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    Diretta Roma-Genoa ore 15: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    ROMA – La 24ª giornata di Serie A si apre alle 15 all’Olimpico di Roma, dove i giallorossi di José Mourinho affrontano il Genoa di Alexander Blessin. Lo Special One chiede continuità ai suoi ragazzi, reduci da due vittorie consecutive in campionato più il successo sul Lecce in Coppa Italia. Nella Capitale arriva un Genoa apparentemente rinfrancato dal cambio in panchina, ma a secco di vittore da 20 giornate: l’ultimo successo rossoblù è il 3-2 a Cagliari del 12 settembre. Nella partita di andata, il 21 novembre scorso, la Roma si è imposta al Ferraris per 2-0 trascinata da una doppietta del giovane ghanese Felix Afena-Gyan.
    Roma-Genoa, segui il live sul nostro sito
    Roma-Genoa, come vederla in tv e in streaming
    La gara tra Roma e Genoa, con fischio d’inizio alle 15, sarà trasmessa in esclusiva in diretta streaming su Dazn.
    Tutta la Serie A TIM è solo su DAZN: 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva a giornata. Attiva Ora
    Roma-Genoa, le probabili formazioni
    ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, S. Oliveira, Cristante, Mkhitaryan, Maitland-Niles; Zaniolo, Abraham. A disposizione: Boer, Viña, Kumbulla, C. Perez, Zalewski, Bove, Veretout, Shomurodov, El Shaarawy, Felix. Allenatore: Mourinho.
    GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Hefti, Vanheusden, Bani, Calafiori; Portanova, Badelj; Ekuban, Amiri, Yeboah; Piccoli. A disposizione: Marchetti, Semper, Ostigard, Vasquez, Masiello, Maksimovic, Frendrup, Melegoni, Gudmundsson, Galdames, Destro, Sturaro. Allenatore: Blessin. 
    Arbitro: Abisso di Palermo.Guardalinee: Valeriano e Capaldo.Quarto uomo: G. Miele.Var: Nasca.Avar: Alassio. LEGGI TUTTO

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    Serie A, Roma-Genoa: gli esiti probabili

    Serie A di nuovo protagonista, sabato pomeriggio la Roma di Mourinho riceve il Genoa penultimo in classifica. Bentornata Serie A, ecco analisi e pronostico dell’anticipo dell’Olimpico.
    La Roma sfida il Genoa di Blessin, fai il tuo pronostico
    Finora 13 Over 2,5 per entrambe
    Se la Roma è quella del primo tempo del Castellani per il Grifone le speranze sono poche. Liguri profondamente rinnovati dal mercato, quello che ai giallorossi ha dato una pedina importante e subito perfettamente integrata come Sergio Oliveira.
    Alcuni numeri. Il Genoa negli ultimi 13 turni di campionato ha segnato solo 5 gol, 13 come le uscite dell’esito Over 2,5 in Serie A di entrambe le squadre.
    Per la Roma sarà importante sbloccare un match che altrimenti col passare dei minuti potrebbe rivelarsi complicato. La mente va al match d’andata quando al Ferraris fu risolutivo il jolly Afena-Gyan, pescato da Mourinho dalla panchina.
    Il pronostico di Roma-Genoa è 1X+Multigol 2-4 oppure l’esito Multigol Casa 2-4. LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “Se avessimo fatto il 5-0, la gente avrebbe spento la tv”

