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    Fonseca: “Se la Roma va a Manchester per difendersi sarà dura…”

    ROMA – “Abbiamo preso un gol a freddo e poi siamo riusciti a pareggiare. Abbiamo cercato di essere vicini all’area di rigore del Cagliari, ma su un nostro errore siamo riandati sotto, che ha reso tutto più difficile. Penso, però, che rispetto alla partita con il Torino oggi la squadra ha avuto un altro atteggiamento”. Al termine della sfida contro il Cagliari, il tecnico della Roma analizza ai microfoni di Sky Sport il ko rimediato alla Sardegna Arena per 3-2: “Smalling? Ha fatto una buonissima partita. La squadra è stata sicura grazie a lui. Oggi era importante giocasse almeno 45′, ne ha giocati 65 ed è stato positivo per mettere minuti nelle gambe in vista del Manchester. Non siamo riusciti a far giocare tutti quelli che ne avevano bisogno, ma la priorità era che giocassero lui e Spinazzola. Chi giocherà sul centro-destra con lo United? Vedremo. Cristante ha giocato sempre in mezzo, come Smalling, in questo momento uno dovrà per forza giocare sul centro-destra”.
    Fonseca su Manchester United-Roma
    “La mia conferma dipende dall’esito della sfida di Europa League? Io sono stato sempre sotto esame e resto focalizzato sul mio lavoro. Adesso è importantissima questa semifinale e penso solo a questa partita. Loro sono fortissimi in contropiede, ma la prima cosa a cui dobbiamo pensare è che se andiamo a Manchester solo per difendere sarà difficile. Dovremo avere la palla e non dovremo lasciarli costruire. Vogliamo essere una squadra che difende bene in tutte le zone del campo, ma non possiamo abbassarci troppo e pensare solo a questo. Servirà personalità”. LEGGI TUTTO

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    Fonseca: “L'Atalanta è una grande squadra, la Roma ha personalità”

    ROMA – “Quali sono i limiti della mia squadra? È difficile spiegare. Come ho detto sempre, giocare contro questo tipo di squadre è difficile. Abbiamo sbagliato in momenti decisivi, non abbiamo vinto. Oggi abbiamo fatto una buona partita, abbiamo affrontato una grande squadra”. Ai microfoni di Dazn, il tecnico della Roma analizza il pareggio ottenuto, con il punteggio di 1-1, all’Olimpico contro l’Atalanta: “Non dimentichiamo che l’Atalanta ha vinto le ultime 9, sapevamo che era difficile, abbiamo deciso di rischiare e pressare alto. Ma dopo abbiamo rischiato di più e loro hanno avuto chance in contropiede di segnare. Abbiamo sbagliato la reazione quando abbiamo perso palla e la marcatura preventiva. Non è facile giocare contro l’Atalanta. La squadra ha dimostrato personalità”.
    Fonseca su Cristante, Dzeko e Borja Mayoral
    “La mossa di Cristante su Malinovskyi? Loro hanno creato in contropiede. Quando abbiamo perso palla abbiamo sbagliato la reazione. Cristante ha fatto una buonissima partita. La marcatura preventiva non deve farla solo lui, qui sbagliamo tutti. Dzeko e Mayoral insieme? Ci abbiamo provato già, non ha funzionato come doveva. La squadra non è preparata per giocare con due attaccanti. Abbiamo provato a farli giocare insieme, non mi è piaciuto. Quando giochiamo con due attaccanti, deve cambiare l’intenzione della squadra, e questo cambia il modo di giocare, l’identità della squadra. Noi abbiamo quasi sempre un solo giorno per preparare le partite, quindi è difficile cambiare in questo momento”.
    Fonseca: “Non ho visto nessuno tenere la palla contro l’Atalanta”
    Sul possesso palla: “Merito dell’Atalanta. Non ho visto nessuna squadra giocare contro l’Atalanta e avere la palla. Loro marcano bene uomo a uomo, non è facile uscire da questa pressione individuale. Oggi la squadra ci ha provato, il primo tempo non abbiamo avuto tante occasioni, ma è merito anche dell’Atalanta. Abbiamo giocato contro l’Ajax, con il Torino, abbiamo lavorato sul tenere di più la palla. Per me questo è importante, controllare la partita con la palla. Oggi mi sembra che nel primo tempo abbiamo avuto più la palla, e non è facile contro l’Atalanta”.
    Guarda la galleryGosens espulso, Atalanta ripresa dalla Roma: Malinovskyi non basta LEGGI TUTTO

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    Torino-Roma 3-1: Sanabria, Zaza e Rincon gol, rimonta show!

