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    La Lazio parte favorita a Bologna

    Allo stadio Dall’Ara va in scena la sfida tra la Lazio e il Bologna. L’obiettivo dei biancocelesti è chiudere in bellezza una settimana che ha già visto Pedro e compagni vincere contro la Roma e la Lokomotiv Mosca. Il Bologna, imbattuto in casa, proverà a dare del filo da torcere all’undici biancoceleste.
    Lazio, solo una vittoria in trasferta
    Luis Alberto e compagni sanno che per raggiungere la zona Champions dovranno per forza di cose migliorare il loro rendimento esterno. La Lazio nelle prime tre trasferte di campionato ha fatto registrare 1 vittoria (all’esordio con l’Empoli per 3-1), 1 pareggio (con il Torino) e 1 sconfitta (contro il Milan per 2-0). Per le quote la sfida in programma allo stadio Dall’Ara vede l’undici allenato da Maurizio Sarri partire con i favori del pronostico. Il Bologna nelle prime 6 giornate di campionato non ha mai terminato un incontro con il segno 2 al novantesimo. Prima o poi…
    Bologna, a quando il primo Multigol 2-3?
    Osservando con attenzione il ruolino di marcia del Bologna si nota subito una cosa. Con i rossoblu in campo le partite sono sempre terminate o Under 1,5 (al massimo una rete al 90’) o Over 3,5 (con almeno 4 gol al triplice fischio). La sfida con la Lazio sarà la prima a terminare con 2 o 3 reti al triplice fischio dell’arbitro? Possibile… LEGGI TUTTO

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    Pellegrini rinnova con la Roma: “È quello che ho sempre voluto”

    ROMA – Il matrimonio tra Lorenzo Pellegrini e la Roma proseguirà fino al 2026. Manca solo l’ufficialità ma l’accordo tra il calciatore ed il club giallorosso è stato trovato come comunicato in una nota dalla società. In giornata a Trigoria sono stati a colloquio con il Gm Pinto l’agente Pocetta, l’avvocato Ferro ed il padre del giocatore. Con la maglia della Roma Pellegrini ha collezionato finora 161 presenze e 25 gol, maglia che è tornato a vestire nel 2017 dopo due stagioni passate al Sassuolo: “È impossibile spiegare questa emozione, è quello che ho sempre voluto: era arrivato il momento di legarmi alla squadra della mia città. Non potrei provare un’emozione più grande di questa – aggiunge – Sono davvero orgoglioso che i presidenti, Tiago e anche il mister mi abbiano sempre fatto sentire importante: io cerco di ripagarli in campo tutti i giorni dando il 110 per cento, con l’obiettivo di continuare a migliorare sempre per vincere” sono state le prime parole del giocatore.
    Tiago Pinto: “Rinnovo di Lorenzo primo obiettivo”
    Grande soddisfazione da parte del General Manager dell’area sportiva del Club giallorosso Tiago Pinto: “Dal primo momento in cui ho iniziato a lavorare qui avevo l’obiettivo di arrivare al rinnovo di contratto di Lorenzo: per questo motivo ritengo la giornata di oggi davvero molto significativa – aggiunge – Lorenzo incarna alla perfezione le caratteristiche principali del progetto sportivo della società: non solo per le sue indiscutibili qualità tecniche ma anche perché, da romano e romanista, cresciuto nel nostro settore giovanile, ha un forte legame con l’identità del Club che lo rende un pilastro della Roma. Non può esistere un progetto sportivo senza una forte identita”.