    Con la qualità dei nuovi acquisti e la forza d’urto del suo bomber Abraham e del suo gioiello Zaniolo, la Roma di Mourinho mostra per un tempo una delle sue facce migliori della stagione mettendo a segno in appena tredici minuti quattro gol, non sufficienti però per spegnere le velleità della formazione toscana, capace di approfittare del calo mentale dei giallorossi nella ripresa per provare a rientrare in una partita chiusa con il 4-2 finale. “Sapevamo del pareggio tra Lazio e Atalanta e di quello della Fiorentina, quindi era molto importante per noi vincere questa partita – ha commentato lo Special One a Dazn – Per voi è stato fantastico vedere il secondo tempo. Se ci fosse stato il 5-0 la gente avrebbe spento la TV, così l’audience è rimasto alto. Complimenti ai miei e all’Empoli, perché sono tornati in campo vivi e ci hanno creduto nonostante lo 0-4 all’intervallo”.Guarda la galleryAbraham show, la Roma cala il poker all’Empoli
    Mourinho: “Sergio Oliveira non è un regista”
    “Mkhitaryan è stato bravo, poi abbiamo abbassato l’intensità e il pressing, anche gli attaccanti hanno abbassato la pressione e l’Empoli ha fatto bene. Quando noi abbiamo cambiato la linea di centrocampo anche con Veretout abbiamo controllato meglio in mezzo, ma fino al 2-4 abbiamo sentito qualche difficoltà. Però non mi piace parlare sempre dei nostri problemi, anche gli altri sono stati bravi, hanno avuto qualità e giocano bene. Sergio Oliveira non è il regista di cui la gente parla perché noi non abbiamo quella qualità. Io lo sapevo, lo conosco perfettamente e sapevo che avrebbe dato questo aspetto diverso anche fisicamente e nelle decisioni verso l’area. Ha personalità, sa gestire i tempi, sa prendere i falli, fermando la partita, quando giochi in un club che punta a vincere il campionato ogni anno impari determinati comportamenti e prendi una certa mentalità di cui noi abbiamo bisogno”.
    Mourinho motiva le scuse all’Empoli
    “Le scuse all’Empoli? C’è un orario da rispettare, è stata colpa mia, ho perso tempo ad analizzare il match sull’iPad e poi ho preso troppo tempo. Non mi piace e mi sono scusato con la loro panchina e con il IV uomo. Di quanti gol ho bisogno da Abraham? Ogni partita (ha detto ridendo). Io voglio tanti gol in più dall’attaccante, se non può farlo deve aiutare la squadra”. LEGGI TUTTO

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    Empoli-Roma, giallorossi senza “X” in trasferta

    Al “Castellani” di Empoli va in scena la sfida tra l’undici di Andreazzoli e la Roma. La scorsa settimana i giallorossi hanno battuto 1-0 il Cagliari mentre i toscani non sono andati oltre l’1-1 sul campo del Venezia.
    Fai ora i tuoi pronostici!
    Giallorossi favoriti ma…
    Per le quote non ci sono dubbi, l’undici allenato da José Mourinho sembrerebbe avere le carte in regola per conquistare i tre punti anche al “Castellani”. Per i giallorossi però la sfida non sarà delle più semplici. Abraham e compagni (19 gol all’attivo e 16 al passivo nelle prime 10 trasferte del torneo) dovranno fare attenzione a non sottovalutare il reparto offensivo dell’Empoli che davanti al proprio pubblico (17 reti realizzate in 11 gare) è rimasto a secco solamente contro l’Inter e la Sampdoria. La Roma inoltre è l’unica squadra in Serie A a non aver ancora mai pareggiato lontano dai lidi amici. Con prudenza si può quindi provare la “combo” che lega la doppia chance X2 alla possibilità di vedere entrambe le porte violate al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Roma-Cagliari 1-0: il neo-acquisto Sergio Oliveira lancia Mourinho

