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    Juve, nuova perquisizione in sede: rapporti con Ronaldo sotto la lente d'ingrandimento

    TORINO – La nuova perquisizione ordinata dalla Procura di Torino nella sede della Juventus riguarda i rapporti della società con Cristiano Ronaldo. I magistrati hanno preso l’iniziativa dopo gli interrogatori di questi giorni dei manager del club ascoltati come testimoni.
    Gravina: “Plusvalenze Juve? Evitiamo i processi sommari”
    Legali Juve: “La perquisizione non cambia l’ipotesi di reato”
    “Il decreto di perquisizione di ieri non modifica le ipotesi investigative del precedente provvedimento notificato venerdì scorso, ma specifica la presunta esistenza di documentazione della quale, al momento, non risulta il rinvenimento”. Lo affermano l’avvocato Maurizio Bellacosa dello studio legale Severino, che difende la Juventus, e l’avvocato Davide Sangiorgio, che difende gli indagati della società. 
    Inchiesta plusvalenze: Juve, due ipotesi
    “L’inchiesta non è mutamento negativo rilevante per fermare l’aumento di capitale” 
    L’inchiesta della procura di Torino sui conti della Juventus, e sulle cosiddette plusvalenze, “non configura un mutamento negativo rilevante” da consentire alle banche di recedere dagli impegni di garanzia in relazione all’aumento di capitale”. E’ quanto rileva il supplemento al prospetto informativo sull’aumento di capitale da 400 milioni di euro depositato presso la Consob dalla società, che rende noto di essere stata interessata una nuova perquisizione. Qualora l’aumento di capitale fosse eseguito solo parzialmente, ipotesi al momento ritenuta remota, affluirebbero al Gruppo risorse finanziarie in misura limitata. “In tali evenienze – si legge nel supplemento – in assenza di ulteriori tempestive misure a sostegno del Piano di sviluppo Aggiornato e confermato, ossia il Piano di sviluppo della Società per gli esercizi 2019/20 – 2023/24, la capacità del Gruppo di mantenere il presupposto della continuità aziendale nell’arco di Piano verrebbe meno”. Nell’inchiesta della procura di Torino è spuntato un nuovo indagato. Si tratta di Cesare Gabasio, di professione avvocato, General counsel della società.
    L’intercettazione tra Gabasio e Cherubini su Ronaldo
    La procura di Torino ha acceso un faro sulla cessione da parte della Juventus di Ronaldo al Manchester United. Con le perquisizioni di ieri la guardia di finanza era stata incaricata di recuperare la documentazione “contabile ed extracontabile”. L’iniziativa è da collegare all’esistenza di una misteriosa “scrittura privata” sui rapporti della società con il calciatore: il documento potrebbe essere rilevante ai fini della correttezza del bilancio 2021. “Se quella carta salta fuori abbiam … ci saltano alla gola tutto sul bilancio”. E’ questa conversazione, intercettata dalla guardia di finanza, a incuriosire i magistrati che indagano sui conti della Juventus e che hanno acceso un faro sui rapporti fra la società e Cristiano Ronaldo. A parlarne, il 23 settembre di quest’anno, sono i manager Cesare Gabasio e Federico Cherubini, dg del club bianconero ascoltato come persona informata dei fatti e non indagato. LEGGI TUTTO

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    Premier League, al Tottenham manca il segno X

    Non ci sarà lo squalificato Pogba nel Manchester United che sabato 30 ottobre alle 18.30 sfiderà il Tottenham nel big match del decimo turno di Premier League. Una sfida tra deluse che devono riscattare i recenti risultati a dir poco deludenti, in primis i Red Devils umiliati all’Old Trafford dal Liverpool.
    Premier League, indovina il risultato di Tottenham-Manchester United
    Tottenham, gol col contagocce
    Anche il Tottenham non sta brillando, gli Spurs sono reduci dal ko in casa del West Ham e sono gli unici a non aver ancora mai pareggiato in campionato. Non solo, delle prime 10 in classifica la squadra londinese (insieme al Brigthon) è quella che ha segnato meno, solo 9 reti in 9 partite. Ovvio che chi perde sarà ancora più sommerso dalle critiche. Meglio non rischiare, in tutti i sensi. E allora, sembra buona l’ipotesi “X” primo tempo. LEGGI TUTTO

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    Cristiano Ronaldo frustrato: calcioni, rissa e manita subita

    Settimo posto nella classifica della Premier League, a otto punti dal Chlesea capolista e risultati per la maggior parte deludenti: forse non erano questi i piani di Ronaldo, quando ad agosto ha lasciato la Juve per tornare al Manchester United. Per ora però i numeri parlano chiaro: i Red Devils hanno solo 14 punti in campionato, si trovano a meno tre punti dalla zona Champions e a meno 1 dall’Europa League. Dopo la super rimonta in Champions League contro l’Atalanta , per la squadra di Solskjaer è arrivata una sconfitta umiliante contro il Liverpool: all’Old Trafford Ronaldo e compagni sono stati travolti dai Reds con un risultato di 5-0.