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    Roma, Mourinho: “In Europa ci sono proprietà pazze. Pellegrini? Espulsione ingiusta”

    ROMA – “Dopo la sconfitta era una partita difficile dal punto di vista emotivo. I primi 35 minuti sono stati quelli con più qualità in questo campionato. Controllo totale della partita contro una squadra difensivamente organizzata. Siamo riusciti a giocare, creare, segnare e controllare tutti i loro contropiedi. Avevamo la partita in controllo. Poi nel secondo tempo c’è stata la loro reazione, abbiamo perso controllo, però siamo sempre stati squadra in un momento difficile della partita. Nei minuti finali, con un giocatore in meno, non abbiamo avuto nessun problema. La squadra si è unita, ha chiuso gli spazi ed è rimasta lontana dalla porta. E’ stata una partita difficile, con tre punti meritati”. E’ questa l’analisi del tecnico della Roma José Mourinho ai microfoni di Dazn dopo il successo di misura sull’Udinese. “Cinque partite e dodici punti è molto buono per noi – ha proseguito -. Dobbiamo continuare con tranquillità, con i nostri limiti e le nostre qualità”.
    Mourinho sull’espulsione di Pellegrini
    “L’espulsione di Pellegrini? Non conosco i meccanismi legali del calcio italiano, però voglio conoscerli. Dobbiamo fare di tutto per farlo giocare nel derby. Ho tanti dubbi, per una sola persona questo è un secondo giallo meritato… Calafiori? Riccardo ha giocato bene e ha rischiato di più rispetto all’ultima partita, oggi ha fatto più del compitino. Deve avere più fiducia in se stesso e nel suo corpo. Ha avuto tanti problemi gravi ma non deve spaventarsi e non deve chiedere il cambio alla prima sensazione negativa. E’ un ragazzo fantastico, col cuore giallorosso ma deve essere più uomo”. Sul gap con le big: “Posso dare esperienza e il mio contributo ma abbiamo bisogno di tempo e di qualcosa in più. Anche la dirigenza ha bisogno di tempo: in Europa ci sono tante proprietà pazze che non si preoccupano del futuro del club, mentre i Friedkin vogliono rendere sostenibile la società. I tifosi devono sostenere la squadra e durante il viaggio da Trigoria all’Olimpico abbiamo sentito il sostegno della tifoseria”. LEGGI TUTTO

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    Verona-Roma 3-2: Barak-Caprari-Faraoni show, Tudor beffa Mourinho

