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    Roma-Shakhtar 3-0: Fonseca ipoteca i quarti di finale

    ROMA – La Roma travolge 3-0 lo Shakhtar nell’andata degli ottavi di Europa League e ipoteca il passaggio ai quarti di finale. La formazione di Fonseca trova la vittoria casalinga grazie al gol del capitano Pellegrini nel primo tempo e alle reti di El Shaarawy e Mancini nella ripresa: un ottimo risultato per i giallorossi in vista della gara di ritorno in progamma tra una settimana sul campo della squadra guidata da Castro. La Roma è con un piede ai quarti di Europa League.
    Roma-Shakhtar: curiosità e statistiche
    Europa League: tutti i risultati
    Sblocca Pellegrini nel primo tempo
    Fonseca si affida a Mkhitaryan prima punta. Dietro di lui, sulla trequarti, ci sono Pedro e Pellegrini. La squadra giallorossa inizia la gara con l’approccio giusto, chiudendo bene gli spazi dietro e pungendo subito in avanti. Passano pochi minuti, infatti, e la Roma sfiora immediatamente il gol con la deviazione di Villar sugli sviluppi di un corner ma Trubin è bravissimo a respingere in tuffo sulla linea. Gli ospiti giocano con la difesa molto alta e i padroni di casa provano a prendere in controtempo la difesa avversaria ma prima Pellegrini e poi Mkhitaryan finiscono in fuorigioco. Al 23′, però, la Roma sblocca il risultato e va in vantaggio: Mkhitaryan trova Pedro tra le linee e lo spagnolo serve perfettamente Pellegrini che, scattato sul filo dell’offside, batte il portiere dello Shakhtar. La squadra di Castro prova a reagire e sfiora il pari al 27′ ma Pau Lopez è bravissimo a ribattere la conclusione di Moraes in mezzo all’area giallorossa. A dieci minuti dall’intervallo il primo cambio della gara, con Fonseca costretto a sostituire Mkhitaryan (problemi fisici) con Borja Mayoral. 
    Raddoppio di El Sha, tris di Mancini: la Roma vince 3-0
    Nel secondo tempo, lo Shakhtar sembra più determinato rispetto alla prima parte di gara e si rende pericoloso dalle parti di Pau Lopez due volte a inizio ripresa con le conclusioni di Tete, deviate in angolo prima dal portiere giallorosso e poi da Mancini. Tra il 55′ e il 58′ arrivano i primi gialli del match con l’ammonizione per Kumbulla e il cartellino giallo per Alan Patrick. Poi, Fonseca effettua il secondo cambio e lancia El Shaarawy, che entra al posto di Pedro e si divora il raddoppio su bella palla di Pellegrini dopo pochi secondi dall’ingresso in campo. La Roma ha tanto spazio in ripartenza ma spreca ancora (stavolta è Borja Mayoral a non approfittare della chance in area di rigore) e poi rischia di incassare il pari con la conclusione ravvicinata di Moraes ribattuta da Pau Lopez. Al 73′, però, El Shaarawy si fa perdonare e firma il raddoppio giallorosso: il Faraone, servito da Borja Mayoral, supera due avversari e poi infila Trubin con un elegante tocco sotto. La Roma non si ferma e al 77′ trova anche la terza rete della serata, con il colpo di testa vincente di Mancini su calcio d’angolo. Nel finale entrano in campo anche Carles Perez, Bruno Peres e Ibanez per Pellegrini, Spinazzola e Diawara. La squadra giallorossa gestice i tre gol di vantaggio negli ultimi minuti e chiude la partita sul 3-0, ipotecando il passaggio del turno ai quarti di finale di Europa League.
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    Diretta Roma-Shakhtar ore 21: come vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    ROMA –  L’Europa League entra nel vivo per la Roma che stasera sfida lo Shakhtar Donetsk nell’andata degli ottavi di finale: il tecnico giallorosso Paulo Fonseca si trova nuovamente di fronte una sua ex squadra, come già accaduto nei sedicesimi con il Braga. Reduce da un momento non brillante (2 sconfitte nelle ultime 3 gare ufficiali), lo Shakhtar proviene dalla Champions League in cui ha incrociato l’Inter, pareggiando due volte 0-0, e ha battuto il Real Madrid, sia all’andata che al ritorno, anche al Bernabeu. Gli ucraini sono allenati dal 59enne Luis Castro, portoghese come Fonseca. “Abbiamo una rosa per arrivare in fondo alla competizione” le parole alla vigilia del capitano della Roma, Lorenzo Pellegrini. Il match di ritorno è in calendario tra una settimana a Kiev, il 18 marzo alle 18.55.
    Roma-Shakhtar Donetsk, segui il live sul nostro sito
    Roma-Shakhtar, come vederla in tv e in streaming
    La gara dell’Olimpico tra Roma e Shakhtar Donetsk sarà trasmessa, dalle 21, in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport 252 e in chiaro su Tv8. La partita sarà visibile anche attraverso l’app Sky Go e, in streaming, su Now Tv. 
    Roma-Shakhtar, formazioni ufficiali
    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Kumbulla; Karsdorp, Diawara, Villar, Spinazzola; Pellegrini, Pedro; Mkhitaryan. A disposizione: Mirante, Fuzato, Ibañez, Smalling, Santon, Calafiori, Bruno Peres, Perez, El Shaarawy, Borja Mayoral, Dzeko. Allenatore: Fonseca.
    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Trubin; Dodò, Matvienko, Vitao, Ismaily; Patrick, Maycon; Tete, Marlos, Taison; Moraes. A disposizione: Pyatov, Shevchenko, Kornienko, Kryvtsov, Bondar, Bolbat, Marcos Antonio, Dentinho, Solomon, Sudakov, Konoplyanka, Vyunnyk. Allenatore: Luis Castro.
    Arbitro: Artur Dias (Portogallo).Guardalinee: Rui Tavares e Paulo Soares (Portogallo).Quarto uomo: Tiago Martins (Portogallo).Var: João Pinheiro (Portogallo) Avar: Luis Godinho (Portogallo). LEGGI TUTTO