    ROMA – Aveva glissato in conferenza stampa, a precisa domanda, José Mourinho: l’infortunio di Pellegrini nel pre-partita e il calcio di rigore assegnato per il fallo di mano di Dalbert hanno fugato ogni dubbio e scoperto il bluff dello Special One. A presentarsi sul dischetto è infatti il neo-acquisto giallorosso Sergio Oliveira che, al 33′ della sfida con il Cagliari, permette alla Roma di battere di misura il Cagliari allo stadio Olimpico con un preciso piatto destro rasoterra, di rispondere alla Juventus vittoriosa ieri contro l’Udinese e di agganciare la Lazio al sesto posto della classifica di Serie A a quota 35, a -6 dall’Atalanta quarta (e che ha due gare in meno). I rossoblù, invece, reduci da due successi di fila e vicini al pari nel finale con Joao Pedro (fermato da uno strepitoso Rui Patricio e dalla traversa), restano terz’ultimi a 16, a -2 dal Venezia ma con una partita in più. Nel prossimo turno, contro la Fiorentina, alle tante assenze Walter Mazzarri dovrà aggiungere quelle di Pavoletti e Carboni, diffidati ed ammoniti contro la formazione capitolina.
    Roma-Cagliari, le scelte di Mourinho e Mazzarri
    Reduce dai ko con Milan e Juventus, Mourinho si gioca subito la carta Sergio Oliveira, schierato tra i tre di centrocampo con Mkhitaryan e Veretout, che sostituisce all’ultimo minuto Pellegrini, ko nel riscaldamento. Davanti a Rui Patricio agiscono, da destra verso sinistra, Maitland-Niles, Mancini, Kumbulla e Vina, in avanti Zaniolo, Felix ed Abraham. Sei le defezioni per lo Special One – Spinazzola, Cristante, Smalling e Ibanez, più Diawara e Darboe in Coppa d’Africa -, ben 11 quelle per Mazzarri: Aresti, Keita Balde, Strootman, Oliva, Grassi, Ceppitelli, Walukiewicz, Bellanova, Ceter Valencia, Rog, più ‘l’epurato’ Caceres. Il Cagliari scende in campo all’Olimpico con un 3-4-1-2 dove, davanti a Cragno, ci sono Goldaniga, Altare e Carboni, Zappa e Dalbert sulle corsie esterne, Marin e Deiola in mediana, con Pereiro alle spalle di Joao Pedro e Pavoletti. Solo panchina per Nandez e Lykogiannis.
    Il neo-acquisto Sergio Oliveira decide Roma-Cagliari al 45′
    Mourinho mostra grande rispetto ad un Cagliari in emergenza, ma in grande fiducia dopo le due vittorie consecutive contro Sampdoria e Bologna, che l’hanno prepotentemente riavvicinata alla zona salvezza. L’approccio della Roma è chiaro: grande compattezza e fulminee ripartenze. Tra l’idea di partenza e la realizzazione pratica in campo, però, ce ne passa e soltanto a tratti i giallorossi trasmettono una reale sensazione di pericolosità dalle parti di Cragno. Ancora meno, sull’altro versante, quanto prodotto dalla formazione sarda nell’area di rigore presidiata da Rui Patricio. C’è un altro portoghese, però, destinato a prendersi la scena: è il nuovo acquisto Sergio Oliveira, ammonito per eccesso di foga dopo 23′, che sposta l’equilibrio del primo tempo trasformando – al 33′ con un freddissimo piatto destro rasoterra – il secondo penalty assegnato dall’arbitro Maggioni, stavolta per un fallo di mano di Dalbert (sanzionato col cartellino meno grave) su una conclusione dal limite dello stesso ex centrocampista del Porto, dopo quello – poi revocato dal Var – per il presunto fallo di Carboni su Zaniolo al 5′. In mezzo, un’occasione importante di testa con Abraham su cross di Maitland-Niles, ben neutralizzata dall’estremo difensore rossoblù (13′) e i gialli rimediati da Pavoletti e Carboni, che li costringeranno a saltare la prossima sfida alla Sardegna Arena contro la Fiorentina per squalifica. In chiusura, finisce nella lista dei ‘cattivi’ del direttore di gara – cinque in tutto nei primi 45′ – anche Gianluca Mancini.
    Traversa di Joao Pedro, la Roma batte il Cagliari 1-0
    Avvio sprint della Roma nella ripresa, con Felix Afena-Gyan che semina il panico in velocità: la scelta del giovane attaccante di Mourinho di mettersi in proprio e tentare la conclusione da posizione defilata non paga, col pallone che termina debolmente fra i guantoni di Cragno (49′). Al 55′ ci prova poi Mkhitaryan con un mancino dalla distanza senza fortuna, ma è ancora il rapido ghanese classe 2003 a rendersi pericoloso al 57′, a tu per tu con l’estremo difensore sardo, dopo lo splendido lancio di Abraham: l’uscita coraggiosa del portiere scuola Brescia, che si prende suo malgrado un calcione in testa che costa il giallo a Felix, tiene il Cagliari in partita. Mentre i tecnici, con gli stessi effettivi dal primo minuto, studiano le mosse mandando a scaldare alcuni elementi in panchina, una progressione dell’armeno al 65′ regala un’opportunità a Veretout, che si spegne anch’essa fra le braccia di Cragno. Nandez rileva Pereiro al 69′, un minuto più tardi Altare, ammonito, fa gridare al rosso la panchina giallorossa per un’entrataccia su Gyan, Carboni cerca una conclusione velleitaria da fuori al 71′, Zaniolo – al 74′ – mette paura a Mazzarri con una ripartenza disarmante e un tiro potente che non inquadra lo specchia poi, dopo l’avvicendamento Shomurodov-Felix, il neoentrato uzbeko, servito da ‘Miki’, calcia senza sorprendere Cragno (78′). Lykogiannis prende il posto di Dalbert, ma all’80’ è ancora la Roma ad andare ad un passo dal 2-0, con l’armeno ancora protagonista nelle vesti di rifinitore ed Abraham che pecca di lucidità e freddezza sotto porta. Una mole sconfinata di chance sprecate e beffa che non si consuma per questione di millimetri: all’84’ ci prova ancora invano Sergio Oliveira, rovesciamento di fronte e Marin, Pavoletti, Deiola e Nandez confezionano il tap-in facile facile per Joao Pedro, sul quale si salva Rui Patricio con un intervento miracoloso e con l’ausilio della traversa. Karsdorp per Zaniolo, Gagliano per Altare e al 93′ altra clamorosa chance ospite: Nandez attacca la profondità, sfila alle spalle di Vina ma, ipnotizzato dal lusitano guardiano della porta capitolina, fallisce il controllo di petto e l’azione sfuma. Gli ingressi di Bove per Veretout e Keramitsis – all’esordio in A – per Maitland-Niles accompagnano il triplice fischio finale. LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “Dopo il ko con la Juve alla Roma servirà coraggio”