    VERONA – La Roma non infila il quarto successo consecutivo e crolla 3-2 al Bentegodi contro il Verona, nonostante lo spettacolare gol di capitan Pellegrini che aveva permesso a Mourinho di chiudere in vantaggio la prima frazione di gioco. In apertura di ripresa accade di tutto: uno-due scaligero con Barak e con Caprari, prodotto del vivaio giallorosso, pareggio-lampo ospite, che sfrutta una sfortunata autorete di Ilic, e nuovo sorpasso gialloblù con una splendida volée dell’ex Lazio Faraoni. Lo Special One resta a quota 9 in classifica, Tudor si presenta ai suoi nuovi tifosi con un prestigioso successo, il primo in questo campionato per la formazione veneta. 
    Verona-Roma, le scelte di Tudor e Mourinho
    Tudor, lo scorso anno vice di Pirlo alla Juventus, debutta sulla panchina del Verona (al posto dell’esonerato Di Francesco) nell’impegnativo match interno con la Roma di Mourinho capolista in Serie A. L’Hellas si presenta con un 3-5-2 con Montipò tra i pali, Dawidowicz, Gunter e Ceccherini in difesa, Faraoni e Lazovic a tutta fascia, Bessa, Ilic e Barak a centrocampo e il tandem Caprari (ex della sfida) e Simeone in attacco. La risposta dello Special One è un 4-2-3-1 dove, davanti a Rui Patricio, ci sono da destra verso sinistra Karsdorp, Mancini, Ibanez e Calafiori, in mediana Veretout e Cristante e il terzetto Zaniolo-Pellegrini-Shomurodov a supporto del terminale offensivo Abraham.
    Magia di Pellegrini: Verona-Roma 0-1 al 45′
    Si parte fortissimo: la Roma pressa a tutto campo, il Verona risponde colpo su colpo. Lazovic, fermato poi per fuorigioco, impegna Rui Patricio da posizione defilata, quindi Pellegrini viene murato in extremis e, su un nuovo rovesciamento di fronte, Simeone aggira Cristante e tenta un diagonale destro che esce per questione di centimetri: il cronometro segna appena 7′ dal fischio d’inizio dell’arbitro Maresca. L’occasione più ghiotta, che arriva al 15′, è di matrice giallorossa: sugli sviluppi di un calcio di punizione del solito Pellegrini, Cristante svetta in area, colpendo però la parte superiore della traversa. Al 20′ Abraham preoccupa Mourinho, si tocca la coscia e si accascia a terra: l’azione prosegue, l’ex Chelsea si rialza e stringe i denti. Al 22′, poi, Barak conclude l’ennesima iniziativa personale di quest’avvio di partita con un tiro dalla distanza bloccato in due tempi dall’estremo difensore portoghese. Dopo qualche minuto in cui la Roma sembra aumentare i giri del proprio motore, una leggerezza di Karsdorp al 28′ regala a Lazovic la clamorosa opportunità del vantaggio scaligero, che l’esterno serbo si divora calciando a lato dal limite dell’area. Il miracolo difensivo di Ibanez su Simeone e quello di Ceccherini su Abraham fanno da prologo all’1-0 romanista, che arriva al 37′: Pellegrini serve Karsdorp e si butta in area, poi torna sul pallone messo in mezzo dal terzino olandese, battendo Montipò sul primo palo con uno splendido colpo di tacco. Gli ospiti avrebbero poi l’incredibile chance del raddoppio-lampo, ma Zaniolo, che ci prova col mancino, centra in pieno Abraham. 
    Barak, Caprari, autogol di Ilic e Faraoni: 3-2 Verona
    C’è Magnani al posto di Ceccherini tra le fila di un Verona che attacca a testa bassa e che mette subito alle corde la Roma: il pareggio porta la firma di Barak, che al 49′ trova il tap-in vincente dopo il miracolo di Rui Patricio sull’involontaria deviazione di Mancini, quindi sorpasso al 52′ con l’ex Caprari, autore di un pregevole piattone al ferro che non lascia scampo all’estremo difensore portoghese. I giallorossi, che rischiano di capitolare sulla bordata da fuori di Barak, non si arrendono e trovano un insperato 2-2 al 58′ grazie allo sfortunato autogol di Ilic su cross di uno scatenato Pellegrini, con l’Hellas che torna avanti soltanto cinque giri di lancetta più tardi con una meravigliosa volée di Faraoni che s’infila sotto al sette. La girandola di cambi assopisce i ritmi forsennati della sfida: entrano Kalinic e Tameze per Simeone e Bessa da una parte, Mkhitaryan, Carles Perez ed El Shaarawy per Shomurodov, Veretout e Zaniolo dall’altra. L’armeno si mette subito in mostra con un tiro dalla distanza, ma è Caprari, al 72′, a fallire il colpo del ko. È quindi il turno di Smalling e Borja Mayoral per Karsdorp e Calafiori, con Mourinho che tenta il tutto per tutto, la contromossa di Tudor risponde ai nomi di Hongla e Casale per Caprari e Lazovic. Nel finale Pellegrini, Mancini ed El Shaarawy ci provano senza fortuna: al Bentegodi il risultato non cambia più. LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “Non ho problemi con Villar. Lo stadio? Servirebbe”