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    Roma, Fonseca: “Dzeko in campo con lo Shakhtar? Difficile”

    “La squadra sta bene fisicamente, anche se alcuni giocatori son un po’ stanchi. Cristante ha giocato con intelligenza, la scelta di quella posizione è di dare più qualità in costruzione. Pellegrini è anche lui un giocatore molto intelligente, oggi ha giocato al posto di Veretout ed era importante trovare gli spazi. Ha fatto bene, ha corso tanto e lavorato per la squadra. Abbiamo anche altre soluzioni, ma mi è piaciuta la sua partita”. Sono le parole di Paulo Fonseca dopo la vittoria di misura in campionato sul Genoa. “Mi aspettavo una squadra difficile – ha detto a Dazn – specialmente nel primo tempo non si trovava lo spazio giusto. Abbiamo vinto bene contro una buona squadra”.

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    Mancini, che stacco! La Roma batte il Genoa 1-0

    Fonseca: “Dzeko sta recuperando”
    Analizzando ancora la partita, Fonseca ha ribadito che “nel primo tempo la squadra è stata poco aggressiva, ma non abbiamo fatto uscire il Genoa facilmente e in questo è stato importante il lavoro di Diawara”. In vista della gara contro lo Shakhtar, il tecnico spera di recuperare qualche infortunato. “Dzeko? Sarà difficile, sta recuperando. Ha iniziato a fare un lavoro individuale e vediamo nei prossimi giorni”, ha detto. Infine sulla prova di Borja Mayoral, ha detto: “Ha avuto una partita difficile, con il Genoa molto basso. Ma lui ha creato tanti spazi per la squadra, anche se si è visto poco”. LEGGI TUTTO

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    Roma-Genoa 1-0: decide Mancini, Fonseca a -2 dalla Juve

    ROMA – La Roma batte di misura il Genoa grazie ad un bellissimo colpo di testa di Mancini al 24′ ed infila il secondo successo consecutivo dopo il 2-1 ottenuto a Firenze, portandosi così provvisoriamente al quarto posto della classifica di Serie A dopo 26 giornate, a -2 dalla Juventus terza (che ha però una gara in meno). Primo tempo equilibrato all’Olimpico, con l’ex Destro che prova a pungere, senza fortuna. Nella seconda frazione di gioco i giallorossi legittimano il successo e sfiorano a più riprese il raddoppio: il palo ferma prima Villar, poi Pedro (in fuorigioco, vanificando il raddoppio di Borja Mayoral).