    TORINO – Un ottimo Toro, sempre più e meglio resuscitato da Nicola, batte anche la Roma e vola sul 15° gradino della classifica, raggiungendo Fiorentina e Benevento e restando sempre a +5 sul Cagliari, 18°. Dopo la vittoria di Udine, ecco un altro capolavoro granata, in rimonta (gol di Sanabria, Zaza e Rincon nella ripresa, dopo l’acuto di Mayoral a inizio primo tempo). Era dal gennaio del 2020 che il Torino non vinceva 2 gare di fila in A. Nella corsa per la salvezza i 3 punti presi con merito contro una Roma decisamente in grigio sono pesanti, pesantissimi: anche per i riflessi psicologici futuri, sull’onda dell’entusiasmo. E ora la cronaca del match.Guarda la galleryGol dell’ex Sanabria, Zaza e Rincon: Torino show con la Roma

    In avvio sblocca Borja Mayoral

    GOL CONVALIDATO VIA VAR – Si comincia. Toro con Nkoulou di nuovo al centro della difesa (non giocava da febbraio: colpa del Covid e dei suoi strascichi) e Lukic in mediana al posto di Rincon, nei piani per lavorare meglio la palla in fase di costruzione. Roma come da previsioni rivoluzionata dopo la partita di Europa League contro l’Ajax, giovedì scorso, con meritato passaggio alle semifinali. Pronti via e i giallorossi passano subito: al 3’, con Borja Mayoral, liberato di tacco da Pedro davanti a Milinkovic Savic (Sirigu è ancora out perché positivo), poi abile a infilare nell’angolino. Inizialmente Massa annulla per fuorigioco su segnalazione del guardalinee Vecchi, quindi il Var gli fa cambiare idea: controllo prolungato e “millimetrico” dell’azione, Bremer e Ansaldi tengono in gioco Mayoral, al 15° gol stagionale. Rete regolare, insomma.

    Torino show, quante chance per il pareggio!

    TORO, QUANTE OCCASIONI! – La partita si spacca immediatamente. E da questo momento il Torino comincia a lanciarsi in attacchi anche tambureggianti, creando diverse occasioni da gol. All’11 Mirante annulla una punizione di Verdi; al 14’ un tiro della mezzala granata (mai così vivace) esce di poco, deviata; al 15’ ancora Mirante si oppone a un diagonale secco di Ansaldi, ma poi Lukic sbaglia clamorosamente un rigore in movimento tirando fuori; al 22’ Verdi dalla trequarti libera Sanabria, spaccata volante e palla di pochi centimetri a lato; al 23’ un colpo di testa di Belotti, parato; al 27’ ancora il Gallo, innescato da un’ottima uscita palla al piede di Bremer, conclude fuori di poco; al 28’ altra botta di Ansaldi da fuori, Mirante respinge male, non lontano dalla linea la palla sembra “correre” verso l’interno della porta, poi uno strano effetto le fa cambiare direzione; al 33’ ancora Lukic protagonista, bravo a rubare palla a Pedro in area, ma non ad angolare il tiro a due passi dal portiere, che respinge di piede; e poi ancora al 39’: sventola da fuori di Belotti, deviata, e miracolo d’istinto di Mirante.

    Anche la Roma vicina al raddoppio

    CONTROPIEDE ROMA – E i giallorossi? Ancorché spesso schiacciati e vicini a capitolare, riescono comunque ad armare più di un contropiede pericoloso, in specie nella seconda parte della prima frazione di gioco. Le avanzate soprattutto di Vojvoda e Izzo, con Lukic e Verdi non sempre in una prudente posizione in mediana in fase di non possesso, portano i granata a bilanciarsi troppo. Il tridente leggero, veloce e dai piedi buoni, composto da Perez, Mayoral e Pedro parte ripetutamente all’assalto, almeno 3 volte in chiara superiorità numerica. Vedi al 20’, con un favoloso recupero in extremis in scivolata di Mandragora, in area (devia una botta a colpo sicuro di Pedro). Altra occasione d’oro per la Roma al 40’, con Milinkovic Savic che respinge una cannonata di Pedro. Quindi Mayoral spara, ma il tiro finisce alto (deviazione di Ansaldi).