    ROMA – José Mourinho non allenta la tensione, nonostante una Roma prima in classifica e reduce da 6 vittorie consecutive nelle prime gare ufficiali della stagione. Domani alle 18 i giallorossi sono attesi dal match sul campo del Verona, che ha appena cambiato allenatore, affidandosi a Igor Tudor. Lo Special One inizia l’analisi del momento della sua Roma, partendo dal 5-1 di giovedì al Cska Sofia, che non lo ha soddisfatto totalmente: “Sarebbe troppo facile per me dire che siamo stati perfetti dopo un 5-1. Non voglio andare in questa direzione con la mia squadra. Per ogni gara analizziamo quello che facciamo bene e quello che sbagliamo. Non mi aspettavo così, ma potevamo fare meglio dal punto di vista della qualità del gioco”. In vista delle elezioni per il sindaco di Roma, Mourinho viene sollecitato sulla necessità di uno stadio di proprietà per il club giallorosso: “Prima di tutto io sono allenatore. Faccio quello che mi piace fare, che amo fare. Non voglio essere niente di più di questo. Un allenatore con un legame speciale con il club, i tifosi, la proprietà, ma sempre allenatore. Ovviamente avere lo stadio di proprietà è positivo per una società. Ho letto con grande soddisfazione quello che la signora Raggi dice della Roma, soprattutto quando parla dei proprietari. Sente grande rispetto. Si vedrà nel futuro. Ma io sono allenatore”.
    “Nessun problema con Villar”
    Interrogato sulle condizioni di Viña e Mkhitaryan in vista del Verona, Mourinho risponde: “Hanno due piccoli problemi e con la qualità della gente che lavora, abbiamo gente di qualità tremenda e mi aspetto di vedere cose positive e per questa ragione sono in attesa di capire se siano disponibili”. Poi parla di Villar, relegato tra i rincalzi: “L’anno scorso giocava spesso e quest’anno di meno, che posso dirvi? Fonseca aveva una visione di calcio diversa dalla mia, il prossimo allenatore della Roma avrà idee diverse e magari chi è supertitolare con me non lo sarà con il prossimo, non ho problemi con lui. Magari il suo problema è che Cristante e Veretout stanno giocando molto bene ed è una cosa buona per la squadra, non ha senso parlare di chi gioca o no, come hai visto abbiamo cambiato tanto giovedì in Conference League perché ci fidiamo di tutti”. Anche Borja Mayoral sta giocando pochissimo: “La Fifa dice che non si può giocare in 12. Sto scherzando, a Borja non manca nulla, lavora tantissimo e hai ragione quando dici che ha giocato solo 16 minuti e devo solo ringraziarlo perché è un fantastico professionista e posso dire che sarà importante per lui. Mi piace di più oggi che due mesi fa, mi piace veramente. Abraham sta molto bene, così come Shomurudov e possiamo giocare con due punte. Nell’ultima partita li ho schierati insieme perché possiamo farlo, con il Sassuolo negli ultimi 20 minuti abbiamo giocato con due punte ma non possiamo farlo senza avere un’alternativa in panchina. Borja è freddo davanti la porta, fa gol però mi piacciono anche Abraham e Shomurodov, è ovvio che Borja voglia di più, ma il suo momento arriverà”.
    Mourinho: “Non reintegro Santon”
    Le tante assenze tra i terzini non porteranno al reintegro di Santon: “No. Ho pensato a Tripi che andrà convocato con noi e se domani abbiamo qualche problema, Tripi ha fatto la prestagione con noi, ha giocato tante partite con noi, ha imparato il nostro modo di pensare ed è un ragazzino intelligente che può giocare in ogni posizione difensiva. Non ha esperienza, ma ha un cuore super romanista e con intelligenza per poter giocare. Non penso al rientro né di Santon, né di altri giocatori che non sono con noi. Possiamo giocare a 3 o a 4, non lo abbiamo fatto ancora ma non posso dire che non lo faremo. E’ una situazione aperta, tante squadre in Serie A ci giocano e se in qualche partita pensiamo che sarà il modo migliore per vincere la partita lo potremo fare”.
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    Genoa-Fiorentina inaugura la fantaschedina di Serie A