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    Mancini, che stacco! La Roma batte il Genoa 1-0

    Le scelte di Fonseca e Ballardini
    Fonseca recupera Smalling e lo schiera sul centro-sinistra in una difesa completata da Cristante e Mancini. Tra i pali c’è Pau Lopez, in mediana Diawara e Pellegrini, Karsdorp e Bruno Peres (preferito a Spinazzola) sugli esterni, mentre El Shaarawy e Pedro agiscono alle spalle di Borja Mayoral. Si affida agli ex Ballardini, che schiera contemporaneamente Zappacosta, Strootman e Destro. In porta torna Marchetti, linea a tre dietro con Masiello, Radovanovic e Criscito, Ghiglione si prende l’out destro, Zajc e Badelj chiudono il quadro a centrocampo, con Pjaca seconda punta.
    Gran gol di Mancini: al 45′ Roma-Genoa 1-0
    Basta una sortita offensiva di Destro al primo minuto, sventata dal pregevole recupero di Diawara, per far cambiare i piani a Fonseca: Cristante si sposta sul centro-sinistra, Smalling si piazza in mezzo. La Roma prende presto in mano le redini del gioco, mentre il Genoa resta compatto e prova a pungere in contropiede, e al 14′ è ancora Destro a creare qualche grattacapo alla sua ex squadra, ma il suo tiro, da posizione defilata, è ben controllato da Pau Lopez. Il risultato cambia al 24′ quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Pellegrini (in doppia cifra nella speciale classifica gol più assist), Gianluca Mancini svetta nel cuore dell’area e firma l’1-0. I rossoblù subiscono il colpo e rischiano di capitolare tre minuti più tardi sul tentativo di Pedro, deviato in angolo da Marchetti, poi alzano il baricentro e si espongono a dei contropiedi non sfruttati da El Shaarawy, Pellegrini e Borja Mayoral. Due gialli pesanti per Ballardini in chiusura di primo tempo: Destro e Masiello saranno costretti a saltare il match con l’Udinese per squalifica.
    Pali di Villar e Pedro, il Var annulla il 2-0 di Borja Mayoral
    Cassata e Shomurodov prendono il posto di Ghiglione e Pjaca: Ballardini prova a dare una scossa ai suoi sin dal primo minuto del secondo tempo. L’ex Primavera della Juventus si mette subito in mostra con un gran destro ben parato da Pau Lopez (tutto inutile causa precedente fuorigioco di Destro), risposta della Roma affidata a Karsdorp, con capovolgimento di fronte non sfruttato da Zappacosta, il cui tiro da fuori viene strozzato, agevolando l’intervento del portiere giallorosso. Una super giocata di El Shaarawy mette in moto Mancini, ma l’ex Atalanta non trova il modo di calciare verso la porta ligure. Fonseca getta nella mischia Mkhitaryan e Villar in luogo di El Shaarawy e Diawara e l’armeno appare subito ispirato, protagonista di alcuni numeri in mezzo al campo che costringono Strootman a spendere un giallo (che si “vendica” con Mancini, ammonito). Il baricentro alto del Genoa rende il match frizzante, il resto lo fa un punteggio ancora in bilico: strepitosa azione personale di Villar al 67′, forse viziata da un possibile fallo di Mkhitaryan su Zajc in partenza, ma il palo salva il Grifone. Al 74′, invece, il Var annulla il raddoppio di Borja Mayoral, che aveva spinto in rete il pallone respinto da un nuovo legno giallorosso, stavolta colpito da Pedro di tacco. Lo spagnolo fa spazio al connazionale Carles Perez, avvicendamento di ex Roma per Ballardini: Scamacca entra al posto di Strootman, con Melegoni che rileva un acciaccato Zajc, mentre entra nella lista dei cattivi dell’arbitro anche Criscito. In un finale gestito con personalità dai padroni di casa, minutaggio anche per Spinazzola e Fazio (fuori Bruno Peres e Borja Mayoral). LEGGI TUTTO