    La super rimonta dei granata

    SANABRIA, 5° GOL – Ripresa. Dopo 2 colpi di testa a lato, uno per parte (Ibanez e Bremer), con Fonseca che intanto aveva già sostituito Pedro con Mkhitaryan, ecco il meritato 1 a 1 per i granata. Cross al bacio di Ansaldi al 12’ e testa vincente di Sanabria, abile a sgusciare dalla marcatura di Cristante e ad anticipare Mirante, proteso in uscita a quel punto a vuoto. Per il paraguaiano è il 5° gol in granata in 7 presenze: un trend eccezionale.

    Zaza raddoppia al 71′!

    ZAZA ENTRA E SEGNA – Al 26’ arrivava anche il 2 a 1, sull’onda di una manovra granata migliore e più ficcante rispetto a quella romanista. Nicola aveva appena sostituito Sanabria (anche per risparmiarlo parzialmente in vista di Bologna, mercoledì) con Zaza, e l’attaccante italiano la buttava dentro: splendido lancio di Mandragora per Belotti, Fazio “bruciato” nello scatto, tiro respinto da Mirante e tocco finale in porta di Zaza.

    Mirante, che parata su Mandragora!

    MIRANTE, MIRACOLO SU MANDRAGORA – Continuava la girandola di sostituzioni su entrambi i fronti, la Roma provava ad alzare il baricentro (ora anche con Dzeko), riusciva man mano a conquistare il pallino, ma al 33’ era comunque ancora il Toro a sfiorare il gol. Con Mandragora, autore di una splendida gara: botta ravvicinata e deviazione spettacolare d’istinto di Mirante in angolo.

    Rincon firma il 3-1 finale

    DIAWARA ESPULSO, RINCON GOL – A 5’ dalla fine Massa espelleva il neoentrato Diawara (2 gialli in pochi minuti, per il romanista). E al 47’ i granata segnavano anche il 3 a 1: Belotti, di nuovo sugli scudi, anticipava Fazio sfruttando un passaggio imperfetto, poi serviva intelligentemente Rincon che da due passi firmava il gol della sicurezza. Trionfo finale per il Torino di Nicola. Sicuramente meritato, contro una Roma modesta, fragile dietro, poco lucida e ispirata. LEGGI TUTTO

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    Roma, Fonseca: “La gara con l'Ajax è finita, c'è un Toro da battere”

