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    Suarez tiene il Real a -2: Atletico a un passo dal titolo

    MADRID – Orgolio Atletico e primo posto conservato a un turno dalla fine della Liga. A spingere i ‘colchoneros’ una rete di Suarez nel finale, che consente alla squadra di Simeone di piegare l’Osasuna e restare così a +2 sul Real Madrid, vittorioso invece di misura sul campo dell’Athletic di Bilbao (0-1). Sarà dunque derby a distanza anche nell’ultima giornata che assegnerà il titolo, con Simeone favorito su Zidane e il Barcellona (sconfitto in casa dal Celta Vigo nonostante il vantaggio siglato da Messi) costretto a guardare da lontano.
    Liga: la classifica
    Liga, per il titolo decisivi gli ultimi 90′
    Nel primo tempo l’Atletico attacca ma Suarez e Correa non trovano la porta e quando lo fanno c’è Herrera a dir loro di no con diverse parate decisive, mentre prima del riposo è il palo a respingere il sinistro di Niguez. Nella ripresa i ‘Coclchoneros’ trovano finalmente il gol dopo un quarto d’ora ma il Var ‘pesca’ Savic in fuorigioco ed è tutto da rifare. Il cronometro inizia ad essere ‘nemico’ dell’Atletico che vede la strada farsi ancora più in salita al 76′, quando l’ex crotonese Budimir porta avanti l’Osasuna. Arriva allora la doppia mossa di Simeone, che getta nella mischia Herrera e Dembele e vede subito i suoi pareggiare con Renan Lodi (82′). Il pari non basta ma bastano sei minuti a Suarez per trovare col destro la rete del sorpasso, che pesa come un macigno nella corsa al titolo. Il gol dell’uruguagio riesce infatti a tenere dietro un Real Madrid che fino alla fine aveva sperato nell’aggancio: dopo un primo tempo deludente, sul campo dell’Athletic Bilbao i ‘Blancos’ di Zidane hanno infatti trovato nella ripresa il gol vittoria con Nacho (68′), che consente comunque di restare a -2 dai ‘cugini’ e di sperare in un ‘miracolo’ con una gara ancora da giocare. Ormai staccato invece il Barcellona, che va in vantaggio grazie al solito Messi (28′) ma si fa poi rimontare in casa dal Celta Vigo che fa festa con la doppietta di Mina, a segno al 38′ e poi all’89’.
    (segue servizio completo)
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    Il medico di Ronaldo opererà Ansu Fati del Barcellona

    BARCELLONA – Nuovo intervento chirurgico per Ansu Fati, alle prese da sei mesi con una lesione al menisco del ginocchio sinistro che non riesce a guarire: il 18enne talento del Barcellona, visitato a marzo, sarà operato giovedì prossimo a Oporto da José Carlos Noronha, uno dei migliori specialisti del ginocchio al mondo, nonché medico di fiducia di Cristiano Ronaldo e della nazionale portoghese. Ansu Fati, che si è infortunato al menisco il 7 novembre scorso, è già stato operato una prima volta il 9 novembre e una seconda nello scorso gennaio. L’articolazione infortunata però ha continuato a fargli male e adesso è necessario un nuovo intervento. Il dottor Noronha, in passato, ha operato calciatori come Pepe, Falcao, Hulk, Di Maria, Vitor Baia, Costinha e Robben. LEGGI TUTTO

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    Ronaldo, futuro incerto: ecco gli scenari possibili

    […] Decisamente Ronaldo non è stato trainante in Champions League: anzi, quel gol subito su punizione dal Porto grava soprattutto sul suo groppone (voltato improvvidamente, rendendo inutile il posizionamento della barriera). E decisamente non è trainante in quest’ultima parte del campionato. Viaggiava su medie realizzative strepitose: alla Ronaldo, appunto. Aveva segnato 25 gol in 25 partite di campionato. Poi però si è inceppato e – da Juventus-Napoli del 7 aprile, il gol che ha sbloccato – non ha più avuto modo di esultare. Per carità, contro l’Atalanta non è stato neanche convocato, causa infortunio, ma contro Genoa, Parma e Fiorentina c’era ecccome: non incidendo. Trattasi di eccezionalità, chiaramente, per uno come lui.

    In palio la permanenza di Ronaldo alla Juve

    In palio, a questo punto, non c’è soltanto la qualificazione in Champions League. C’è anche la sua permanenza o meno in bianconero: capitolo spinoso e incerto persino in caso di quarto (o terzo, o secondo) posto agguantato, figuriamoci in caso di non qualificazione… In quest’ultimo caso la Juventus non sarebbe più in grado di sostenere un ingaggio tanto oneroso (60 milioni lordi l’anno). E lo stesso Ronaldo non sarebbe disposto a vivere una stagione da mero spettatore della massima competizione sportiva. Anche perché lo sa bene: a 36 anni compiuti, per quanto sovraumano sia, non avrà moltissime altre occasioni per puntare alla sesta Champions League da mettere in bacheca. E dunque inizierebbe a guardare con grande attenzione all’eventualità di trasferirsi al Manchester United o al Paris Saint Germain. Anche a costo di rimetterci qualcosa in termini economici, giacché né in Inghilterra né in Francia avrebbe modo di usufruire delle agevolazioni fiscali di cui godono i lavoratori stranieri in Italia.

    Tutti gli approfondimenti nell’edizione odierna di Tuttosport LEGGI TUTTO