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    Ufficiale, Ibanez rinnova fino al 2025: “Darò tutto per la Roma”

    ROMA – La Roma “è lieta di annunciare che Roger Ibanez ha rinnovato il proprio contratto con il Club fino al 30 giugno 2025”. Il difensore brasiliano è arrivato in giallorosso dall’Atalanta nel gennaio del 2020 e finora ha collezionato 36 presenze in tutte le competizioni con la maglia della Roma. “Questo rinnovo ha un significato particolare per me – ha dichiarato Ibanez -. Ho lavorato molto per dimostrare di potermi meritare la maglia giallorossa. So di dover continuare a crescere e ho una certezza: darò tutto me stesso per la Roma nei prossimi anni”.

    Tiago Pinto su Ibanez: “Grande tradizione di brasiliani alla Roma”
    “Roger fa parte di un gruppo di calciatori giovani e talentuosi, sui quali il club vuole puntare per il presente e per il futuro – ha commentato il General Manager dell’area sportiva Tiago Pinto -. Da quando è a Roma ha avuto una crescita costante e riteniamo che abbia ancora margini importanti. Siamo inoltre felici di portare avanti una tradizione di calciatori brasiliani che storicamente ha regalato grandi soddisfazioni alla Roma”. LEGGI TUTTO

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    Roma, Fonseca: “Vittoria importante. Abbiamo sbagliato le gare con le big”

    FIRENZE – “Questa vittoria ci da serenità? E’ stata importante, la squadra ha reagito bene. Quando non si vince è importante capire come migliorare. Oggi abbiamo fatto una buona partita, si è visto un grande spirito di squadra, abbiamo vinto una partita importante” sono le parole di Paulo Fonseca ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria della Roma sul campo della Fiorentina. Il tecnico giallorosso ha aggiunto:. “E’ vero che non abbiamo giocato bene le partite con le grandi, manca sempre qualcosa e dopo la squadra accusa questo tipo di partita. Su questo aspetto dobbiamo lavorare per migliorare”. “Diawara ha fatto una grande partita, sono soddisfatto ma Veretout ha avuto un problema muscolare, vediamo domani”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Serie A: solo un pari per il Milan, vincono Atalanta e Roma

    Nella 25ª giornata solo un pari (e in rimonta nel finale) per il Milan, che frena in casa con l’Udinese (1-1) e ora è a -3 dall’Inter capolista (attesa dalla trasferta in posticipo sul campo del Parma). Non frena invece l’Atalanta, che travolge il Crotone del nuovo allenatore Serse Cosmi (5-1) e con la quarta vittoria di fila resta terza a -4 dal Diavolo insieme alla Juventus (che ha però giocato una gara in meno). Due punti sotto resta in scia la Roma di Fonseca, che passa nel finale a Firenze come corsaro è il Verona di Juric, capace di andare a dominare a Benevento (0-3) dopo l’ultimo pari con la Juve. Pareggio infine nel derby Genoa-Sampdoria (1-1) mentre il Cagliari trova il secondo successo di fila sotto la gestine Semplici superando in casa il Bologna (1-0).