    ROMA – “La partita con l’Ajax è finita, ora dobbiamo concetrare sul campionato e pensare al Torino, che è in un buon momento. Se vogliamo i tre punti dovremo fare una grande partita”. Queste le parole con cui Paulo Fonseca ha messo in guardia la sua Roma alla vigilia della sfida sul campo dei granata, a cui i giallorossi arrivano dopo aver conquistato il pass per le semifinali di Europa League in cui sfideranno il Manchester United di Pogba.
    Difesa ‘europea’
    Una Roma versione ‘europea’ il tecnico si augura di vederla però anche contro il Toro: “Vorrei la stessa concentrazione e la stessa aggressività difensiva – ha detto il tecnico in conferenza stampa -. È importante che la squadra faccia sempre una partita sicura difensivamente. Come abbiamo fatto bene con l’Ajax, penso che in campionato possiamo migliorare questi aspetti”. E quando gli è stato chiesto se anche lui poteva fare qualcosa in più, Fonseca ha risposto così: “Non lavoro per convincere le persone, ma per la Roma e per renderla vincente. È normale che quando si vince abbiamo più persone dal nostro lato. Vale per Fonseca e per tutti gli allenatori. Capisco questo, ma la cosa più importante è fare il mio lavoro per la Roma”.
    Le condizioni di Smalling
    Il discorso scivola poi inevitabilmente su Smalling, reduce da un infortunio e vittima di una rapina notturna in casa: “Come sta? Vediamo. Lo stiamo valutando tutti i giorni. Quando avrà più fiducia per tornare, rientrerà. Ma sta molto meglio”. Ha ormai recuperato invece Javier Pastore, già tornato in campo nel finale dell’ultima partita di campionato contro il Bologna: “Se partira’ titolare? Vedremo domani”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Roma-Ajax ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    ROMA – Il 2-1 dell’andata firmato Pellegrini-Ibanez dà un vantaggio importante alla Roma, che però deve completare l’opera questa sera all’Olimpico. Tutta Italia guarda la squadra di Fonseca, l’unica del nostro campionato ad essere rimasta in corsa in Europa. I giallorossi si giocano la semifinale di Europa League, servirà un gol per mettere in ghiaccio la qualificazione oppure una difesa-bunker per non concedere alla’Ajax la possibilità di tornare in partita. La Roma si gioca la sfida più importante della stagione, non deve sbagliare.
    Dove vedere Roma-Ajax
    Calcio di inizio fissato alle ore 21, il match sarà visibile in esclusiva tv su Sky sui canali Sky Sport Uno e Sky Sport 252, oppure in streaming tramite l’app SkyGo e Now. Segui live la partita sul nostro sito.
    Segui LIVE Roma-Ajax
    Le probabili formazioni di Roma-Ajax
    ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Diawara, Veretout, Calafiori; Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko. All.: Fonseca. A disp.: Mirante, Fuzato, Santon, Morichelli, Villar, Perez, Darboe, Ciervo, Pedro, Borja Mayoral. 
    Indisponibili: El Shaarawy, Kumbulla, Smalling, Spinazzola, Zaniolo. Squalificati: Bruno Peres.
    AJAX (4-3-3): Stekelenburg; J. Timber, Schuurs, Martinez, Tagliafico; Alvarez, Klaassen, Gravenberch; Antony, Tadic, Neres. All.: Ten Hag. A disp.: Kotarski, Scherpen, Kleiber, Q. Timber, Kasanwirjo, Kudus, Taylor, Idrissi, Traoré, Brobbey. 
    Indisponibili: Blind, Haller, Mazraoui. Squalificati: Onana.
    Arbitro: Taylor
    Guardalinee: Beswick Nunn
    Quarto uomo: Coote
    Var: Attwell
    Avar: Terney LEGGI TUTTO

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    La Roma è pronta alla missione Ajax

    ROMA – Il primo e l’ultimo della serie. Roma-Ajax è anche il confronto a distanza tra l’ex Stekelenburg e Pau Lopez. I due in comune hanno la Roma. L’olandese ha rappresentato il primo portiere dell’era Pallotta. Pau l’ultimo ma allo stesso il primo per i Friedkin. Entrambi discussi, domani molto della qualificazione alle semifinali di Europa League passerà dalle loro mani. Roma e Ajax sono due squadre offensive: il lavoro non mancherà. Lo spagnolo è stato decisivo già all’andata, parando il rigore a Tadic e superandosi in almeno altre 4-5 occasioni. Il 39enne olandese invece all’Amsterdam Arena è stato a guardare. Malinconicamente sugli spalti ha assistito alla papera colossale del giovane Scherpen che ha spianato la strada alla rimonta giallorossa.
    Il ritorno
    All’Olimpico, però, tocca nuovamente a lui. Uno stadio che è stato suo per poco tempo. E questo, nonostante il biglietto da visita fosse a dir poco lusinghiero. Maarten, infatti, si presentò come numero uno dell’Ajax ma soprattutto come l’estremo difensore dell’Olanda vice campione del mondo. A sceglierlo, Sabatini. Uno che di portieri se ne intende. Il rapporto qualità-prezzo (otto milioni bonus compresi) sembrava tra l’altro la migliore occasione per la Roma americana e di Luis Enrique che stava nascendo. Mai fidarsi però delle apparenze. Stekeleneburg si ambientò poco e non imparò mai l’italiano, non un dettaglio per chi deve guidare la difesa. Prime partite sufficienti, poi ricevette un colpo alla testa a San Siro da Lucio. Da quel momento in poi, il buio. Errori su errori, incertezze in serie a tal punto che con l’arrivo di Zeman finisce in panchina a favore del carneade Goicoechea. 
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