    Ronaldo e il brutto gesto contro Jones

    Una giornata decisamente no per Ronaldo che, come noto, non è mai molto contento di perdere, soprattutto se poi la sconfitta arriva in maniera decisamente umiliante. Oltre al risultato, contro il Liverpool CR7 ha avuto pochissime opportunità e poche occasioni create. Una situazione che ha contribuito ad accendere ulteriormente la frustazione nell’animo del fuoriclasse portoghese che sullo scadere del primo tempo, con il Liverpool in vantaggio 3-0, è stato protagonista di un episodio che sta facendo molto discutere sul web. Dopo un contatto con Curtis Jones nei pressi della linea di fondo, il numero 17 del Liverpool finisce a terra: Ronaldo reagisce male e prende a calci il pallone che nel frattempo viene protetto dal centrocampista con il corpo. Più che un fallo, quella del portoghese è stata una vera e propria reazione di rabbia, non sfuggita all’arbitro Taylor che lo ha ammonito. Il brutto gesto di Ronaldo ha scatenato anche le proteste dei giocatori del Liverpool che lo hanno circondato, dando inizio a un accenno di rissa. LEGGI TUTTO

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    Ronaldo e Juve, le verità

    Non si può discutere l’apporto tecnico di Cristiano Ronaldo nei suoi tre anni alla Juventus. Chi azzardasse qualsiasi ragionamento per sminuirne la portata sarebbe colpito dal violento ceffone statistico che recita 101 gol in 134 partite; dovrebbe fare i conti con due scudetti vinti anche e forse soprattutto grazie a quelle reti; avrebbe non poche difficoltà a oscurare i lampi di classe che hanno divertito ed esaltato il popolo juventino dal 2018 al 2021. Tutto questo ha avuto un costo economico. Sicuramente pesante, secondo alcune analisi esagerato, secondo altre più congruo. Ma quello che sta emergendo nella Juventus dei primi due mesi del dopo CR7 è il “costo umano”, ovvero l’impatto del fenomeno portoghese sul gruppo che, quando è sbarcato a Torino, aveva compiuto la mirabile impresa di aver vinto sette scudetti consecutivi, quattro Coppe Italia e disputato due finali di Champions League (oltre a qualche sparpagliata impresa europea). E’ stato un costo notevole, forse addirittura più gravoso di quello finanzario, che non è stato esattamente uno scherzo.Guarda la galleryRonaldo lascia la Juve: le reazioni sui social

    Negli ultimi giorni si sono ascoltate riflessioni a voce alta di Leonardo Bonucci prima e di Giorgio Chiellini dopo. Due senatori, due padri del ciclo e depositari dei valori del gruppo, quindi forse le voci più autorevoli per capire cosa è successo nelle tre stagioni ronaldesche. Ha detto Leonardo Bonucci: «Giochiamo più da squadra? È assolutamente vero. Nel recente passato avevamo perso questa caratteristica da Juve, giocavamo con un grande campione come Ronaldo e volevamo metterlo in condizione di fare sempre bene pensando potesse risolvere lui tutte le partite. Quest’anno stiamo ritrovando quell’umiltà giusta che serve per ritrovare la vittoria». Ha detto Chiellini: «Cristiano aveva bisogno di nuovi stimoli e di una squadra che, com’è giusto, giocasse per lui, perché quando trova una squadra del genere è sempre decisivo, lo sta dimostrando anche in questi primi mesi e non mi sorprende, perché lo ha dimostrato in tutti gli anni della sua carriera e anche nei tre anni in cui è stato insieme a noi». E’ importante notare come da parte di entrambi ci sia riconoscenza e rispetto del talento di CR7, ma entrambi sottolineano come Ronaldo catalizzasse il gioco, i passaggi e l’attenzione. E nella Juventus, in quella Juventus costruita sull’umiltà e l’unità del gruppo, questo porta ad alterare gli equilibri. Quelli psicologi e disciplinari prima ancora che quelli tattici. LEGGI TUTTO