    Mourinho sul discorso dopo Roma-Juve
    “Loro l’hanno preso bene, penso. Nel senso che non è stato facile da sentire, ma per gente perbene che vuole migliorare, che si fida della mia esperienza, del processo, io vedo sempre questa gente aperta, positiva. Ho sentito gente che vuole migliorare, non è gente permalosa. Anche nei momenti difficili dico che mi fa piacere lavorare con questa gente. I giocatori sono aperti, il resto si fa poco a poco. La situazione psicologica è stata ovvia per tutti. Per dare un esempio, in quel periodo dove abbiamo sofferto i tre gol, abbiamo fatto un fallo, se fossi stato in campo io ne avrei fatti 4 da solo. Siamo ancora un po’ naif in questo senso. Sergio sapeva tanto di noi, e si è reso conto di quanti giovani ci siano, anche quelli di profilo più alto. Il risultato offusca 70 minuti buoni fuori, ma per chi lavora dentro no. Abbiamo lavorato tanto, non possiamo dimenticarli quei 70 minuti, dobbiamo prenderli e analizzare tutto ciò che di buono abbiamo fatto. Abbiamo fatto tante cose fatte bene, non le possiamo dimenticare. Il dolore è per il risultato. Ogni volta che la squadra sbagliava abbiamo analizzato il motivo, del perchè abbiamo fatto errori individuali, non è stato solo un collasso mentale, ma anche errori individuali. Anche il terzo gol, che ho detto che Eldor non ha chiuso, ma dopo di lui ci sono stati altri errori. Però immagina quanto è difficile farlo dopo il peso di quella partita. Ma abbiamo lavorato bene. Cagliari? Conosco Mazzarri, è una squadra competitiva, viene per un punto, ma chi viene per uno a volte ne prende tre… sappiamo che non sarà facile, ma ci siamo preparati”.
    Mourinho su Sergio Oliveira e Maitland-Niles
    “Oliveira costruttore di gioco e nuovo rigorista? Non ci ho ancora pensato, non lo so. Dobbiamo decidere. In questo momento non ti posso rispondere, abbiamo lavorato su talmente tante cose che palla inattiva e rigore non li abbiamo trattati in settimana. Abbiamo dato a Sergio e Maitland conoscenza tattica della squadra e non solo a loro, anche a chi è qui con me da tanto e non è ancora vicino ad essere perfetto tatticamente. Oliveira? Non avrei mai immaginato di poterlo prendere, non era un nome che avevo fatto conoscendo il nostro profilo di mercato e l’importanza che aveva lui in una squadra come il Porto. Mai pensato che fosse possibile prenderlo. E quando ho avuto la possibilità da Pinto ovviamente ho detto subito di sì. Ma non perchè è un regista. E’ diverso, ha un carattere di cui abbiamo bisogno, esperienza, personalità. E’ multifunzionale, sa giocare, può arrivare, migliora la nostra rosa. Si tratta di migliorare a poco a poco le opzioni in rosa, per questo dico che questa finestra è stata positiva. Abbiamo preso due giocatori presto e questo è merito del direttore, e loro due migliorano le nostre opzioni. Fino ad ora abbiamo fatto 7 mesi con un terzino destro solo, se Karsdorp aveva problemi era un dramma. Con l’Inter eravamo completamente sbilanciati. Con Maitland non è stato un problema, può giocare anche a sinistra. O quando giochiamo a tre. E Sergio in tutti i sistemi tattici a centrocampo può fare tutto. Con sei mesi di competizione davanti, sono tante partite e tante cose da poter fare. Cambiare tre che hanno giocato poco con due che giocheranno tanto è importante”.