    Turno di Serie A con sfide non facili da decifrare. La schedina proposta da tuttosport.fun è per tutti, appassionati ed “esperti”, a caccia dell’otto più Jolly… Ma in molti firmerebbero per uno Scudetto da ben 57.100 TTS! Ecco quali sono le partite in schedina e i relativi esiti da pronosticare.
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    Juventus-Milan, i bianconeri partono favoriti
    Non poteva certo mancare il big match Juventus-Milan, gara da non sbagliare per la Vecchia Signora che parte favorita nell’1X2 finale. Vittoria, pareggio o sconfitta è il rebus da risolvere anche in Empoli-Sampdoria, Venezia-Spezia, Genoa-Fiorentina e Verona-Roma, gara che segna il debutto di Tudor sulla panchina dell’Hellas. Ce la faranno le “piccole” a graffiare le grandi? In Salernitana-Atalanta e Inter-Bologna il dilemma è questo, pronosticare se campani ed emiliani andranno a segno almeno una volta contro le compagini di nerazzurro vestite. Il Goal/No Goal di Lazio-Cagliari e il risultato esatto di Udinese-Napoli completano la giocata, che puoi trovare su tuttosport.fun. Buon divertimento! LEGGI TUTTO

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    Roma-Sassuolo 2-1: El Shaarawy regala la vittoria a Mourinho nel finale

