’altro prodotto del vivaio giallorosso Frattesi, completano il 4-2-3-1 del tecnico neroverde. La risposta di Mourinho, che non potrà contare su El Shaarawy e Zaniolo, è un 3-5-2 con Mancini, Smalling e Kumbulla – in luogo di Ibanez ko – a protezione di Rui Patricio, Karsdorp e Vina – preferito a Maitland-Niles – a tutta fascia, Sergio Oliveira in cabina di regia con Pellegrini e Mkhitaryan mezzali ed il tandem Felix-Abraham in avanti.
    Sassuolo-Roma 0-1 al 45′: decide Abraham su rigore
    Entrambe reduci da una settimana da dimenticare (il Sassuolo strapazzato 4-0 dalla Sampdoria in campionato ed eliminato in Coppa Italia dalla Juve ad un passo dai supplementari, la Roma che non è andata oltre lo 0-0 con il Genoa e sconfitta dal Milan nei quarti del secondo trofeo nazionale), le squadre di Dionisi e Mourinho dimostrano grande voglia di riscatto sin dai primi istanti di contesa: al 1′ Ferrari interrompe un bel dialogo tra Felix ed Abraham a ridosso dell’area di rigore neroverde, un giro di lancetta più tardi l’ex “dal dente avvelenato” Frattesi ciabatta dal limite e sciupa una buona occasione. I ritmi salgono e con essi, dopo qualche errore tecnico da ambo i lati, anche le emozioni: al 6′ Berardi impegna Rui Patricio con un diagonale mancino, al 7′ Traoré, favorito da un rimpallo, fa 1-0 bruciando un Mancini non perfetto in marcatura, ma il Var annulla per un precedente tocco di mano, quindi all’8′ Pellegrini vanifica una ghiotta chance servendo Karsdorp anziché tentare la soluzione personale, al 12′ è ancora il capitano neroverde a gelare Mourinho con un sinistro a giro che termina fuori di un soffio, al 14′ Consigli è decisivo in uscita bassa su Felix, mentre al 16′ Defrel non riesce a dare la giusta potenza alla propria conclusione. Si arriva così al 19′, minuto in cui Ferrari colpisce duro Vina e si prende un giallo che lo costringerà a saltare la sfida con l’Inter, sorte simile per Mancini, anche lui diffidato ed ammonito dopo un bruttissimo fallo – di quelli da cartellino arancione – su Matheus Henrique, che rimane a lungo dolorante a terra. L’intensità in campo ha un calo fino alla mezz’ora, col piatto forte in programma ancora da servire: al 33′ Abraham porta in vantaggio la Roma, segnando a porta vuota dopo la scodellata in mezzo di Sergio Oliveira, ma anche in questo caso subentra la tecnologia a ravvisare un offside di Mancini. L’appuntamento tra il gol e il bomber inglese ex Chelsea, però, è rimandato di 13′: è il primo di recupero, infatti, quando trova la 18ª rete stagionale su un calcio di rigore concesso dall’arbitro Guida per un tocco proibito col braccio di Chiriches. Il finale è teso e ai neroverdi saltano i nervi: Berardi finisce nella lista dei cattivi del direttore di gara per protese, Maxime Lopez per un fallo di frustrazione su Vina.
    Autogol di Rui Patricio, Traoré e Cristante: Sassuolo-Roma 2-2
    Pronti, via e il Sassuolo pareggia: Traoré scappa via sulla sinistra, il suo cross viene sporcato col petto da Smalling, la cui deviazione beffa Rui Patricio che, goffamente, smanaccia all’interno della propria porta. La Roma reagisce immediatamente di nervi, ma Consigli mette una pezza sul potente tentativo di Abraham, il Sassuolo vede un avversario in difficoltà quando viene aggredito ed aumenta nuovamente i giri del proprio motore: il match torna ad infiammare il Mapei. Grandi proteste dei padroni di casa al 55′ per un contatto nell’area giallorossa tra Muldur e Vina: Dionisi invoca il rigore, Mourinho chiede un giallo per simulazione, l’arbitro Guida sorvola sull’episodio dopo l’ok del Var. Al 62′, invece, Pellegrini sbaglia clamorosamente un passaggio in profondità per Felix lanciato a rete, vanificando lo splendido lavoro di un Abraham scatenato, mentre al 66′ Frattesi va ancora una volta ad un passo dal gol dell’ex, strozzando però troppo la propria conclusione col destro e il pallone che non inquadra lo specchio. Harroui prende il posto di uno stremato Matheus Henrique, Mourinho risponde con Cristante e Shomurodov per Sergio Oliveira e Felix, ma al 73′ il Sassuolo ribalta la partita: assist da cineteca di Berardi, Traoré anticipa Karsdorp, controlla e scarica in porta con violenza, bissando l’eurogol segnato alla Juve in Coppa Italia giovedì. Shomurodov tenta la replica immediata, con Consigli che si salva in uscita bassa (75′) poi, sessanta secondi dopo gli ingressi di Maitland-Niles e Veretout per Vina e Mancini (77′), Ferrari lascia in dieci il Sassuolo, rimediando un inevitabile secondo giallo per uno sgambetto al limite ai danni di Abraham. La fascia da capitano passa sul braccio del portiere scuola Atalanta, Dionisi getta nella mischia Tressoldi ed Ayhan, passando alla difesa a tre e rinunciando a Defrel e Frattesi, sul pallone va invece Pellegrini dopo quasi tre minuti di attesa: l’esperto portiere intercetta senza particolari problemi. Carles Perez rileva Karsdorp, mentre Berardi provoca Kumbulla, facendolo ammonire, prima di sedersi in panchina accanto a Dionisi, sostituito da Ceide. Sotto di una rete, la Roma attacca a testa a bassa e a 4′ dal 90′ ha una buona opportunità Mkhitaryan, ma il suo destro ha troppa potenza e troppa poca precisione. Il 2-1 sembra cristallizzato, ma la sfida del Mapei è dalle mille emozioni e dall’esito incerto: così, al 94′, Cristante svetta più in alto di tutti e trova un ormai insperato pareggio ad un passo dal gong con un colpo di testa respinto da Consigli oltre la linea di porta. L’orologio dell’arbitro squilla, il 2-2 è convalidato. Tra il 95′ e il 96′ Traoré e Carles Perez hanno una chance per parte, ulteriori sussulti di una partita incandescente, mentre il triplice fischio divide la posta in palio. LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Juventus, entrambe le squadre possono andare a segno

    La partita in programma al “Gewiss Stadium” di Bergamo si preannuncia molto equilibrata. La classifica dopo le prime 24 giornate parla chiaro: la Juventus è quarta con due punti in più dell’Atalanta (quinta).
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    Il cammino delle due squadre
    Da una parte la “Dea”, reduce dalla sconfitta interna con il Cagliari (1-2) e capace di vincere solamente tre volte nelle prime 11 gare interne di campionato, dall’altra la Juventus, squadra che in Serie A non ha mai alzato bandiera bianca nelle precedenti 10 sfide. In questi 10 incontri la “corazzata” allenata da Massimiliano Allegri è riuscita a realizzare 18 gol subendone soltanto 5 (3 di questi contro la Roma). Entrambe le compagini hanno le carte in regola per colpire il proprio avversario. Possibile il Multigol 2-4 al novantesimo. Per i più audaci c’è la “combo” che lega il Multigol 1-2 Casa al Multigol 1-2 Ospite. LEGGI TUTTO