    Mourinho su El Shaarawy, Smalling e Karsdorp
    “Ho fatto la conferenza stampa alle 2… non posso darti risposte che magari darei alle 7. Chiama alle 7, e magari ti rispondono. Vediamo se si può allenare oggi, forse nel caso sarà in panchina. Penso che non avremo 12 giocatori in panchina, ci saranno 3-4 Primavera. Se uno che non si è allenato come Stephan, se arriva sarà in panchina. Indisponibili? Non posso dire, posso dire chi non si è allenato con noi ultimamente. Sapete già chi è squalificato, El Shaarawy, Smalling e Karsdorp.. non si sono allenati, oggi vediamo”.
    Mourinho su Veretout
    “La nostra rosa se vedi il numero di partite e minuti che hanno giocato, può essere grande nei numeri, ma nella pratica 14-15 giocatori giocano quasi sempre. E questi diventano super importanti. In condizioni normali, nessuno deve essere così importante. Fino alla settimana scorsa, Karsdorp era indispensabile, adesso non lo è già più. Più opzioni abbiamo, meno diventano fondamentali i singoli. Per dire, con Cristante, Bove, Pellegrini, Oliveira, Mkhitaryan… in questo momento siamo abbastanza equilibrati. Possiamo dare ossigeno ai giocatori. Veretout sarà sempre importante per noi, è di qualità, ma nelle ultime partite non è stato all’altezza del potenziale che ha. Ma è sempre importante”.
    Mourinho sul mercato
    “Sono contento perchè conosco il profilo di mercato che possiamo fare. Ringrazio lo sforzo della società e il lavoro di Pinto per migliorare la rosa. Sono una persona controllata, equilibrata, penso che abbiamo fatto un buon mercato, in funzione di quello che siamo, per questa situazione attuale. Il mercato è sempre complicato, anche per chi ha soldi da spendere. Per prendere due giocatori in prestito a gennaio, che sono già pronti a giocare, non era facile. Se pensiamo a Calafiori, Mayoral e Villar e quanto hanno giocato, cambiare i minuti di questi tre per i minuti che possono giocare loro è un miglioramento. Non mi aspetto un terzo giocatore, abbiamo fatto il possibile”.
    Mourinho su Spinazzola
    “Io chiedo il contrario di quello che loro hanno fatto. Quando gioco con due davanti chiedo pressione, anche quando cerchiamo di pressare alto, possiamo avere riferimenti individuali. Il gol di Dybala è stata la seconda volta che è successo, al loro primo tiro hanno fatto gol, ma prima, una mezza opportunità, è stata una fotocopia di quell’azione. Il giocatore, attratto dalla’vversario, non copriva la zona interiore. Avevamo lavorato su una cosa, ne è stata fatta un’altra. Può succedere di sbagliare. Spinazzola? Vorrei sapere chi è stato il fenomeno che ha deciso che a novembre potesse tornare a giocare. L’ha detto lui? Super ottimista e anche un po’ pazzo, informato da qualcuno che l’ha voluto motivare, ma l’ha fatto male. E’ una lesione difficile da recuperare. Ogni settimana che passa, sembra ne serva una di più. Io ho pensato che questa stagione non lo avrò. Sono contento se si presenta la prospettiva di averlo prima. Sono tranquillo, lui soffre più di me, io gli dico sempre la stessa cosa, che manca un giorno di meno”. LEGGI TUTTO