    ROMA – Partita spettacolare per la panchina numero 1000 di José Mourinho: allo Stadio Olimpico la Roma supera in pieno recupero il Sassuolo per 2-1. Match a grande intensità, con tante occasioni e ritmi altissimi. Situazione di parità con i gol di Cristante nel primo tempo a cui risponde Djuricic nel secondo. Al 91′ però arriva il gol vittoria di El Shaarawy che fa esplodere i tifosi. La Roma rimane quindi insieme a Napoli e Milan a punteggio pieno, con tre vittorie in tre partite.
    Roma-Sassuolo, tabellino e statistiche
    Berardi, gol annullato. Cristante sblocca la partita
    Mourinho punta da subito su Zaniolo, che aveva fatto preoccupare i tifosi in Nazionale per un possibile infortunio ma ha subito recuperato. Anche Vina dal primo minuto. In avanti c’è Abraham come unica punta. Dionisi risponde con Raspadori davanti supportato da Berardi, Djuricic e Boga. Partono forte i giallorossi, con gli inserimenti già nei primi minuti di Abraham e Zaniolo. La prima occasione della partita arriva al 5′ ed è proprio per la Roma: calcio d’angolo di Pellegrini e colpo di testa di Mancini che finisce non molto sopra la traversa. I padroni di casa però non si lasciano sorprendere dal ritmo della squadra di Mourinho e rispondono con le incursioni di Raspadori e Berardi. Ritmi molto alti in questa prima fase, con la Roma in pressing alto per impedire il classico possesso palla del Sassuolo. La situazione d’equilibrio viene spezzata al 26′ da Berardi: assist di Raspadori, pallone sul destro e Rui Patricio battuto. Si alza però la bandierina del fuorigioco: dopo un check al Var il gol viene annullato per il fuorigioco di Raspadori. La Roma reagisce immediatamente e al 33′ trova una grandissima occasione con la scivolata di Abraham che devia il pallone vicinissimo al palo. Al 37′ arriva il primo gol del match, da calcio di punizione concesso da Chiriches per una trattenuta su Abraham. Schema su punizione per i giallorossi, con Pellegrini che serve una palla bassa su punizione a Cristante che rimasto solo batte Consigli e firma l’1-0. Sassuolo che si lancia in attacco ma il primo tempo finisce con il vantaggio della formazione di Mourinho. Nel finale si ferma Abraham per un problema alla caviglia: l’attaccante inglese però fa segno di poter continuare. 
    El Shaarawy, gol vittoria al 91′
    Le squadre tornano in campo dopo un bel primo tempo con una novità nella formazione di Dionisi: fuori Raspadori e dentro Scamacca. Il Sassuolo rientra meglio in campo, creando subito due ottime occasioni con Ferrari e Frattesi. Ci prova anche Scamacca al 55′ dal limite dell’area, ma Rui Patricio manda in calcio d’angolo. L’aggressività del Sassuolo però in questo primo quarto d’ora del secondo tempo viene ripagata con il gol del pareggio. Al 57′ Scamacca, ottimo il suo ingresso in campo, trova Berardi in area che si libera del suo marcatore con una veronica e serve un cross basso per Djuricic che si ritrova il pallone sui piedi e colpisce in modo strano ma efficace battendo Rui Patricio e firmando l’1-1. Reazione immediata dei giallorossi con Abraham che colpisce il palo due minuti dopo su un tap in dopo un tiro bloccato di Pellegrini. Per l’ex Chelsea è il terzo legno allo Stadio Olimpico. Partita che si riaccende, con la Roma che si butta in avanti e il Sassuolo che aspetta per punire in contropiede. Al 63′ Pellegrini dribbla i difensori in area ma il suo tiro viene deviato da Chiriches: spavento per Consigli. Poco dopo un miracolo di Rui Patricio salva il risultato: Boga parte da centrocampo e trova Berardi il cui diagonale viene bloccato dal portiere portoghese. Ancora Pellegrini al 71′, con un tiro di poco alto sopra la traversa. Secondo tempo infuocato con le due formazioni che continuano a creare palle gol nonostante la stanchezza. Mourinho prova a risolvere la partita con i cambi, inserendo Shomurodov e Carles Perez. Difesa giallorossa in grossa difficoltà negli ultimi minuti, con le incursioni in velocità di Boga che costringono Rui Patricio a molte parate decisive. La Roma però risponde con le grandi occasioni per Vina, con la palla che resta vicina la linea della porta avversaria, e El Shaarawy che in spaccata sul secondo palo sfiora il gol. All’84’ Dionisi inserisce Traoré in campo, che due minuti dopo il suo ingresso colpisce un palo clamoroso. Non c’è un attimo di tregua nel finale: all’87’ ci prova Shomurodov con un tiro a giro su cui Consigli interviene con i pugni. Nel recupero arriva il gol all’ultimo respiro che decide il match: Ferrari respinge male un pallone in area, El Shaarawy stoppa e batte Consigli con un tiro a giro. Esplode la gioia dei tifosi giallorossi, con José Mourinho che corre verso la curva. Grosso spavento per i tifosi giallorossi nel finale: Scamacca trova un gol clamoroso all’ultimo minuto, ma viene annullato per fuorigioco. Finisce così una partita stupenda all’Olimpico: Mourinho festeggia con i tre punti le 1000 panchine.
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    Diretta Roma-Sassuolo ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Roma-Sassuolo, dove vederla in tv e streaming
    La partita, in programma alle 20.45, verrà tarsmessa in esclusiva tv e streaming da Dazn. Tuttosport.com seguirà live la gara.
    Segui LIVE Roma-Sassuolo
    Roma-Sassuolo, le probabili formazioni
    ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Smalling, Ibañez, Calafiori; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham. All.: Mourinho. A disp.: Fuzato, Boer, Mancini, Reynolds, Kumbulla, Diawara, Villar, Darboe, Carles Perez, El Shaarawy, Zalewski, Shomurodov, Borja Mayoral. Indisponibili: Spinazzola, Viña.
    SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli, Toljan, Chiriches, Ferrari, Rogerio; Harroui, M. Lopez; Berardi, Raspadori, Djuricic; Scamacca. All.: Dionisi. A disp.: Satalino, Pegolo, Goldaniga, Ayhan, Muldur, Kyriakopoulos, Frattesi, Magnanelli, Traorè, Henrique, Boga, Defrel. Indisponibili: Romagna, Obiang. 
    Arbitro: Sozza
    Guardalinee: Tolfo e Vono
    Quarto uomo: Volpi
    Var: Abisso
    Avar: Mondin
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