    Serie A, la classifica
    Kessie ‘salva’ il Diavolo
    Con Mandzukic infortunato come Ibrahimovic (impegnato in questi giorni al Festival di Sanremo ma venuto a San Siro per sostenere i compagni) Pioli schiera Leao punta del 4-2-3-1: Brahim Diaz a supporto con Rebic e Castillejo ai suoi lati, mentre in difesa si rivede Romagnoli al fianco di Kjaer e Tomori si siede in panchina (in infermeria restano invece Calhanoglu e Bennacer). Sull’altro fronte è un compatto 3-5-1-1 quello scelto da Gotti, che deve rinunciare a Deulofeu, Jajalo, Pussetto, Forestieri e Prodi: davanti tocca a Nestorovski con Pereyra a girargli intorno. Il Milan prova fin da subito a fare la partita ma fatica a trovare spazi tra le maglie bianconere e bisogna aspettare il 19′ (dopo una trattenuta reciproca tra Asrlan e Kessié nell’area friulana lasciata correre dell’arbitro) per la prima occasione: Brahim Diaz a impegnare Musso con un destro a giro dal limite. Il Diavolo si innervosisce e se la cavano col giallo Rebic (Becao dopo che il difensore era a terra) e poi Theo Hernández (durissimo l’intervento su Molina). L’Udinese prova ad affacciarsi allora in avanti ma Romagnoli anticipa Pereyra su cross di Molina mentre è innocua poco dopo la rovesciata di Leao: conclusione centrale e palla tra le braccia di Musso, che di piede chiude poi la porta anche a Castillejo (39′). Nel riposo Musso salva subito su Meite, poi su un colpo di testa di Kessie e ancora su Castillejo tenendo in partita l’Udinese, che al 68′ passa addirittura in vantaggio: angolo di De Paul e colpo di testa vincente di Becao. Il Diavolo è in difficoltà ma non molla, i friulani reggono nonostante gli infortuni di Pereyra e Samir (che senza più cambi lascia la squadra in dieci) ma vengono ‘traditi’ al 95′ da Stryger Larsen (Udinese), che tocca la palla con la mano in area: rigore per il Milan e l’infallibile Kessie evita il ko al Milan quando ormai è il 97′.
    Milan-Udinese 1-1: tabellino e statistiche

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    Kessie salva il Milan all’ultimo: 1-1 con l’Udinese

    La Dea non si ferma, Cosmi ko
    Lo squalificato De Roon e gli infortunati Hateboer e Lammers sono gli indisponibili di Gasperini che lascia Zapata in panchina, sposta Pessina in mediana e schiera Malinovsky e Ilicic dietro a Muriel. Se la gioca quasi a ‘specchio’ il nuovo tecnico dei calabresi Serse Cosmi, orfano di Djidji, Benali e Vulic: 3-4-1-2 con Messias dietro a Riviere e Simy. Avvio da copione con ritmi alti e Atalanta a farla subito da padrona con Gosens, che prima manca la porta di un soffio con il destro (8′) ma non sbaglia poco dopo, quando supera di testa spedisce in rete la palla scodellata in area da Ilicic (12′). Vantaggio e gara in discesa per la Dea, che insiste e fallisce il raddoppio con Muriel (controllo impreciso e conclusione su Cordaz) ma si fa sorprendere al 23′: malinteso tra Freuler e Romero e ne approfitta Simy, che scatta in velocità a solo davanti a Sportiello lo beffa con un morbido pallonetto. L’Atalanta accusa per un momento il colpo e lascia spazio al contropiede di Messias che non riesce però a superare Sportiello, così come non riescono a trovare la porta i nerazzurri Ilicic e Malinovsky poi di nuovo Messias. Il pari con cui il Crotone arriva al riposo dura però pochissimo nella ripresa, perché al 48′ Palomino raccoglie una palla vagante su corner di Djimsiti e riporta avanti l’Atalanta, che due minuti dopo cala il tris con Muriel (dopo uno scivolone di Golemic) e al 58′ serve il poker con uno splendido sinistro a giro di Ilicic. E nel finale c’è gloria anche per Miranchuk, che fa 5-1 su assist dell’altro nuovo entrato Zapata: quarta vittoria di fila per la Dea che resta terza con la Juve.
    Atalanta-Crotone 5-1: tabellino e statistiche

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    Atalanta, che show: goleada al Crotone