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    Juve, De Ligt: “Kulusevski? Il gol di testa gliel'ha insegnato Cristiano Ronaldo”

    Cristiano Ronaldo ha lasciato il segno. Lo sanno bene De Ligt e Kulusevski, che dal fuoriclasse portoghese hanno cercato di imparare quanto più possibile. L’esterno svedese – arrivato in bianconero nel 2020 – ha deciso la sfida contro lo Zenit, entrando dalla panchina e firmando il primo gol in Champions League. “Ho lavorato tanto con Dejan sui colpi di testa – ha rivelato l’ex capitano dell’Ajax nel post partita –  Ma ha anche imparato da Cristiano Ronaldo”. E anche nella serata di ieri, sull’asse San Pietroburgo-Manchester, i destini si sono incrociati: un gran colpo di testa del portoghese ha permesso allo United di ribaltare l’Atalanta e volare così al primo posto del Gruppo F.Guarda la galleryFinalmente Kulusevski! Festa Juve, battuto lo Zenit a San Pietroburgo LEGGI TUTTO

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    Cristiano Ronaldo su tutte le furie: la reazione rabbiosa al gol di Demiral

    La partita dei sogni per l’Atalanta sta diventando la partita degli incubi per Cristiano Ronaldo. Dopo la partenza sprint tra campionato e coppe, ora il campione portoghese non riesce a trovare gol dalla fine di settembre e continua a mostrare grandi segni di grande nervosismo.

    Demiral segna davanti a Cristiano Ronaldo

    Anche stasera, nella sfida di Champions contro gli uomini di Gasperini, CR7 non ha preso bene il raddoppio della Dea, a firma dell’ex compagno di squadra alla Juve, Merih Demiral. Brandendo un pugno verso terra con stizza, Ronaldo ha urlato tutta la sua frustrazione per il risultato e non solo. LEGGI TUTTO

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    Leicester-Manchester Utd, che sfida tra Vardy e Ronaldo

    Ogni turno di Premier League regala almeno un big match e anche l’ottava di campionato non sfugge alla regola. Sabato 16 ottobre alle… 16 il Leicester ospita un Manchester United a meno due dal Chelsea capolista. Match promettente tra due formazioni ambiziose che di recente, però, hanno lasciato punti preziosi lungo il cammino.
    Leicester vulnerabile, United imbattuto in trasferta
    Al Leicester vanno un po’ stretti gli 8 punti raccolti nelle prime 7 giornate, in cui le Foxes si sono un po’ buttate via a causa delle ripetute distrazioni difensive. Un successo contro una big darebbe slancio alle ambizioni dei campioni in carica della Fa Cup. La big in questione è il Manchester United, imbattuto in trasferta da un’eternità in Premier League. Prima della sosta però si era un po’ spenta la luce visto il ko interno con l’Aston Villa e il pari con l’Everton. Gli ospiti sono senza l’infortunato Varane ma se si parla di uomini copertina la sfida annunciata è tra Jamie Vardy e Cristiano Ronaldo. Gli ultimi 3 precedenti tra le due squadre sono stati ricchi di gol, in più 5 match sui 7 giocati in campionato dal Leicester hanno regalato la combo Goal+Over 2,5. Un esito che ci sta all’interno di un match che può riservare sorprese. LEGGI TUTTO

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    Kulusevski sull'addio di Ronaldo: “Non si nota molto, pensiamo solo a vincere”

    Dejan Kulusevski, impegnato con la Svezia nelle qualificazioni ai Mondiali del 2022, ha rilasciato un’intervista al portale Sportbladet. L’attaccante della Juventus ha parlato del suo futuro e delle voci di mercato circolate nell’ultimo periodo, soprattutto dell’interessamento di due club, il Tottenham e l’Atalanta. “Ci saranno sempre voci quando si gioca a calcio. Immagino che sia un bene che più squadre siano interessate, ma non è qualcosa a cui penso. Sono solo concentrato sulla prossima partita, altrimenti non mi diverto”, ha dichiarato lo svedese.

    Kulusevski sull’addio di Ronaldo

    Al numero 44 bianconero è stato chiesto di commentare l’addio di Cristiano Ronaldo alla Juventus: “Onestamente, non si nota molto, perché non ci pensi, pensi solo che dobbiamo vincere le partite non a chi c’è e chi non c’è più”, ha dichiarato l’attaccante bianconero che ha sottolineato: “È stato molto divertente giocare con lui, è un giocatore e un essere umano fantastico, ma ora che se n’è andato non ci penso più” .
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