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    Aston Villa: dopo Coutinho, arriva anche l'ex Roma Digne

    BIRMINGHAM – L’Aston Villa ha ufficializzato l’ingaggio di Lucas Digne dall’Everton. L’ex terzino della Roma, nazionale francese di 28 anni, ha firmato fino al 2025. Il club di Birmingham, secondo la stampa inglese, verserà circa 30 milioni di euro nelle casse dei Toffees. Per il tecnico Steven Gerrard, secondo grande rinforzo dopo quello di Coutinho arrivato dal Barcellona. Per Digne, invece, l’avventura in un altro club dopo quelle con Lille, Psg, Roma, Barcellona ed Everton. Il nome dell’esterno francese era stato accostato anche ai club italiani, tra questi anche il Napoli.Sullo stesso argomentoFa Cup, lo United batte l’Aston Villa senza Cristiano RonaldoPremier League LEGGI TUTTO

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    Juve, Szczesny decisivo su Pellegrini: “Rigore? Bravo e fortunato”

    ROMA – Una partita pazzesca quella dell’Olimpico con la Juve che riesce a ribaltare la Roma portando a casa un prezioso 4-3. Sulla vittoria bianconera la firma di Szczesny che si esalta ancora una volta contro i giallorossi di Mourinho e dopo aver parato un rigore all’andata a Veretout, ipnotizza anche Pellegrini riuscendo a salvare i suoi da un possibile pareggio. Una serata magica per il polacco che al termine della gara, ai microfoni di Dazn, torna sull’episodio decisivo dell’incontro: “Rigore? Bella sensazione a quel punto della partita, ma ho fatto anche di tutto per non pararlo. Pellegrini ha fatto la finta e non avevo più spinta sulle gambe, quindi posso dire che non sono stato bravo e fortunato, anzi, sono stato più fortunato che bravo. Lui ha due modi di tirare: o parte forte e tira forte o con questo saltello che ha fatto oggi. Io ho fatto la finta sulla rincorsa veloce ma poi ha rallentato ed ero fuori tempo. Mi sono trovato sbilanciato mentre calciava”Guarda la galleryJuve, che rimonta! Roma battuta 4-3. Espulso De Ligt
    Szczesny decisivo su Pellegrini
    “Stiamo arrivando, manca ancora un pò di personalità , manca il dna Juve perchè i risultati quest’anno non sono venuti a caso, ma abbiamo giocatori che possono diventare veri giocatori da Juventus. Hanno qualità importanti, bisogna dargli tempo. Serve più costanza, dobbiamo cercare di essere la squadra migliore d’Italia. Ad oggi non lo siamo ma l’ambizione di tutti è quella, piano piano ci arriveremo” prosegue l’estremo difensore polacco che aggiunge: “Oggi è stata più complicata anche per meriti della Roma, loro sono molto forti sulle palle inattive. Ci hanno messo parecchio in difficolta, hanno creato occasioni importanti, fatto gol: bisogna dare meriti alla Roma. Crediamo nella Champions? Penso che se c’è uno di noi che crede che non possiamo arrivarci può stare a casa. Anche in questo anno non facilissimo non possiamo non andare in Champions. Noi siamo la Juve, le ambizioni devono essere ancora più alte”. LEGGI TUTTO