    Diawara lancia la Roma
    Prandelli non abbandona il consueto 3-5-2 con Ribery seconda punta al fianco di Vlahovic mentre Fonseca, con Dzeko out e la difesa ancora in emergenza (fuori Ibanez, Juan Jesus e Santon) si affida a Borja Mayoral come vertice del 3-4-2-1 e schiera ancora Cristante al centro della retroguardia. La Roma si rende subito pericolosa in ripartenza, con Dragowski provvidenziale ad anticipare in uscita Mkhitaryan ben servito da Veretout, ma la gara è equilibrata e c’è lavoro anche per Pau Lopez, attento due volte a Vlahovic che ci prova prima di testa (16′) e poi di potenza col sinistro dopo un veloce contropiede viola (28′). In campo si lotta e Mancini si prende il giallo per una gomitata di Mancini, mentre Igor è costretto a lasciare il posto a Biraghi per i danni riportati in un precedente duro contrasto con Bruno Peres (42′). A chiudere in avanti il primo tempo è la Roma (parata di Dragowski su un velenoso tiro dal limite di Pellegrini) che parte forte anche nella ripresa e passa subito: lancio in verticale di Mancini e gran destro al volo di Spinazzola che porta avanti i giallorossi. Sotto di un gol Prandelli perde per infortunio anche Castrovilli (dentro Kokorin) ma a riportarlo a galla, dopo un salvataggio di Mancini su Ribery, è proprio Spinazzola che sul cross del francese infila involontariamente Pau Lopez. Nel frattempo sull’azione del pari si era fatto male il giallorosso Veretout, rilevato da Pedro in una Roma incapace poco dopo di sfruttare l’occasione del nuovo vantaggio con Mayoral che calcia addosso al portiere a pochi passi dalla porta. La sfida resta equilibrata e sembra destinata a finire in pareggio, ma non è d’accordo Diawara che all’88’ finalizza uno splendido assist del nuovo entrato Karsdorp e regala alla Roma una vittoria al fotofinish preziosissima nella corsa alla Champions.
    Fiorentina-Roma 1-2: tabellino e statistiche

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    Fiorentina-Roma, brividi per Astori. Diawara cancella l’autogol di Spinazzola

    Pari nel derby di Genova
    Nel 3-5-2 di Ballardini torna titolare in regia Badelj in regia e davanti c’è la coppia Shomurodov-Destro. Sceglie la difesa a tre anche Ranieri con Bereszynski, Tonelli e Colley davanti a Perin, mentre sulle fasce ci sono Candreva e Augelle con Verre trequartista alle spalle di Keita e Quagliarella. Agonismo ed equilibrio come in ogni derby che si rispetti, tanto che nel primo tempo l’unico vero brivido è la traversa colpita dal Genoa con un tiro-cross di Zajc e Goldaniga che non riesce a riabadire in rete. La sfida si sblocca però nella ripresa e a farlo sono i rossoblù di Ballardini: lancio di Strootman e sprint di Zappacosta, che supera prima Candreva e poi Tonelli per andare infine a segnare col destro (52′). La Sampdoria reagisce e impegna Perin con Keita (deviazione su tiro di Candreva) e al 77′ trova il pari: corner di Candreva e girata vincente di Tonelli che di testa fa 1-1. Il risultato non cambia più: il derby della Lanterna finisce senza vincitori né vinti.
    Genoa-Sampdoria 1-1: tabellino e statistiche

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    Il derby della difesa: Zappacosta e Tonelli decidono Genoa-Sampdoria

