Mourinho: “Roma squadra naif. Perché tutti questi cartellini?”
ROMA – “La squadra mi ha preoccupato. Anche sul 2-0 nel secondo tempo non abbiamo mai avuto il controllo della partita. Ovviamente abbiamo tanti problemi, anche oggi è dovuto uscire Smalling e Cristante è dovuto andare dietro… La squadra soffre questo tipo di problemi e io in panchina anche sul 2-0 sentivo che la partita non era chiusa. Ho guardato la panchina e ho visto che era troppo giovane, che in quel momento non sarebbe stato facile entrare. Siamo in un momento super importante della stagione ed è molto, molto importante prendere i tre punti, anche se non abbiamo giocato bene”. Al termine del match vinto all’Olimpico contro lo Spezia, il tecnico della Roma José Mourinho è intervenuto ai microfoni di Dazn.
Mourinho sugli infortuni
“L’espulsione di Felix? Preferisco non parlare dell’arbitro. Per me lui ha fatto bene e l’episodio dei due gialli… non ho visto né uno, né l’altro, e preferisco non dire niente. Però continuiamo con questo record incredibile di ammonizioni, anche quelli a Vina e Kumbulla… È troppo. Noi siamo una squadra naif, non siamo aggressivi nel gioco, eppure abbiamo il record di cartellini. La difesa a tre? La questione è quando avremo tutti i giocatori disponibili, ma ne perdiamo uno a partita… Penso a Spinazzola. Non so dire quando lo avrò a disposizione. Smalling, per chiedermi di uscire al 55′ col risultato in bilico, significa che ha qualcosa. Per me è difficile costruire una squadra, con disponibilità, perché non ho mai gli stessi giocatori a disposizione. Ora recuperiamo Mancini, ma perdiamo Felix e Smalling. C’è sempre qualcosa che mi rende un allenatore da emergenza anziché da pianificazione”.
Mourinho su Abraham, Borja Mayoral e Felix Gyan
“Abraham nel primo tempo, come Borja Mayoral, ha visto una partita con tanto spazio e tempo per giocare. Ma il calcio non è Fantasy Football o la Play Station, qui serve scegliere bene, una decisione veloce e semplice, con oggettività e la squadra non lo ha fatto, ha perso troppi palloni facili… In uno stadio che è solo da ringraziare, perché viene qui ad ogni partita, e anche loro hanno avuto alcune reazioni di frustrazione dopo alcuni nostri errori facili. Siamo noi i responsabili di come è andata la partita. Abraham fa un lavoro fantastico per la squadra, prosegue la sua battaglia personale con i pali, ma per il nostro gioco è troppo importante ed ogni volta che non c’è ce ne accorgiamo, come contro l’Inter. Però come squadra dobbiamo essere cattivi: per esempio, il gol di Felix, abbiamo bisogno di quello, contropiede, boom, 3-0 e andiamo a casa”.
Mourinho su Thiago Motta, Shevchenko, Stankovic e Lampard
“Io ho iniziato ad allenare nel 2000 e in questo momento ci sono tanti miei ex giocatori che allenano e la verità è che soffro anche per loro. Ogni fine settimana guardo i risultati di Stankovic, Thiago Motta, Shevchenko, Lampard e tutti gli altri. Quando gente come loro, che ha fatto una carriera del genere, poi diventa allenatore, penso che abbiano veramente bisogno di tanta forza per allenare giocatori che non sono del loro stesso livello. E lo stesso dice la mia storia: all’Inter, al Real Madrid e al Chelsea ho avuto le migliori rose del mondo e anche io ho bisogno di forza per lottare contro qualche frustrazione. Ma Thiago è innamorato del calcio, vuole fare l’allenatore, è intelligente, ha avuto tanti allenatori ed esperienze di qualità in tre grandi campionati, ha grande passione e una grande formazione e quindi un grande futuro, ma per quest’anno dovrà soffrire per raggiungere i suoi obiettivi. Le mie parole sono le parole di qualcuno che è con lui, con Sheva, con Stankovic, con tutti quanti. Io sono abituato a soffrire meno in panchina. Per esempio, quando ero al Real Madrid e al 15′ perdevo 1-0, sapevo che la partita sarebbe finita 5-1. Io adesso vinco 2-0 e sono in sofferenza e non vedo l’ora che l’arbitro fischia…”. LEGGI TUTTO