    Il Verona domina a Benevento
    Pippo Inzaghi concede un po’ di riposo a Viola e Caprari: dentro Insigne e Sau a sostegno di Lapadula mentre in difesa, complice la squalifica di Barba, tocca a Caldirola e Glik. Nel trio difensivo dell’Hellas è Ceccherini la sorpresa, il centrocampo cambia con Veloso e Tameze e in attacco (ancora out Colley e Kalinic) c’è Lasagna spalleggiato da Barak e Zaccagni. Il primo tempo è un dominio veronese, con la squadra di Juric che mette in campo grande aggressività e al 25′ trova il gol con Faraoni, che segna di testa su cross di Lazovic. Nel frattempo il Benevento ha già perso per infortunio Letizia, uscito in lacrime (11′) e sostituito da Foulon che al 34′ infila la sua porta con un goffo autogol di testa su cross dalla sinistra. Gli ospiti dominano e colpiscono anche una traversa con Barak (gran tiro al 38′) mentre il Benevento si fa vedere solo prima del riposo con Roberto Insigne che impegna Silvestri. Anche nella ripresa però non c’è storia e il Verona chiude i giochi al 50′ con Lasagna, che anticipa Glik e supera Montipò bravo poi nell’ultima parte di match ad evitare più volte un passivo più pesante per i suoi.
    Benevento-Verona 0-3: tabellino e statistiche
    Il Cagliari vola con Semplici
    È Godin a guidare la difesa a tre dei sardi (orfana dello squalificato Lykogiannis), Nandez e Zappa sulle corsie esterne per rifornire le punte Simeone e Joao Pedro in attacco. Sull’altro fronte è Barrow la punta del 4-2-3-1, con Orsolini-Soriano-Sansone trio di trequartisti e Antov in difesa al posto dello squalificato Danilo. Il Cagliari parte forte e dopo un’uscita di Skorupski ad anticipare Simeone ben servito da Joao Pedro, passa al 19′ su un corner: cross di Marin e colpo di testa vincente di Rugani (l’ultima rete dell’ex juventino sisaliva al febbraio del 2019). Il Bologna perde per infortunio Dominguez al 32′ (dentro Schouten) ma prova comunque a ritornare a galla, fermato però da Cragno che a inizio ripresa para in tuffo sul destro di Svanberg (48′). Regge poi per tutto il secondo tempo la difesa del Cagliari che nel finale sfiora anche il raddoppio, negatogli da Schouten che salva sulla linea dopo un colpo di testa di Pavoletti. Un intervento che non basta a rovinare la festa dei sardi rigenerati dalla cura Semplici: secondo successo in due partite e tre punti pesantissimi nella corsa alla salvezza.
    Cagliari-Bologna 1-0: tabellino e statistiche

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    Cagliari-Bologna, decide Rugani: primo gol dell’ex Juve LEGGI TUTTO

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    Prandelli: “Roma una big, ma la Fiorentina non sarà vittima sacrificale”

    FIRENZE – Il tecnico della Fiorentina Cesare Prandelli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara del “Franchi” di domani contro la Roma: “Arriva una big ma non dobbiamo scendere in campo pensando di essere una vittima predestinata, dobbiamo tirare fuori tutta la rabbia e se abbiamo orgoglio e dignità vanno tirati fuori insieme al cuore e all’anima. Adesso siamo circondati da una critica forte ma ora le chiacchiere non servono – ha aggiunto il tecnico viola – bisogna lottare fino alla fine perché in questo momento contano solo i risultati, da mesi dico che questa è la realtà, piaccia o no. Dobbiamo uscirne tutti assieme perché siamo tutti sulla stessa barca. Commisso? Dopo Udine l’ho sentito molto ma molto arrabbiato: ci siamo detti che si dicono tra un presidente e un allenatore. Abbiamo condiviso certi aspetti e rimarcato che la squadra deve dare di più, è mia responsabilità motivare ancora di più questa squadra. E’ una persona che arriva dall’altro capo del mondo e vuole far diventare grande questa squadra e questa città, quindi è deluso. Nelle difficoltà comunque si migliora, ma l’entusiasmo non lo ha perso, questo no”.

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    Udinese, ci pensa Nestorovski: 1-0 alla Fiorentina

    “Kokorin? Anche Platini capì l’Italia dopo sei mesi…”
    Sulla Roma e Paulo Fonseca: “Hanno un allenatore che, zitto zitto, sta facendo grandissime cose andando per la sua strada. Si è adattato alle caratteristiche dei suoi giocatori e li ha messi in campo in modo molto preciso. E’ passato alla difesa a tre, ma il sistema di gioco ha un senso quando difendi, non quando attacchi. Dobbiamo pensare di essere molto molto compatti, se saremo larghi possiamo soffrire. Avendo una mentalità molto propositiva, nel momento in cui riconquisti la palla puoi creargli dei problemi”. La chiosa è su Kokorin: “Platini ci ha messo sei mesi per capire il calcio italiano, Kokorin ha grandi qualità tecniche, ma gli serve tempo: non conosce ancora il calcio italiano”. LEGGI TUTTO